Of Seamen and Maidens - VECCHI FANTASMI E CIELI OMBROSI

10.

Ross aveva una serie di commissioni da sbrigare assegnategli da Lockhart, non per ultimo passare da Mr Thomson, il rigattiere, su pressante richiesta della moglie del capitano, a recuperare un acquisto.

MacLeod uscì quanto più in fretta possibile dalla polverosa bottega, piccola e tanto stipata di oggetti della specie più disparata da far mancare il respiro, soprattutto a lui che aveva scoperto a sue spese di avere una particolare avversione per gli spazi stretti e angusti. Mr Thomson gli aveva consegnato tutto arzillo un libriccino dalla spessa rilegatura in pelle marrone, commentando felice: «Sapevo che era questione di tempo perché il capitano si decidesse ad acquistarlo!»

MacLeod aveva guardato senza capire Natural History of Cornwall di W. Borlase, limitandosi ad annuire. «Una lettura interessante, suppongo.»

«Una vera perla per gli estimatori» aveva confermato con espressione convinta il minuto rigattiere. «Ma essendo originario della Cornovaglia, credo questo libro possa avere per lui un particolare valore.»

Ross aveva immagazzinato l'informazione senza aggiungere altro per non deludere l'ometto rivelandogli che quell'acquisto era stato commissionato da un'irlandese che in Cornovaglia non ci aveva mai messo piede, poi lo aveva salutato e si era avviato a passo spedito verso la dimora dei Lockhart. Una volta arrivato, chiese a Mrs Dalia di Deirdre, ma l'anziana lo informò con una smorfia insofferente che la signora non era in casa in quanto era andata a fare commissioni nei pressi di Fort Clarence. Ross se la filò prima che la schiava lo placcasse per offrirgli un bicchiere di limonata, un frutto o qualsiasi altra cosa per "allietargli la giornata" e lo salutò raccomandandogli calorosamente di porgere i suoi più sentiti saluti alla cara, cara Mrs MacLeod.

Dopo quei due anni a lavorare per entrambi i Lockhart, lo scozzese aveva scoperto che con "fare commissioni" Mrs D indicava che era andata a farsi due passi in santa pace, ma a lei piaceva usare quell'espressione apposta per infastidire Dalia che si indignava pensandola a fare cose poco consone per una donna invece di occuparsi esclusivamente della casa e del benessere del proprio marito.

Ross camminò costeggiando la palude di mangrovie vicino alla spiaggia, rimanendo al fresco dei grossi cedri frondosi, fino a raggiungere uno spiazzo erboso tra la vegetazione fitta dove trovò, come si era aspettato, Deirdre seduta su una grossa radice sporgente. Nel suo semplice vestito di mussola gialla guardava con aria persa lontano da sé con le mani in grembo poggiate sopra un libro chiuso, gli occhi grigi che vagavano assorti dal pendio che conduceva al mare che riluceva splendente sotto il solleone alle piccole orchidee colorate che spuntavano tra le felci attorno ai suoi piedi.

Lo scorse con la coda dell'occhio e gli rivolse un sorriso stiracchiato. «Hai fatto fatica a trovarmi, Scotty?»

«Nay, Mrs D.» Le si accomodò accanto su una seconda radice sporgente dal terreno rossiccio e morbido e poggiò le spalle al tronco ruvido del mogano sotto il quale si era accomodata. «Il vostro libro.»

Gli occhi di lei luccicarono avidi quando le porse il tomo avvolto per bene in un panno chiaro; lo afferrò con delicatezza e lo svolse con cura per poi sospirare felice carezzandone la spessa copertina con la punta dei polpastrelli.

«Ero venuta qui per leggere ma non riesco a concentrarmi» gli rivelò sfogliando con attenzione il tomo per rimirare con affetto una pagina riccamente illustrata con cristalli dalle forme appuntite, per poi studiare corrucciata il piccolo libro che giaceva tra le pieghe sgualcite dal caldo del proprio vestito. «Mi piace leggere narrativa, ma a volte devo fare una piccola pausa per qualcosa di più... didattico.»

«The Champion of Virtue» lesse ad alta voce lo scozzese dopo aver adocchiato il titolo del libriccino usurpato, accavallando le lunghe gambe muscolose, concludendo con un lieve ghigno: «Aye, non sembra male, ma se volete proprio saperlo non credo leggerei nessuno dei due.»