Il vento mi accarezza dolcemente il viso, riportandomi in dietro nel tempo.
Chiudo lentamente gli occhi , facendomi cullare da questa bellissima sensazione di leggerezza e spensieratezza.
- ti stai addormentando?- sento la voce di mio fratello sovrastare il rumore del vento, risvegliandomi così dal mio piccolo momento di pace.
Giro lo sguardo e lo punto su di lui, che ha questo piccolo ghigno stampato sul viso.
- no.. però speravo di non sentire più la tua voce- esclamo alzando il tono di voce, prendendolo evidentemente in giro. Mi risponde con un veloce dito medio che suscita in me una piccola risatina.
- che facciamo?- mi chiede evidentemente annoiato, ormai volare non ci trattiene più dalla noia delle giornate.
Abbasso il mio sguardo sulla grande isola sotto di noi, ed il mio sguardo viene catturato da una figura, piccola e minuta, che velocemente abbandona le mura del villaggio e si allontana da esso.
- se corri da lei sembrerai un disperato, lo sai vero?- chiede mio fratello richiamandomi dall'analizzare quella figura.
Gli rivolgo subito uno sguardo scocciato, sapendo che lui non è molto d'accordo su questo avvicinamento che sta avvenendo tra me e la ragazza.
- io lo dico per te!- esclama cercando di scusarsi e di giustificare ciò che ha detto.
- tu vai.. io faccio un altro giro- dico rivolgendogli un veloce sguardo, e lui subito alza gli occhi al cielo.
- come vuoi tu..- dice per poi abbassarsi velocemente di quota ed allontanarsi da me, intento a tornare a casa.
Guardo quella figura continuare a camminare con passo svelto e veloce, ed un piccolo sorriso spunta sulle mie labbra.
La bestia sotto di me inizia a scendere velocemente di quota, prendendo l'iniziativa senza aspettare il mio permesso, come se fosse stata spinta da altro, da una forza maggiore.
Ci avviciniamo alla spiaggia e pian piano le forme ed i contorni della ragazza sembrano diventare più chiari e netti.
Alza la testa verso il cielo appena viene sovrastata dalla nostra ombra, ed un piccolo sorriso compare sulle sue labbra.
Atterriamo sulla spiaggia abbastanza bruscamente, presi entrambi dall'euforia del momento. Dei versi gutturali e macabri abbandonano le fauci della bestia, mentre sbatte per l'ultima volta le ali.
Tiro su la visiera di protezione, portandola tra i capelli e punto il mio sguardo sulla ragazza, che mi guarda abbastanza sorpresa dalla mia improvvisa apparizione.
- vieni via con me?- chiedo sorridendole ampiamente, proponendole un giro lontano dal villaggio. I suoi muscoli sono tesi e rigidi, ed il modo in cui camminava prima mi fa intuire che qualcuno l'abbia fatta arrabbiare. Un piccolo sorriso spunta sulle sue labbra, e subito abbassa la testa, cercando di nascondersi dai miei occhi. Scuote leggermente il capo mentre si avvicina lentamente a noi, mantenendo lo sguardo fisso sulla sabbia sotto di lei.
Si ferma a qualche passo da noi, portando di nuovo il suo sguardo su di me.. dovrei prendere questo suo avvicinamento come un "si" davanti alla mia proposta?
Allungo gentilmente una mano verso di lei, porgendole il mio aiuto, sperando che accetti di venire via con me.
Le sue labbra si increspano leggermente, cercando di trattenere un sorriso, e con un veloce scatto si avvicina a noi, saltando con estrema agilità sulla groppa del mio ikran.
- dove mi porti?- chiede con voce euforica, avvicinandosi velocemente a me.
Le sue braccia si stringono intorno al mio busto, aggrappandosi velocemente a me, ed il suo petto aderisce completamente contro la mia schiena, azzerando la distanza tra di noi.
Il mio corpo viene invaso immediatamente da piccoli brividi, che mi smuovono leggermente sotto il suo tocco.
- hai mai volato?- chiedo con voce leggermente incrinata, schiarendomi successivamente la voce con un piccolo colpo di tosse.
- mai..- mi risponde con fare imbarazzato mentre riporto la visiera sulla fronte, sistemandola al meglio.
Si sente in imbarazzo ad ammettere di non aver mai volato, ma è del tutto normale, il suo popolo è abituato a nuotare, non a volare, e lei è cresciuta così.. non c'è niente di cui vergognarsi, soprattutto con me.
- pronta?- chiedo per poi afferrare saldamente le redini con una mano.
La sento annuire contro la mia pelle, ed in pochi secondi do l'ordine alla bestia di prendere il volo.
La ragazza alle mie spalle viene subito spinta all'indietro dalla forza di gravità e del vento che ci rema contro, facendole quasi perdere la presa su di me.
Con un veloce scatto la mia mano afferra saldamente una delle sue gambe, stringendo le dita intorno alla pelle della sua coscia, tirandola di nuovo verso di me, tenendola ben salda contro la mia schiena.
Finalmente iniziamo a mantenere la rotta, facendoci trasportare dalla corrente, che ci riporta in una posizione di equilibrio.
Il mio cuore continua a battere velocemente e la mia mente inizia a realizzare il contatto tra la mia mano e la pelle della ragazza.
Una strana sensazione di formicolio inizia a farsi sentire sulla punta delle mie dita, che da sole iniziano a muoversi delicatamente sulla sua pelle, accarezzandola leggermente.
- ti ho fatto male?- chiedo con tono preoccupato, sentendo i sensi di colpa cominciare a farsi sentire ancor prima che mi dia la risposta.
Giro leggermente il capo, guardandola con la coda dell'occhio da dietro la mia spalla, e vedo i suoi occhi seguire attentamente i movimenti delle mie dita, come se fossero rimasti ipnotizzati da essi.
Un piccolo sorriso spunta sulle mie labbra nel vedere questa sua strana reazione, e giro di nuovo lo sguardo, nascondendomi dai suoi occhi.
- sto bene..- mi risponde rassicurandomi appena sembra tornare in se, risvegliandosi dal suo stato di trans.
- fammi vedere cosa sai fare- esclama all'improvviso, sfidandomi apertamente.
Giro subito lo sguardo verso di lei, cercando un segno o un cenno di approvazione da parte sua, è la prima volta che vola e non vorrei farla spaventare.
Mi fa un piccolo cenno ed io non ho intenzione di farmelo ripetere due volte.
Lascio per qualche secondo le redini ed afferro con fermezza entrambe le sue gambe, facendole legare saldamente intorno al mio busto, evitando così che possa cadere o volare via.
- reggiti!- urlo verso di lei per poi tornare a prendere le redini in mano, e con un veloce scatto iniziamo a scendere velocemente in picchiata verso il mare.
La bestia chiude le ali lungo i suoi fianchi, aumentando la velocità ed inizia a girare su se stesso come una trottola, trascinandoci con se.
Un urlo carico di adrenalina abbandona le labbra della ragazza, non ha per niente paura, anzi, sembra essere quasi tornata bambina. Un enorme sorriso spunta sulle mie labbra davanti a questa sua reazione, facendomi distrarre per qualche secondo.
Arriviamo a qualche metro dall'acqua e la bestia riapre velocemente le ali, iniziando a planare su di essa. Risaliamo velocemente di quota e nel mentre la bestia decide di fare di testa sua e fare un giro della morte, facendoci ritrovare per qualche secondo a testa in giù.
Cerco di riprendere il controllo, sgridandolo ampiamente con il pensiero, e lui sembra tornare subito in se e riacquistare il suo solito contegno.
Torniamo a seguire la corrente e la ragazza alle mie spalle rimane avvinghiata a me, diminuendo ancora di più le distanze. Posa delicatamente una guancia contro la mia schiena, rilassandosi completamente contro la mia pelle. Il mio battito è veloce ed il respiro è leggermente corto, non sono abituato a questa sensazione che provoca in me il suo tocco, ma mi piace da morire.. ne sto diventando dipendente, sento questo bisogno di sentire il mio corpo tremare sotto il suo tocco, di rabbrividire sotto il suo sguardo, di sentire la mia pelle contro la sua.
Lascio lentamente la presa sulla sua gamba e porto la mano verso il mio petto, posandola delicatamente sopra le sue mani, che inizio ad accarezzare leggermente, sentendo il mio cuore scaldarsi nel sentirla sotto le mie dita.
Davanti a me spunta uno spettacolo meraviglioso, forse uno dei più belli che abbia mai visto, e velocemente sposto la mano dalle sue e le smuovo delicatamente una gamba, richiamando la mia attenzione su di lei.
- guarda..- dico puntando un dito davanti a noi non appena sento la sua testa allontanarsi dalla mia schiena.
Ha gli occhi socchiusi, come se le palpebre fossero diventate fin troppo pesanti per riuscire a tenerle aperte.
Le sue braccia si stringono ancora di più intorno a me e posa delicatamente il mento sulla mia spalla, sporgendosi di poco per superarmi in altezza e poter guardare meglio.
I suoi occhi si spalancano all'istante, ammirando questo bellissimo ed ammaliante spettacolo: queste enormi montagne di roccia che sbucano dal nulla in mezzo al mare, e che sembrano quasi toccare il cielo.
L'Ikran spiega ancora di più le ali mentre ci avviciniamo ad uno dei tre scogli, e si gira di lato, iniziando a girare velocemente attorno ad esso. La ragazza alza il suo sguardo ritrovandosi davanti agli occhi la superficie rocciosa ad una decina di centimetri dalla testa ed inizia a sorridere come una bambina, ammaliata e sorpresa dalla scoperta del mondo visto da questa prospettiva.
Prendiamo quota superando la cima dello scoglio e lentamente scendiamo verso di esso, pronti ad atterrare, sperando in un modo più decente rispetto a prima sulla spiaggia.
La bestia si ferma posando finalmente le zampe sulla terra ferma, chiudendo le ali lungo i suoi fianchi, e come per riflesso le gambe della ragazza si slegano da intorno la mia vita, liberandomi dalla loro presa.
- è stato stupendo!- esclama la ragazza con l'adrenalina che scorre come fiumi in piena nelle sue vene, scendendo velocemente dalla groppa della bestia.
Una piccola risatina divertita abbandona le mie labbra mentre mi avvicino alla mia bestia, iniziando ad accarezzarlo per tranquillizzarlo un po'.
Dopo diversi minuti di ammirazione la ragazza si avvicina a me, superandomi lentamente, per poi fermarsi davanti al muso della bestia, guardandolo attentamente.
Poso il mio sguardo su di lei, osservandola attentamente mentre allunga lentamente una mano verso la bestia, che con un po' di titubanza si avvicina a lei, annusandola con molta attenzione.
Sono un po' preoccupato, di solito si dimena ed è aggressivo con chi non conosce, e di solito morde anche, ma lo vedo abbastanza tranquillo e la cosa più o meno tranquillizza anche me.
Lo sento sbuffare sonoramente per poi posare velocemente il suo muso contro la mano della ragazza, che subito sorride davanti a questo suo gesto. I miei occhi si spalancano leggermente, come diavolo è possibile una cosa del genere?
La ragazza inizia ad accarezzarlo e coccolarlo dolcemente, alzando il suo sguardo su di me, che continuo a guardarla abbastanza incredulo e stupito.
- che c'è?- chiedo abbastanza confusa dal fatto che io la stia guardando in questo modo.
- no niente.. è solo che- dico fermandomi per qualche secondo, cercando di trovare le parole giuste per dirle cosa sto pensando.
- gli ikran sono animali così tanto fedeli ed indifferenti che di solito non si fanno toccare dagli estranei- dico con un po' di imbarazzo, spero di non essere sembrato scortese.
Gli occhi della ragazza si spalancano leggermente e sposta subito i suoi occhioni sulla bestia, che continua a cercare le coccole dalle sue mani.
- è la prima volta che lo vedo comportarsi così con una perfetta sconosciuta- dico sorridendo leggermente, per poi dare un'ultima pacca alla bestia ed allontanarmi da entrambi.
- quindi ti piaccio ah?- chiede la ragazza con tono scherzoso ed il mio cuore si ferma all'istante al suono di queste parole.
L'aria sembra andarmi di traverso, cogliendomi di sorpresa, facendomi iniziare a tossire come un forsennato.
- cosa?- chiedo continuando a tossire sperando di aver sentito male, sentendo già le guance andare completamente a fuoco.
Non credevo che il momento delle confessioni arrivasse così in fretta e così all'improvviso, non sono pronto per affrontare questo discorso.. o almeno non oggi, non ora.
- parlavo con lui..- dice in un sussurro imbarazzato la ragazza, abbastanza confusa dalla mia reazione.
- stai bene?- mi chiede leggermente preoccupata mentre io riprendo velocemente fiato, sentendo il mio cuore tirare un sospiro di sollievo nel sapere che non si stava riferendo a me.
Le rispondo con un veloce cenno di conferma per poi sospirare rumorosamente e scuotere leggermente la testa, riprendendomi velocemente. Faccio qualche altro passo e mi siedo lentamente sulla roccia liscia, posando la schiena contro un enorme masso.
Chiudo lentamente gli occhi, facendomi cullare il più possibile dal tepore dei raggi del sole.
Mi porto una mano dietro al testa, utilizzandola come cuscino, cercando una posizione molto più comoda.
Qui sarà anche scomodo stare seduti e comodi, ma almeno è tranquillo ed ho la certezza che sia mio fratello che sua sorella non possano spuntare da un momento all'altro.
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𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-
FanfictionLe responsabilità ricadono sempre su qualcuno, devono sempre ricadere su qualcuno. Ma una cosa è il dovere ed un'altra cosa è il piacere.. Cos'è veramente il piacere? E se fosse solo un illusione? Alla fine come può sapere cos'è il "piacere" un rag...