What the destiny deserves to us? [LARRY]

Chapter 65

#PovDiHarry
E anche la prima tappa del tour era passata, di già. Ma adesso avevo ben altro a cui pensare: mia sorella e Niall. Cosa avevano fatto in nostra assenza? No, ok forse non volevo proprio così tanto saperlo; 'è mia sorella e lo voglio sapere okay? Okay' Pensai.

"Allora, avete parlato?" Azzardai guardando intensamente Niall perché se avessi visto un solo ghigno comparirgli sulle labbra, ero pronto a scaraventarmi addosso a lui.
"Si, ci siamo anche fraintesi ma siamo giunti ad una conclusione"
"E qual è questa conclusione?" La curiosità mi stava uccidendo.
"Harry, potrò mai avere una vita di coppia senza che tu ficca il naso ogni volta?" Rispose mia sorella stufa del mio comportamento.

Louis scoppiò in una sonora risata sempre più forte, mi voltai per fulminarlo in caso ridesse per me quando vidi uscire Liam dal bagno più infuriato che mai.
"CAZZO, SIETE DEI DEMENTI! MI AVETE LASCIATO LÌ NON SO QUANTO TEMPO E ADESSO STATE ANCHE CHIACCHIERANDO COME SE NON CI FOSSE NESSUNO CHIUSO IN BAGNO!"
"HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA"
"Non ridete imbecilli!!!"
"Scusaci Liam, ma eravamo tanto presi dall'arrivo di mia sorella quindi ahahahahaha ci siamo dimenticati di te momentaneamente"
"Andate al diavolo" Ci rispose, accennò un saluto con la mano a Gemma e rientrò in bagno sbattendo la porta alle sue spalle.

Ci guardammo tutti increduli del comportamento così aggressivo di Liam, non lo aveva mai fatto e tanto meno per questioni così futili.
"Dite che è tanto arrabbiato?" Chiese Zayn rattristato.
"Mi sa..." Continuò Lou.
"Eh grazie! Gli hai riso in faccia, sei uno stupido" Lo aggredì Niall.
"Oh ma senti eh, mi ha fatto ridere la scena okay? Bene, ciao" Ribatté di rimando Louis, uscendo così dalla stanza lasciandoci per la seconda volta increduli.

Mia sorella si schiarì la voce per avere la nostra attenzione, la guardammo e lei disse "E menomale che quelle col ciclo siamo noi ragazze" facendoci ridere a crepapelle, ma io non ridevo come gli altri; non capivo il perché dell'atteggiamento sgarbato di Lou e di Liam.
"Dai, ragazzi ormai nessun giro per la città, si e fatto tardi... Vado a cercare Lou" Riferii ed uscii in corridoio. Vidi la porta della camera mia e del nano aperta, senza farmi sentire entrai e lo sentii parlare a telefono.

"Ciao mamma, so che hai la segreteria ma devo parlarti. Non so se ho paura per i tour in sé o perché nei tour il rapporto fra me ed Harry cambierà e le fans se ne accorgeranno. Perché ho così tanta paura se ho fatto tutto questo casino per averlo? Perché quando si ama, si ha paura? Ho paura che rimarremo da soli, non si sentirà più parlare degli One Direction oppure se se ne parlerà, si sentirà dire <<Ebbene sì, finalmente Harry Styles e Louis Tomlinson hanno confessato di avere una storia>> non credo che riuscirò a sopravvivere, mamma. Lo amo e al solo pensiero di perderlo, mi viene da piangere. Richiamami appena senti il messaggio vocale, ti voglio bene"

Avevo le lacrime. Come poteva aver paura adesso? No, non lo avrei accettato, non dopo tutta quella fatica fatta per stare insieme. Tirai sù col naso, mi girai istantaneamente per andarmene, non volevo sentire altro, mi aveva deluso. Ma mentre mi voltai frettolosamente, mi scontrai contro la porta e notai con la coda dell'occhio che Louis si alzò subito dal letto su cui era seduto venendo verso di me. Mi incamminai verso il giardino, volevo stare da solo e piangere: piangere perché l'unica ragione di vita che avevo, aveva paura ad uscire allo scoperto adesso quando avevamo superato tutti gli ostacoli e adesso che eravamo ad un passo dalla felicità, si voleva tirare indietro.

"Harry fermati ti prego" Mi implorava invano perché non avevo nessun'intenzione di eseguire i suoi ordini. Iniziai a correre verso un'amaca posizionata tra due alberi, mi sedetti sopra e mi presi il viso fra le mani iniziando così a singhiozzare.
Louis aveva il fiatone -perché non aveva le gambe lunghe come le mie, quindi si stancò molto a cercare di starmi al passo- e ormai mi aveva raggiunto, ma non avevo le forze per alzarmi e scappare di nuovo.