Dublino, 18 giugno 1801
La mattina dopo aver ricevuto la notizia della morte del marito, Hazel si sentì chiamare.
«Oi, bonnie.» Avvertì il tocco ruvido ma delicato delle mani di Ross che le sfioravano la fronte sudata e le guance accaldate e senza aprire gli occhi allungò una mano di fronte a sé, aspettandosi di sfiorare il bicipite muscoloso del marito oppure i segni frastagliati delle cicatrici sulla sua schiena nuda. I polpastrelli incontrarono però il vuoto più totale sull'altra metà del materasso, fredda poiché nessuno vi aveva dormito.
«Ross...» chiamò a fatica, la voce impastata e la testa pesante per i postumi della sbornia, sperando di riuscire a evocare la sua immagine lì, in quella stessa stanza. Niente "Aye, Nocciolina" di rimando, solo il chiacchiericcio che giungeva ovattato dal piano di sotto e poi tre colpi decisi alla porta, che lei pensò in un primo momento di ignorare. Non aveva voglia di vedere nessuno, né interagire con alcuna situazione, sarebbe rimasta in quel letto tutto il giorno, sforzandosi di immaginare che quelle lenzuola di fattura scadente in cui si era avvolta come in un bozzolo fossero in realtà le calde e forti braccia di Ross. Sì, avrebbe ripreso sonno e avrebbe dormito a lungo come aveva già fatto in passato accanto a lui. Il russare rumoroso di Ross aveva avuto l'effetto di un calmante in più di un'occasione e poi lei si agitava talmente tanto durante la notte che era capitato che lui allungasse nella semi coscienza una grossa mano e l'attirasse a sé, per farla stare ferma. Si chiese come avrebbe fatto d'ora in poi senza la mole rassicurante di suo marito al fianco e si figurò un'esistenza talmente fredda e vuota da risultare insopportabile. Da quel momento in avanti avrebbe avuto solo buio attorno a sé, senza quel testone a rischiararle le giornate con il suo essere così... così Ross.
I colpi alla porta si ripeterono e a fatica aprì gli occhi strofinandosi le palpebre incollate, che sentiva gonfie per il pianto.
«Chi è?» rantolò con un filo di voce.
«Ms Miller, sono il Capitano Lockhart. Forse vi andava la colazione?»
«Vi...» Si schiarì la gola e ci riprovò: «Vi ringrazio, capitano, ma non ho appetito. Se per voi non è un problema vorrei...» le parole le morirono in gola e riprese a singhiozzare. Aveva mai davvero smesso di piangere dal pomeriggio precedente?
«Ms Miller, posso entrare?»
Lei era ancora vestita dal giorno prima e non si era nemmeno data un'occhiata per vedere in che stato fosse, ma non si sarebbe comportata in maniera sgarbata con Lockhart, nemmeno in quel frangente.
«Entrate» borbottò, mettendosi a sedere sul materasso, lisciando inutilmente la sottana tutta spiegazzata.
Non appena vide il Capitano Lockhart fare capolino dalla soglia, l'aria smunta e stanca sul volto allungato, le profonde occhiaie scure sotto gli occhi azzurri, si disse che l'aspetto fisico e le apparenze in quel momento erano l'ultima cosa a contare.
«Vi ho portato del tè. Dovete almeno bere qualcosa.»
Lei allungò una mano per prendere la tazza ma la posò sul comodino. «Vi ringrazio per la vostra premura» mormorò senza sforzarsi di tentare di sorridere, del resto nessuno dei due ne aveva voglia quella mattina.
Senza chiederle il permesso, si sedette sul bordo del materasso e si voltò a studiarla con espressione accigliata, facendo vagare lo sguardo preoccupato dalle palpebre gonfie alle labbra tirate ed esangui che tremavano incontrollate. «Permettetemi di insistere, dovete recuperare le forze per andare avanti» le disse con voce bassa e modulata, dopo un attimo di esitazione si allungò cauto per posarle la mano su un braccio gelido e si sforzò di piegare la bocca in un sorriso stentato. «Ci sono altri posti in cui potremmo cercare vostro marito e se sapesse che ho lasciato che vi riduceste in questo stato... non so se vi siete mai accorta della differenza di mole che c'è tra noi due, credo che in uno scontro corpo a corpo avrei di sicuro la peggio con MacLeod. E poi, cosa direbbe se vi vedesse così?»
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Of Seamen and Maidens - VECCHI FANTASMI E CIELI OMBROSI
Historical Fiction[COMPLETA] Terzo capitolo della serie Of Seamen and Maidens. Seguito di ACQUE SCURE E VENTI CONTRARI. Kingston, 1801. Sono passati due anni da quando la Wicked Mary, il vascello del Capitano James Lockhart, è approdato in Giamaica. James non ha mai...