#PovDiHarry
I festeggiamenti intanto continuavano. C'erano tutti i miei amici, entrambi i miei genitori, il mio patrigno, Louis; ma mi ricordai che mancava un'altra persona: Hannah.Avrei tanto voluto andare a chiamarla a casa per farla venire, ma poi mi ricordai della scelta di Lou. Avrebbe dovuto prendere una decisione in quei giorni trascorsi a Londra: e se si era presentato da me, c'era sicuramente la speranza che avesse deciso di stare con me e poi, ci eravamo baciati al suo arrivo; quindi era fatta.
Quindi ero contentissimo, non potevo crederci che avrei potuto stare con lui -non mi importava se segretamente o se lo volevamo urlare al mondo- io avevo lui ed era tutto ciò di cui avevo bisogno.
Ero seduto sul divano ad osservare gli invitati: gente che ballava, che parlava e/o sparlava, alcuni mangiavano -e stranamente non trovai Niall tra quelli-, altri si baciavano -notai subito Zayn e Perrie che non si vedevano da qualche giorno-. Ero talmente perso nei miei pensieri, che non mi accorsi che il mio telefono stava suonando; ma poi mio padre mi urlò "Harry! Ti chiamano, svegliati" sventolandomi sotto il naso il mio telefono.
Uscii in giardino e risposi."Si?"
"Hei, auguri Styles!"
"Oh grazie mille Hannah..." Ero contento della sua chiamata, ma allo stesso tempo, triste per lei. Poveretta, mi aveva chiamata così allegra senza sapere che Louis fosse a casa mia...e che mi avesse baciato."Cos'è tutto sto casino?"
"Eh? Ah! Si è che ho festeggiato il compleanno, cioè non proprio, ma solo con gli amici più intimi e i miei familiari"
"Ah che bello! Sono contenta che ti stia divertendo. Harry?"
"Cosa??"
"Scusa ma, hai sentito Louis?"Il mio cuore si ruppe a quelle parole, non volevo mentirle, ma nemmeno farla soffrire.
"Ci sei?"
"Ehm si ci sono"
"Allora?"
"Vedi Han-"
"HARRYYYY" 'Cazzo Louis. Sei un emerito coglione cristo santo' Pensai fra me e me.
"Oh Han-ti s-sento m-male scu-sa ci senti-a-mo" E le staccai il telefono in faccia. So quanto desse fastidio a me; ma non potevo fare in altro modo."Ma Louis! Stavo parlando a telefono.."
"Ohm ehm scus-a"
"Ma ahahahah stai barcollando, ti hanno fatto ubriacare?"
"Naaaah. Si ma solo un pochino"
"Sisi vedo ahahahahha"
"Oh non ridere Edward"
"Non chiamarmi Edward!!!"
"È così un bel nome, e d'altronde è bello come il proprietario"'COSA? LOUIS? ERA ALCOOL QUELLO CHE HAI BEVUTO OPPURE TI SEI FUMATO QUALCOSA?' Pensai spalancando gli occhi, ma poi iniziai a ridere poiché iniziò a canticchiare saltellando a destra e a sinistra.
"Lou fermati ahahahahah, tu sei pazzo!!"
Finii di parlare e la sua espressione cambiò da matto isterico a serio, ma allo stesso tempo dolce.
Mi si avvicinò lentamente, si alzò sulle punte e all'orecchio mi rispose "Si, sono pazzo...di te"In quel momento presumo che i miei occhi abbiano preso la forma di due cuoricini che battevano all'impazzata.
"Co-cosa?"
"Sono pazzo di te"
"Ridillo"
"Sono pazzo di te"
"Ridillo"
"Sono pazzo di te, sono pazzo di te, sono pazzo di te" E si alzò nuovamente sulle punte per guardarmi dritto negli occhi, i quali si stavano bagnando. Gli sorrisi e lo strinsi forte a me.Lui si staccò dalla mia presa per baciarmi. Era un bacio così disperato, pieno d'amore, dolce, romantico; insomma uno di quei baci da film in cui tutto intorno a te ruota, non esiste più nessuno oltre a voi due, ti senti tre metri sopra il cielo da cui non vorresti mai scendere.
Infilò le dita tra i miei ricci e delicatamente li tirava: a quel tocco gemetti lievemente e Lou rise. Quanto mi erano mancate le sue labbra solo Dio lo sapeva; era partito da circa un mese eppure mi sembravano secoli. Ma adesso era lì con me e non potevo permettermi che mi lasciasse nuovamente solo e preoccupato.
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What the destiny deserves to us? [LARRY]
RomanceÈ una storia, inventata così, in piena notte. Narra di un amore nato per puro caso, nel bel mezzo di una situazione poco piacevole per fare nuove conoscenze. Il destino a volte ti mette in tavola delle carte che fai fatica a decifrare a primo impat...