Chapter 47

184 27 9
                                    

#PovDiHarry
Erano le 8.30 del mattino, avevo sonnissimo ma la sveglia suonava ininterrottamente. Sentii una testa calda alzarsi da sopra il mio petto e successivamente spense la cantilena.
"Harry" Mi chiamò Louis, ma facevo finta di non essere sveglio per vedere dove fosse arrivato.
"Tesoro? Svegliati" Iniziò a togliermi le coperte di dosso.
"Haroldino? Daai" E ad un certo punto iniziò a baciarmi le guance, le labbra e successivamente il collo. Mi mossi lentamente verso di lui, lo abbracciai e gli dissi di smetterla all'istante e che mi sarei alzato. Lou iniziò a ridere di gusto e intanto continuava a solleticarmi il viso con i suoi capelli spettinati.

"Dai Harry alziamoci, dobbiamo andare a parlare con Hannah, ricordi?"
"Pff ma io ho sonno!"
"Non mi interessa, dobbiamo parlarle, insieme!"
"Che palle, arrivo" E sbuffai. Il ragazzo mi si avvicinò e mi lasciò un bacio sul naso.

Lo sentii alzarsi ed io mi ripresi le lenzuola tolte da lui, facendogli una pernacchia.
"Oh Harry non cambierai mai ahahahah"
"Gne gne ahahah"

***
"HARRY? NON FARMI ENTRARE IN CAMERA. NON VOGLIO VEDERTI ANCORA STRAVACCATO SU QUEL LETTO"
'Oh cazzo!' Pensai.
"No no no cioè s-si sto arrivando" Risposi.
"Eh bravo"

Mi alzai subito, corsi in bagno per lavarmi il viso e farmi una doccia veloce. La doccia più veloce della storia, per l'esattezza: 4 minuti ed ero già fuori.

Presi i primi vestiti che mi fossero capitati fra le mani: jeans blu chiari, una tshirt bianca con dietro un numero stampato e un cardigan da mettere sopra in caso avessi avuto freddo. Indossai anche i miei stivaletti beige, mi diedi una sistemata ai capelli e scesi -correndo praticamente- verso la cucina.

"Buongiorno!"
"Alla buon'ora Styles"
Mi avvicinai al ragazzo già su di giri di prima mattina, gli diedi un bacio sulla fronte e afferrai una banana da mangiare durante il viaggio in auto, tanto avrebbe guidato Louis dato che io ero ancora assonnato.

"Possiamo andare?"
"Si Lou, andiamo" Dissi prendendo le chiavi di casa e il portafoglio.
Salimmo in auto, allacciammo le cinture di sicurezza, Lou mi scompigliò ancora di più i capelli e partimmo.
Nonostante ci volessero solo 15 minuti, Lou accese la radio -cosa che faceva raramente perché preferiva dialogare ma quella volta era particolarmente nervoso; così evitai di fargli domande-.

Attraversammo le due piazze principali per rimanere fermi 5 lunghissimi minuti ad un semaforo che non ne voleva proprio sapere di diventare verde. Lou giocherellava con il volante, si vedeva che la sua agitazione fosse alle stelle; ma come mi aveva detto lui stesso, non dovevo preoccuparmi dei suoi sentimenti perché lui voleva stare con me. Era solamente stress pre-lasciatura(?), definitivamente.

Speravo solo che Hannah a sentire quelle parole, non si fosse accanita contro di me, picchiandomi o insultandomi. Le volevo bene nonostante prima avessimo avuto momenti in cui l'odio faceva da padrone.

Io guardavo fuori dal finestrino pensando a come affrontare il tour -che sarebbe iniziato una settimana dopo- insieme a Lou senza farci scoprire dagli altri del team o peggio ancora, dalla Modest. Sentii sbuffare il ragazzo di fianco a me così finalmente gli rivolsi la parola.

"Louis tutto ok?"
"Tutto ok un paio di balle"
"Oh scusa...ma se sei teso per ciò che potrà accadere tra poco, beh pure io lo sono ma con te tutto è decisamente meglio; quindi sono leggermente sollevato"
"Harry non ne posso più, prima finisce questa storia, meglio è! Stiamo impazzendo tutti e finalmente siamo arrivati ad una conclusione"
"Sei arrivato ad una conclusione" Puntualizzai ricevendo uno sbuffo e una risatina da parte di Lou.

***
#PovDiHannah
Ero appena arrivata in ospedale e quel giorno venne con me anche mia mamma che voleva farmi da sostengo benché sapesse cosa fosse successo con Tom.

What the destiny deserves to us? [LARRY]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora