Chapter twenty five

85 14 2
                                    

"Non vedo l'ora che arrivi domani sera" disse Ginevra saltellando in classe e sedendosi non appena entrarono gli altri nostri compagni. "Anch'io, sono super eccitata" risposi attorcigliando le mani ansiosamente. "Secondo te come mi dovrei vestire?" le chiesi consiglio. "Hai presente come ti sei vestita per l'ultima serata da Alfri che abbiamo fatto? Quella maglia era stupenda e le décolleté ti stavano benissimo. Io riproporrei, secondo me faresti un figurone" tirai un angolo della bocca con espressione dubbiosa. "Tu credi?" chiesi conferma e, di tutta risposta, annuì.

Italiano, una delle uniche lezioni che ascoltavo con piacere, dato che l'insegnante era ferrata in ogni singolo campo: dall'esoterismo alla chimica molecolare. Persino quando interrogava le sue digressioni diventavano interessanti. A causa di uno sciopero avemmo due ore buche da riempire di chiacchiere e, in attesa dell'importante serata, facemmo programmi e fantasticammo su come sarebbe andata. Nel frattempo disegnai un po', era da tanto che non lo facevo. Su un foglio con una penna nera mi divertii a scarabocchiare sguardi di persone e, inevitabilmente, disegnai anche quello di Filippo che sembrò essersi incastrato nei solchi della mia mente come la sabbia fa con i vestiti nel caso in cui ci si segga davanti alla maestosità del mare durante una giornata d'estate.

Mille volte ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora