Capitolo XXXIII - Ritorno

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Nei giorni seguenti, il generale Zachary affidò ancora qualche incarico a Saelle, ma ormai il cumulo di pratiche si stava sbrogliando e il lavoro si stava rimettendo sui binari dell'ordinario. La ragazza trovò anche il modo di farsi mandare in archivio un paio di volte, per poter incontrare Francis Kurt: non che le stesse particolarmente simpatico, ma voleva vedere l'archivio e comunque, nella sua immensa positività, non trovava il ragazzo poi così male.

«Ti ringrazio per l'aiuto che ci hai dato.» le disse Zachary l'ultimo giorno di permanenza. «Sei stata davvero in gamba a imparare così in fretta e ad affiancare così egregiamente superiori molto più esperti di te.»

«È stato merito loro più che mio, signore. Sono stati ottimi mentori, in particolare il maresciallo Cheris.»

«Sono certo che si è trovata molto bene con te. Più che con ogni altro, sicuramente.» concluse il generale, con un sorriso. «Ora, so bene che sei impaziente di ricongiungerti alla tua unità, ma ho un ultimo incarico da affidarti.»

«Sì, signore.»

«Un carico di quattro carri con dei rifornimenti partirà domani mattina per Karanes. Vorrei che ti aggiungessi alla scorta fino al presidio della Guarnigione stanziato lì. Poi, proseguirai con i restanti due carri fino a Trost e farai rapporto al comandante Erwin, con questo dispaccio che gli consegnerai.»

«Signorsì.»

Saelle davvero non vedeva l'ora di tornare al castello e questa deviazione le avrebbe allungato il percorso di almeno un paio di giorni, nonostante fossero già quasi due settimane che era partita; tuttavia, gli ordini erano ordini. Si congedò dal generale, poi passò a salutare Cheris.

«Sarà un incubo qui, senza di te.» le disse lei, sincera.

«Non dica sciocchezze, maresciallo.» le sorrise Saelle. «Come se l'è sempre cavata benissimo prima che arrivassi io, così se la caverà adesso.»

Cheris scosse il capo, dubbiosa, ma la salutò con affetto. Saelle, l'indomani, partì per Karanes.

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Marciare con i carri attraverso i territori del Wall Rose non fu proprio del tutto semplice: gruppi di banditi infestavano le campagne a ovest di Karanes e i rifornimenti in viaggio erano un carico che poteva fare gola a molti. I soldati della Guarnigione, tuttavia, erano ben preparati ad eventuali attacchi e, assieme a Saelle, ne sventarono ben due; i turni di marcia erano comunque abbastanza serrati e le notti tendenzialmente insonni, viste le strette sorveglianze da attuare. Si arrivò comunque a Karanes senza troppi intoppi; da lì, Saelle proseguì per Trost con meno difficoltà.

Come da ordini, fece rapporto al comandante Erwin Smith, al quale notificò brevemente quanto accaduto durante il trasporto e a cui consegnò il dispaccio del generale Zachary. Erwin ascoltò quanto aveva da riportare la recluta con la sua consueta serietà, ma a Saelle sembrò che la guardasse in modo diverso dal solito, con più intensità e, almeno le sembrava, con qualche sfuggente secondo fine. Lei ne fu un poco turbata ma, d'altronde, come già le era capitato di dire, Erwin aveva tendenzialmente quell'effetto su di lei: nei suoi occhi lucenti come specchi sembrava nascosto un mondo intero al quale lei non riusciva ad avere accesso.

«Come hai passato questo periodo presso l'Alto comando?» le chiese infine il comandante.

«È stato faticoso, signore, ma interessante.» rispose lei. «Ho avuto modo di svolgere incarichi molto differenti rispetto a quelli a cui ero abituata, e di conoscere persone notevoli.»

«Anche queste, diverse da quelle a cui sei abituata, immagino.»

«Sì, ma comunque interessanti.»

«Hai conosciuto qualcuno del governo o della nobiltà?»

Ogni minuto che mi resta, Levi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora