Capitolo 53

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Sospiro silenziosamente mantenendo i miei occhi fissi sul soffitto.
La mia mente non fa altro che pensare e ripensare a ciò a cui ho assistito ieri sera.. mio padre vede Nay come se fosse sua figlia, la figlia che ha perso ma che ha appena ritrovato.
Chiedo tanto? Chiedere che mio padre sia orgoglioso di me.. è troppo?
Le mie orecchie si rizzano ed abbasso leggermente lo sguardo verso la ragazza stesa al mio fianco.
Si passa lentamente le mani sul viso, massaggiandosi le tempie con due dita.. chissà a cosa sta pensando.
Con un piccolo scatto si gira di lato, dandomi le spalle, posando una guancia contro il mio braccio, al quale si aggrappa mentre lo utilizza come cuscino.
Alzo leggermente la testa per guardarla senza che lei se ne accorga ed un piccolo sorriso compare sulle mie labbra. Uno sbuffo mi fa sussultare leggermente mentre la ragazza piagnucola leggermente, evidentemente infastidita da qualcosa.
Sospiro silenziosamente mentre mi avvicino con cautela a lei. La mia mano libera si posa sul suo fianco mentre mi giro su un fianco, avvicinandomi al suo corpo, facendo scontrare delicatamente la sua schiena contro il mio busto.
Le mia dita scivolano sulla sua pelle fino a far avvolgere il mio braccio attorno alla sua vita, tirandola ancora un po' di più verso di me, azzerando completamente la distanza tra di noi.
- sei già sveglia..- sussurro con la voce ancora impastata dal sonno, ormai concluso a causa dei miei pensieri così asfissianti.
Annuisce leggermente con il capo contro il mio braccio, rispondendo in modo affermativo alla mia domanda.
- come mai?- chiedo dolcemente mentre mi sistemo al meglio dietro le sue spalle.
- non ho sonno..- dice in un sussurro, ma qualcosa mi fa pensare che mi stia mentendo.. c'è qualcosa che non va.
- dimmi la verità..- dico con voce bassa, insistendo sul sapere la verità che mi sta tenendo nascosta.
Mi abbasso verso di lei, posando il mento sulla sua spalla per poi posare la mia guancia contro la sua testa, sentendo il suo respiro irregolare e profondo sfiorarmi la pelle del braccio, facendomi rabbrividire leggermente.
- è la verità- dice continuando a mentirmi spudoratamente.. sa che la conosco fin troppo bene e sa anche che sono perfettamente cosciente che lei mi stia mentendo, quindi perché non dirmi direttamente la verità Nay?
- Nay..- sussurro richiamandola, facendole intuire che so che c'è qualcosa non va -che hai amore?- chiedo con tono dolce, cercando di abbindolarla utilizzando un nomignolo che so perfettamente che effetto le provoca.
Il suo corpo si irrigidisce all'istante, facendomi sorridere ampiamente davanti a questa sua reazione.
- ancora reagisci così?- chiedo ridacchiando leggermente dopo la sua reazione, prendendola evidentemente in giro per cercare di scioglierla un po', in modo tale che sarà ancora più facile per me strapparle la verità di bocca.
- non mi sono ancora abituata..- esclama con voce bassa, giustificando la sua reazione con fare leggermente imbarazzato.
- a cosa?- chiedo continuando a ridere mentre mi tiro leggermente su, in modo tale da poterla guardare dall'alto -al fatto che adesso sei mia moglie?- chiedo inclinando leggermente la testa di lato, per poi chinarmi verso di lei e lasciarle un piccolo bacio sulla spalla.
Sospira silenziosamente mentre gira su se stessa, stendendosi a pancia in su contro la rete, posando la sua testa contro il mio braccio.
Annuisce leggermente mentre io continuo a sorriderle.. ancora reagisce così, nonostante tutto il tempo che è trascorso e tutto ciò che abbiamo passato insieme.
- mi dici cos'hai?- chiedo di nuovo, per niente intenzionato a demordere -per favore..- sussurro pregandola, supplicandola di dirmi la verità.
Avvicino due dita al suo corpo, spostando con la punta di esse alcune treccine ribelli dalle spalle.
Una mano si posa sulla mia guancia, tirandomi poi verso di se, avvicinandomi bruscamente al suo viso.
- ho solo un po' di mal di testa..- sussurra per poi far scontrare velocemente le nostre labbra.
Ancora? Sono giorni ormai che ha questo mal di testa.. ecco spiegato il perché non volesse dirmelo.
Poso la mano libera sul suo fianco, utilizzandolo come punto d'appoggio e mi tiro indietro, ponendo fine a questo bacio rubato, utilizzati per non farmi parlare e controbattere.
- Nay sono giorni che ormai va avanti questo mal di testa- dico evidentemente preoccupato, avrebbe dovuto dirmelo prima.
- è solo un mal di testa- dice velocemente cercando di tranquillizzarmi, avvicinandosi di nuovo a me, facendo scontrare di nuovo le nostre labbra.
- dovresti farti controllare da tua madre- dico non appena mi allontano dalle sue labbra, rovinando il suo tentativo di farmi stare zitto.
- non ce n'è bisogno..- sussurra con voce roca e provocante. All'improvviso le sue mani si posano sulle mie spalle e con una piccola spinta mi allontana da se, spingendomi a stendermi con la schiena contro la rete.
Si tira su, sistemandosi a cavalcioni sul mio bacino.. sono preoccupato per te, non cercare di distrarmi così.
- ce n'è bisogno amore- dico ribadendo il fatto che dovrebbe seriamente farsi controllare da sua madre.
Si avvicina silenziosamente a me, posando le sue labbra sulla mia pelle, lasciando diversi baci che creano una scia, che segue perfettamente il perimetro della mia mandibola. Le mie dita iniziano a formicolare e la mia mente ad annebbiarsi.. nonostante il fatto che io stia facendo di tutto pur di non farmi abbindolare da lei e dalle sue labbra.
- sta zitto..- sussurra vicino al mio orecchio mentre scende lentamente verso il mio collo.
Le mie mani si posano automaticamente sui suoi fianchi, stringendo la sua pelle tra le mie dita, nel vano tentativo di opporle resistenza.. impresa non del tutto facile per me.
- Nay..- la richiamo facendo un tremendo sforzo nel tirar fuori la voce, nonostante i miei inutili tentativi di rimanere lucido -devi farlo- dico con tono sicuro e voce tremolante.. finiamo questo discorso e poi faremo tutto ciò che vuoi tu.
Con uno scatto fulmineo si allontana da me e si tira su, spostandosi da sopra il mio corpo per poi stendersi al mio fianco. Sul suo viso compare un broncio abbastanza pronunciato ed i suoi occhi sono puntati sul soffitto sopra di noi. Incrocia le braccia al petto e sbuffa rumorosamente con fare infastidito, facendomi capire che si è "offesa".
- sai che lo dico per te..- dico con un filo di voce, cercando di sembrare il più gentile possibile. Mi giro verso di lei, stendendomi lungo un fianco e mi avvicino al suo corpo, lasciandole un piccolo bacio sul braccio, nel tentativo di scioglierla.
Non mi rivolge neanche uno sguardo ma in compenso mi risponde con una linguaccia, che provoca in me una piccola risata.
- mi terrai il broncio per tutta la giornata?- chiedo continuando a ridacchiare mentre mi avvicino ancora di più a lei, per poi tirarmi su con uno scatto e sistemarmi sopra al suo corpo. Poso una mano sopra la sua testa, utilizzandola come appoggio, mentre non smetto neanche per un'istante di osservarla.
Annuisce energicamente con fare affermativo, cercando in tutti i modi di non incontrare il mio sguardo.
- sicura?- chiedo di nuovo sorridendo leggermente mentre lei continua a rispondermi con dei cenni del capo.
Mi avvicino lentamente a lei, lasciando un piccolo bacio a fior di pelle all'angolo della sua mascella, nel tentativo di attirare la sua attenzione.
- dai amore..- sussurro vicino al suo orecchio, ed il suo corpo rabbrividisce di nuovo davanti al modo in cui l'ho chiamata mentre un piccolo sorrisetto soddisfatto compare sulle mie labbra.
Lascio qualche piccolo bacio lungo il suo collo, sentendola tremare leggermente sotto il mio tocco, ma continua a restare immobile sotto di me.
-Nay..- la richiamo con un filo di voce, e lei mi concede un piccolo sguardo con la coda dell'occhio, senza sbilanciarsi troppo.
- non mi tenere il broncio..- sussurro quasi con tono supplichevole mentre inizio ad accarezzarle il fianco con la punta delle dita.
Respira profondamente mentre gira completamente il capo verso di me, puntando i suoi occhi nei miei.
Il respiro le si mozza per qualche secondo, guardandomi con occhi persi ed innamorati.. non guardarmi così.
Con un piccolo scatto mi prende il viso tra le sue mani e si catapulta su di me, facendo scontrare violentemente le nostre labbra.
- lo prendo come un si?- chiedo in un sussurro allontanandomi leggermente dalle sue labbra, riferendomi al fatto di andare da sua madre a farsi controllare.
- dio mio..- sussurra con fare infastidito -sta zitto..- sussurra per poi avvicinarsi di nuovo al mio viso, facendo scontrare nuovamente le nostre labbra, facendomi sorridere per il suo riuscito tentativo di farmi restare in silenzio.












𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora