Mi svegliai con un mal di testa infernale, rannicchiata su un lettino con il braccio di Filippo avvinghiato a me. La luce forte del sole non fece altro che peggiorare la situazione della mia testa, ma, non appena abbassai il parasole, andò un po' meglio. Mi voltai verso il mio migliore amico che stava ancora dormendo profondamente. Il suo viso era a pochi millimetri dal mio e, a sua insaputa, potei soffermarmi ad ammirarlo. I capelli scuri erano tutti scompigliati e le guance rosse, dovute al sole cocente del giorno prima, gli donavano quell'aria da bambino che mi faceva impazzire. Le sue lunghe ciglia ogni tanto si muovevano impercettibilmente. Scorsi sulle sue labbra un leggero sorriso, mi domandai cosa stesse sognando. Mi voltai silenziosamente verso di lui, ma ebbi il cuore di non svegliarlo, pertanto appoggiai la mia testa sotto il suo collo, una mano sul suo sterno e ripresi a dormire.
"Sveglia! Buongiorno!" degli schiamazzi arrivarono alle nostre orecchie e ci svegliammo quasi di soprassalto. Ginevra e gli altri erano appena arrivati in spiaggia. I miei vestiti giacevano ancora sulla sabbia e, di fianco a loro, quelli di Filippo. In effetti la situazione si sarebbe potuta dire "equivoca", ma fu chiaro a tutti che non ci fosse niente per cui allarmarsi. Mi chiesi solamente cosa avessi fatto la sera prima, ma, siccome con me era rimasto Filippo, di sicuro non poteva essere successo nulla di grave. "Buongiorno" dissi al ragazzo non appena incontrai il suo sguardo assonnato. "Buongiorno" ripeté lui sorridendomi. Mi stiracchiai, Filippo sbadigliò e ci voltammo verso i nuovi arrivati. "Ciao" dicemmo in coro. "Ciao ubriacona!" rispose Chris "Compare...!" continuò facendo un cenno al ragazzo che, precariamente, era ancora sul lettino insieme a me. "Ehi, non mi è mai successo, siate clementi!" protestai "Mai, mai?" ridacchiò il ragazzo "Mai! Certo, sono stata un po' brilla in certe occasioni, ma..." "Ma lei è una brava ragazza" aggiunse Filippo ridendo. "Esatto. E fai in modo che non sia una presa per il culo" lo minacciai e rise di nuovo. "Quante volte abbiamo assistito Gingy e Amy, Yle?" le chiesi con aria complice sapendo che lei mi avrebbe sostenuta. "Prima o poi c'è sempre una prima volta per tutti" commentò Davide saggiamente. "Già, ma state pur sicuri che a me non capiterà più" risposi riluttante alla sola idea. Io e Filippo andammo in hotel per darci una rinfrescata e fare colazione, dopodiché tornammo dagli altri al mare.
Passammo la giornata a giocare a un beach volley improvvisato, a scommettere sui vincitori finali di Uno e a prendere il sole. Alla sera uscimmo e andammo a visitare il centro della città, facemmo il giro di alcuni locali e verso le 2:00 andammo a letto, stremati. Più o meno, le giornate, si susseguirono allo stesso modo. Ogni tanto trovavamo qualche nuova attività da fare, ogni tanto passavamo il tempo a giocare a biliardo al bar.
STAI LEGGENDO
Mille volte ancora
RomanceMia, una diciannovenne alle prese con una vita da liceale che verrà stravolta dopo un incontro/scontro. Vi racconterà la sua storia, o, almeno, tutto ciò che è accaduto da un anno e otto mesi a questa parte. Se ne avete voglia, preparatevi un the e...