Prologo

750 16 0
                                    

- perfetto.. è tutto pronto- esclamò sotto voce il guerriero, guardandosi velocemente intorno, posando le mani sui suoi fianchi.
- sei pronta?- chiese con tono dolce guardando sua moglie, intenta a finire di preparare la cena per i loro quattro figli.
Lei lo guarda ed annuisce leggermente, sorridendogli con fare entusiasta, aspettavano questa serata da mesi e finalmente erano riusciti ad organizzarsi, ma la loro unica preoccupazione erano i marmocchi. Negli ultimi anni non erano mai riusciti a prendersi una serata solo per loro, preoccupati dal lasciare i loro figli da soli, poiché ancora troppo piccoli per poter stare una notte senza i loro genitori.
Neytiri si tira su appena finisce di dividere il cibo nei rispettivi piatti, e fa segno ai suoi figli di andare a mangiare.
- credi che sia una buona idea?- chiese sottovoce avvicinandosi a suo marito, fermandosi al suo fianco.
- sono grandi ormai.. se la caveranno se per una notte resteranno da soli- disse Jake guardando sua moglie con la coda dell'occhio, mente un piccolo sorrisino nasceva sulle sue labbra.
-non so MaJake.. credi che Neteyam riuscirà a tenerli d'occhio?- chiese ancora più preoccupata, facendo un passo in avanti, fermandosi davanti al corpo di suo marito.
- Neteyam è come te..- sussurra posando delicatamente le mani sulle spalle di Neytiri
- purtroppo lo abbiamo fatto a tua immagine e somiglianza..- sussurra prendendola evidentemente in giro, e per questa sua battutina si meritò un occhiataccia dalla donna di fronte a se.
- sto scherzando tesoro- disse cercando di limitare il più possibile i danni, e non rovinare la loro serata ancor prima che inizi.
La più piccola dei quattro si alza subito in piedi appena finisce di mangiare, correndo subito dai suoi genitori, aspettando con ansia il bacio della buonanotte, pronta per andare a dormire il prima possibile.
-mi raccomando, tieni d'occhio i tuoi fratelli- disse Jake guardando il suo figlio più grande dall'alto dei suoi numerosi centimetri in più, cercando di assicurarsi la buona riuscita della serata che ha organizzato con tanta cura.
- si signore..- sussurro con molta convinzione il ragazzo, mentre guarda suo padre allontanarsi lentamente dal letto della sua sorellina.
- non voglio guai..- sussurra puntando il suo sguardo autoritario su tutti e tre, guardando soprattuto il suo secondogenito, che alza subito gli occhi al cielo.
- chiaro Lo'ak?- chiese cercando conferme dal ragazzo, che con un accentuato cenno della testa gli conferma che farà il bravo.





La notte prende velocemente piede nel cielo di Pandora, l'eclissi ormai è finita e l'oscurità incombe su tutto il pianeta.
- non corrrere!- esclamò il primogenito, mentre segue velocemente i suoi due fratelli, saltellando da un ramo all'altro.
- bro corri! o ci perderemo la parte migliore!- esclamò il teppista correndo ancora più velocemente, lasciando dietro di se i suoi fratelli.
Il teppista si ferma all'improvviso su uno dei rami più alti e robusti dell'albero più alto di tutta la zona, e velocemente si lascia cadere a peso morto, sedendosi su di esso, lasciando cadere i suoi piedi a penzoloni nel nulla più assoluto sotto di loro.
I suoi fratelli lo raggiunsero poco dopo, con il fiato leggermente corto ed i battiti accelerati, e sia sistemarono al suo fianco, facendo stare in mezzo la loro sorellina.
- Spider?- chiese Neteyam con il respiro affannoso guardando la ragazza, che gli rivolge subito uno sguardo dispiaciuto.
- quando cala la notte lo costringono a stare chiuso in laboratorio.. che ingiustizia- esclama la ragazza sbuffando sonoramente mentre la sua mente pensa al suo povero amico rinchiuso.
- sarebbe capace di infilarsi nei nostri letti pur di stare con noi- disse Lo'ak ridendo divertito per le sue stesse parole, ed è vero, quel ragazzo umano è sempre con loro, in qualsiasi momento della giornata, in qualsiasi luogo, e questo da quando sono piccoli.
- mamma non l'ha mai accettato e mai lo accetterà- continuò il teppista sospirando leggermente affranto.
Neytiri è sempre stata convinta che quell'umano dovesse stare con i suoi simili e non con i suoi figli, ad ognuno la propria specie insomma. Dopo la guerra dei clan contro la gente del cielo Neytiri ha sviluppato una strana repulsione verso gli umani, e come darle torto? Hanno distrutto la sua casa, la casa del suo popolo, il luogo in cui è nata e cresciuta, con tutti i suoi ricordi al suo interno.. e le hanno portato via suo padre, per non parlare del suo Ikran, con cui era cresciuta fin da piccola.
- la mamma è fatta così.. dovremmo cercare di capirla- disse il fratello maggiore, cercando di sollevare il morale ai suoi fratelli senza andare contro sua madre.
- le persone possono cambiare Neteyam..- sussurra Kiri con lo sguardo perso nel vuoto, assente come mai lo era stato -ma per mamma non c'è alcuna speranza..- continua con tono affranto, per poi sospirare amareggiata, abbassando lo sguardo sulle sue stesse mani.
- io non cambierò mai- esclama all'improvviso il teppista, attirando su di se tutta l'attenzione dei suoi fratelli, che ridacchiano divertiti davanti alle sue parole.
- questa è una certezza per tutti noi- esclamò Neteyam prendendolo evidentemente in giro, ed il teppista gli risponde con un delicatissimo dito medio, che sventola fieramente in aria.
I due scoppiano a ridere e provocano una piccola risatina anche alla ragazza, che cerca di trattenersi, ma con scarsi risultati.
Il silenzio calò su di loro, portando con se anche un leggerissimo velo di imbarazzo, mentre tornano a guardare attentamente il cielo, sperando di vedere qualcosa.
- eccone una!- esclama Neteyam puntando velocemente un dito nel cielo, indicando con precisione una stella cadente.
- dai, fa come ha detto papà.. esprimi un desiderio!- esclamò la ragazza spronandolo a provare.
Il padre dei tre ragazzi ha sempre raccontato che sulla Terra, il pianeta dal quale proviene, si dice che se vedi una stella cadente devi esprimere un desiderio, ed esso si avvererà.
Il ragazzo chiuse lentamente le palpebre, concentrandosi il più possibile sul suo desiderio, sperando, nel profondo del suo cuore, che esso si avveri.
- che hai desiderato?- chiese con fare curioso il teppista, sporgendosi leggermente in avanti per puntare il suo sguardo su suo fratello.
- ricordi cosa ha detto papà? se dici il tuo desiderio allora esso non si avvererà!- esclama velocemente la ragazza, quasi ordinando a suo fratello di non dire niente e di non raccontare il suo desiderio.
- è un ingiustizia!- esclamò velocemente Lo'ak, mentre la curiosità di sapere il desiderio di suo fratello lo divora da dentro.
Neteyam sorride leggermente e gli risponde con una veloce alzata di spalle, per poi sorridere, evidentemente divertito
- non ti dirò il mio desiderio, rischiando che non si avveri, solo perché sei curioso!- disse velocemente il ragazzo guardando suo fratello, facendogli capire che non ha intenzione di rischiare. Lo'ak lo guarda con fare offeso mentre la sua bocca si spalanca, restando così per qualche secondo, per poi tornare a guardare il cielo con un espressione indignata sul volto, sbuffando evidentemente infastidito e contrariato.
Il ragazzo sospira lentamente ed alza gli occhi al cielo, e scuote leggermente la testa mentre continua a sorridere per la reazione di suo fratello.
Guarda attentamente le stelle, sperando di vederne un'altra e poter esprimere di nuovo lo stesso desiderio, con la speranza di avere la certezza che si avveri se lo esprime più volte.
Lui non desiderava la gloria e la fama, non desiderava fare qualcosa di grande per essere ricordato nella storia.. lui desiderava essere felice, essere accettato e riconosciuto da suo padre per quello che era, e voleva che lui fosse fiero dell'uomo che lentamente stava diventando.
- un'altra!- esclama velocemente il ragazzo puntando un'altra volta il dito verso il cielo.
- oh ma dai!- esclama il teppista battendosi violentemente le mani sulle cosce -tutte tu!- continua con fare infastidito.
- vanno a chi se le merita- disse con tono provocatorio Kiri, cercando di infastidire suo fratello, e ci riuscì senza troppi sforzi.
Il ragazzo chiuse di nuovo gli occhi, ed era pronto ad esprimere un'altra volta lo stesso desiderio, quando ad un certo punto nella sua mente si accende una piccola idea, che lo fa vacillare leggermente sulla sua decisione.
Lui desiderava anche un'altra cosa: essere amato, amato immensamente da qualcuno che lo capisca, che riesca a comprenderlo, e che farebbe di tutto per lui.
Lui per amore sarebbe disposto a fare di tutto.. ma solo per un amore che ne valga veramente la pena.
In pochi secondi si decise e continuo con il secondo desiderio, decidendo così di rischiare, mentre nella sua mente continuava a ripetersi la frase "tentar non nuoce.. non finirà il mondo se cambio desiderio".
Lo'ak si rigira su se stesso, facendo cadere le sue gambe ai lati del tronco, in modo tale da potersi appoggiare con la schiena contro il robusto tronco.
- credete che mamma resterà di nuovo incinta?- chiese Lo'ak senza pudore guardando sua sorella, seduta al suo fianco, che subito gli rivolge uno sguardo indignato.
Neteyam si spinge leggermente all'indietro, posando le mani sul ramo, spostando tutto il suo peso su di esse, in modo tale da poter guardare meglio suo fratello.
- sei disgustoso Lo'ak..- sussurra di rimando Kiri, con fare schifato, mentre il teppista inizia a ridere di gusto.
- l'ultima volta è arrivata Tuk, quindi..- continua sorridendo divertito da se stesso mentre Neteyam corruga velocemente le sopracciglia.
- bro.. dai!- esclamò il fratello maggiore, cercando di convincerlo a smetterla, mentre anche lui cerca di trattenere le risate, divertito dalle sue parole.
- dico solo la verità!- disse il teppista alzando le mani al cielo in segno di innocenza, facendo alzare gli occhi al cielo a sua sorella per questo suo gesto, così tremendamente prevedibile.
Kiri scuote leggermente la testa, ancora indignata per le parole di suo fratello, e sbuffa sonoramente, tornando a guardare il cielo immenso davanti a se.
Ma all'improvviso, gli occhi della ragazza si assottigliano leggermente, notando qualcosa di strano nel cielo, e velocemente alza un dito in aria, puntandolo verso un punto ben preciso.
- guardate là- dice attirando velocemente l'attenzione dei suoi fratelli, che velocemente seguono con lo sguardo il suo dito, puntando gli occhi sul punto che sta indicando.
- non è troppo lenta per essere una stella cadente?- chiede inclinando leggermente la testa di lato, osservando attentamente questo punto luminoso nel cielo.
- ed è molto più luminosa delle altre..- sussurra con tono basso, ragionando da sola con se stessa.
- è troppo luminosa..- disse Lo'ak mettendo in evidenza questo piccolo ma evidente particolare -ed è molto più grande delle altre- continua mentre si sporge leggermente verso il cielo, come se volesse avvicinarsi ad esso per analizzarla meglio.
- io non credo che quella sia una stella..- disse Neteyam con tono basso, evidentemente preoccupato, ma cerca in tutti i modi di non darlo a vedere, per evitare di far allarmare troppo i suoi fratelli.





Angolo Autore:
Ciao a tutti miei cari lettori e lettrici! Spero con tutto il cuore che questo primo capitolo vi abbia incuriosito, e che vi piaccia la storia se deciderete di proseguirla. Mi prendo questo piccolo spazio per dirvi che c'è anche un'altra versione di questa storia d'amore, ma vista è vissuta dagli occhi di Nay, con tutti i suoi punti di vista e pensieri. Se vi va o siete curiosi trovate l'altra versione della storia sul mio profilo🫶🏼

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora