𝟷𝟷 - 𝙴' 𝚕𝚊 𝚐𝚞𝚎𝚛𝚛𝚊

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Le svariate ore di viaggio dal Canada alla Siria passarono con i continui cambi che i quattro si davano al comando del quinjet, in modo che tutti avessero la possibilità di riposare

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Le svariate ore di viaggio dal Canada alla Siria passarono con i continui cambi che i quattro si davano al comando del quinjet, in modo che tutti avessero la possibilità di riposare. In quel momento, alla guida si trovavano Steve e Natasha, il che permise a Sam e Lara di parlare un po', visto che nelle ultime ore non avevano avuto molte possibilità di farlo. Erano partiti in fretta e in furia, solo pochi giorni dopo essere arrivati in Canada, questa era la vita che li aspettava, fuggire da una parte all'altra del mondo per non essere scoperti, e nel frattempo, se possibile, fare del bene per gli altri. Ma se per loro non era una novità, Lara si era invece ritrovata catapultata in una realtà totalmente nuova, lei che in giro per il globo aveva portato soprattutto morte, senza nemmeno domandarsi chi avesse di fronte, a chi stesse portando via tutto.

Quando sei nella mischia, non ti fermi a ragionare su chi stai affrontando, alle persone a cui stai portando via l'amore della vita, un padre, una madre, sorelle, fratelli, amici. Non ti curi di cosa stai facendo, pensi solo a non colpire i tuoi compagni, a uccidere chi ha una divisa diversa dalla tua. Quando sei nella mischia, questi pensieri non ti sfiorano minimamente, ma la notte, quando cerchi di chiudere gli occhi e riposare il tuo corpo stanco, i sensi di colpa arrivano, e prepotentemente ti costringono a rimanere sveglio.

O almeno, era così per lei.

I primi tempi, ogni giorno, prima di scendere in campo Lara cercava l'elenco dei soldati nemici uccisi, leggeva quei nomi, e chiedeva scusa ad ognuno di loro, domandandosi perché avesse scelto quella vita.

Ma la risposta la sapeva già, l'esercito era l'unica cosa che le aveva dato un senso di appartenenza, era l'unico posto in cui si era sentita a casa dopo tanti anni, dopo la morte dei suoi e della nonna, dopo aver passato tutto quel tempo in istituto. La guerra l'aveva risucchiata al suo interno, e con il passare dei mesi si era resa conto di dipendere totalmente da essa, di non essere in grado di vivere se non in mezzo alla polvere e ai proiettili, ai carri armati. Era cresciuta senza conoscere davvero il significato della parola amore, ma l'odio, quello lo conosceva perfettamente.

Ma se in guerra non serve l'amore, non serve nemmeno l'odio. In guerra serve indifferenza, quella che si ostinava a mostrare quando imbracciava le armi, ma che la abbandonava non appena avesse un po' di tempo per pensare a quanto accaduto.

Forse lei non era adatta nemmeno per quella vita, se lo era domandato spesso, vedendo i suoi compagni incuranti di chi avevano mandato all'altro mondo, mentre lei non riusciva a farsi scivolare addosso l'accaduto.

Forse l'esercito non era davvero la sua casa, ma se non la guerra, allora cosa? Non aveva niente, e non aveva nessuno, cosa avrebbe fatto, dove avrebbe vissuto? Non aveva un supporto, un amico, un familiare, era totalmente sola. E allora aveva deciso di rimanere lì, nonostante la tentazione di andarsene, e con il tempo aveva smesso di leggere quei nomi, di tormentarsi la notte. Era diventata indifferente.

Ma ora, per quanto cercasse di nasconderlo, l'angoscia aveva preso possesso di lei. Quell'indifferenza acquisita con gli anni ormai non c'era più, il senso di colpa lei lo sentiva eccome, e aveva paura di tornare quella di un tempo, di abbassare la guardia, perché l'ultima volta che lo aveva fatto, che si era lasciata traportare dalle emozioni, aveva visto morire i suoi compagni. Allo stesso tempo, Lara sapeva di non poter lasciar perdere quella missione, doveva mettere un punto alla questione, avere vendetta e proteggere chi non aveva modo di farlo da solo; era un obbligo morale imposto a se stessa.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora