Capitolo 36

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- signora Sully.. sei tu?- chiede il colonnello ridacchiando divertito, inconscio del fatto che dietro di lui non ci sia mia madre.. ma un qualcuno che è anche peggio di lei.
Nay inizia a camminare lentamente, girando intorno al suo corpo con estrema lentezza, mentre sposta la punta della canna dalla sua nuca alla sua fronte, posandola in mezzo ai suoi occhi.
- ho infranto il tuo sogno erotico colonnello?- chiede con tono ironico, sorridendo divertita.. sembra un'altra persona, non ha mai sorriso in questo modo così estremamente malefico.
Gli occhi del colonnello si spalancano all'istante, guardando con fare incredulo la ragazza.
- un'altro che mi conosce a quanto pare.. o mi sbaglio?- chiede la ragazza sorridendo divertita per poi inclinare leggermente la testa di lato, quasi compiaciuta dalla sua reazione.
- pensavo che ti avessero uccisa e invece sei viva e vegeta da quanto vedo.. e con una vita tutta tua!- esclama il colonnello sorridendo beffardamente mentre continua a guardarla con stupore.
- hai un ottima vista a quanto pare..- sussurra la ragazza, soddisfatta della reazione che è riuscita ad ottenere da lui.
-cosa diavolo sta succedendo?- chiede mio fratello con tono basso, confuso da ciò a cui stiamo assistendo.
-sa chi è e cosa è..- dico in un sussurro iniziando realizzare il tutto -porca puttana..- esclamo imprecando a bassa voce, se l'ha riconosciuta significa che anche lui c'entra qualcosa con tutta questa storia, che lui fa parte del suo passato, e non è per niente un bel segno.. cazzo, no non lo è, significa che lei potrebbe essere in pericolo esattamente quanto noi, se non di più.
- perché gli stai dando una mano? tu non hai niente in comune con loro- chiede il colonnello, sorpreso di vederla davanti a lui, mentre difende me e mio fratello.
-la vostra ragazza?- chiede l'uomo dietro di noi con tono malizioso, prendendoci evidentemente in giro.
Il sangue mi ribolle nelle vene per la rabbia ed inizio a dimenarmi, cercando di liberarmi dalla sua presa e di oppormi al potere che ha su di me, e mio fratello, infastidito anche lui per le parole che ha detto segue il mio esempio, ringhiandogli rumorosamente contro.
- sei qui per loro.. diventerai una Sully anche tu quindi- esclama il colonnello alzando le sopracciglia, guardandoci per qualche secondo per poi posare di nuovo il suo sguardo sulla ragazza con fare vittorioso.
- e quindi ti accoppierai con un di loro.. e chi dei due hai scelto?- chiede curioso di sapere chi tra me e mio fratello sia il suo punto debole, infastidendomi ancora di più per la sua scaltrezza -se posso sapere!- esclama mettendo le mani davanti al suo corpo in segno di innocenza.
- per caso sei geloso colonnello..?- sussurra la ragazza prendendolo evidentemente in giro.
- perché non lanci anche le tue due pistole di riserva?- chiede la ragazza notando le pistole legate intorno alle sue cosce, avvicinandosi leggermente al suo viso.
- per te sarei capace anche di spogliarmi..- sussurra il colonnello prendendola evidentemente in giro, utilizzando un tono fin troppo malizioso per i miei gusti.
- metti a freno gli ormoni stronzo!- esclama Lo'ak cercando di difendere Nay, anche lui infastidito dal modo languido in cui la sta guardando.
- vedo che ti fai amare molto facilmente.. posso amarti anche io?- chiede Quaricth sporgendosi leggermente di lato per guardarci meglio con un ghigno malizioso stampato sul volto.
Cosa vorresti fare tu? Dio mio sarei capace di ucciderlo a mani nude per la rabbia che hanno creato in me le sue parole.
Posa i suoi occhi sul corpo di Nay, analizzandolo attentamente con fare per niente pacato, per poi passarsi la lingua fra le labbra, rivolgendole un veloce e fugace occhiolino.
- pervertito..- sussurra a denti stretti la ragazza mentre lui sorride con fare vittorioso.
- a pensare che eri così piccola.. e invece guardati adesso!- esclama indicandola come una mano, guardandola come se fosse rimasto ammaliato dalla sua figura e dal suo corpo.
- facciamo così, colonnello.. ad ogni mio ordine che non eseguirai uno dei tuoi uomini morirà- dice Nay tornando velocemente al discorso principale, al succo della questione, che lui cerca in tutti i modi di sviare, perdendosi in inutili discorsi.
- sei molto spiritosa ragazzina- esclama il colonnello ridendo di gusto, divertito dalle sue parole, convinto che lei stia scherzando, o che lo abbia detto solo per spaventarlo.. ma a me è sembrata più che seria.
Con uno scatto velocissimo, la ragazza alza il braccio, spostando il mitra dalla fronte del colonnello per poi sparare senza alcun segno di ripensamento verso l'uomo fermo dietro le spalle di Quaricth. I miei occhi si spalancano mentre l'uomo cade per terra, soffocando nel suo stesso sangue a causa della ferita da arma da fuoco alla gola, e la ragazza punta di nuovo il suo mitra contro la fronte del colonnello.
- te ne restano quattro..- sussurra abbassandosi verso di lui, avvicinandosi al suo orecchio.
Gli occhi sorpresi del colonnello si iniettano velocemente di sangue, ed appena sente il tonfo del corpo cadere per terra afferra una delle sue pistole e la punta contro il petto della ragazza.
Il respiro mi si mozza all'istante, con la paura che per l'animo cattivo e vendicativo che ha quell'uomo le possa veramente sparare in pieno petto.
- vuoi spararmi colonnello?- chiede la ragazza -che cattiveria..- sussurra mentre inclina leggermente la testa di lato. Con uno scatto la ragazza afferra con la mano libera la canna della pistola, puntata contro il suo petto, strappandogliela velocemente dalle mani, per poi afferrarla dall'impugnatura e alzarla per aria. Spara un colpo secco senza neanche prendere la mira, prendendo in pieno un altro uomo di Quaricth, fermo al suo fianco, che subito crolla per terra senza vita con un foro in testa.
Guardo attentamente il corpo senza vita di quell'uomo, sorpreso, se non scioccato, dalla crudeltà con cui sta uccidendo, senza alcun tipo di pietà, e questo solo per noi due..
- e sono diventati tre..- sussurra con tono soddisfatto mentre il colonnello gira lo sguardo verso il suo secondo uomo, steso per terra senza vita.
-è fantastica..- sussurra Lo'ak completamente ammaliato da lei e dal carattere che sta cacciando, cosi forte e privo di sentimenti, sensi di colpa o rimorsi.
-non è in se..- dico con un filo di voce, vedendo davanti a me un lato di Nay che mai avevo visto prima d'ora, e non capisco se questo provochi in me un senso di repulsione nei suoi confronti, o se stia solo rafforzando ancora di più il sentimento così forte che provo per lei.
- vedo che il gene umano in te si fa sentire.. crudele e spietata- esclama il colonnello sorridendo soddisfatto da ciò che ha appena visto -che splendida creatura..- sussurra guardandola dal basso, completamente ammaliato da lei e dalla crudeltà che ha dimostrato di avere.
- il tempo passa Quaritch..- ringhia a denti stretti, stufa del fatto che lui stia cercando in tutti i modi di sviare il punto principale di questo incontro, cioè la nostra scarcerazione.
- libera i ragazzi.. subito- urla ormai priva di pazienza, ma lui ride divertito, ride a crepapelle.
- non prendo ordini da una bestia- esclama tornando serio tutto ad un tratto, guardandola con fare rabbioso.. adesso è lei la bestia qui? Con che coraggio l'ha detto?
La ragazza scatta, lanciando via il mitra, per poi buttarsi addosso al colonnello, lo sbatte violentemente faccia a terra e si sistema sopra di lui, tenendolo immobile con un ginocchio fermo tra le scapole.
-bestia..?- chiede mentre afferra saldamente la sua treccia, che si rigira nella mano mentre gli tira su la testa con forza.
- guarda lì..- dice puntando la pistola per aria, verso un'altro dei suoi uomini, che sembra essere diventato la sua prossima preda.
Un rombo assordante si fa sentire nell'aria ed una freccia colpisce il bersaglio in pieno petto.
L'uomo cade subito a terra ed io riconosco subito la freccia dalla sua coda piumata, consapevole che ciò sia stata opera di mamma.
- ma guarda un po'.. è morto prima ancora che premessi il grilletto!- esclama la ragazza con un finto tono sorpreso -che splendida magia, vero colonnello?- chiede ridendo divertita.
Quaricth le ringhia contro, e la ragazza lo spinge via con forza, facendogli sbattere la testa contro il terreno, facendo aderire la sua guancia contro il suolo.
- che dici.. mettiamo fine a questo stupido teatrino?- chiede avvicinandosi al suo orecchio, chinandosi sopra di lui.
- sai.. non mi piace tenere sulla coscienza così tante vite- dice facendo finta di essere dispiaciuta, per poi sorridere beffardamente.. dio mio Nay, cosa sei diventata in così pochi attimi?
Il colonnello urla con fare rabbioso, sentendosi così tremendamente impotente in questo momento. Sospira rabbiosamente dopo diversi ed inutili tentativi di ribellione per poi fare cenno al suo uomo di lasciarci andare. La presa su di me si allevia lentamente, fino a liberarmi del tutto.
Lo sguardo di Nay si posa per la prima volta su di noi da quando ha avuto questo strano ed improvviso cambio di personalità, ed io stento a riconoscerla.
Non sembra essere in se, Quaricth è riuscito a liberare la bestia che lei teneva rinchiusa dentro di se.. aveva ragione Tsireya quando mi diceva che Nay se si arrabbia non ragiona più, non sembra essere più lei, diventa una belva assetata di sangue.
- legateli.. tutti quanti- dice dandoci degli ordini ben precisi, ma io non riesco a muovermi neanche volendo.
- Neteyam! Lo'ak! forza!- urla richiamandoci prepotentemente, cercando di risvegliarci al più presto dal nostro stato di trans.
Lo'ak sembra riuscirci, riprendendosi leggermente, ed esegue i suoi ordini senza esitare neanche un secondo di più, ruba i laccetti rossi dall'uomo che prima ci teneva in ostaggio e gli lega entrambi i polsi.
- dietro la schiena Lo'ak- puntualizza la ragazza, facendogli notare che sarebbe inutile legargli le mani avanti al busto, tanto vale lasciarli liberi.
Gli occhi della ragazza si posano di nuovo su di me, che sono rimasto completamente paralizzato davanti a questa nuova versione di lei che mai avevo visto prima.. ma che amo comunque alla follia.
Questo suo istinto di protezione così primordiale la rende così tanto speciale.. così simile a me.
Lo'ak si avvicina alla ragazza, passandole un laccetto, in modo tale che possa legare anche lei l'uomo, anzi la bestia, che tiene in ostaggio.
Mi guarda per qualche ultimo istante, e dentro i suoi occhi inizio a vedere una piccola scintilla di risentimento, di sensi di colpa, di disgusto verso se stessa.. come se si sentisse giudicata e non accettata da me, che in realtà la amo ancor di più di prima.
Sono così tremendamente ammaliato da tutte queste sue strane sfumature, ogni giorno ne esce una nuova ed ogni giorno io mi innamoro di ogni singola parte o aspetto di lei.
Abbassa lo sguardo mentre sospira silenziosamente, sentendosi tremendamente giudicata da me e dai miei occhi.
- il più grande, ovviamente.. dovevo capirlo subito- esclama il colonnello con tono malizioso, ghignando divertito per aver appena scoperto che io sia il suo punto debole, il tasto più dolente di tutti.
La ragazza si avvicina al suo viso lentamente e gli sussurra qualcosa vicino all'orecchio con fare minaccioso, quasi ringhiando, per poi afferrargli entrambi i polsi e tirarli con forza verso di se, legandoli tra di loro dietro la sua schiena.
La ragazza si tira su, ripulendosi velocemente da tutta la polvere che le si è incollata addosso, per poi incamminarsi, con l'intento di avvicinarsi a me.
- ti verrò a prendere.. e quando lo farò, mi prenderò la briga di uccidere tutta la tua famiglia.. ma il primo a morire sarà proprio lui- dice il colonnello con tono rabbioso mentre si dimena il più possibile, come se questo potesse bastare per liberarlo.
- ti aspetto Quaritch.. sempre se riuscirai a liberarti- dice la ragazza girandosi verso di lui mentre si ferma sul posto, guardandolo dall'alto.
- Neteyam!- urla una voce alle mie spalle richiamandomi, ed io mi giro subito verso di essa, ritrovandomi mio padre in groppa al suo ikran a qualche metro da noi, seguito da mia madre in compagnia dell'ikran mio e di quello di mio fratello, che ci aspettano, pronti a volare via da qui il prima possibile.
Mi avvicino verso di loro, dirigendomi verso il mio fedele destriero pronto a saltargli in groppa.
- lurida puttana!- urla Quaricth con tutta la rabbia che possiede in corpo, dimenandosi ancora di più.
La ragazza si blocca all'istante per le sue parole, che pietrificano anche me, e subito mi giro verso di lei per vedere quale sarà la sua reazione.
Stringe le mani in due pugni ben serrati per poi con uno scatto saltare e correre verso di lui.
Si butta su di lui riprendendo la presa che aveva in precedenza sulla sua treccia, tirandola con forza, facendogli inarcare la schiena all'indietro mentre lui mugugna per il dolore.
- qui l'unica puttana è tua madre, che ti ha fatto con il primo coglione che le è capitato sotto tiro..- dice con un estrema voglia di strappargli il cuore dal petto con le sue stesse mani, con una rabbia tale da farle perdere il lume della ragione. Con una spinta lo allontana da se, spingendo con forza la sua testa contro il terreno, facendogli prendere una botta che provoca un rumore molto forte, quasi acuto.
Che donna.. ha la forza di difendersi da sola e come se non bastasse ha anche la forza per trattenersi dall'ucciderlo.
La ragazza si tira velocemente su, allontanandosi velocemente da lui e da quel che rimane dei suoi uomini, con una piccola corsa si avvicina a mio padre e salta in groppa al suo ikran senza dire una parola.
E senza fare un fiato da uno schiaffo bello forte sul dorso della bestia, che si ribella e subito spicca il volo infastidito e colto di sorpresa dal suo gesto.
Poso il mio sguardo verso mio fratello, che ha guardato la scena con fare sorpreso. Posa i suoi occhi su di me, che sono completamente scioccato da ciò che ho appena visto, cercando una qualsiasi spiegazione plausibile da luì, che si limita a rispondermi con una leggera alzata di spalle, non sapendo cosa dirmi, per poi spiccare il volo e seguire mio padre.
Sospiro silenziosamente, riprendendomi da solo da quello a cui ho appena assistito e con un veloce slancio salto in groppa alla bestia, prendendo velocemente quota seguito da mia madre, che mi ha aspettato prima di partire e seguire papà e Lo'ak.
La rabbia nei suoi occhi, il fuoco che ha sprigionato, la belva che si è liberata.. tutte queste immagini ripercorrono velocemente la mia mente, ripetendosi in continuazione, trascinandomi in un loop infinito di dubbi e perplessità.
La mia mente è da tutt'altra parte ed il mio Ikran rendendosi conto di ciò decide di seguire ciò che fa mio padre, non potendo contare su di me e sulla mia poca lucidità.
Atterriamo sulla spiaggia dell'isola su cui abitiamo da diversi mesi ed i miei occhi cadono subito sulla ragazza, che si catapulta giù dalla groppa della bestia, mentre le sue mani continuano a formicolarle a causa degli abbondanti residui di rabbia che le sono rimasti in corpo.
- Nay! ma sei impazzita?!- urla mio padre contro la ragazza, che inizia a camminare nervosamente avanti e indietro.
- come cazzo fa a conoscermi?!- chiede Nay ancora più arrabbiata di prima, mentre la sua mentre ripensa solo ed unicamente al fatto che anche Quaricth sappia chi e cosa lei sia.
Scendo lentamente dalla groppa del mio ikran e mi avvicino a loro con passo lento e felpato, seguito da mio fratello che subito mi affianca.
- Jake come cazzo fa a conoscermi?!- urla continuando a chiedergli sempre la stessa cosa, cioè la verità, mentre mio padre sospira rumorosamente con fare affranto.
- lui.. lui ha contribuito alla tua creazione Nay- esclama controvoglia mio padre, dicendole ciò che voleva sentirsi dire.
- quello stronzo ha pagato per crearmi?!- chiede la ragazza su tutte le furie cercando spiegazioni mentre le sue mani iniziano a tremare per la frenesia del momento.
- lui ti ha progettata..- esclama papà con tono basso, tirandosi fuori da solo le parole di bocca.
- Nay.. calmati ti prego- dice richiamandola mente vede i suoi occhi cadere nel panico più totale.
Mi avvicino velocemente a loro, restando qualche passo dietro le spalle di mio padre, pronto ad intervenire o mettermi in mezzo in caso le cose non dovessero andare nel verso giusto. L'ultima volta che hanno discusso sulla verità che si gela dietro la nascita di Nay non è andata molto bene, me le ricordo perfettamente tutte le lacrime che la ragazza ha versato per le bugie di mio padre, e non voglio che questo riaccada per un seconda volta.
- calmarmi Jake?!- urla sbraitando come mai ha fatto prima d'ora -per quanto ancora andranno avanti tutti questi segreti nella mia vita?- chiede con tono stanco e sfinito per poi passarsi nervosamente le mani tra i capelli, mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime, rendendoli lucidi e luccicanti ancor più del solito.
- voglio la verità Jake! per una cazzo di volta voglio la verità!- esclama puntandogli un dito contro, dandogli tutte le colpe, che sono sue.
-perché cazzo mi hanno creata?!- chiede su tutte le furie, lasciandosi trasportare via un'altra volta dalla rabbia, che sembra essere tornata ad assumere il pieno controllo del suo corpo.
- Jake!- lo richiama urlando mentre dietro le sue spalle spuntano le figure di suo padre e Tsireya che guardano la scena con gli occhi pieni di preoccupazione.
Sua sorella cerca di avvicinarsi a lei, ma Nay si ribella subito e si dimena sotto il suo tentativo di tranquillizzarla.
- non mi dovete toccare!- urla facendo qualche passo indietro, allontanandosi da loro.
- Jake!- urla richiamandolo di nuovo, ma mio padre si limita solo a sospirare e scrollare le spalle.
- e quindi?- chiede nuovamente, determinata ad ottenere delle risposte concrete.
- ti hanno creata con uno scopo Nay..- sussurra mio padre dopo diversi secondi interminabili di silenzio.
Lo sguardo della ragazza si spegne all'istante, come se i suoi occhi fossero appena stati svuotati di tutta la loro linfa vitale.
- cioè?- chiede continuando a cercare risposte, sperando che mio padre cambi la versione della storia.
Papà si gira su se stesso, dando velocemente le spalle alla ragazza per poi passarsi nervosamente le mani sul viso.
- cioè?!- urla la ragazza cercando di estorcergli ancora qualche pezzettino restante di verità.
- sei stata creata con l'intento di renderti una macchina da guerra!- le urla contro, sbattendole violentemente la verità in faccia.
Nay si ammutolisce all'istante, mentre il suo cuore sembra spezzarsi ancora di più.. giurerei di averlo sentito rompersi in mille pezzi.
Macchina da guerra? Una creatura così estremamente fragile aí miei occhi può mai essere stata creata per uccidere senza pietà? Lo ha già fatto prima, è vero, ma pensavo fosse per rabbia ed istinto di protezione nei nostri confronti.. non perché stesse semplicemente seguendo la sua vera natura.
- che significa?- chiede con voce flebile e leggermente tremolante, sperando con tutto il cuore di aver capito male.
- che ti avrebbero usata come arma contro di noi Nay..- sussurra mio padre con fare triste e affranto.
- è per questo che hai una forte resistenza, una forza ed una velocità sopra al normale ed una mira infallibile.. sei una vera e propria macchina da guerra Nay, creata per uccidere e sterminare- dice elogiandola in tutti i modi, come se questo potesse migliorare in qualche modo la situazione.
- se provi rabbia, o adrenalina, i tuoi sentimenti si spengono, è per questo che non provi rimorso nell'uccidere- dice avvicinandosi di qualche passo verso di lei, in modo lento e pacato.
- ti ricordi che prima hai ucciso due uomini? uno lo hai ucciso con lo stesso mitra con cui stavi minacciando Quaritch! lui neanche si è accorto che la tua mano si è spostata dalla sua testa- dice con tono entusiasta, come se questo per lui fosse realmente un pregio e non un difetto.. ma lei non vedrà mai queste caratteristiche come dei pregi, mai.
- ricordi che gli hai anche sfilato la pistola dalle mani ed hai ucciso l'altro uomo senza neanche guardarlo o prendere la mira?- dice continuando la sua serie di elogi.
Gli occhi di Nay sprofondano nel baratro più profondo, nell'oblio della disperazione. Tramite esso riesco a vedere tutta la sofferenza che sta provando, tutto l'odio che sta provando per se stessa e per ciò che è.. tutto questo la sta portando ad odiarsi più del dovuto, ed io questo non riesco ad accettarlo.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora