Capitolo 20

164 11 0
                                    

- e come dovrei fare?- mi chiede la riccia con tono quasi disperato, pregandomi con lo sguardo di aiutarla.
- innanzitutto smettila di sbavargli dietro.. sembri una disperata- esclamo cercando di metterle delle regole precise da seguire alla lettera.
Tsireya continua a crogiolarsi nel pensiero che mio fratello la eviti per un motivo, ma non sarò di certo io a dirle che semplicemente non è interessato a lei. Non voglio prendermi questa responsabilità al posto suo, farei di tutto per lui ma questo no, non voglio sentire il cuore della riccia spezzarsi o vedere le lacrime solcarle il volto.. mi si spezzerebbe il cuore anche a me.
- non gli sbavo dietro!- esclama incrociando le braccia al petto, mettendo subito il muso lungo. Inclino leggermente la testa di lato e le rivolgo uno sguardo come per dire "non sei credibile". Sbuffa sonoramente ed alza gli occhi al cielo, cercando in tutti i modi di evitare il mio sguardo.
- non puoi mentirmi..- sussurro facendole capire che capisco ciò che prova per lui, e di certo non può nascondere l'evidenza dei fatti a me, poiché sono diventato il suo diario segreto.
Mi dice tutto, non riesce a trattenersi con me ed io sono felice di ciò.. siamo amici, ed è questo quello che fanno gli amici, sostenersi a vicenda, no?
- non ci voglio credere..- sussurra mantenendo il suo sguardo fisso su un punto dietro le mie spalle. Corrugo leggermente le sopracciglia e giro velocemente il busto, cercando dietro le mie spalle la ragione per il quale abbia reagito in questo modo.
Vedo sulla riva, intento ad uscire dall'acqua, mio fratello, seguito qualche passo più indietro dalla ragazza dagli occhi color miele.
Lui ride divertito girandosi verso di lei, e Nay non sembra prenderla bene poiché letteralmente gli da un calcio sulla schiena, spingendolo lontano da se.
La ragazza sembra trattenere le risate mentre Lo'ak inizia a correre lontano da lei, cercando di sfuggirle, si staranno punzecchiando come loro solito.
Una strana morsa colpisce la bocca del mio stomaco, provocando in me un fastidio allucinante, che mi fa quasi contorcere il naso.
- la gelosia è una brutta bestia..- sussurra la riccia che si posiziona lentamente al mio fianco, continuando a guardare la scena con sguardo perso.
- parla per te..- esclamo con un filo di voce, notando con la coda dell'occhio che anche lei sta contorcendo il naso per il fastidio.
Lo'ak sembra notare la nostra presenza e ci indica velocemente con un dito, facendo girare lo sguardo anche alla ragazza.
Sulle labbra di Nay compare un piccolo sorriso, ed entrambi iniziano a dirigersi verso di noi, intenti a raggiungerci.
- la cosa mi puzza..- sussurra la ragazza continuando a guardarli con questo sguardo agghiacciante.
- sono solo amici.. come lo siamo io e te- dico velocemente, cercando di convincermi da solo che le parole che ho appena detto siano vere.
La ragazza raggiunge finalmente la riva e con una piccola corsa si avvicina velocemente a noi.
Non ho neanche il tempo di guardarla o salutarla che subito si butta tra le mie braccia, avvinghiandosi saldamente al mio corpo.
Un sorriso nasce velocemente sulle mie labbra appena sento le sue braccia stringersi attorno al mio busto e la sua testa posarsi sul mio petto.
Avvolgo le sue spalle con un braccio, tirandola ancora di più verso di me, per poi abbassare leggermente il capo e lasciarle un piccolo bacio tra i capelli.
Sospira silenziosamente contro la mia pelle, rilassandosi completamente contro di me.
- che stavate combinando?- chiede Tsireya curiosa di sapere cosa stessero facendo questi due insieme.
- mi ha seguita per chiedermi di portarlo a caccia con me- esclama la ragazza stretta tra le mie braccia, girando la testa verso sua sorella, posando l'altra guancia contro la mia pelle.
- "seguita" è un parolone- esclama mio fratello alzando gli occhi al cielo, infastidito dalle parole della ragazza.
- sta zitto.. mi hai letteralmente implorata di portarti con me- dice la ragazza prendendolo evidentemente in giro, e Lo'ak gli risponde subito con una smorfia infastidita ed una linguaccia.
- dov'eri andata a finire ieri sera?- chiedo abbassando lo sguardo verso di lei, riferendomi alla festa per la sua cerimonia, dalla quale è sparita -sei letteralmente scomparsa- esclamo prendendola leggermente in giro.
Alza velocemente la testa verso di me, inclinandola all'indietro, posando il mento sul mio petto.
I suoi occhioni da cerbiatta si posano su di me ed un piccolo sbuffo infastidito abbandona le sue labbra.
- ho avuto un bel confronto con la realtà- esclama con un finto tono felice, risultando evidentemente ironica.
- che realtà?- chiedo mentre la sento allontanarsi leggermente da me, liberandosi dalla mia presa su di lei.
- su chi sono realmente- dice con tono tranquillo, ed un verso di frustrazione abbandona le labbra di Tsireya, ancora ferma al mio fianco.
- ancora con questa storia Nay?- chiede quasi piagnucolando, sfinita da questa storia, che avrà sentito moltissime volta da ieri sera fino ad adesso.
- che storia?- chiede con tono curioso Lo'ak, avvicinandosi velocemente a noi, pronto ad ascoltare con molta attenzione.
- ho parlato con vostro padre e mi ha confessato di sapere la verità su di me- dice con tono abbastanza tranquillo sedendosi velocemente sulla sabbia.
Io e mio fratello spalanchiamo gli occhi e ci scambiamo uno sguardo abbastanza sorpreso.
I dubbi sul legame tra di loro sono ancora in sospeso, ma da quando siamo arrivati più di un mese fa papà non si era ancora mai avvicinato a lei.. e se ora l'ha fatto c'è sicuramente un motivo o una spiegazione logica dietro.
- mio padre?- chiedo abbastanza sorpreso, sedendomi lentamente al suo fianco, cercando di capire al meglio la situazione
- si, tuo padre sa la verità- ripete con tono fin troppo tranquillo, come fa ad essere così serena?
- i miei genitori mi nascondono qualcosa e tuo padre sa tutto, ed anche da un bel pò di tempo da quanto ho capito- ripete spiegandoci meglio la situazione generale, ma l'espressione confusa e persa sul mio viso non sembra voler andare via.
- cosa possono mai nasconderti?- chiede Lo'ak volendo sapere tutto senza sembrare invadente o sospettoso.
Mio fratello si sistema al meglio davanti la ragazza, stendendo davanti a se le sue gambe, mentre sposta tutto il peso del suo busto sulle braccia, posando le mani sulla sabbia.
- il motivo per cui assomiglio più a voi che a loro?- chiede con tono ironico, facendoci capire che per lei questa è l'unica cosa che potrebbero mai tenerle nascosta.
- andiamo Nay, te ne parlerà papà quando sarà il momento giusto, adesso è inutile crogiolassi in questo modo- esclama Tsireya cercando di far tranquillizzare un po' sua sorella, che è evidentemente tesa e preoccupata per questa strana situazione che si è creata.
- sto così perché prima il mio era solo un dubbio, Jake mi ha dato la conferma che dietro tutto questo c'è qualcosa che io non so... mi ha confermato che i nostri genitori mi mentono da quando sono nata!- esclama la ragazza cercando di farle capire come si sente in questo momento.
- eppure alla fine arriveremo a scoprire che è nostra sorella..- esclama Lo'ak in un sussurro, ridendo divertito. Poso velocemente il mio sguardo su di lui e lo fulmino con lo sguardo, gli sembra questo il momento di scherzare? E poi cosa diavolo significa questa frase?
- in che senso?- chiede Tsireya evidentemente preoccupata e spaventata dalle parole del teppista.
- veramente non ci avete mai pensato?- chiede mio fratello guardando tutti e tre, stupito del fatto che non siamo ancora arrivati alla sua stessa conclusione.
- dipende da quanto è contorta la tua mente rispetto alla nostra- esclama la ragazza con tono sospettoso, iniziando già ad immaginare il peggio.
- di loro due non mi stupisco, sono troppo buoni ed ingenui per arrivare a pensare a questo...- dice riferendosi a me e Tsireya -ma tu.. tu mi stupisci Nay- esclama guardando la ragazza con uno strano sguardo, che non mi piace per niente.
Mi irrigidisco subito sul posto, iniziando a sentire che la situazione ci sta un po' sfuggendo di mano.
- meno giri di parole e più spiegazioni Lo'ak- dice la ragazza quasi in un sibilo, volendo sapere subito cosa ha pensato, ed ha talmente tanta pressione addosso che non ha tempo e pazienza per seguire e sostenere i giochetti di mio fratello.
- una donna furba e astuta come te..- la ragazza gli rivolge subito uno sguardo assassino sentendo queste parole.
- ti do tre secondi per iniziare a parlare, o ti costringerò a farlo in un altro modo Lo'ak..- sussurra con tono minaccioso.. si sta innervosendo e non è una buona cosa, soprattutto adesso che stavano iniziando ad andare d'accordo.
Mio fratello si sporge leggermente verso di lei, fermandosi ad un palmo dal suo viso, sfidandola con lo sguardo, ma lei non sembra voler cedere davanti alle sue provocazioni.
- stai cercando di farti prendere a pugni per caso?!- esclama spaventata Tsireya, cercando di tirare indietro Lo'ak, preoccupata che questa situazione possa sfuggire di mano ad entrambi e sfociare in altro.
- hai intenzione di parlare? o vuoi continuare a fare il coglione?- chiede con tono minatorio la ragazza, pretendendo di sapere cosa ha pensato la sua pazza mente.
- perché? sennò che fai?- le chiede il teppista sorridendo divertito, istigandola il più possibile.
- Nay..- sussurra Tsireya cercando di tranquillizzarla non appena sente il suo respiro farsi più corto.
- parla Lo'ak, smettila di fare questi giri immensi di parole- esclamo velocemente cercando di far ragionare mio fratello.
- analizziamo insieme la situazione, forse ci arrivi da sola- dice con un fastidiosissimo sorrisetto, almeno per una volta ha deciso di ascoltarmi senza fare troppe storie.
- guardati..- dice indicando l'intero corpo della ragazza con una mano, e le mie orecchie si rizzano all'istante, pronto ad ascoltare ogni sua singola parola.
- cos'hai in comune con loro?- chiede riferendosi ai Metkayina, ed indica Tsireya seduta al suo fianco.
- il colore della pelle e le abilità- dice la ragazza abbastanza confusa dalla sua domanda.
- parliamo solo del punto di vista estetico- dice riprendendola velocemente, correggendola subito per portarla sulla giusta via.
- va bene.. allora solo il colore della pelle- dice la ragazza con tono abbastanza scocciato, tutto questo mistero la rende nervosa, e me ne accorgo dalle sue mani, che tremano leggermente.
- invece con noi.. cos'hai in comune con noi?- chiede il teppista cercando di addolcire il più possibile il tono di voce, cercando di calmare un po' la situazione.
- la struttura fisica, la coda... gli occhi- sussurra la ragazza, facendo quasi fatica ad ammettere le sue somiglianze con noi.
- quindi tutto ciò ci riconduce al fatto che tu sia un ibrido.. metà Metkayina e metà Omaticaya, giusto?- chiede con tono basso, ponendo una domanda retorica, non aspettandosi una vera e propria risposta da Nay.
- questo significa che mamma ti ha avuto con un Omaticaya..- sussurra con voce leggermente incrinata Tsireya, che sta iniziando a seguire i ragionamenti del teppista.
- quindi abbiamo papà diversi?- chiede Tsireya guardando spaventata Lo'ak che gli fa segno di aspettare un'attimo e di farlo finire.
- e quindi chi è suo padre? non lo sapremo mai, sappiamo che è un Omaticaya ma non chi è- dico velocemente, supponendo che la sua ipotesi sia giusta.. ma ne dubito altamente, è letteralmente impossibile tutto ciò.
Mio fratello mi rivolge un fugace sguardo per poi tornare a guardare la ragazza, lentamente si avvicina a lei e le afferra con delicatezza un polso. Porta la mano della ragazza davanti agli occhi di tutti e posa su di essa la sua, facendo combaciare i loro palmi.
- ha il gene umano dentro di se.. come noi- dice spostando di nuovo il suo sguardo sulla ragazza -c'è solo un Omaticaya oltre noi ad avere il gene umano dentro di se..-
Il mio cuore perde subito qualche battito, realizzando subito il ragionamento che è avvenuto nella sua testa.
- papà?- chiedo con voce leggermente tremolante, quasi spaventato da ciò che potrebbe rispondermi.. anche se già so quale sarà la sua risposta..
Posa il suo sguardo su di me, con gli occhi pieni di dispiacere, ed annuisce leggermente, rispondendo in modo affermativo alla mia domanda.
- papà stravede per lei, e lo sai anche tu.. non fa altro che parlare di te- dice il teppista confessando la strana ossessione che papà ha per lei -si comporta in modo completamente diverso quando c'è lei nei paraggi, non l'hai mai notato?- chiede come se non sapesse che io sono stato il primo a sospettare di tutto ciò.
- per "scoprire che è nostra sorella" intendevi questo? che nostro padre ha avuto una figlia con Ronal all'insaputa di tutti?- chiedo sentendo il mondo sgretolarsi sotto di me, se fosse veramente così.. allora quello che provo per lei sarebbe tutta una grande presa in giro.
- è impossibile, tutto ciò sarebbe avvenuto ben prima che della nostra nascita, e quando si crea un legame tra due Na'vi esso non può essere più interrotto!- esclama Tsireya cercando di smentire l'ipotesi di mio fratello.
- un legame non può essere spezzato Lo'ak, ha ragione Tsireya.. la tua supposizione è letteralmente impossibile, perché se fosse così adesso noi non dovremmo esistere!- dico velocemente, non voglio crederci, non voglio neanche pensarci.. è impossibile che tutto questo sia vero.
- ma papà non è un "vero" Na'vi, è stato creato in laboratorio!- esclama Lo'ak cercando di spiegare la sua teoria -e se questo implicasse che forse per lui il legame non potrà mai essere consolidato? e che quindi non abbia avuto mai un vero e proprio legame?- chiede cercando di far capire anche a noi il suo ragionamento.
- e che quindi solo la mamma abbia avuto il legame con lui, ma non lui con lei? stai dicendo questo?- chiedo ancora più confuso di prima, cercando di seguire il suo ragionamento.
- questo noi non lo possiamo sapere bro, papà non è un vero e proprio Na'vi, lui è un avatar- esclama Lo'ak cercando di far passare la sua ipotesi per vera.
- e quindi questo mi porta a pensare ad una cosa..- esclama continuando la sua spiegazione -e se il tuo- dice indicando me con un dito -e il suo concepimento- dice indicando la ragazza dagli occhi color miele -fossero avvenuti nello stesso arco di tempo?- chiede aggravando ancora di più le sue accuse, già abbastanza pesanti.
- alla fine vi passate qualche mese di differenza- dice mettendo in mezzo un'altra supposizione assolutamente assurda, come la precedente d'altronde.
Sospiro silenziosamente cercando di rimanere positivo e non credere alle sue parole, non posso e non voglio crederci.
Poso il mio sguardo sulla ragazza, che è rimasta completamente pietrificata, con lo sguardo perso nel vuoto, e le guance rigate da alcune lacrime, che brillano leggermente sotto la luce del sole.
Gira il suo sguardo su di me ed io vedo nei suoi occhi il dolore più assoluto, mi chiede pietà, i suoi occhi mi supplicano di avere pietà di lei, urlano "aiuto" ed io non posso fare finta di niente.. non ci riesco.
- basta così Lo'ak- esclamo velocemente verso mio fratello, per poi trascinarmi verso la ragazza. Le avvolgo velocemente le spalle con un braccio e la tiro verso di me, facendola scontrare contro il mio petto.
Si gira velocemente, posando la fronte contro il mio petto, cercando di nascondersi dallo sguardo pieno di dispiacere e pena dei nostri fratelli.
- io..- Lo'ak cerca di dire qualcosa, notando cosa le sue supposizioni impensabili hanno provocato su Nay, ma lo fermo all'istante.
- ho detto basta Lo'ak!- esclamo alzando notevolmente il tono di voce, zittendolo velocemente.. per oggi ha fatto fin troppo.
Sento la ragazza sussultare tra le mie braccia, come se si fosse spaventata nel sentire il mio tono di voce cosi alto, così stranamente duro e freddo.
- scusami..- sussurra dolcemente avvicinandomi al suo orecchio, inclinando leggermente la testa verso di lei.
- per oggi può bastare così..- dico con tono duro, cercando di non urlare e mantenere un volume basso di voce.
Poso delicatamente una mano sulla testa della ragazza, accarezzandole dolcemente una guancia con le nocche. La sento tremare contro la mia pelle, ed il suo battito è tremendamente accelerato.. troppo accelerato.
- volevo solo..- dice Lo'ak con tono basso e dispiaciuto, ma si blocca subito per qualche secondo -è inutile dare spiegazioni, tanto non servono mai a niente- dice con tono arrabbiato, sbottando all'improvviso, per poi alzarsi di scatto ed andarsene quasi correndo.
Guardo Tsireya che ha lo sguardo perso, non sa cosa fare, se rimanere qui con sua sorella o seguire mio fratello e stargli vicino.
- ci penso io..- dico in un sussurro, sorridendole leggermente -tu pensa a lui- dico per poi farle segno, con un piccolo cenno della testa, di seguire quella testa dura.
Mi rendo conto di essere stato fin troppo duro con lui, ma tutto il dolore che ho visto negli occhi della ragazza non mi ha fatto quasi più ragionare, ho fatto tutto il possibile pur di farlo smettere di parlare.
La ragazza continua a piangere silenziosamente contro il mio petto, mentre sua sorella si alza e si allontana velocemente da noi, rincorrendo velocemente mio fratello.
Le avvolgo velocemente le gambe e la tiro un po' più su, evitando che possa scivolare via dalle mie braccia. Con un piccolo scatto posa una mano sul retro del mio collo e si rannicchia contro di me, nascondendo il viso nell'incavo del mio collo.
Sospiro silenziosamente sentendo il mio corpo rabbrividire, sentirla così vicina a me non mi aiuta a rimanere lucido, ma sto cercando in tutti i modi di contenermi e farle sembrare che stia andando tutto bene.
- sono sicuro che c'e un'altra spiegazione a tutto ciò..- sussurro con un filo di voce, sperando di riuscire a tranquillizzarla un po', accarezzandole leggermente la schiena.. anche se so che tutto questo non sarà necessario a farla stare meglio.
Mi tira verso di se, facendomi inclinare la testa verso di lei, e mi ritrovo involontariamente il suo viso a pochi centimetri dal mio. Sento le sue labbra sfiorare leggermente il mio collo, mandandomi completamente in tilt.
Non mi stai aiutando Nay.. non mi aiuti per niente in questo modo.
Respiro profondamente, tenendo a freno il mio istinto, che mi consiglia di fare tutt'altro ed azzardare una mossa verso di lei, ma mi trattengo e resisto il più possibile.
Stringo le braccia intorno alla sua vita, incurvando leggermente la schiena, inutilizzando il mio corpo come una sorta di scudo nei suoi confronti. Le mie dita la accarezzano delicatamente, con estrema dolcezza, è così indifesa che ho quasi paura di toccarla, ho paura di poterla rompere per quanto sia fragile in questo momento.
- andrà tutto bene..- sussurro dolcemente vicino al suo orecchio, facendo scorrere le mie labbra vicino la sua guancia, sfiorandola leggermente. Una serie di brividi invade il mio corpo, sentendo la necessità di avvicinarmi ancora di più.. ma questo non è il momento giusto, non è così che voglio che succeda.
Mi giro leggermente su, allontanandomi dal suo viso, e le lascio un piccolo bacio tra i capelli, sospirando silenziosamente mentre continuo a tenerla stretta a me.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora