Capitolo 9

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Ho le palpitazioni, il mio cuore è a mille, mi hanno lasciato qui, da solo, a crogiolarmi nella mia preoccupazione.
Sono scomparsi tutti, nessuno mi ha detto cosa avrebbero fatto, dove sarebbero andati, e poi Nay e le sue parole, "vado a salvare tuo fratello", salvare da cosa? Da chi?
Queste sono probabilmente le uniche parole che sarebbero riuscite a farmi preoccupare, e lei le ha usate tutte in una unica frase.
Come diavolo le viene di sparire così, lasciandomi così in sospeso mentre non so neanche dove diavolo sia mio fratello?
All'improvviso un rumore mi risveglia dai miei pensieri, mi giro di scatto verso l'orizzonte, e vedo uscire dall'acqua Aonung e i suoi amici, mentre se la ridono di gusto. Li guardo attentamente mentre si avvicinano alla riva e noto che tra di loro non c'è mio fratello.. cazzo.
Mi avvicino velocemente al fratello della ragazza, che continua a ridere e scherzare con i suoi amici, neanche si è accorto della mia presenza.
Con un piccolo scatto mi posizioni davanti al suo corpo, e lui viene a sbattere contro di me, non essendosi accorto della mia presenza.
Posa il suo sguardo su di me, che resto fermo a pochi centimetri dal suo corpo.
Il mio sguardo è furioso, pieno di rabbia, e lui sembra accorgersene fin da subito.
- cosa vuoi mostro?- mi chiede velocemente ad un palmo dal mio viso.. oh non ti conviene fare lo spiritoso con me propio adesso.
- dov'è mio fratello?- chiedo in un sibilo, avvicinandomi ancora di più, ma lui fa velocemente un passo indietro, mantenendo le giuste distanze.
- tuo fratello? e chi l'ha visto!- esclama ridendo con fare divertito, prendendomi evidentemente in giro. Vuole fregarmi ma lui non sa che li ho visti andare via insieme.. poco scaltro da parte sua pensare che io sia all'oscuro di tutto.
- dove l'hai portato?- chiedo di nuovo, restando fermo sulla mia idea, posando le mani sul suo petto per poi spingerlo via, facendolo indietreggiare ancora di più.
- io non mi avvicinerei mai, ne a te.. e né tantomeno a quel mostro di tuo fratello- dice guardandomi con fare di sfida, cercando di provocarmi mentre gonfia leggermente il petto.
Fa lo sbruffone? Pensa di essere migliore di me solo perché è più robusto? Beh non é cosí, avrò anche una corporatura più esile rispetto alla sua, ma questo non significa che lui sia più forte di me.
- non mi sfidare faccia di pesce..- sussurro quasi digrignando i denti facendogli capire che non sto scherzando, e che tutto voglio sembrare tranne che gentile.
Il suo sguardo cambia, diventando glaciale, ed il sorrisetto divertito scompare velocemente dalle sue labbra.
- vuoi veramente metterti contro di me, mostro?- chiede accentuando la cattiveria sulla parola "mostro", come se questo aggettivo possa veramente ferirmi in qualche modo.
- voglio sapere dov'è mio fratello..- sussurro scandendo bene ogni singola parola -adesso- dico alzando leggermente il tono di voce, non voglio perdere tempo a litigare con lui, voglio solo sapere cosa ha fatto a mio fratello.
- non lo so..- dice scandendo bene ogni singola parola, imitando me, sporgendosi leggermente in avanti, facendo diminuire la distanza tra i nostri volti.
Faccio per rispondergli mentre sento il sangue ribollirmi nelle vene, ma una mano si posa velocemente sulla mia spalla, spingendomi via con uno scatto quasi felino.
- tu sei un pazzo!- all'improvviso sento una voce femminile, giro lo sguardo e vedo Nay, che mi ha velocemente rubato il posto, urlando contro suo fratello, che la guarda abbastanza stupito dal vederla spuntare così all'improvviso.
Mi giro velocemente, iniziando a guardami intorno, sperando che con lei ci sia anche Lo'ak.
I miei occhi scorgono la figura del mio fratellino raggiungere lentamente la riva, e con uno scatto quasi automatico gli corro incontro.
Gli prendo velocemente il viso tra le mani, appena mette piede fuori dall'acqua, ispezionandolo nel miglior modo possibile mentre il mio cuore tira un sospiro di sollievo nel vederlo vivo e vegeto davanti a me.
- stai bene? sei ferito?- chiedo velocemente mentre gli giro velocemente intorno, cercando fritte o tagli su tutto il suo corpo.
- sto bene- dice con tono evidentemente scocciato, molto probabilmente dalla mia preoccupazione. Gli rivolgo subito uno sguardo agghiacciante, infastidito dal suo tono di voce, ma lui sembra fregarsene.
- come ti viene in mente di portarlo fuori dal rif?!- urla Nay contro suo fratello, puntando un dito verso Lo'ak, che sentendosi preso in causa si libera dalla mia presa e si avvicina a loro.
Sbuffo sonoramente davanti alla sua chiara dimostrazione di disinteresse verso la mia enorme preoccupazione nei suoi confronti.
Aonung guarda subito in cagnesco il ragazzo che continua ad avvicinarsi furtivamente a loro.
- è inutile che lo guardi così! la colpa è tua!- continua la ragazza difendendo mio fratello, per poi spingere via Aonung, cercando di richiamare su di se la sua attenzione.
- e se gli succedeva qualcosa? ah?!- urla ringhiandogli contro per la rabbia -sai che fine avresti fatto?!- continua senza abbassare il tono di voce.
Con passo lento e furtivo mi avvicino a loro e mi sistemo al fianco di mio fratello, volendo ascoltare anche io questa litigata in corso.
- siete degli incoscienti!- esclama la ragazza puntando il dito anche contro la banda di idioti alle spalle di suo fratello.
Uno dei suoi amici fa per prendere la parole, ma la ragazza lo zittisco subito, ringhiandogli contro, intimidendolo di restare in silenzio.
- andatevene, subito!- dice con tono duro e severo verso i suoi amici, che lentamente si allontanano da noi, ubbidendo subito, senza esitare, davanti ai suoi ordini.
- la smetti di fare la pazza?!- urla Aonung contro sua sorella, e la rabbia sembra tornare in me in un secondo, adesso se la prende con lei? Cazzo ha lasciato mio fratello da solo in mezzo al mare e la colpa è di Nay?
- la pazza?! forse tu non ti rendi conto di cosa stavi per combinare!- esclama urlando la ragazza, cercando di fargli capire che stava veramente per combinare un bel casino.
- è stata colpa mia Nay, non prendertela con lui! ho insistito io sul farmi portare fuori dal rif!- sento la voce di mio fratello proteggere Aonung e con un velocemente scatto mi giro verso di lui, fulminandolo con lo sguardo
- non prenderti le colpe al posto suo!- esclama la ragazza zittendolo subito, tirandolo fuori da questa bruttissima discussione.
Prendo velocemente mio fratello per un braccio e lo tiro con forza verso di me.
- cosa diavolo cerchi di fare?- sussurro avvicinando le labbra al suo orecchio, cercando di non farmi sentire dai due fratelli difronte a noi.
- cerco di salvare la situazione!- esclama in un sussurro, liberandosi dalla mia presa con uno strattone, per poi rivolgermi uno sguardo quasi glaciale.
Sospiro rumorosamente, evidentemente arrabbiato con lui per questa sua iniziativa di merda, che avrebbe solo peggiorato la situazione.
- tu non devi salvare niente.. evita di metterti in altri casini!- esclamo rivolgendogli uno sguardo omicida, e lui sospira infastidito dalle mie parole e dalla mia reazione davanti al suo gesto, secondo lui fatto in buona fede.
- devi crescere Aonung!- urla la ragazza contro suo fratello, ed il mio sguardo viene catturato da una piccola e minuta figura ferma al mio fianco a qualche passo da me.
Giro leggermente il capo e vedo la piccola Tsireya, con lo sguardo perso e spaventato, e gli occhi lucidi, pieni di lacrime. Dalla sua reazione intuisco che lei non li abbia mai visti litigare in questo modo, e che probabilmente sia una delle prima volte che questo accade.
- a te cosa importa che io diventi più maturo?! tanto sarai tu il capo quando papà morirà!- urla rinfacciando a sua sorella di essere la primogenita, perché tutti pensano che sia una cosa buona? Si lo è ovviamente, ma le responsabilità ed i doveri che poi ti ricadono addosso non sono per niente gradevoli e facili da sopportare.
- il popolo deve ringraziare la grande madre che sia nata io prima di te!- urla ancora più arrabbiata di prima, questa situazione non finirà per niente bene, ma per capire questo non serve di certo un alto quoziente intellettivo.
- nata prima tu? sei completamente diversa da noi- dice il ragazzo per poi afferrare con forza il polso della ragazza, tirando su la sua mano, mostrandola davanti agli occhi di tutti noi -non sappiamo neanche se possiamo considerarti nostra sorella!- esclama velocemente, e gli occhi della ragazza si spalancano all'istante.. ha toccato il tasto sbagliato, il più dolente di tutti.
Sento il respiro di Tsireya mozzarsi all'istante e un piccolo "no" sfuggire dalle sue labbra, adesso sembra ancora più sofferente di prima, e la paura nei suoi occhioni blu sembra aumentare ancora di più.
Guardo attentamente la ragazza, completamente rigida e fredda davanti alla figura di suo fratello, i suoi occhi sembrano essersi spenti, svuotati di tutta la gentilezza e la bontà che avevano. Il suo corpo freme leggermente mentre le sue mani si stringono velocemente in due pugni ben stretti, talmente stretti da far diventare bianche le sue nocche.
Con un veloce, quasi fulmineo, scatto sferra un pugno contro suo fratello, prendendolo in pieno viso, facendolo cadere rovinosamente per terra.
La ragazza si gira velocemente su se stessa ed inizia ad allontanarsi con passo veloce e furtivo da noi. Tsireya si catapulta subito su suo fratello, cercando di accertarsi che stia bene, mentre mio fratello con uno scatto si precipita a seguire la ragazza, che velocemente ha preso le distanze.
- Nay!- la richiama velocemente Lo'ak cercando di fermarla mentre io mi accovaccio velocemente al fianco di Tsireya. Poso delicatamente una mano sulla sua spalla, richiamando su di me la sua attenzione.
- portalo al villaggio, accompagnalo da tua madre e non dire niente di quello che è successo.. chiaro?- chiedo con tono dolce vedendo una piccola lacrima rigarle il viso.
Annuisce leggermente mentre stringe violentemente le sue labbra fra di loro, cercando di trattenere i singhiozzi.
Mi avvicino ad Aonung e gli afferro velocemente un braccio, facendolo avvolgere intorno alle mie spalle, per poi tirarlo su con forza, aiutandolo a rimettersi in piedi. Lascio il ragazzo ancora un po' stordito e dolorante nelle mani della sua sorellina, che mi ringrazia con lo sguardo.
Le sorrido leggermente, incoraggiandola ad andare e lei in silenzio segue il mio consiglio, trascinando suo fratello verso il villaggio, poco distante da qui.
Mi assicuro che riesca a reggerlo da sola ed appena ne ho la certezza mi giro velocemente su me stesso ed inizio a correre verso i due ragazzi, distanti una decina di metri da me, e per fortuna si sono fermati.
La reazione della ragazza è stata del tutto inaspettata, ma evidentemente Aonung se lo meritava quel pugno per ciò che ha detto.
Rallento lentamente la mia corsa, tornando a camminare appena mi avvicino a loro.
Mi fermo al fianco di mio fratello, rivolgendogli un velocemente sguardo, per poi puntare i miei occhi su Nay.
Ha gli occhi spenti, come se adesso non fosse più in grado di provare emozioni, le sue pupille sono talmente ristrette che risultano come un puntino minuscolo in quel mare di miele.
Non smette di ringhiare, sembra quasi un animale allo stato brado, incapace di intendere e di volere, come se la sua parte "umana" fosse svanita, rinchiusa in qualche piccolo angolo remoto della sua mente.
Lo'ak sembra del tutto tranquillo, come se non ci fosse niente di strano nell' atteggiamento della ragazza davanti a noi.
Decido di agire, voglio provare ad aggiustare la situazione, a salvare il salvabile, e faccio qualche piccolo passo verso di lei, ricevendo subito un ringhio gutturale da parte sua, che mi fa sussultare leggermente.
Porto velocemente le mani davanti al mio corpo, cercando di farle capire che non ho intenzione di farle del male.
Sento dei passi veloci dirigersi verso di noi, e lo sguardo di Nay viene catturato dal proprietario di quei passi, spostando la sua attenzione da me.
- Nay.. guarda me- dico mettendo due dita davanti ai suoi occhi, richiamando la sua attenzione su di esse, e lentamente le sposto verso il mio viso, facendole segno di guardarmi, ed i suoi occhi sembrano ubbidire davanti ai miei comandi, seguendo le mie dita senza alcun cenno di esitazione.
Continuo ad avvicinarmi lentamente a lei, mentre i suoi occhi sembrano non volersi staccare dai miei, come se fossero attratti dal mio sguardo. Allungo lentamente una mano verso di lei, posandola delicatamente sul suo braccio, ma lei come per istinto mi ringhia contro.
- respira Nay..- sussurro con tono dolce, cercando di tranquillizzarla il più possibile, è così tremendamente rigida e tesa. Faccio scivolare lentamente la mia mano sulla sua pelle, circondandole le spalle con un braccio.
Mi ringhia leggermente contro, di nuovo, cercando di opporsi, ma rimane immobile sotto il mio tocco, come se il suo corpo riuscisse a rispondere solo ai miei comandi.
- respira..- sussurro di nuovo con tono calmo, fermandomi completamente per qualche secondo, per poi continuare ad avvicinarmi lentamente a lei.
La stringo delicatamente a me e poso lentamente una mano sulla sua testa, iniziandole ad accarezzare i capelli, mentre spingo leggermente la sua testa, facendola posare contro il mio petto.
- segui il mio respiro..- dico con un filo di voce, sperando che anche stavolta segua le mie direttive.
Resiste al mio controllo per qualche secondo, per poi lasciarsi completamente andare, abbandonandosi contro di me.
All'improvviso sento le sue braccia avvolgersi lentamente intorno al mio busto, e le sue mani posarsi delicatamente sulla mia schiena.
Sussulto leggermente sotto il suo tocco, così estremamente delicato, ed i miei battiti accelerano velocemente, cogliendomi del tutto alla sprovvista.
Alza leggermente la testa dal mio petto, accorgendosi di questa strana reazione che ha avuto il mio corpo sotto il suo tocco, e punta il suo sguardo su di me. Abbasso la testa verso di lei, facendo incrociare i nostri sguardi, e finalmente riesco a riconoscere i suoi occhi, che sembrano essere tornati alla normalità.
All'improvviso si allontana da me con un piccolo scatto, cogliendomi di sorpresa, non me lo spettavo lo ammetto.
Il suo sguardo si posa velocemente dietro le mie spalle, per qualche secondo, per poi riportarlo su di me.
Sembrava essere tornato tutto alla normalità, ed eppure non capisco perché adesso stia reagendo in questo modo.
Abbassa velocemente lo sguardo, puntandolo sulla sabbia sotto di me, e si incammina velocemente verso il villaggio, superandoli con fare furtivo, sussurrando un semplice e flebile "sto bene", per poi sparire dalla mia vista, lasciandomi qui, fermo ed impalato, a guardare il punto in cui fino a poco fa c'era lei, non sapendo come comportarmi o come reagire.
Dopo minuti interminabili di silenzio sento una piccola mano posarsi delicatamente sulla mia spalla.
- tutto bene?- chiede gentilmente la riccia, giro leggermente il capo, posando il mio sguardo su di lei, che mi sorride evidentemente dispiaciuta per ciò che è appena successo.
- si.. sto bene- rispondo cercando di non farle notare che in realtà non è cosi, rivolgendole un piccolo sorriso.
Mi guarda con fare preoccupato, non credendo alle mie parole, non sono stato abbastanza convincente forse..
Poso delicatamente una mano sulla sua, cercando di tranquillizzarla.. la sua dolcezza sembra non avere limiti, ed è così tanto gentile con tutti.
- sei molto gentile.. grazie di esserti preoccupata, ma sto bene- dico girando lentamente su me stesso, liberando la mia spalla dalla sua presa -davvero..- dico cercando di convincerla, notando che non ha creduto per niente alle mie parole.
Giro lo sguardo e punto i miei occhi sulla figura della ragazza, ormai molto lontana da noi, e sospiro silenziosamente.
- è irascibile ed impulsiva..- dice la riccia notando il mio sguardo fermo su sua sorella, che continua ad allontanarsi sempre di più da noi -ed ha sempre sofferto per quei particolari che la rendono.. unica- sussurra riferendosi alla sua "diversità" e alla reazione che ha avuto davanti alle "accuse" di Aonung di non essere realmente loro sorella.
- ma se ama qualcuno.. sarebbe capace di fare l'impossibile pur di proteggerlo e renderlo felice- continua sorridendo leggermente al pensiero di sua sorella, che ama da morire, più di se stessa -ho imparato da lei ad essere sempre gentile ed altruista.. io ho imparato e lei ha dimenticato- conclude con tono amareggiato, abbassando lo sguardo sulla sabbia sotto di noi.
- che significa?- chiedo leggermente confuso, ma tremendamente curioso di sapere la risposta.
- crescendo ha iniziato a chiudersi in se stessa.. adesso è molto più indifferente con chi non conosce, ha smesso di fidarsi ciecamente dal primo istante, di dare tutto quello che ha senza avere la certezza che l'altra persona faccia lo stesso- continua cercando di spiegarmi in breve cosa sia successo a sua sorella.
- minimizzare le perdite..- sussurro ragionando a voce alta sulle sue parole, riferendomi al pensiero "se non amo, non soffro".
- si.. per evitare di soffrire- sussurra Tsireya, facendomi capire che il mio pensiero è del tutto giusto.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora