Quella mattina Ross MacLeod era uscito di casa di buon ora, con il sole che stava ancora sorgendo da dietro le Blue Mountains. Gli ci era voluto un po' per abituarsi a quel panorama tanto diverso da quello delle Highlands e per i primi mesi a Kingston gli era capitato di imbattersi in una nuova specie di pianta o animale ogni giorno. Non era esattamente la vita nella campagna scozzese che avrebbe desiderato con Hazel, ma stando con l'equipaggio del Capitano James Lockhart aveva avuto l'occasione di viaggiare per mare e visitare posti che non avrebbe mai neanche osato immaginare quando viveva in Gran Bretagna.
Si era incontrato presto con il capitano nello studiolo di quest'ultimo, che aveva bisogno di esporgli alcune questioni urgenti: nel giro di un paio di giorni sarebbero salpati per l'Irlanda, alla ricerca di Samuel Lockhart, che era stato avvistato al porto di Dublino.
Dopo avergli comunicato le faccende più pressanti che Ross avrebbe dovuto sbrigare con la solita attenzione e discrezione, aveva aggiunto anche qualcosa di più personale; Lockhart aveva fatto un ordine presso la bottega di Mr Callaghan, l'orefice di fiducia lì a Kingston, e quella mattina sarebbe stato pronto, quindi gli aveva chiesto il favore di andarlo a recuperare, una volta terminati gli altri compiti, in quanto lui aveva un importante incontro con Mr Peabody seguito da un altro insieme a Fingal Duncan. Dalla faccia del suo superiore, con l'espressione accigliata mentre si pizzicava i baffetti, MacLeod aveva capito che entrambe fossero questioni di una certa importanza e delicatezza, ma non aveva posto domande inutili e si era avviato appena finito di sorbire il tè che Mrs Dalia aveva portato con solerzia ai due uomini dopo aver bussato discretamente. Ross aveva poi rifiutato uno scone che la schiava gli aveva offerto mentre lo vedeva uscire da casa Lockhart, riferendo che aveva già fatto colazione con dei dolci preparati da Hazel, poi si era diretto con lunghe falcate verso il centro di Kingston, con alle spalle la voce dal forte accento di Mrs Dalia che borbottava qualcosa su quanto fosse importante avere una brava moglie.
La città di Kingston non era di certo Londra, ma accanto agli edifici in legno ne sorgevano un numero sempre maggiore in mattoni rossi o grigi. Camminando spedito tra le strade polverose, nell'aria già calda di inizio mattinata, lo scozzese s'imbatté in alcuni schiavi che si erano alzati prima dell'alba per andare a fare spese per conto dei padroni e un paio di ragazze di colore dagli abiti succinti che già a quell'ora offrivano i loro amorevoli servigi.
Dopo essersi assicurato che il bestiame richiesto per la traversata fosse tutto disponibile e in ottima salute, Ross si sentiva la gola secca, così fece una veloce capatina al Gordon's, la locanda che di giorno si limitava a servire cibo e bevande e offrire un riparo dal sole inclemente e la notte si trasformava nel ritrovo per giocatori d'azzardo e per chi voleva organizzare un bell'incontro di lotta.
Proprio lì una volta MacLeod aveva dato man forte a Colin O'Leary che era stato imbrogliato nel gioco da un ceffo disonesto di passaggio in Giamaica e la questione era stata risolta a pugni. Il nostromo della Wicked Mary, dal temperamento focoso e impulsivo, aveva sfidato quell'impostore senza valutare gli scagnozzi che si portava appresso, grandi e grossi quasi quanto Ross. Così, dopo che l'irlandese si era beccato due cazzotti in piena faccia, MacLeod era intervenuto per appianare la differenza numerica e alla fine se l'erano cavata. Ross aveva rimediato un livido sotto l'occhio destro, che, una volta arrivato a casa, Haze aveva fissato scuotendo la testa contrariata, prima di andare subito a recuperare dell'estratto di aloe da applicare sulla parte lesa. Invece O'Leary si era ritrovato con un canino scheggiato che metteva in bella mostra ogni volta che sorrideva.
Rifocillato dalla birra, Ross ritornò in strada e si avviò verso la bottega di Mr Callaghan per ritirare l'ordine del Capitano Lockhart. A metà tragitto, dal cielo, sereno fino a un istante prima, cominciò a cadere una pioggia fresca che, anche se lo inzuppò dalla testa ai piedi nei pochi minuti che durò, gli donò un piacevole sollievo dalla canicola.
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Of Seamen and Maidens - VECCHI FANTASMI E CIELI OMBROSI
Narrativa Storica[COMPLETA] Terzo capitolo della serie Of Seamen and Maidens. Seguito di ACQUE SCURE E VENTI CONTRARI. Kingston, 1801. Sono passati due anni da quando la Wicked Mary, il vascello del Capitano James Lockhart, è approdato in Giamaica. James non ha mai...