Capitolo 58

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L'aria ritorna nei miei polmoni non appena risalgo in superficie, con il cuore a mille e la paura che scorre nella sua forma più pura nelle mie vene.
- Lo'ak!- urlo richiamandolo non appena scorgo la sua figura in lontananza, ha trovato Payakan e ho paura che adesso possa realmente sparire dalla mia vista e dalla mia vita.
-bro!- urla di rimando richiamandomi a se con tono preoccupato. Con un veloce scatto mi avvicino a lui, costeggiando il fianco di Payakan, e da dietro le spalle del teppista scorgo il famoso localizzatore rosso di cui tutti noi dovremmo aver paura di vedere.
- merda..- sussurro con tono rabbioso, per poi posare i piedi sulla groppa dell'ilu e saltare fin sul dorso del tulkun, alla quale non mi sono mai avvicinato così tanto.
-Neteyam, arriva la nave!- urla mio fratello mentre punta un dito verso l'orizzonte -sono là!- esclama invitandomi velocemente a dare un occhiata.
Il mio sguardo viene velocemente catturato da un enorme nave volante, che spunta lentamente da dietro le spalle di uno dei tre scogli.
- merda!- esclamo ad alta voce per poi voltarmi verso mio fratello e catapultarmi al suo fianco, pronto a fare di tutto per liberare questa povera bestia da questo marchio mortale.
Aonung e Tsireya ci raggiungono velocemente ed io allungo una mano verso di loro, aiutandoli a salire sul dorso del tulkun.
- avvisa qualcuno- esclamo scuotendo leggermente mio fratello, che punta subito il suo sguardo spaesato su di me -chiama papà- continuo invitandolo ad utilizzare la collana per cercare un aiuto immediato.
Il teppista mi guarda con fare incredulo, spalancando leggermente le palpebre, evidentemente trattenuto dal richiedere l'aiuto di nostro padre.
- chiama papà, forza!- esclamo afferandolo per un braccio, tirandolo via con uno strattone da quell'aggeggio che sta cercando di strappare via -muoviti!- esclamo spingendolo via, deve cercare aiuto, a liberare Payakan ci penso io.
Il ragazzo cammina lungo il dorso del Tulkun sistemandosi al meglio l'auricolare nell'orecchio.
- papà mi senti?!- sento urlare il ragazzo mentre cerca di richiamare l'attenzione di nostro padre.
Poso i piedi ai lati dell'aggeggio e lo afferro con entrambe le mani per poi tirare mentre spingo con i piedi, cercando di metterci tutta la forza che ho in corpo, ma niente.. non si stacca cazzo.
-papà siamo con un tulkun sotto attacco, allo scoglio dei tre fratelli!- esclama Lo'ak dando la nostra posizione a papà, un po' troppo generica forse.
- siamo tutti qui, ci sono anche Aonung e Tsireya- esclama dando risposta ad una domanda di papà, che sicuramente ha chiesto chi c'è con lui.
- si signore- esclama per poi chiudere la conversazione e tornare da noi, pronto a darci una mano.
Tentativi e tentativi falliti ci rallentano ancor di più, niente sembra funzionare, e Payakan si sta agitando nonostante i vari tentativi di Kiri e Tuk di tranquillizzarlo.
Aonung e Tsireya cercano di staccare a mani nude questo aggeggio infernale, ma non c'è la faremo mai in questo modo, devo trovare una soluzione.. subito.
Le orecchie di Lo'ak si rizzano all'instante, e con un veloce scatto si tira su, allontanandosi di qualche passo da noi.
- avete una corda?- chiedo guardando i due fratelli davanti a me, che subito si mobilitano a cercare e vedere se ne hanno una corda a portata di mano con loro.
- Nay!- esclama il teppista con tono sollevato mentre preme due dita sulla sua collana.
Il mio cuore perde subito un battito, nella frenesia del momento neanche mi sono reso conto che lei non è qui con noi, che non ci ha seguito in questa missione di recupero.
Mi tiro su e mi avvicino al teppista, che subito si volta verso di me con sguardo preoccupato.
- vuole sapere la nostra posizione esatta- dice guardandomi leggermente nel panico, non è mai stato bravo a calcolare le coordinate precise e mai gli è interessato saperlo fare, e solo adesso si sta rendendo conto di quanto sia fondamentale saperlo fare.
- ci penso io, tu vai a dare una mano- esclamo dandogli una piccola pacca sulla spalla, e lui subito annuisce con il capo con fare affermativo e si allontana velocemente da me.
Mi sistemo velocemente l'auricolare nell'orecchio e mi guardo intorno, analizzando bene le informazioni che dovrò dirle.
- scoglio dei tre fratelli, un miglio ad ovest dalla punta sud dell'isola- esclamo premendo velocemente due dita sulla mia collana, guardando in lontananza la nave dei demoni che continua ad avvicinarsi a noi.
- Neteyam..- la sento sussurrare dall'altro capo con il respiro corto, evidentemente preoccupata dal sentirmi, confermando il fatto che io sia qui con loro.
- ciao amore..- sussurro a mia volta, sorridendo come uno skxawng, dimenticandomi per qualche secondo della situazione di merda in cui ci ritroviamo.
- state tutti bene?- chiede velocemente ancora più preoccupata di prima, sa che i suoi fratelli sono qui e questo la rende ancora più nervosa.
- si, stiamo tutti bene..- dico con tono leggermente preoccupato mentre mi guardo velocemente intorno mentre gli altri si attrezzano nel legare la cima di una corda attorno al localizzatore -ma i demoni sono a due chilometri da qui- dico informandola del fatto che sono sempre più vicini e che ormai non abbiamo più tempo.
- siete al sicuro?- chiede ponendomi una domanda di cui non vuole una risposta che non sia un "si" secco e deciso.
- Payakan è stato colpito da quel localizzatore, stiamo cercando di liberarlo- dico mentre mi riavvicino velocemente ai ragazzi, afferrando l'altra cima della corda e richiamare a me il mio ilu.
- fate il prima possibile, io sto arrivando- dice dandomi la notizia più brutta della giornata, non voglio che anche lei si trovi in pericolo in una situazione così scomoda come questa.
- Neteyam, i miei fratelli..- inizia a dire, pronta a farmi le sue raccomandazioni -sono con me, sta tranquilla- dico velocemente bloccando le sue parole, so quanto sia preoccupata per loro.
- sai che sono al sicuro con me- dico con tono frettoloso, lei sa perfettamente che li proteggerò a costo della mia vita, esattamente come farebbe lei con i miei fratelli.
- fa veloce- esclamo per poi chiudere il collegamento, senza neanche aspettare una sua risposta, tuffandomi velocemente in acqua.
Lego l'altra cima della corda attorno al busto del mio ilu, credono un nodo abbastanza resistente, per poi salire sulla sua groppa e consolidare velocemente il legame.
Iniziamo a nuotare, tirando il più forte possibile mentre Payakan ci aiuta, opponendo resistenza davanti alla nostra spinta.
- spingete!- urla Aonung che invita sua sorella a spingere via quel coso con i piedi mentre lui lo tira via con le mani.
Dopo diverse spinte finalmente Payakan è libero, ed io mi volto subito verso di loro, afferrando la corda, tirando verso di me il localizzatore, per poi afferrarlo tra le mani non appena è abbastanza vicino a me.
- andate via!- urlo guardando tutti, che sembrano aver tirato finalmente un sospiro di sollievo, felici di essere riusciti a liberare il tulkun.
Lo'ak mi guarda subito con sguardo preoccupato, volendo venire con me, qualsiasi cosa io voglia fare.. ma non succederà mai, io devo proteggere lui, non il contrario.
- io li distraggo.. forza!- urlo facendo segno a mio fratello di scappare e portare con se tutti gli altri.
Mi guarda per qualche istante, pronto a contraddirmi, ed io gli mini subito un "vai" con le labbra, facendogli capire che sono irremovibile su questa mia scelta.
Ringhia con fare rabbioso per poi voltarsi su se stesso e dire a Payakan di immergersi mentre il suo ilu lo raggiunge.
Prendo una bella boccata d'aria, con il cuore a mille e la paura di aver fatto la cazzata più grande della mia vita nel prendere questa decisione.
Sospiro silenziosamente per poi immergermi ed iniziare a nuotare nella direzione opposta alla loro.
All'improvviso un esplosione mi fa quasi perdere l'equilibrio, ed appena mi giro vedo una barca navigare in superficie a qualche metro da me.
Velocizzo il passo cercando di andare più veloce e riuscire a seminarla, ma appena la barca scompare dalla mia vista, dietro le mie spalle compare uno strano sottomarino, con delle braccia meccaniche che subito si allungano verso di me.
Lascio cadere il localizzatore per poi voltare a destra e cambiare rotta, dirigendomi verso il banco fittissimo di alghe, che crea una sorta di muro nell'acqua. Mi faccio spazio tra di esse, senza però riuscire a seminare il bastardo che mi sta inseguendo.
Appena arrivo alla fine del muro di alghe sciolgo il legame e mi allontano dal l'ilu, prendendo una strada separata dalla sua, sperando di depistarlo.
Appena si rende conto di non star inseguendo più me si inizia a guardare intorno e appena mi individua si volta verso di me, pronto a raggiungermi a tutta velocità.
Inizio a nuotare il più velocemente possibile, consapevole di non riuscire a nuotare più veloce di lui.
I miei occhi si fermano su un ilu che velocemente si dirige verso di me, e sulla sua groppa intravedo la figura della ragazza dagli occhi color miele.
Un piccolo sorriso compare sulle mie labbra, distraendomi per qualche istante dall'idea di essere inseguito da un demone. Scuoto leggermente il capo, ritornando in me, ed allungo una mano verso di lei, che subito mi prende la mano.
Mi afferra velocemente, trascinandomi via con se, sorvolando per un pelo il sottomarino, che a fatica si volta verso di noi, pronto ad inseguirci.
Mi tiro faticosamente verso di lei, contrastato dalla corrente che mi viene contro, riuscendo dopo poco a sedermi dietro le sue spalle, aggrappandomi a lei, avvolgendo le mie braccia attorno ai suoi fianchi.
Dopo aver seminato, con un po' di fatica il sottomarino, risaliamo in superficie, dirigendoci velocemente verso un grande scoglio che fuoriesce dalla superficie dell'acqua.
Lo costeggiamo e velocemente salto su di esso, voltandomi verso la ragazza, pronto a porgerle il mio aiuto, ma me la ritrovo davanti, con i piedi ben piantati per terra, intenta a guardarsi attentamente intorno.
La sento sospirare rumorosamente per poi voltarsi verso di me e catapultarsi velocemente tra le mie braccia, cogliendomi del tutto di sorpresa.
- oh grande madre..- sussurra mentre si stringe contro il mio petto, un piccolo sorriso spunta sulle mie labbra mentre le avvolgo velocemente le spalle, stringendola a me, con l'intenzione di non lasciarla più andar via.
- sto bene..- sussurro chinandomi verso di lei, posando la mia fronte contro la sua spalla, ispirando a pieni polmoni il profumo salmastro della sua pelle.
- fa vedere..- dice velocemente in un sussurro allontanandosi di scatto dal mio corpo, iniziando a girarmi intorno, ispezionando ogni centimetro del mio corpo, intenta a controllare che io non abbia nemmeno un graffio.
- sto bene Nay- esclamo ridacchiando leggermente, divertito da questa sua reazione, così estremamente spontanea.
- non ridere!- esclama con tono offeso per poi colpirmi con un pugno sulla spalla, facendomi quasi il solletico per quanta poca forza ci ha messo.
- scusami..- sussurro continuando a ridacchiare silenziosamente mentre poso velocemente le mie mani sulle sue spalle, tirandola velocemente verso di me, facendo scontrare nuovamente in nostri corpi in un abbraccio.
- mi hai fatto preoccupare da morire..- sussurra mentre avvolge la mia vita con le sue braccia, posando una guancia contro il mio petto, sospirando silenziosamente contro la mia pelle.
Le accarezzo delicatamente la schiena con la punta delle dita, cercando di tranquillizzarla senza utilizzare nemmeno le parole. Il suo battito è veloce e possente mentre il suo respiro è corto e affannoso, segno evidente della sua preoccupazione.
Risalgo tutta la sua schiena, arrivando fino al suo viso, che accarezzo dolcemente con le nocche.
- sono qui..- sussurro con tono premuroso e dolce, raddrizzandomi leggermente sulle mie stesse spalle per poi lasciare un piccolo bacio tra i suoi capelli.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora