Dublino, 2 luglio 1801
Qualche giorno dopo, Deirdre venne invece svegliata dal gentile bussare di Hazel. Si alzò e si guardò allo specchio, trasalendo a ciò che vide: era come si era immaginata, il livido derivante dalla botta che Charles le aveva sferrato in pieno viso non era sparito, anzi si era fatto più violaceo ed evidente, lì, proprio sotto l'occhio destro, a ricordarle di come il marito le avesse fatto pagare la sua mancanza di rispetto. Era successo a cena, due sere prima, perché Dee, stufa di cenare in un silenzio pesante con Charles o, alla peggio, recitare la parte della moglie devota di fronte ai suoi viscidi conoscenti, aveva richiesto che anche la sua dama di compagnia potesse stare al tavolo con loro. Avrebbe dovuto aspettarselo perché, dato che non c'erano invitati e quindi nessuno spettatore scomodo, O'Byrne aveva potuto togliersi la sua maschera da marito amabile e perfetto e rifilarle una cinquina in pieno viso, colpendola forte con le nocche sullo zigomo.
Cercò febbrilmente del belletto per coprire il segno e constatò con orrore che l'aveva terminato. Non solo non voleva che Hazel la vedesse in quello stato, dato che il giorno precedente era riuscita a truccarsi per tempo prima di incontrarla, ma Charles stesso detestava scorgerle in volto i segni della propria furia. Mrs O'Byrne doveva sempre apparire al meglio.
«Dee, tesoro, dormi ancora?» provò a chiamare Hazel, spingendo di poco la porta. Charles aveva portato via la chiave della serratura per evitare che venisse chiusa.
«Sono sveglia, piccina» sospirò l'irlandese rassegnata. «Entra pure.»
Dalla soglia sbucò il capo riccioluto di Hazel che teneva tra le mani un vassoio con un vasetto colmo di margheritine, una tazza di tè e una fetta di dolce. «Ecco qui la colazione» annunciò, posando tutto sul comodino, parlando alla schiena di Dee che guardava fuori dalla finestra. «Oggi sono andata io dai piccolini e ho portato loro delle margherite come queste qui. Però hanno sentito la tua mancanza, sai?» Fece una pausa e Deirdre udì l'acciaio del cucchiaino che tintinnava contro la ceramica, ma non si voltò. «Magari nel pomeriggio potremmo andarci di nuovo insieme, non sarebbe una cattiva idea.»
Dato che non riceveva alcuna risposta dall'irlandese, Haze smise di parlare e la raggiunse, mettendosi in modo da guardarla in faccia. Qualcosa di simile a uno spiacevole déjà-vu la colpì, facendola raggelare di fronte al bel volto ovale di Deirdre deturpato da un grosso livido.
«Ti ha picchiata di nuovo, quel figlio di puttana!» sbottò, ricordando in tutto e per tutto il defunto marito. «Giuro che se lo prendo gli faccio ingoiare quel suo inutile uccello! Io lo strozzo con le mie mani, lo giuro sulla buon'anima di...»
«Shh. Non ne vale la pena, piccina» le mormorò Deirdre posandole un palmo liscio sulle labbra per farla stare in silenzio e l'altra annuì, sospirando, sentendosi frustrata, sconfitta, furiosa e addolorata. «Posso chiederti un favore, piuttosto?»
«Tutto quello che vuoi, Dee.»
«Mi serve del belletto. Oggi Des viene a bere il tè qui e Charles ci ha sempre tenuto fosse sua moglie a servirlo, ma in questo stato...»
«Non preoccuparti, vado subito ad avvisare Libby di andarlo a prendere, così ti potrai truccare dopo aver messo dell'olio d'oliva su quel livido, ti porto anche quello, è l'unica cosa utile allo scopo che c'è in casa al momento, dato che nelle tue condizioni è meglio evitare l'aloe. Ti serve altro?»
Deirdre scosse il capo, socchiudendo gli occhi color dell'argento. «Ti ringrazio, piccina.»
«Sai che non devi farlo» mormorò Haze in risposta, abbracciandola prima di fiondarsi al piano inferiore dalla cameriera.
Hazel in fondo era abbastanza contenta di star dedicando ogni goccia delle proprie attenzioni a Deirdre perché quantomeno le evitava di pensare a Ross. L'immagine del sorriso di suo marito era forte quanto uno schiaffo in pieno viso... No, basta schiaffi, si corresse da sola scuotendo con forza i ricci scuri al ricordo dei lividi sul viso dell'amica.
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Of Seamen and Maidens - VECCHI FANTASMI E CIELI OMBROSI
Narrativa Storica[COMPLETA] Terzo capitolo della serie Of Seamen and Maidens. Seguito di ACQUE SCURE E VENTI CONTRARI. Kingston, 1801. Sono passati due anni da quando la Wicked Mary, il vascello del Capitano James Lockhart, è approdato in Giamaica. James non ha mai...