Capitolo 32

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- mi raccomando, non allontanarti mai da noi..- dico abbassandomi verso il pavimento, sedendomi sulle mie stesse ginocchia -sta sempre vicina a Kiri o a me.. nel caso non dovessi vederci resta vicino a Tsireya- dico con fare autoritario ma comunque dolce, cercando una conferma da parte della bambina ferma davanti a me, che annuisce energicamente con il capo mentre resta saldamente aggrappata alla gamba di nostra sorella.
-siete pronti?- chiede all'improvviso la voce della riccia, mi giro velocemente su me steso e vedo la ragazza in questione ferma sull'uscio dell'ingresso, spuntando solo con la testa da dietro la parete della nostra capanna.
-certo- dico tirandomi velocemente su, girandomi completamente verso di lei, dando le spalle alle mie sorelle -andiamo..- dico con un filo di voce, facendo segno ad entrambe di seguirmi.
-Lo'ak?- chiede la riccia con voce spenta, ed anche con un piccolo pizzico di preoccupazione ed interesse, cerca di dimostrarmi che non gli interessa più di mio fratello dopo quello che è successo tra lui e Nay, ma io non le credo.. non potrebbe mai convincermi del contrario.
-non viene..- sussurro con fare dispiaciuto mentre mi avvicino a lei, fermandomi davanti alla sua figura. Lei alza subito gli occhi al cielo e sbuffa sonoramente, evidentemente infastidita da ciò, sono ormai giorni che si evitano a vicenda.
La riccia si raddrizza velocemente e con un piccolo scatto si allontana dalla parete della nostra capanna e si incammina tra i vasti e dispersivi corridoi di questo villaggio.
Sospiro silenziosamente e scrollo subito le spalle, odio vederla così triste, ma come posso darle torto? Ha pienamente ragione ad essere arrabbiata, anzi, più che arrabbiata sembra essere delusa, si aspettava altro da Lo'ak.. e l'ultima cosa che voleva, come anche io, era vederlo saltare addosso a sua sorella.

Velocizzo il passo, raggiungendo la riccia in pochi passi, e mi sistemo al suo fianco.. sento che ha bisogno di parlare, di liberarsi, di sfogarsi. So che con sua sorella non sarebbe in grado di farlo perché avrebbe paura di farla sentire in colpa, ma io sono suo amico e ho il dovere morale di starle vicino ed assisterla, di essere la sua spalla su cui piangere.
- che hai?- chiedo con fare gentile, sorridendo leggermente, non voglio costringerla a dirmi come si sente e cosa prova, ma un minimo devo insistere.. almeno devo provarci.
-secondo te?- mi chiede con fare ovvio, come se la risposta fosse anche fin troppo scontata.
- come stai?- chiedo dopo qualche secondo di silenzio, maledicendomi da solo per averle posto una domanda cosi tremendamente stupida.
-sto bene Neteyam..- dice con tono freddo e apatico per poi velocizzare il passo, lasciandomi dietro di se mentre si allontana.
Si avvicina al piccolo sbocco sulla spiaggia e con un piccolo salto supero il gradino che divide il pavimento del villaggio dalla sabbia.
Chiudo gli occhi per qualche secondo e sospiro amaramente per poi velocizzare ancora di più il passo con un piccolo scatto, intento a raggiungerla e affiancarla per una seconda volta.
- so che mio fratello è uno stronzo..- dico con fare consapevole e comprensivo, chi più di me può darle conferma di ciò?
-ma io non sono come lui.. io non sono lui Tsireya- dico con un filo di voce, cercando di farle capire che io, a differenza di mio fratello, sono molto più empatico.. e che soprattutto ci tengo molto a lei.
Si gira di scatto verso di me, fermandosi all'improvviso sul posto, e mi guarda con gli occhi leggermente spalancati, come se fosse rimasta sorpresa da ciò che le ho appena detto.
- so che non sei come lui..- sussurra sospirando silenziosamente mentre abbassa il capo, cercando di nascondersi dal mio sguardo -ma adesso non me la sento di riaprire di nuovo il discorso..- sussurra schiarendosi leggermente la voce con un piccolo colpo di tosse, come se si stesse imponendo da sola di tornare ad avere il suo solito atteggiamento allegro ed estroverso.
-capisco..- sussurro comprendendo il fatto che lei sia ancora ferita da ciò che è successo, che adesso non se la senta di parlarne apertamente con me, la ferita è ancora troppo fresca.
-quando sarai pronta io sarò qui.. ci sarò sempre per te- sussurro sorridendole leggermente, lei alza il suo sguardo sorpreso e stupito su di me ed un piccolo sorriso compare lentamente sulle sue labbra, increspandole leggermente.
-andiamo dai..- dico posando una mano sulla sua testa, sfregandola leggermente su di essa, scompigliandole leggermente i lunghi ricci che le incorniciano il viso. Ridacchia leggermente e si scosta velocemente da sotto la mia presa, scappando da me mentre si risistema al meglio i capelli, passandosi le mani tra di essi.
Scuoto leggermente il capo ridendo divertito per la reazione che ha avuto, ed appena giro lo sguardo vedo davanti a me due figure, tra cui Aonung, e dopo qualche secondo di attenta analisi riconosco la folta chioma di treccine di Nay, girata di spalle.
So che hanno fatto finalmente pace, e sono felice di ciò, ma non sono ancora in grado di fidarmi completamente di Aonung, ha detto fin troppe cattiverie su di lei in questi mesi e si è comportato veramente male nei confronti di entrambe le sue sorelle..
Tsieya si incammina verso di loro e velocemente li sorpassa, facendo poco caso a loro. Seguo la riccia, avvicinandomi con passo lento e felpato al corpo della ragazza dagli occhi color miele, che ancora non si è accorta della nostra presenza. Poso una mano sul suo fianco mentre le passo lentamente affianco, facendo scorrere delicatamente le mie dita sulla sua pelle. Mi avvicino a lei con uno scatto le lascio un piccolo bacio a fior di pelle sulla guancia, per poi sorpassarla velocemente.
Mi giro su me stesso, iniziando a camminare all'indietro, i miei occhi sembrano non volersi separare da lei e dalla sua figura. I suoi occhi si fermano su di me ed un piccolo sorriso compare spontaneamente sulle sue labbra, facendo sorridere anche me di conseguenza. Sarei tentato di richiamare il mio Ikran, correre da lei, prenderla di forza e portarla via, lontano dal caos che ci circonda, solo per passare il resto della mia giornata con lei.. sarei veramente tentato di farlo se solo non avessi già promesso a Tsireya che sarei andato con loro oggi. Sospiro silenziosamente e le rivolgo un piccolo e fugace occhiolino, per poi girarmi e correre verso le mie sorelle e Tsireya, che mi stanno già aspettando in acqua. Mi sono dovuto trascinare via da solo, altrimenti non sarei più riuscito ad allontanarmi da lei.
- dove andate?- chiede Nay alzando il tono di voce alto per farsi sentire meglio a causa della notevole distanza tra di noi.
- li porto a vedere l'albero delle anime!- esclama Tsireya spiegando velocemente cosa faremo oggi, mentre io richiamo il mio Ilu producendo un verso abbastanza acuto e strillante. Dopo qualche secondo di attesa vedo la testa della bestia spuntare dalla superficie dell'acqua, intento ad avvicinarsi velocemente a me. Con un piccolo salto mi siedo sulla sua groppa, afferro la mia treccia e faccio velocemente intrecciare le nostre estremità nervose, consolidando il legame tra di noi.
- ci vediamo dopo!- urlo girandomi verso la ragazza, sorridendo come un perfetto deficiente.
- Neteyam!- mi richiama la voce di mia sorella, cercando di catturare di nuovo tutta la mia attenzione. Mi giro velocemente verso di lei, distogliendo momentaneamente i miei occhi dalla figura della ragazza dagli occhi color miele.
-farai il dolce innamorato più tardi, adesso dobbiamo andare!- esclama prendendomi evidentemente in giro, alzo velocemente gli occhi al cielo e le rispondo con una veloce linguaccia, divertito dalla sua stupida ed insulsa presa in giro.
Punto di nuovo il mio sguardo verso la riva, vedendo la ragazza, affiancata da suo fratello, dirigersi in groppa al suo ilu verso il gruppetto di idioti.
-devo venire per forza?- chiedo ad alta voce, pronto a invertire la mia rotta e correre da lei, gli amici di Aonung non mi piacciono per niente, l'hanno sempre presa in giro da quando siamo arrivati su quest'isola, in più tra di loro c'è anche Roxto, ed io non mi dimenticherò mai che ha provato a baciarla davanti ai miei occhi.
- se la sa cavare da sola.. puoi stare tranquillo- dice la riccia con tono comprensivo mentre si avvicina a me, affiancandomi con il suo ilu, come se fosse riuscita a leggere nella mia mente e scoprire le mie preoccupazioni. Mi giro verso di lei e la guardo con fare leggermente sofferente, sa che a malapena riesco a starle lontano.
- devi fidarti di lei..- sussurra riferendosi al fatto che Roxto abbia provato a baciarla qualche giorno fa.
- io mi fido ciecamente di lei..- dico con un filo di voce mentre lentamente raggiungiamo il confine del reef. La riccia mi rivolge un piccolo sorriso, felice di aver sentito queste parole, così sincere, uscire dalle mie labbra, per poi immergersi sotto la superficie dell'acqua con un piccolo scatto.
Rivolgo un ultimo e veloce sguardo alla ragazza dagli occhi color miele, cacciando un piccolo sospiro di frustrazione, per poi immergermi anche io in acqua, pronto a seguire la riccia.
L'acqua gelida avvolge bruscamente il mio corpo, facendomi rabbrividire leggermente sotto il suo rigido contatto. Il più sconfinato blu ci circonda mentre velocemente nuotiamo tra le forti e burrascose correnti.
La riccia davanti a noi risale in superficie, riprendendo finalmente fiato dopo minuti quasi interminabili di apnea. Seguo i suoi movimenti e le sue azioni, ritrovandomi davanti agli occhi un'altissima parete di roccia, con un piccolo spiraglio alla base di essa, lasciando una piccola apertura poco sopra la superficie dell'acqua, in modo tale da poterla superare.
-questa è la baia degli antenati- dice Tsireya accovacciandosi sul dorso del suo blu mentre passa sotto la piccola e stretta entrata, Kiri segue subito la riccia, facendo accovacciare anche la piccola Tuk, estremamente curiosa di sapere cosa le aspetta di vedere al di là del muro di pietra.
Le seguo senza opporre troppa resistenza, accovacciandosi su me stesso, facendo aderire perfettamente il mio petto contro la pelle liscia e bagnata del dorso del mio ilu, stringendomi contro di lui. I raggi accecanti del sole mi colpiscono violentemente non appena supero il confine dell'ombra, sfoderando davanti ai miei occhi uno spettacolo quasi mozzafiato.
Una piccola distesa d'acqua, circondata solo da altissime pareti di roccia, e piccole regioni di roccia che fluttuano per aria, riportandomi con la mente ai monti alleluia, riportandomi a casa mia..
Davanti a noi un enorme montagna, scavata dal tempo, e con i suoi spuntoni crea un semicerchio, ed i contorni di Polifemo coincidono perfettamente con essi, creando un cerchio perfetto.
-questo è il nostro luogo più sacro..- dice Tsireya sorridendo con fare soddisfatto per le reazioni stupite che è riuscita ad ottenere da noi mostrandoci questa meraviglia della natura.
-l'eclissi è il momento migliore della giornata per venire qui- ci dice sorridendo per poi farci segno con un gesto della mano di seguirla.
Mi porto una mano sopra la testa, cercando di proteggere i miei occhi con un pò di ombra dai raggi violenti del sole che sta lentamente sparendo dietro le spalle di Polifemo.
-ecco.. questo è l'albero delle anime- dice la riccia risvegliandomi velocemente dal mio piccolo e momentaneo stato di trans, indicando con una mano un punto ben preciso sotto la superficie dell'acqua. Sotto di noi si presenta un enorme albero, completamente sommerso sotto la superficie, che ha le sembianze di un enorme fiore, caratterizzato da questi strani e stravaganti rami che sembrano dei bellissimi petali, che colorano l'acqua di diverse sfumature di viola.
- pronti?- ci chiede girandosi completamente verso di noi, pronta ad interrompere il legame con il suo ilu e buttarsi in acqua. Punta i suoi occhioni azzurri sulle mie sorelle, che annuiscono subito, pronte a seguirla in qualsiasi occasione, per poi posarli su di me cercando convinzione nei miei occhi. Con un piccolo cenno del capo le do conferma che la seguirò senza esitare neanche per un istante.
La riccia si cala velocemente in acqua, scivolando lungo il fianco del suo ilu, ed io e le mie sorelle la seguiamo. Sotto la superficie dell'acqua si nasconde uno spettacolo mozzafiato, questo albero maestoso davanti a noi, con questi rami estremamente colorati che mi richiamano verso di loro con una strana forza magnetica.
Poso un attimo il mio sguardo su Tsireya, chiedendole con gli occhi il permesso per avvicinarmi ad esso, e lei con un piccolo sorriso mi risponde con un piccolo cenno della testa, incoraggiandomi ad andare. Senza darle il tempo di ripetermelo una seconda volta mi allontano da loro con un piccolo scatto, nuotando con estrema fretta verso di esso. Mi fermo davanti ad uno dei numerosi rami, che mi illumina il viso, abbagliandomi leggermente. Con un piccolo scatto afferro la treccia dietro le mie spalle, facendola scorrere lentamente tra le mie dita. Avvicino le mie estremità nervose al centro del ramo, facendo intrecciare i miei filamenti nervosi attorno ad esso. Il mio cuore perde istintivamente qualche battito mentre sento il mio corpo elettrizzarsi all'istante. Chiudo lentamente le palpebre, lasciandomi completamente trasportare da questa stranissima ma allo stesso tempo bellissima sensazione, lasciandomi accecare da piccoli lampi di luce.
Dopo diversi secondi i bagliori di luce si bloccano, e le mie orecchie si rizzano subito sentendo il fruscio lento e delicato delle onde che si infrangono contro la riva. La brezza si scontra delicatamente contro il mio viso, facendomi respirare l'aria salmastra e leggermente aspra. La sabbia soffice sotto i piedi che mi invita a muovermi, quasi costringendomi a camminare su di essa. Sospiro silenziosamente sentendomi tremendamente leggero, sereno e spensierato.
Apro lentamente gli occhi e mi ritrovo davanti lo spettacolo mozzafiato di questa lunghissima ed infinita spiaggia, bagnata dalle piccole onde del mare, colorate da varie sfumature di rosso a causa dell'eclissi in corso.
-bello vero?- chiede all'improvviso una voce estremamente familiare al mio fianco, ed io giro velocemente il capo nella direzione dalla quale viene questa voce ed un ampio sorriso compare spontaneamente sulle mie labbra.
-mai quanto te..- sussurro lentamente mentre sento i miei occhi illuminarsi davanti all'immagine della ragazza dagli occhi color miele, stretta attorno al mio busto mentre il mio braccio le avvolge le spalle.
-sei sempre il solito..- dice ridacchiando leggermente, evidentemente imbarazzata per le parole che ho appena detto.
La guardo attentamente mentre il sorriso sulle mie labbra si allarga sempre di più, Eywa mi sta facendo vedere lei, proprio lei.. perché? Sta cercando di dirmi qualcosa? Di farmi capire qualcosa che ancora non ho scoperto?
-a che stai pensando?- mi chiede puntando il suo sguardo su di me solo per qualche secondo, per poi tornare a guardare davanti a se e ad ammirare la meraviglia di questo paesaggio estremamente magico.
La guardo abbastanza confuso ed anche leggermente sorpreso, come fa a sapere o a capire che mi sto perdendo da solo in questo mare di pensieri che mi sta travolgendo?
- sento i tuoi pensieri da qui- dice prendendomi evidentemente in giro, probabilmente ho un'espressione pensierosa in volto e lei vuole sapere cosa sta succedendo nella mia mente.
-perché?- chiedo inclinando leggermente la testa di lato, mentre le sue sopracciglia si corrugano leggermente, evidentemente confusa dalla domanda che le ho appena posto.
- perche proprio tu?- chiedo rivolgendole questa domanda come se stessi parlando direttamente con la grande madre, illudendomi da solo che lei possa darmi una vera e propria risposta parlando tramite le labbra della ragazza dagli occhi color miele.
Mi allontano leggermente da lei, che si ferma sul posto all'istante, e con un piccolo passo mi posiziono davanti al suo corpo. Le mie mani si posano sulle sue guance, facendo intrecciare le mie dita tra i suoi capelli, che stranamente in questa "visione" non son intrappolati in piccole e strettissime treccine, ma sono liberi, lasciando smuovere dal vento i suoi numerosi ricci.
-perché mi sta facendo vedere proprio te..?- chiedo analizzando attentamente i suoi occhi, cercando una qualsiasi risposta al loro interno.
Il respiro le si mozza all'istante, restando in apnea per qualche secondo mentre un piccolo accenno di sorriso spunta sulle sue labbra.
- forse siamo solo destinati a stare insieme- dice con un filo di voce con gli occhi estremamente sinceri.
Le mie labbra si distendono lentamente in un ampio sorriso, evidente conferma dell'ondata di felicità che mi ha pienamente travolto.
Mi sta realmente dicendo che era destino che io e lei stessimo insieme? Che eravamo destinati a stare insieme, destinati ad incontraci.. destinati ad amarci.
Allunga una mano verso il mio viso, spostando da davanti ad esso qualche treccina sfuggita dalla mia rigida restrizione.
- la grande madre vuole questo..- dice sorridendomi leggermente mentre con gli occhi segue i piccoli movimenti delle sue dita, che tracciano con estrema precisione i contorni delle piccole strisce sul mio viso.
- cosa vuole?- chiedo con un po' di difficoltà, sentendomi così stranamente confuso ma anche così stranamente felice per le sue parole.
- che il nostro amore sia duraturo..- dice inclinando leggermente la testa di lato -lei sapeva già che ci saremo amati alla follia..- continua dandomi spiegazioni che so perfettamente che non vengono direttamente da lei, ma che è la grande madre a fargliele dire.
Mi sta facendo vedere lei e mi sta facendo sentire queste parole dalle sue labbra,
come se volesse darmi un'ulteriore conferma che noi due ci sia innamorati e ci amiamo anche per volere suo.
- amore mio..- sussurra mentre nei suoi occhi si accende una piccola scintilla, mai vista prima d'ora.. che li rende ancora più belli del solito.
-la grande madre sa..- continua a sussurrare ad un palmo dal mio viso, facendomi entrare in uno stato di totale confusione.
- cosa sa?- chiedo dopo qualche secondo di riflessione, ancora troppo accecato dal modo in cui mi ha chiamato.. fino ad ora non mi aveva mai chiamato così.
- che io amo te come tu ami me..- dice con un filo di voce guardandomi insistentemente negli occhi con questa estrema sincerità che li contraddistingue.
- tu mi ami..?- chiedo con un filo di voce, che trema leggermente, incredulo da ciò che ha appena detto, e anche un po' spaventato per ciò che potrebbe dirmi.
Un piccolo sorriso le distende le labbra, facendomi mozzare il fiato per la bellezza che esso emana.
-Neteyam..- sussurra richiamandomi con un po' di imbarazzo nel tono di voce -io..- viene interrotta all'improvviso, ed il buio mi circonda all'improvviso, come se la luce del sole si fosse spenta all'improvviso.
Sotto le dita non sento più il calore della sua pelle ed un brusco strattone mi risveglia da questo sogno, interrotto nel momento più bello.. nel momento delle spiegazioni.
Riapro di scatto gli occhi, tornando bruscamente alla realtà, che mi colpisce duramente come un pugno in pieno viso.
Metto a fuoco il mondo intorno a me, ricordandomi all'improvviso di stare sott'acqua. Mi ritrovo davanti la figura della riccia, con un'espressione spaventata in volto e gli occhi sbarrati dalla paura.
Giro il capo, seguendo attentamente il suo sguardo, puntando i miei occhi in un punto ben preciso.
Il mio cuore sembra fermarsi, smettendo di battere per diversi e quasi infiniti secondi mentre un senso di vuoto inizia a farsi spazio nel mio petto, lasciandomi travolgere completamente da questo senso innato ed immenso di paura.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora