Capitolo 61

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Mio padre scatta in piedi mentre inizia a dare ordini precisi ai membri della famiglia, che subito si mettono sugli attenti davanti al suo richiamo.
- Lo'ak, prendigli la testa.. e fa attenzione- esclama velocemente mio padre mentre posa il suo sguardo su mia madre, comunicando le con lo sguardo i suoi ordini.
Il teppista si avvicina a me, avvolgendomi la testa con le sue mani, utilizzando una delicatezza che non gli appartiene, sorprendendomi leggermente.
Mi tira lentamente su, liberando le gambe di Nay dalla mia presa, e la ragazza scatta subito in piedi, allontanandosi velocemente da noi.
- ci sei?- chiede mio padre guardando mia madre, che gli risponde un cenno affermativo del capo. All'improvviso le loro mani si infilano sotto la mia schiena, e con una forte spinta mi tirano su. Delle forti fitte mi accompagnano del vano tentativo di riuscire a restare in piedi. Dei piccoli spilli posizionati lungo le mie costole mi punzecchiano provocandomi un dolore poco indifferente.
Le braccia di mio padre si avvolgo velocemente attorno al mio busto, aumentando ancora di più l'intensità delle fitte, talmente forti da farmi girare la testa.
Un ringhio di dolore abbandona le mie labbra, facendomi serrare gli occhi all'istante mentre cerco in tutti i modi di trattenermi.
- risparmia le energie ragazzo..- sussurra mio padre incoraggiandomi a preservare quel poco di forze che mi sono rimaste.
Mi tira su, prendendosi su un fianco tutto il mio peso, e con una camminata veloce e scattante si avvicina al dorso del mio ikran, seguito da mia madre che non mi lascia la mano neanche per un istante.
- sei forte bambino mio..- sussurra mia madre avvicinandosi al mio orecchio, afferrandomi il capo con ambe le mani per poi lasciare un leggero ma risentito bacio sulla mia tempia, soffrendo alla sola idea di abbandonarmi nei miei ultimi attimi di vita.
-Lo'ak..- sussurro cercando quasi disperatamente mio fratello, che in pochi attimi si palesa davanti ai miei occhi mentre cerco di restare in piedi da solo.
Poso una mano sul retro del suo collo e lo tiro velocemente verso di me, facendo intrecciare i nostri sguardi.
- non sentirti in colpa..- sussurro lentamente mentre analizzo attentamente i suoi occhi, immersi completamente nelle lacrime.
Mio padre mi strattona via dalla presa che avevo sul teppista e con un ampiamente spinta mi tira su, facendomi sedere, non so ancora come, sulla groppa della bestia.
Mi mordo avidamente il labbro nel tentativo di trattenere le urla di dolore, sentendo qualche gocciolina di sangue invadermi il palato, emanando il suo sapore metallico.
- ne sei sicura Nay?- chiede velocemente mio padre, facendomi ritornare alla realtà, e appena riapro gli occhi vedi davanti a me le spalle della ragazza.
I miei occhi si spalancano nel vederla davanti a me, ed analizzo la sua figura, seguendo lentamente il piccolo solco centrale della sua schiena. Il mio sguardo segue la sua treccia, arrivando all'estremità, perfettamente legata a quella del mio Ikran.. come diavolo è possibile una cosa del genere?
- se c'è una speranza.. allora perché sprecarla?- sussurra la ragazza di rimando, rispondendo a tono a mio padre, nel tentativo di non farsi sentire da me..
La speranza c'è veramente amore mio..?
Con fatica mi trascino verso di lei, intenzionato a passare questi ultimi istanti completamente avvinghiato a lei. Le mie mani si posano sui suoi fianchi, scivolando lentamente sulla sua pelle fino ad avvolgere completamente la sua vita.
La ragazza dagli occhi color miele allunga un braccio verso di me, avvolgendolo attorno al mio busto, posando il palmo contro la mia schiena, nel tentativo di tenermi, con la paura che io possa volare via.
Un giramento del capo improvviso mi fa perdere l'equilibrio e l'autonomia a cui sono molto legato, facendomi perdere la forza nelle braccia e la capacità di stare dritto.
Mi accascio rovinosamente contro la schiena della ragazza, scontrando una guancia contro la sua spalla. Cerco di rialzarmi, con tutte le mie forze, ma il mio corpo sembra non voler collaborare e non risponde ai miei comandi, poiché troppo debole per poterci riuscire.
Le ali della bestia iniziano pian piano a muoversi ed in pochi attimi inizio a sentire quella strana sensazione di vuoto sotto di me che tanto amo, segno che abbiamo spiccato il volo.
- resta sveglio- esclama la voce angelica della ragazza che con tanta speranza nel cuore sta cercando di salvarmi da morte certa.
Un piccolo sorriso malinconico spunta sulle mie labbra, il pensiero che questa potrebbe essere l'ultima volta che sento la sua pelle contro la mia mi fa rabbrividire dalla paura.
Come per istinto, un riflesso del tutto automatico, stringo le dita attorno alla sua pelle, volendola sentire vicina a me il più possibile.. adesso che ne ho ancora l'occasione.
Le mie palpebre iniziano a diventare sempre più pesanti, facendo incombere su di me una forza più grande e potente, alla quale cerco dì ribellarmi, ma senza molti risultati.
Annuisco contro la sua pelle, cercando di rassicurarla mentre le mie palpebre cedono, circondandomi solo di buio.
Il vento soffia violentemente contro la mia pelle, cullandomi dolcemente tra le sue ampie braccia.
Dei piccoli, quasi impercettibili fasci di luce illuminano il buio intorno a me, così leggeri e fiochi che quasi sembrano delle piccole scintille di un fuoco che cerca di nascere e prendere vita.
All'improvviso il vento si affievolisce e l'aria torna ad essere calma, subito dopo un piccolo tonfo mi smuove leggermente, provocandomi nuovamente una forte fitta di dolore che mi fa riaprire di scatto gli occhi.
Davanti a me vedo la ragazza voltarsi e scendere con un piccolo salto dalla groppa del mio Ikran. Perdo equilibrio e quasi cado all'indietro, ma per fortuna mi aggrappo in tempo alla sella, riuscendomi a tirare su nuovamente.
Delle braccia mi avvolgono la vita, e con estrema fatica, giro su me stesso e mi calo lentamente giù, affiancato ad ogni singolo movimento dalla ragazza, che sembra non volermi lasciare per niente al mondo.
Appena posso i piedi per terra, un piccolo gemito di dolore abbandona le mie labbra.. quasi non le sento più, come se le mie gambe fossero fatte di gelatina.
Un braccio mi avvolge con decisione la vita, mentre la ragazza si sistema sotto il mio braccio, aiutandomi a reggermi e restare in piedi.
Un piede davanti all'altro, destra e sinistra, destra e sinistra, ma all'improvviso il respiro sembra mancarmi ed il mio corpo si irrigidisce all'istante.
Uno sbuffo di frustrazione abbandona le mie labbra mentre le mie gambe cedono, facendomi ritrovare in pochi secondi con il culo per terra.
La ragazza si accovaccia subito al mio fianco, intentar a tirarmi di nuovo su, pronta a spronarmi per fare qualche altro passo.
- aspetta..- sussurro mentre il mio respiro inizia a diventare sempre più corto e affannoso, sentendo a malapena l'aria arrivare nei polmoni.
- va bene anche qui- sussurra con tono dolce la ragazza, sorridendomi leggermente, cercando di tranquillizzarmi.. sei tu a dover rassicurare me? Dovrebbe essere il contrario Nay, sono io quello che sta morendo e che dovrebbe rassicurarti.. sei tu quella che rimarrà da sola.
- non pensavi che sarebbe andata a finire così ah?- chiedo con un filo di voce, ridacchiando leggermente nella speranza di strapparle un piccolo sorriso.
- non finirà così- esclama subito la ragazza, contraddicendomi all'istante.
Oh Nay.. non ripudiare la realtà, altrimenti dopo farà ancora più male.
- sei diventata ottimista tutto d'un tratto- esclamo sorridendo ampiamente, quando si tratta di me sembra cambiare il suo modo di fare e atteggiarsi.. per passare da essere una pessimista cronica ad una fiduciosa ottimista significa che la situazione è davvero grave, e che la paura sta prendendo il possesso di lei.
- non può finire così Neteyam- sussurra con voce graffiata, guardandomi con la speranza che anche io, come sta facendo lei, inizi a pregare per un finale diverso per questa storia.
- l'amore non finisce mai di vivere Nay- dico con tono comprensivo ed intenerito, continuando a sorriderle.
La paura sorge nei suoi occhi, come se queste mie parole le avessero aperto un mondo davanti, quello della realtà.. stentando a credere che non ci sarà alcun lieto fine per noi, per me.
- che senso ha vivere senza di te?- mi chiede velocemente mentre i suoi occhi iniziano a brillare più del dovuto.. non piangere amore mio, ti prego
- ha avuto senso vivere per conoscere te..- sussurro sorridendole leggermente mentre un'altra piccola scossa di fitte mi fa contorcere il naso per il dolore. La ragazza abbassa lo sguardo, trattenendo a stento un singhiozzo, ma sulle sue labbra riesco comunque a vedere un piccolo sorriso nascere.. volevo proprio questo, vederti sorridere.
- smettila di fare il poeta- dice rimproverandomi mentre una piccola lacrima le riga il viso, tracciando linee nette e prepotenti di dolore sulla sua pelle.
- ti sto dicendo la verità.. la verità che meriti di sentirti dire- esclamo zittendola immediatamente, non sento più le mie gambe, segno evidente che il tempo sta iniziando a stringere ancor di più.
- voglio che me la racconti poco a poco, con il passare degli anni.. anni che passeremo insieme- dice continuando ad essere fiduciosa in una mia ripresa.. ma la realtà non è così ingannevole come invece sembra essere ai suoi occhi.
- non c'è tempo..- sussurro cercando di non darle false speranze, questa realtà è già abbastanza brutta e crudele di suo, e cercare una via di fuga che non funzionerà non farà altro che aumentare il suo dolore dopo.
Ed io non voglio questo, voglio che lei sia felice.. forse ci vorrà un po' per tornare ad esserlo, ma non potrà piangere per me per il resto della sua vita, non deve.
Deve vivere, essere felice, crearsi una famiglia.. senza di me, ma dovrà farlo.
Un piccolo singhiozzo abbandona le sue labbra, spezzandomi ancor di più il cuore.
- Nay..- sussurro dolcemente, cercando i suoi occhi e la sua attenzione.
Sembra bloccarsi davanti al mio richiamo, mentre la sua pelle viene invasa e smossa da piccoli brividi. Un profondo e lungo respiro precede di qualche secondo i suoi occhi color miele, che lentamente si alzano verso di me, togliendomi il fiato per la bellezza che mi ritrovo davanti agli occhi.
- sei l'amore della mia vita.. il grande amore della mia vita- sussurro con voce tremolante, sentendo questa necessità, questo impulso irrefrenabile di dirle tutto quello che non sono mai riuscito a dire in questi mesi.
Ho sempre avuto un po' di paura ad esternare i miei sentimenti per lei, non le ho mai detto cosa provo, non le ho mai detto quanto fosse importante.. non le ho mai detto che mi ha salvato la vita.
- sei così bella che..- sussurro bloccandomi per qualche istante, sentendo l'aria venir meno per qualche secondo -quando ti ho vista la prima volta mi hai mozzato il respiro..- sussurro a fatica, sentendo i miei occhi brillare nel mentre che la guardo, perdendomi per l'ennesima volta nei suoi occhi, che ogni volta mi trasportano in un mondo parallelo, completamente distaccato dalla realtà, dove esisto solo io e ciò che provo per lei.
- mi sono innamorato di te dal primo istante.. il mio cuore ti appartiene dalla prima volta che i miei occhi si sono posati su di te- esclamo rendendomi conto solo adesso di quanto potere lei abbia su di me, di quanto ne abbia avuto fin dal primo istante.. dal momento in cui mi ha guardato per la prima volta il mio cuore si è concesso completamente a lei, rendendomi schiavo di un amore che non pensavo potesse travolgermi così prepotentemente.
- ti ho amata dal primo giorno.. e ti amerò fino all'ultimo- sussurro felice di concedere i miei ultimi battiti a lei, che ha dato un senso alla parola "amare" e che mi ha fatto scoprire il significato della frase "essere amati".
Sorrido leggermente, sentendo il mio cuore esplodere di gioia nell'essermi finalmente dichiarato alla donna che mi fa perdere il senno con uno sguardo.
Il mio cuore ti ha scelto Nay.. ed esso non poteva farmi regalo migliore se non amarti incondizionatamente.
Un brusco colpo di tosse mi toglie completamente il respiro, scaraventandomi brutalmente nella realtà.
I muscoli sembrano non reggere più ed io mi accascio rovinosamente per terra, ritrovandomi nuovamente steso.. nuovamente senza fiato.
La ragazza mi avvolge la testa con le mani, proteggendomi da un impatto brusco, quasi distruttivo per me e per le mie forze.
La vista inizia leggermente ad offuscarsi, stordendomi ancora di più di quanto già non fossi. Un sapore metallico sulla lingua mi tiene sveglio, facendomi provare disgusto e ed estremo fastidio.
Davanti ai miei occhi si palesa la figura della ragazza, illuminata leggermente dalla luce giallastra della pozza d'acqua al nostro fianco.
Delle piccole perlescenze le illuminano il viso, rendendola ancora più bella, quasi come una visione davanti ai miei occhi.
- non voglio ricordarti così..- sussurro mentre avvicino lentamente una mano al suo braccio -triste- sussurro con fare sofferente mentre le accarezzo delicatamente la pelle con la punta delle dita.
- Neteyam.. ti prego- sussurra mentre altre piccole lacrime le rigano il viso.. ogni lacrima è una fitta di dolore nel mio petto, una coltellata al cuore.
- voglio solo guardarti..- sussurro giustificando subito le mie parole, avvicinando lentamente una mano al suo volto, che sfioro lentamente, con la paura che lei possa essere un sogno o un'allucinazione.
La punta delle mie dita inizia a formicolare al contatto con la sua pelle, dandomi la chiara conferma che lei sia realmente qui, affianco a me.
Un piccolo sorriso compare sulle mie labbra mentre faccio intrecciare le mie dita tra i suoi capelli, trovando una presa salda e resistente su di lei, in modo tale da poterla fermare se mai dovesse avere la malsana idea di allontanarsi da me.
- ti prego..- sussurra con tono straziato, lacerandomi il cuore ad ogni singhiozzo, sussulto e gemito di dolore.. voglio solo il bene per te amore mio, una vita come l'hai sempre sognata. E non fa niente se non sarò il tuo compagno in questa avventura, se non ci sarò io al tuo fianco. Voglio solo che tu sia felice, voglio che tu viva i tuoi sogni anche per me.
- ti prego Neteyam..- continua a supplicarmi di restare con lei.. ma io che scelta ho? Non ho alternative a cui aggrapparmi, non ho vie d'uscita o piani alternativi da attuare.. io non so cosa fare Nay, non lo so.
- ti prego.. non lasciarmi- sussurra mentre un piccolo singhiozzo abbandona involontariamente le sue labbra, facendomi sussultare leggermente davanti alla sua supplica.
Le sue dita avvolgono velocemente il mio polso, tirandolo leggermente, scostandolo dal suo viso. Volta leggermente il capo, posando un piccolo bacio sul palmo della mia mano.
- Nay..- la richiamo con la voce leggermente spezzata e un tono consapevole, un tono da guastafeste, il tono di chi sta per sbatterle in faccia la cruda realtà.
La ragazza scuote velocemente la testa davanti al mio richiamo, supplicandomi, ordinandomi di restare zitto, di non dirle cose che potrebbero ferirla ancora di più.
Mi tira leggermente, rafforzando la presa sul mio polso, portando con se il mio braccio.
Si tira leggermente su, raddrizzandosi sulle sue stesse spalle mentre cerca di smettere di piangere per qualche istante.
I miei occhi, ipnotizzati dalle sue dita, seguono i movimenti della sua mano, che trascina con se la mia.
La ragazza mi afferra la mano, facendola posare delicatamente sul suo basso ventre, posando poi su di essa la sua mano, costringendomi a non spostarla dalla sua pelle neanche di un millimetro.
Alzo lentamente il mio sguardo su di lei, evidentemente confuso e prerplesso davanti a questo suo gesto.
- non ci lasciare..- sussurra accentuando notevolmente il "noi", mentre mi accarezza il dorso della mano con la punta delle dita.
I miei occhi si spalancano all'istante mentre il mio cuore perde diversi battiti, smettendo di battere per alcuni istanti.
I miei occhi cadono nuovamente sulle nostre mani, ferme sul suo ventre, mentre uno strano calore mi invade completamente il petto, travolgendomi per l'intensità di questo strano sentimento di felicità che mi ha colpito in pieno come un pugno nello stomaco.
Quindi questi significa che..
- dio mio..- sussurro mentre accarezzo delicatamente la sua pelle, iniziando pian piano a realizzare.. è incinta?
Quindi aspetta un figlio, da me? Ha in grembo mio figlio?
Le mie labbra si distendono in un ampio sorriso mentre una piccola risatina abbandona le mie labbra.. non ci credo.
Passano i secondi, e la mia risata si spegne lentamente mentre nasce dentro di me un pensiero angosciante.. non lo vedrò nascere e crescere, non potrò insegnargli ad usare l'arco e non potrò vedere Nay insegnargli a nuotare, cacciare, cavalcare un ilu, non potrò vederlo ridere a crepapelle mentre lei le fa il solletico, e vederlo mentre si addormenta lentamente tra le mie braccia.
Avrò un figlio e non lo vedrò mai.. non lo potrò vivere a pieno insieme a lei, perché io non ci sarò.
La consapevolezza di star perdendo tutto mi assale, la consapevolezza di star perdendo lei, l'amore della mia vita, di star perdendo mio fratello, la mia famiglia, di star perdendo mio figlio.. di star perdendo la mia vita.
Un senso di angoscia mi avvolge velocemente, stringendomi talmente forte da non farmi arrivare quel poco di aria che riesco a malapena ad inspirare da solo.
- avrai qualcuno da amare più di me..- sussurro con tono affranto e triste, cercando di non darlo a vedere alla ragazza che sta piangendo davanti a me.. l'idea che ci sia questo bambino mi tira su il morale, perché ho la certezza che lei non sarà da sola, che avrà qualcuno al suo fianco che la amerà, forse più di quanto faccio io, e che non la lascerà mai da sola, perché hanno solo se stessi, lei ha lui, e lui avrà lei, e questo pensiero mi fa tirare finalmente un sospiro di sollievo.
- non voglio qualcuno da amare più di te.. io voglio amare solo te- mi risponde subito la ragazza, che inizia a tremare sotto il mio tocco.
- nulla ha senso senza di te Neteyam..- sussurra con la voce completamente spezzata, facendomi sorridere leggermente per le sue parole.
Sono felice di sentirglielo dire.. ma l'idea che da adesso in poi lei continuerà a vivere con questo pensiero, che le impedirà di riprendere la sua vita in mano, di riprendere a vivere, mi fa salire di nuovo il senso di angoscia.
- promettimi che continuerai ad amarmi- sussurro dopo qualche secondo di silenzio, passato a contemplarla, forse per l'ultima volta, prendendomi tutto il tempo necessario per incidere alla perfezione la sua immagine nella mia mente.
Il mio respiro si fa sempre più corto, sentendo l'aria mancarmi sempre di più..
- non potrei mai smettere di farlo.. neanche volendo- sussurra avvicinandosi a me, restando ad un palmo dal mio viso, rendendomi l'uomo più felice del mondo.. è stato bello amarti con tutto il cuore ed essere amato da te.
Un sogno si è realizzato grazie a te, mi hai fatto sentire importante, indispensabile ed orgoglioso di me stesso.. ed io non potrò mai ringraziarti abbastanza amore mio, perché mi hai reso realmente felice.
- amati, amalo.. e amami- sussurro sentendo le forze abbandonarmi lentamente.
Un velo ghiacciato inizia a posarsi lentamente su di me, sentendo il mio corpo irrigidirsi lentamente.
I miei occhi cercano i suoi, volendo tuffarmi per un ultima volta in questo mare, che in poco tempo mi ha ipnotizzato, e in pochi mesi mi ha cambiato la vita, stravolgendola completamente.. rendendola migliore.
Le dita iniziano ad irrigidirsi ed il freddo raggiunge anche le mie guance..
La vista si offusca lentamente, facendomi perdere la cognizione delle forme e dei colori, l'udito si ovatta fino a divettare nullo.
Il buio si fa spazio davanti ai miei occhi, facendomi cadere lentamente in un oblio di oscurità e silenzio.. ti amo Nay, ti amerò per sempre.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora