#PovDiLouis
Scesi in cucina a testa bassa; mia madre se ne accorse e mi chiese scusa per avermi urlato contro, mi diede un bacio sulla fronte ed ero un po' più sollevato di prima. Ma nulla era in confronto a quanta rabbia e quanta voglia di piangere avessi per il messaggio di Harry.Come poteva dimenticarsi di me? Di noi? Ero talmente su di giri che decisi di non rispondergli e aspettare la sua chiamata per metterci d'accordo per l'ora e il posto dove ci saremmo visti; ma sapete quando non avete proprio voglia di vedere qualcuno che vi ha fatto tanto rimanere di merda? Ecco come mi sentivo: illuso, preso in giro, dimenticato dalla persona più importante della mia vita.
Feci -per modo di dire- colazione fingendo di avere la nausea; sembravo una ragazzina innamorata che per una delusione non tocca cibo e diventa asociale. Salii in camera mia e mi guardai allo specchio: avevo gli occhi gonfi e pieni di lacrime. Stavo per andare in bagno quando notai uno dei miei tatuaggi: la tazza.
Mi venne in mente il giorno in cui decisi di tatuarmela: era nel 2012 -non ricordavo il mese e tanto meno il giorno- mentre stavamo provando Little Things, e al mio assolo "You can't go to bed without a cup of tea" pensai 'perché non tatuarmi la tazza di Thè'. Perché? Sia perché amavo il Thè e lo avrei bevuto al posto dell'acqua tutti i giorni sia perché Harry prima di andare a dormire, quando vivevamo ancora insieme, ne beveva sempre una tazza altrimenti non riusciva ad addormentarsi.
Insomma mi portavo qualcosa di Harry sempre con me e averlo sulla pelle, era una sensazione magnifica. Quando raccontai ai ragazzi il significato del tatuaggio, mi risposero: "Ese un giorno tutto questo dovesse finire?" e la mia faccia era tipo "Dillo di nuovo e ti uccido".
"Lou?"
"Oh ciao Lottie"
"Giorno, oggi mi puoi accompagnare in centro, per favore? Devo comprare parecchie cose"
"Tesoro vorrei tanto accompagnarti ma oggi ho già un impegno con.. Harry"
"Ah allora nulla! Non preoccuparti, prenderò il pullman o mi farò venire a prendere dal mio ragazzo"
"Ah avete chiarito?"
"Sisi mi ha detto che Chantal non conta nulla per lui e me l'ha dimostrato davanti a lei"
"Sono contento" Le risposi abbracciandola e lei mi strinse forte forte.***
Avevo finito di pranzare insieme a tutta la mia famiglia e mi sdraiai sul divano in salotto -mentre Lottie, mia mamma, Fizzie e Phobe sparecchiavano- insieme a Liz che mi obbligò a guardare con lei i cartoni animati. Intanto Ernest dormiva e Doris girava con il girello per l'intero pian terreno: non stava ferma nemmeno un attimo.Liz mi rimproverava più volte perché ero completamente assente: pensavo ad Harry... Poi mi sorrise e mi disse che se non avessi avuto voglia di guardare la tv insieme a lei, potevo anche andarmene. Era sorridente e non ce la feci ad alzarmi nonostante volessi rinchiudermi in camera. La feci sedere sulle mie gambe e insieme finalmente guardammo i cartoni: Mucca e Pollo. Che stupidità, ma se a lei piaceva, okay.
Erano le 14.05 quando suonò il campanello. Siccome non avevo voglia di alzarmi, mandai Liz ad aprire.
"Ehi bellissima come stai?"
Era una voce roca, tanto familiare. Oh certo, era Harry.
Il ragazzo salutò tutti e poi venne da me, non mi girai nemmeno per fargli un ciao' con la mano, nulla. Ero troppo amareggiato per farlo.Si sedette di fronte a me per terra. Era dannatamente bello: aveva uno smoking blu scuro, una camicia -sempre aperta al suo solito- bianca e nera, nella tasca della sua giacca aveva un fiorellino rosso di carta. Aveva degli stivaletti neri e i capelli erano ingellati. Madonna santa che bello.
Si leccò le labbra e poi mi parlò: "Sei capace di farmi gli auguri per messaggio, ma di presenza non hai la lingua?"
Lo guardai alzando un sopracciglio.
"Lou" Si alzò e si mosse in avanti fino ad avercelo a 2 cm di distanza "Tanti auguri tesoro"
"E-e adesso te lo ricordi?" Dissi sbuffando.
"No, è tutta la notte che ci penso, volevo solo farti una sorpresa e farteli di persona gli auguri"
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What the destiny deserves to us? [LARRY]
RomanceÈ una storia, inventata così, in piena notte. Narra di un amore nato per puro caso, nel bel mezzo di una situazione poco piacevole per fare nuove conoscenze. Il destino a volte ti mette in tavola delle carte che fai fatica a decifrare a primo impat...