Capitolo 2

291 13 0
                                    

I miei occhi cadono all'improvviso sulla figura alta e slanciata di mio fratello, che si passa lentamente le mani sul viso, ed un sentimento di rabbia mi colpisce velocemente come un pugno nello stomaco.
Con un piccolo scatto mi avvicino a lui, mentre i battiti del mio cuore iniziano ad aumentare sempre di più. Nota quasi subito la mia presenza e appena vede che sto per raggiungerlo alza gli occhi al cielo, sbuffando silenziosamente.
- come diavolo ti è venuto in mente?!- esclamo con tono irritato appena arrivo a qualche passo dal suo corpo, alzando il tono di voce contro mio fratello, che guarda un punto nel vuoto con sguardo scocciato.
-almeno ti rendi conto di quello che hai combinato?- chiedo velocemente puntando il mio sguardo su di lui, sono rimasto veramente deluso da ciò che ha fatto.
- mi è già bastato quello che mi ha detto papà, non ti ci mettere pure tu- dice iniziando a camminare, superandomi velocemente cercando di evitare il discorso e di scappare da me e dalle mie parole.
- Lo'ak non puoi mettere in pericolo gli altri per le tue cazzate!- continuo inseguendolo, non ho intenzione di far finire qui questa conversazione, deve capire che non può continuare a comportarsi da bambino capriccioso.
- hanno preso Spider!- urlo afferrandolo velocemente per le spalle, fermandolo all'istante, e con uno scatto mi posiziono davanti a lui per evitare di farlo scappare via un'altra volta.
- secondo te io sapevo che quei pazzi sarebbero stati lì?- chiede alzando anche lui il tono di voce di conseguenza, ho la sua attenzione..
- dovevi scappare subito! non buttarti in mezzo ai guai Lo'ak!- esclamo subito, purtroppo è la verità, se vede un problema lui ci si butta dentro a capofitto, non gli interessa di mettere in pericolo gli altri.
- c'erano Kiri e Tuk con te, non hai pensato a loro?- chiedo mantenendo il tono della voce alto sentendo la pazienza scomparire lentamente dalla mia mente, abbandonando il mio corpo.
- proteggere e salvare tutti è il tuo compito..- dice velocemente e le mie orecchie si abbassano all'istante, sentendomi toccato, quasi ferito, dalle sue parole -non il mio- continua cercando di farmi arrabbiare, e lo capisco dal suo sguardo compiaciuto e il suo atteggiamento provocatorio.
- io almeno qualcosa di buono lo faccio..- dico in un sibilo puntando il mio sguardo nel suo, quasi sfidandolo.
Le sue sopracciglia si alzano velocemente, facendo comparire un espressione sorpresa sul suo viso, che dura qualche secondo, per poi tornare serio.
- se per te essere un burattino è un qualcosa di buono allora va bene..- dice con voce bassa e con estrema cattiveria, vuole ferirmi e provocarmi.
Sento la rabbia crescere sempre di più ed il sangue ribollirmi nelle vene, ma non ho intenzione di reagire, non gli darò questa soddisfazione, non ora, non oggi.
Come può pensare sempre e solo a se stesso? Cazzo le nostre sorelle erano lì con lui, già lui crea abbastanza preoccupazioni quando decide di fare di testa sua, ma mettere in mezzo anche loro e trascinarle con se nel baratro è veramente un gesto da egoista. Kiri più o meno se la sa cavare da sola, ma Tuk, Tuk è piccola cazzo, perché portarla con se?
Mi allontano velocemente da lui mentre mi mordo avidamente l'interno guancia, cercando di tornare in me e mettere da parte la delusione e la rabbia che hanno causato in me le sue parole. Devo essere superiore, essere migliore di lui, devo essere d'esempio.. ma dio mio quanto vorrei prenderlo a pugni quando litighiamo in questo modo. Odio litigare con lui, ma in certi casi è inevitabile, come oggi per esempio.
Mi passo velocemente le mani sul viso, per poi portarle tra i miei capelli, facendo intrecciare le dita tra le mie numerose treccine.
Mi dirigo verso la nostra tenda, allontanandomi velocemente da lui, con l'idea di andarmi a chiudere lì dentro per tutto il resto della giornata e non vedere più nessuno fino a domani mattina. Ma la mia idea va in fumo nell'esatto momento in cui i miei occhi vengono catturati dalle figure delle mie due sorelline, ferme sul retro della nostra tenda, intente ad ascoltare attentamente qualcosa.
Mi avvicino silenziosamente a loro, e Kiri, appena mi vede arrivare al loro fianco, mi fa subito segno di rimanere in silenzio e di non cacciare nemmeno un fiato. Mi accovaccio lentamente sulle mie ginocchia, posando gli avambracci su di esse, e mi sporgo leggermente in avanti per sentire meglio, cercando di capire cosa stanno ascoltando con così tanta attenzione.
- neanche l'inferno riesce a trattenere con se quel demone!- esclama velocemente la voce di mio padre, evidentemente tormentato dall'aver scoperto che il colonnello è "resuscitato" ed è tornato a rovinargli, a rovinarci, la vita.
- non le succederà niente MaJake, sta tranquillo..- sento la voce di mia madre, ha un tono molto comprensivo, che solitamente sento solo quando cerca di proteggere me e Lo'ak dalla furia implacabile di papà.
- come puoi dire una cosa del genere?- chiede velocemente quasi con tono indignato -sai perfettamente cosa potrebbe succedere se quel pazzo verrà a scoprire che è viva..- dice mio padre evidentemente preoccupato, anche se non ho ancora ben capito per cosa.
Giro velocemente lo sguardo verso mia sorella, chiedendole con gli occhi di cosa stiano parlando, ma lei, ignara di tutto esattamente come me, mi risponde con una veloce alzata di spalle, non sapendo cosa rispondermi.
Da dietro le sue spalle vedo arrivare nostro fratello con un espressione curiosa stampata in volto, e si siede velocemente, con poca delicatezza, al fianco di Tuk.
- che succede?- chiede velocemente e le due ragazze si girano subito verso di lui, zittendolo velocemente. Spalanca velocemente gli occhi per la sorpresa e la coordinazione che hanno avuto le nostre sorelle e si ammutolisce all'istante, eseguendo gli ordini.. strano da parte sua.
- so cosa potrebbe succedere, ne sono consapevole.. ma tu non puoi farci niente Jake!- risponde velocemente nostra madre, con voce un po' alterata, come se le parole e la preoccupazione di papà le avessero dato veramente molto fastidio.
- dobbiamo andare via, scappare il più lontano possibile e sparire- dice velocemente mio padre, non ascoltando le parole di mia madre.
- tu non puoi chiedere questo.. non puoi chiedermi questo!- esclama dopo qualche secondo di silenzio, rimuginando il più velocemente possibile sulle parole di papà.
Sentiamo un brusco rumore e subito dopo dei passi molto veloci e pesanti.
- mio padre mi ha lasciato quest'arco sul suo letto di morte.. e mi ha detto "proteggi il popolo"- dice con voce affranta mia madre
- ci da la caccia Neytiri!- esclama velocemente mio padre con tono impaziente -non puoi chiedermi di abbandonare il mio popolo, il nostro popolo!- esclama subito mamma bloccando le parole di mio padre sul nascere.
-se il popolo ci darà rifugio.. verrà sterminato-  dice quasi urlando mio padre, zittendola velocemente.
- Quaritch non si fermerà davanti a niente e a nessuno fino a quando non avrà il nostro sangue sulle sue mani..- abbassa notevolmente il tono di voce, rendendosi conto che le parole che sta dicendo sono molto pesanti e dure da accettare.
- non possiamo mettere a rischio tutto..- sussurra papà con tono quasi comprensivo, come se si rendesse conto di quanto è difficile per mamma accettare tutto ciò.
Sento mamma sbuffare sonoramente, evidentemente frustrata per la situazione che si è creata e posso dedurre da qui che sia estremamente indecisa sulla decisione da prendere e sul da farsi.
- ha preso i nostri figli! Gli ha puntato un coltello alla gola!- esclama papà cercando di farle capire la gravità della situazione che si è creata oggi.
Tuk si abbassa velocemente, puntando il suo sguardo su di loro tramite un piccolo spiraglio ai piedi della tenda, ed io decido di seguire il suo esempio, estremamente curioso di vedere la scena e capire cosa realmente stia succedendo.
Mi abbasso il più possibile cercando di sbirciare tra i piccoli spiragli laterali della tenda, sperando di riuscire a vedere qualcosa. I miei occhi si fermano sulla figura di mia madre che ha un espressione affranta e distrutta stampata in viso, non la sta prendendo bene..
- io non so cosa fare..- sussurra mio padre prendendo delicatamente il viso di mamma tra le sue mani -ma so come proteggere questa famiglia..- sussurra sorridendole leggermente, cercando di tirarle un po' su il morale.
- cosa vuoi fare?- chiede mia madre abbassando leggermente la testa, cercando di capire quale sarà il loro, e anche nostro, piano d'azione.
- dobbiamo andare via.. sparire- dice velocemente con fare impaziente, comunicandole l'unica soluzione che è riuscito a trovare.
- e dove dovremmo andare? dovremmo scappare e nasconderci per sempre?- chiede velocemente mia madre andando subito nel panico più totale, evidentemente in disaccordo con la sua decisione.
- si Neytiri.. dobbiamo sparire- conferma papà abbassando leggermente lo sguardo, consapevole che non sarà per niente facile.. per nessuno di noi. 
- andremo a sud..- sussurra mio padre con un tono molto strano, ed anche mamma sembra essersene accorta.
- non ci credo..- sussurra con fare incredulo -tu vuoi andare lì per lei?!- chiede velocemente alzando il tono di voce, con fare quasi indignato, quasi non credendo alle parole che sono appena uscite dalla sua bocca.
Papà abbassa subito lo sguardo con fare colpevole e mamma sospira con fare frustrato, allontanandosi velocemente da lui.
Mi giro velocemente verso i miei fratelli e Kiri sembra abbastanza spaventata dalla cosa, mentre invece Lo'ak sembra solo.. curioso, estesamente curioso.
- lei chi?- chiede velocemente Tuk in un sussurro, e tutti noi abbassiamo subito il nostro sguardo su di lei, che ci guarda uno ad uno, aspettando ansiosamente una risposta.
- nessuno Tuk, nessuno.. sta tranquilla- sussurra con tono dolce Kiri guardandola in modo comprensivo, posando delicatamente una mano sulla sua spalla con fare amorevole. Alza velocemente il suo sguardo su di me e nei suoi occhi sono in grado di vedere solo il panico più totale.
- andremo a sud..- mi giro velocemente con un piccolo scatto, lasciando stare per qualche secondo mia sorella, puntando di nuovo la mia attenzione su nostra madre.
- ma per proteggere la nostra famiglia.. non per proteggere quella degli altri- dice velocemente con tono duro, per poi prendere ed allontanarsi velocemente da papà, uscendo quasi di corsa dalla nostra tenda, lasciandolo da solo, a rimuginare su questa sua decisione drastica, presa troppo velocemente.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora