Scendo velocemente dal mio Ikran, sentendo ancora l'adrenalina circolare nelle mie vene, liberandomi momentaneamente dal dolore.
Lo'ak supera lentamente il suo bestione e si avvicina cautamente a me con lo sguardo fisso nel vuoto, guardando attentamente un punto ben preciso davanti a noi.
Seguo velocemente il suo sguardo ed i miei occhi ricadono sulla figura di nostro padre, che si avvicina velocemente a noi con sguardo glaciale ed una postura rigida.. brutto segno.
Sospiro silenziosamente, sapendo perfettamente che adesso se la prenderà con me, ma ne sono anche sollevato perché forse riuscirò a far scampare questa tremenda ramanzina a mio fratello.
- in riga, subito!- esclama velocemente con tono arrabbiato, riferendosi sia a me che a mio fratello, che velocemente facciamo un passo in avanti e ci sistemiamo l'uno al fianco dell'altro, aspettando solo che il peggio cominci.
- signore mi prendo tutte le responsabilità..- dico con tono affranto, cercando di prevedere le sue parole, ed abbasso lentamente lo sguardo sulla roccia sotto i miei piedi.
- è ovvio, sei il fratello maggiore e queste cose dovresti impedirle, non peggiorarle!- esclama velocemente mio padre quasi urlando contro di me, mentre cerca di trattenersi dal saltarmi addosso e scannarmi con le sue stesse mani.
Punto il mio sguardo su di lui con molta tristezza ed un evidente timore nei suoi confronti, mentre il mio respiro si mozza per qualche secondo. Faccio di tutto pur di proteggere e levare dai guai mio fratello, e lo faccio di mia spontanea volontà, ma ogni volta che papà inizia a ringhiarmi contro per la rabbia mi sento sempre più inutile ed insignificante, mi sento sempre una nullità davanti ai suoi occhi, soprattutto quando mi guarda con questo suo sguardo deluso.
Una mano si posa delicatamente sul mio braccio, facendomi sussultare leggermente per il dolore.
Giro leggermente lo sguardo e con la coda dell'occhio vedo Kiri, ferma al mio fianco, intenta ad analizzare attentamente le mie ferite, evidentemente preoccupata per me e per la mia incolumità.
Poso delicatamente una mano sulla sua, accarezzandole leggermente il dorso della mano con i polpastrelli, cercando di tranquillizzarla almeno un po'.
- piccola va ad aiutare tua nonna con i feriti- dice mio padre parlando con Kiri, cercando di tenerla fuori da questa discussione.
- mio fratello è ferito- dice velocemente rispondendo a tono a nostro padre, prendendo velocemente le mie difese, cercando di proteggermi.
- Kiri, Tuk.. andate per favore!- esclama con tono alto e cupo, vedendo anche la più piccola unirsi a noi, e loro due, con fare triste e scocciato, si allontanano da noi, evidentemente costrette a farlo.
Kiri alza velocemente gli occhi al cielo ed io le rivolgo un piccolo e fugace sorriso, cercando di tirarle su il morale.
- MaJake..- sussurra velocemente mia madre, ferma alle mie spalle, richiamando su di se l'attenzione di papà, che si ammutolisce velocemente davanti al suo richiamo -tuo figlio perde sangue..- dice rivolgendogli uno sguardo supplichevole, come se lo stesse pregando di lasciarmi stare.
Sospiro rumorosamente ed inizio a scuotere leggermente la testa in segno di negazione.
- no madre.. va bene così, sto bene- sussurro mentre chino velocemente la testa, nascondendo la mia evidente espressione rammaricata, mentre sento delle goccioline di sangue scorrere lentamente lungo la mia schiena, facendomi quasi impazzire per il tremendo fastidio che mi stanno creando.
Sento mio padre sospirare rumorosamente, mentre abbassa la testa e si passa velocemente le mani sul viso.
- forza.. vai a farti ricucire- sussurra mantenendo lo sguardo basso, dandomi il permesso, anzi l'ordine, di scappare da lui e dalla sua immensa rabbia.
Mia madre posa velocemente una mano sulla mia spalla e mi spinge leggermente, quasi costringendomi ad andare via, ed io la seguo senza esitare o tirare un fiato.
Passo al fianco di mio fratello, e gli rivolgo un veloce sguardo dispiaciuto, sapendo che adesso è il suo turno e che ora se la prenderà sicuramente con lui per ciò che è successo..- hai fatto un volo di più o meno sei metri! è stato letteralmente fantastico!- esclama con fare entusiasta il mio fratellino, prendendomi in giro per quello che è successo oggi.
- rischiava di morire!- esclama velocemente Kiri prendendosela con lui per aver messo in pericolo la mia vita, quando in realtà io sono corso dietro di lui per salvarlo e portarlo al sicuro, mettendo in pericolo la mia incolumità di mia spontanea volontà.
- è stato comunque fantastico- dice con tono serio abbassandosi lentamente sulle sue ginocchia, sedendosi davanti a me, mentre ha questo fastidioso sorrisetto da impertinente stampato sulle labbra.
-sei veramente odioso Lo'ak..- sussurro con voce roca, troppo preso dal sussultare per il dolore per dare peso a lui e alle sue provocazioni.
Mio fratello inizia a ridere, divertito dalle mie parole, che risultano alle sue orecchie come un insulsa battutina, cosa che non è.
Gli rivolgo subito uno sguardo omicida, ma dura ben poco poiché le cure mediche di mia nonna mi fanno velocemente sussultare dal dolore.. bruciano da morire.
Kiri, seduta alle mie spalle, lo minaccia silenziosamente, facendogli segno con un cenno del capo di scusarsi velocemente con me. Conosco fin troppo bene mia sorella e conosco ancora meglio mio fratello, che alza subito gli occhi al cielo con fare scocciato, sentendosi evidentemente costretto ad eseguire gli "ordini" di Kiri.
- mi dispiace bro..- sussurra Lo'ak avvicinandosi leggermente a me e dandomi una piccola pacca sulla spalla, quella ferita..
Mi scosto subito dal tocco della sua mano, e di conseguenza anche da quelle di nostra nonna, e mi giro velocemente verso di lui per guardarlo male, ma la smorfia di dolore è abbastanza evidente sul mio viso, ed il teppista non mi prende sul serio.
Mi porto lentamente le ginocchia al petto, poso su di esse le mie braccia, e vi nascondo velocemente il viso, evitando di farmi vedere così debole e dolorante davanti agli occhi dei miei fratelli.
- sei stato un incosciente..- sussurra Kiri contro nostro fratello, prendendosela con lui mentre passa tutto il necessario e l'occorrente a disposizione a nostra nonna, aiutandola nel curarmi.
- non pensavo andasse così- dice velocemente il teppista mentre si allontana da me e si sistema vicino la parete alle mie spalle, appoggiando la schiena contro di essa ed incrociando le braccia al petto.
- tu non pensi mai..- sussurro digrignando i denti mentre un altro piccolo versetto di dolore abbandona le mie labbra.
- Neteyam ha pienamente ragione- dice ridendo divertito Spider mentre si avvicina velocemente al mio fratellino, affiancandolo.
- è un offesa?- chiede ingenuamente il teppista, rivolgendomi uno sguardo abbastanza confuso sia a me che al nostro amico.
- non potrei mai offendere mio fratello, il grande guerriero..- esclamo girando leggermente la testa verso di lui, guardandolo con la coda dell'occhio da dietro la mia spalla.
- sta fermo!- esclama velocemente mia nonna riprendendomi, ed io torno subito a stare dritto, leggermente spaventato dal suo tono di voce irritato ed infastidito, in modo tale da facilitargli il lavoro mentre è intenta a fasciare al meglio le mie ferite.
Mi fascia tutto il torace, coprendo per bene la mia spalla ferita e si prende la briga di fasciarmi anche il braccio, dove vi sono dei piccoli tagli, non troppo profondi ma comunque "fastidiosi".
- sei come nuovo- dice mia sorella sedendosi al mio fianco, posando delicatamente una mano sulla mia spalla, quella sana, per fortuna.
- più o meno..- sussurro con voce spezzata mentre mi stiracchio leggermente, ho tutti i muscoli tesi e doloranti.
- adesso si che sei un catorcio!- esclama Lo'ak avvicinandosi di nuovo a me, seguito da Spider che posa una mano sulla mia testa e mi scompiglia velocemente i capelli.
Mi scosto velocemente da sotto il suo tocco, estremamente fastidioso, e una fitta lancinante alla spalla mi fa mugugnare velocemente dal dolore, una fitta talmente forte da levarmi il fiato per qualche secondo.
- lasciatelo stare! deve riposare adesso- dice velocemente mia sorella con tono minaccioso contro i due ragazzi, cercando di allontanare da me queste due pesti scapestrate. Quei due si alzano velocemente e si allontanano da me, scappando dalle minacce di Kiri, lasciandoci completamente da soli.
- cerca di dormire..- sussurra con tono dolce puntando di nuovo il suo sguardo su di me, lasciando perdere quei due -hai bisogno di riposo- continua sorridendomi gentilmente, ed io le rivolgo subito uno sguardo grato, ringraziandola silenziosamente.
- a domani- sussurro rivolgendole un piccolo sorriso forzato, mentre lei mi aiuta a stendermi, facendo molta attenzione a non farmi male.
- a domani skxawng- dice sorridendo ampiamente, dandomi un leggero pizzicotto sul braccio, per poi scattare velocemente in piedi e correre via, lontana da me, sapendo che le avrei risposto male per il modo in cui mi ha chiamato e per il suo gesto, tremendamente fastidioso, ma non ne ho le forze adesso.
Mi guardo attentamente intorno, mentre il silenzio più totale cala lentamente su di me, lasciandomi da solo.. da solo con i miei pensieri.
La stanchezza incombe su di me, ma il sonno sembra non volerne sapere di venire a farmi visita e porre finalmente fine a questa lunghissima giornataccia.
Sospiro rumorosamente stanco dal fatto di non riuscire a prendere sonno, ed in più la mia testa sembra quasi scoppiare, riesco perfino a sentire il sangue pulsare violentemente nelle vene delle tempie. I miei pensieri mi tengono sveglio mentre le parole di mio padre continuano a ronzare rumorosamente nella mia mente, tormentandomi continuamente, facendomi crogiolare da solo per il dispiacere di aver causato un casino di cui lui non doveva preoccuparsi minimamente.
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𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-
FanfictionLe responsabilità ricadono sempre su qualcuno, devono sempre ricadere su qualcuno. Ma una cosa è il dovere ed un'altra cosa è il piacere.. Cos'è veramente il piacere? E se fosse solo un illusione? Alla fine come può sapere cos'è il "piacere" un rag...