(Marco) Allora ti aspetto

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Non sapevo cosa pensare, ma ero piuttosto certo che Christian non avesse a che fare con la vicenda di Jennyfer. A scanso di equivoci lo chiamai.

- Pronto. -

La voce di Christian era squillante.

- Ciao Christian. Senti...ho appena ricevuto una strana chiamata da Maia. -

- Strana in che senso? -

- Dimmi solo due cose. Lo sapevi che Jennyfer è sposata? -

La breve pausa di silenzio che anticipò la sua risposta fu più esplicita della risposta stessa.

- Sì, mi aveva accennato qualcosa. -

Cristo Santo!

- Christian, cazzo, un matrimonio accennato non esiste! I matrimoni sono dei cazzo di contratti e, indovina, hanno anche valore legale. -

- Sì, beh, lo so. Ma non è affar mio. -

- Quindi non c'entri niente con la scenata che suo marito ha imbastito ieri sera dopo lo spettacolo della crew? -

Christian sbottò in una breve risata.

- Ma per chi mi hai preso? -

Ed era già la seconda volta che mi si poneva quella domanda nel giro di cinque minuti.

- Per uno scopatore incallito e senza coscienza. -

- Da che pulpito, Marco - mi rispose, ma senza rabbia. Riusciva a essere ironico in quella circostanza e questo mi rassicurò sul suo ruolo nella vicenda di Jennyfer.

- Non mi sono mai immischiato con donne sposate. -

- Nemmeno io, s'è per questo. -

Bene, capitolo chiuso.

- Meglio così allora. -

- E Maia ti ha chiamato per sapere se mi fossi portato a letto la sua amica? -

- Suppongo di sì. -

- Si vede che non mi conosce bene...-

- Perché non vai a letto con donne sposate...-

- Perché se dovesse capitare posso assicurarti che mi guarderei bene dal farmi beccare! - rispose, tra le risate. -E comunque non sarebbe stato meglio che ne parlassero tra di loro? -

- Concordo, ma non discuto più di tanto i machiavellici ragionamenti femminili. -

- Da questa storia potrebbe uscire qualcosa di buono comunque. -

- Non vedo come. -

- Beh, se divorzia anche lei posso portarmela a letto. -

- Sei proprio un coglione. -

- Ipocrita ed egoista, vuoi essere l'unico a divertirti in questi giorni? -

Storsi le labbra, rassegnato all'atteggiamento cinico di Christian. Misi fine alla telefonata dopo pochi istanti.

Appoggiai lo smartphone sul tavolino del salotto, intenzionato a proseguire in quella che si prospettava come una domenica di assoluto cazzeggio.

Però il modo in cui si era conclusa la telefonata con Maia mi aveva lasciato l'amaro in bocca. Per quale dannato motivo ero l'unico a non sospettare minimamente che Jennyfer fosse sposata? D'altra parte, non era affar mio e Maia non era tenuta a dirmelo.

Senza contare che, in tutta onestà, non ero nemmeno nella posizione di giudicare Jennyfer.

Non sentivo Michela da oltre un mese e non avevo nessuna voglia di mettermi in contatto con lei, ma ricordavo benissimo di aver evitato la sua compagnia per giorni interi anche quando eravamo ancora sposati e conviventi. Avevo perso ogni briciolo di stima e interesse nei suoi confronti già da anni.

Scacciai l'ondata di sensi di colpa riaccendendo la TV.

***

Verso ora di pranzo tornai a pensare a Maia. Era turbata quando mi aveva chiamato, e, pur certo di averle dato il consiglio corretto, iniziavo a rendermi conto che forse non avevo avuto tatto nell'elargirlo.

Rammentai il tremolio della sua voce e la mortificazione che l'aveva portata a terminare la telefonata.

Presi in mano il cellulare un paio di volte, iniziando a digitare una serie di messaggi senza inviarne nessuno.

Ma che cazzo stavo facendo? Quarantacinque anni quasi suonati e usavo app da ragazzini per contattare una donna?

Per contattare lei.

Fanculo.

Cliccai sul suo nome e avviai la chiamata.

Mi rispose quando ormai avevo perso le speranze.

- Pronto, Marco... - la sentii quasi intimidita. Ma era una sfumatura di emozione quella che aveva colorato il tono con cui aveva pronunciato il mio nome?

- Ehi, novità? -

- Qualcuna, sì. Ho sentito Jennyfer. E' da sua madre. -

- Sta bene? -

- Non tanto, Marco. - Le si incrinò la voce. Fu in quel momento che mi resi conto che avrei voluto abbracciarla. E annusarle i capelli. E...

- Ti va di parlarne davanti a un piatto di spaghetti? -

- Oh, sì. Mi andrebbe. -

- Allora ti spetto. -

Spazio autrice

Oh...Marco e Maia, da soli, a casa di lui.
Sarà la volta buona?
Magari Maia si decide a darla a qualcuno che non è Ale 🤣

Sarà vero che Christian non sa proprio nulla di quanto accaduto a Jennyfer?
Lo scopriamo insieme?

La questione "Instagram" è da aggiornare...probabilmente si evolverà nella questione "onlyfans". Devo adeguare ai tempi i miei personaggi ❤️

La sindrome dell'eroeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora