Capitolo 49

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- Neteyam..- sento una voce richiamarmi, ma le mie palpebre sono fin troppo pensanti al momento.
Delle mani si posano delicatamente sulle mie spalle ed iniziano a scuotermi leggermente, nel tentativo di farmi aprire gli occhi.
- almeno tu svegliati!- esclama la stessa voce, continuando a scuotermi leggermente, quasi supplicandomi di aprire gli occhi.
-lasciali dormire un altro po'..- dice una voce maschile parlando con la donna che continua ininterrottamente a scuotermi.
Lentamente mi porto una mano verso il viso, stropicciandomi leggermente gli occhi, nel vano tentativo di riuscire ad aprirli.
- siamo già in ritardo, non hanno più tempo per continuare ad oziare- esclama la donna alzando leggermente il tono di voce.
Inizio a sbattere velocemente le palpebre, cercando di riuscire a mettere a fuoco e distinguere forme e colori, che al momento mi risultano totalmente sfocati.
Lentamente riacquisisco la vista e davanti ai miei occhi riconosco il viso di Ronal, intenta a scuotermi, e Aonung, fermo qualche passo dietro di lei, che osserva attentamente la scena.
- forza.. tirati su ragazzo- esclama Ronal allontanandosi velocemente da me, ordinandomi di mettermi in piedi e riattivarmi completamente.
Mi inizio a guardare attentamente intorno, leggermente spaesato da questo luogo che non riconosco.
Cerco di tirarmi su, ma un peso mi blocca quasi del tutto, fermandomi dal mio intento di eseguire subito gli ordini di quella donna.
Giro leggermente il capo, ritrovandomi davanti la ragazza dagli occhi color miele, ancora nel pieno del suo sonno, avvinghiata al mio braccio, utilizzandolo come cuscino.
Un piccolo sorriso compare sulle mie labbra, distendendole leggermente, ancora non del tutto cosciente di ciò che è successo ieri.
Mi tiro leggermente su con la schiena, sporgendomi lentamente verso di lei, per poi lasciarle un piccolo e delicato bacio tra i capelli.
Poso una mano sulla sua testa, e delicatamente la tiro su, creandomi quel poco di spazio che mi serve per riuscire a sfilare il mio braccio da sotto di essa.
Dopo diversi secondi, ed alcune pause per evitare di farla svegliare, riesco a liberarmi, riuscendomi finalmente a mettermi seduto sulla rete.
- amico mio..- mi richiama la voce di Aonung, avvicinandosi lentamente a me -com'è andata questa nottata?- mi chiede con un piccolo ghigno sul viso, che mi fa sorridere ampiamente.
-skxawng..- sussurro scuotendo leggermente la testa, provocando in lui una risata divertita.
Allunga una mano verso di me, porgendomi il suo aiuto per alzarmi, ed io, senza esitare, l'afferro sorridendogli leggermente.
Ricambia il sorriso e mi tira di forza giù dal letto, mettendomi finalmente in piedi.
- forza Neteyam!- esclama la voce irritata di Ronal -non abbiamo tutto il giorno!- esclama rimproverandomi per la mie lentezza.
Rivolgo un piccolo sguardo ad Aonung, che subito alza le sopracciglia, come per dirmi "fa così tutti i giorni.. ci vuole pazienza", ed io mi allontano da lui cercando di trattenere una piccola risatina.
- sali qui- dice la donna indicandomi un piccolo sgabellino, ed io eseguo subito i suoi ordini.. non ho intenzione di contraddirla, ne oggi e ne mai.
Intinge velocemente le sue dita nel colore e con l'altra mano afferra il mio braccio, tirandolo verso di se, iniziando a tracciare delle linee sulla mia pelle, che si accappona al suo passaggio a causa della bassa temperatura che hanno le sue dita sporche di colore.
- Nay- richiama sua figlia senza alzare troppo il tono di voce, sperando di farla svegliare, ma davanti al suo secondo richiamo la ragazza mugugna infastidita e si gira su se stessa, dandoci le spalle.
- ti prego pensaci tu, io sto perdendo tutta la pazienza che ho in corpo- dice sospirando evidentemente infastidita, lasciando questa ardua impresa a suo figlio, che subito si rimbocca le mani che e si avvicina a sua sorella.
- ascoltami bene ragazzo..- dice richiamando su di se la mia completa attenzione, ed io rizzo subito le orecchie pronto ad ascoltarla.
- Nay deve prendere una miscela "magica".. definiamola così- esclama mantenendo basso il tono di voce, evitando di farsi sentire da orecchie che non siano le mie.. "magica"?
- la aiuterà a concepire subito, e verrò qui, ogni mattina, a portargliela- dice spiegandomi che magia dovrebbe creare questa miscela e subito sento le mie gote andare a fuoco.
- tu ti devi assicurare che lei la prenda.. chiaro ragazzo?- mi chiede alzando i suoi occhi su di me, attendendo con attenzione una risposta da parte mia.
Deglutisco rumorosamente ed annuisco in modo affermativo davanti ai suoi occhi con evidente imbarazzo.
- è proprio per questo che mi sei sempre piaciuto- esclama entusiasta della risposta che è riuscita ad ottenere da me, ed io sorrido evidentemente imbarazzato, forse ancor di più di prima.
Delle urla ci distraggono dal nostro "discorso" e punto subito i miei occhi verso la rete, vedendo la ragazza dimenarsi come non mai nel tentativo di liberarsi dalla presa di suo fratello.
-sei impazzito per caso?!- chiede quasi urlandogli contro, sedendosi velocemente sulla rete su cui fino a pochi istanti fa stava dormendo beatamente.
- devi muoverti che è tardissimo!- esclama Ronal rimproverando subito sua figlia, che punta il suo sguardo verso di noi, come se si fosse resa conto solo adesso della nostra presenza.
Le rivolgo un piccolo sorriso, leggermente dispiaciuto per questo risveglio così burrascoso che ha avuto.
Ancora in evidente imbarazzo abbasso lo sguardo, posando i miei occhi sulle linee tracciate dalle dita di Ronal, così estremamente precise e perfette.
- vai..- sussurra la donna alla fine della sua opera, liberandomi dalla sua trappola. Ed io non me lo faccio ripetere due volte che subito mi allontano da lei, scendendo dal piedistallo.
Alzo il braccio per aria ed inizio ad ispezionare nel minimo dettaglio ogni centimetro colorato della mia pelle.
- tocca a te- dice Ronal richiamando a se sua figlia, cioè la sua prossima "vittima".
Nay sbuffa sonoramente e si lascia cadere all'indietro a peso morto, crollando rovinosamente contro la rete.
- grande madre..- sussurra la donna, cercando di trattenersi dall'urlare contro sua figlia, che sembra ribellarsi davanti al suo volere.
- puoi per favore portare qui tua sorella?- dice con tono evidentemente infastidito, chiedendo ad Aonung di fare qualcosa per portare Nay al suo cospetto.
Il ragazzo non se lo fa ripetere due volte e velocemente avvolge le sue dita intorno alle caviglie di sua sorella, tirandola verso di se, facendola scorrere lungo la rete. Con una veloce mossa posa le sue mani sui fianchi della ragazza, che caccia un urletto dettato dalla sorpresa, e con una spinta la tira su con la forza, caricandosela sulla spalla.
Si dirige velocemente verso sua madre e porta di nuovo sua sorella con i piedi per terra, posandola sul piedistallo su cui mi trovavo io fino a qualche secondo fa.
L'espressione infastidita ed arrabbiata di Nay mi fa scappare una piccola risatina.. è così buffa.
- ringrazia che oggi è il giorno delle tue nozze e che sono fin troppo felice per arrabbiarmi con te- dice sua madre con tono minatorio mentre le afferra velocemente il braccio, portandolo davanti ai suoi occhi con un piccolo strattone.
La ragazza alza subito gli occhi al cielo e rimane in silenzio, non abbastanza coraggiosa dal rispondere o ribellarsi a sua madre.
Ronal inizia a tracciare linee compatte e precise sulla sua pelle, imitando a grandi linee i disegni che ha fatto anche a me, concentrata al massimo sul finire la sua opera il prima possibile per evitare di perdere altro tempo, fin troppo prezioso.
All'improvviso la donna alza una mano al cielo e con due dita fa cenno di avvicinarmi a loro.
I miei occhi si spalancano leggermente, un po' confuso da questo suo gesto. Giro leggermente lo sguardo, ritrovandomi davanti gli occhi di suo figlio fermi su di me.
- non era di certo riferito a me- dice alzando leggermente le sopracciglia, facendomi intendere che l'ordine era rivolto direttamente a me.
Abbasso leggermente lo sguardo, ancora in imbarazzo per prima, e con un po' di titubanza, mi avvicino a lei con ampie e lente falcate.
Appena sono abbastanza vicino ad entrambe la donna mi prende all'improvviso per le spalle e mi trascina affianco a sua figlia, facendoci sbattere l'uno contro l'altro. Una piccola risatina sfugge dalle labbra di Nay mentre sua madre afferra velocemente il polso del braccio dipinto di entrambi, facendole incrociare tra di loro. Fa scorrere lentamente le sue dita sulle nostre mani, inducendoci a far incrociare tra di loro le nostre dita.
- come sei esaltata oggi..- sussurra sua figlia prendendosi gioco di lei.
- per colpa della tua pigrizia siamo tutti in ritardo!- esclama digrignando quasi i denti per la rabbia, mentre intinge di nuovo le sue dita nella ciotolina piena di pittura bianca.
-deve essere stretta la presa..- dice con tono autoritario, facendoci capire che dobbiamo metterci un po' più di forza nel tenerci la mano.
Inizia a tirare delle linee lungo il dorso delle nostre mani e le congiunge in modo tale che sembrino unite e continue, come se ci completassimo tra di noi.
Con un piccolo scatto separa le nostre mani e se le porta davanti agli occhi, iniziando ad analizzarle nel dettaglio, cercando anche il più piccolo errore.
- non capisco perché sei diventata la nostra Tsahik, dovevi fare l'artista..- sussurra Nay continuando a prendersi gioco di sua madre.
Ronal alza subito il suo sguardo sulla ragazza, fulminandola con esso, ma si trattiene in tutti i modi e mantiene il suo solito atteggiamento rigido e autoritario.
- cammina..- dice con tono duro la donna, facendo segno ad entrambi di poter andare.
- appena si asciuga, vi prendete per mano e uscite- dice Ronal mentre mette velocemente a posto tutto il casino che lei stessa ha creato -che vi stanno aspettando tutti- dice in un sussurro per poi tirare un sospiro abbastanza rumoroso e posare le mani sui suoi fianchi.
- vedete di divertirvi e sorridere- dice rivolgendoci un piccolo sorriso forzato per poi girare su se stessa ed uscire velocemente dalla capanna, seguita da suo figlio.
La guardo attentamente mentre si allontana da noi, ancora sorpreso dai suoi sbalzi d'umore così bruschi ed improvvisi.. che credo siano dovuti dalla gravidanza.
- è stato un risveglio strano..- esclama in un sussurro la ragazza al mio fianco, per poi schiarirsi leggermente la voce con un piccolo colpo di tosse.
- io lo definirei traumatico più che strano- dico con tono abbastanza spaesato mentre sventolo leggermente il braccio per aria, sperando che si asciughi il prima possibile.
- sarà una lunga giornata..- sussurra la ragazza allungando di più la "u", avvicinandosi lentamente a me, posando la sua fronte contro il mio petto.
- andrà tutto bene..- sussurro dolcemente posando la mano libera sulla sua nuca, accarezzandola leggermente con la punta delle dita.
Mi chino leggermente verso di lei e le lascio un piccolo bacio tra i capelli, stringendole il braccio privo di dipinti intorno alle spalle.
- e poi saremo ufficialmente liberi..- dico cercando di farle vedere il lato positivo di tutto ciò.
La sento sospirare rumorosamente e alza la testa verso di me, portando il suo sguardo nel mio. Le sorriso leggermente e mi avvicino a lei per lasciarle un piccolo bacio a fior di pelle sulle labbra.
- tua madre mi ha già detto che ogni mattina verrà qui e mi lascerà l'intruglio che devi bere.. mi ha minacciato dicendomi che devo costringerti a prenderlo- dico ridacchiando leggermente, informandola di ciò che mi ha detto sua madre. Sigilla le palpebre ed inizia a piagnucolare in preda alla disperazione, evidentemente stanca delle brodaglie che le rifila sua madre.
- quella donna è un incubo..- sussurra con tono arrendevole e sfinito, stanca dell'asfissiante insistenza di Ronal.
- un incubo? addirittura?- chiedo ridendo divertito per la sua reazione e le sue parole.
- sono giorni ormai che viene vicino a me e posa l'orecchio sulla mia pancia.. è convinta che io sia incinta- esclama cercando di farmi capire la gravità della situazione.
- beh.. se ha ragione allora la ringrazieremo- dico continuando a ridere, non avendo ancora metabolizzato del tutto ciò che ha appena detto.
- ringraziare?- chiede guardandomi abbastanza stranita -non credi che sia un po' troppo presto per un figlio?- chiede con tono leggermente spaventato, guardandomi con gli occhi pieni di panico.. sarebbe così brutto avere un figlio?
- perché dovrebbe esserlo?- chiedo abbastanza confuso, ed anche leggermente sorpreso, corrugando leggermente le sopracciglia.. non capisco perché adesso stia reagendo così.
- non lo so.. mi sembra ancora troppo presto per pensare a dei bambini.. no?- mi chiede cercando approvazione da me, evidentemente in imbarazzo nel parlare di una questione di così tale importanza.
- i bambini non si programmano Nay..- sussurro prendendole delicatamente il viso tra le mie mani, si sta preoccupando fin troppo su una questione che ancora non ci ha colpito -noi seguiremo i nostri tempi, e se dovesse capitare allora significa che quello era il momento giusto- dico con tono dolce, cercando di tranquillizzarla, sembra essere molto spaventata davanti all'idea di diventare madre un giorno.. ma non ne capisco il motivo.
Abbassa il suo sguardo, ammutolendosi del tutto, perdendosi nei suoi pensieri.. riesco a sentire fin da qui gli ingranaggi del suo cervello lavorare duramente.
- cosa tormenta la tua piccola testolina?- chiedo cercando di farla liberare dalle sue preoccupazione, chiedendole di dar sfogo a tutti i pensieri che la stanno tormentando.
- mia madre.. quegli intrugli che crea servono per aumentare la fertilità, se rimango incinta prima del tempo è colpa sua!- esclama prendendosela immediatamente con sua madre, che, a quanto pare, la costringe a bere quelle schifezze.
- ed ora minaccia te per costringerti a controllarmi e a farmele bere- dice sbuffando sonoramente, sentendosi in colpa per aver tirato in mezzo anche me in tutta questa storia.
- lo butteremo ogni mattina.. e faremo finta che tu l'abbia bevuto ogni volta se dovesse chiedercelo, va bene?- chiedo velocemente, cercando di trovare al più presto una soluzione veloce e fattibile, sperando di tranquillizzarla.
- se ci becca sono guai, lo sai vero?- mi chiede cercando di capire se io sia a conoscenza della pericolosità della situazione e di sua madre.
- non ci scoprirà- dico sorridendo leggermente davanti ai suoi occhi, tremando dentro di me al solo pensiero della furia di sua madre che si scatena contro di me.
- però adesso sta tranquilla, respira profondamente..- dico con tono dolce mentre i miei occhi vengono richiamati da una figura che spunta velocemente sull'uscio della porta, riconoscendo il volto di sua madre -e mostra il tuo miglior sorriso perché sta tornando..- sussurro sorridendo forzatamente verso la donna.
- muovetevi!- esclama la donna riprendendoci, non felice del fatto che ci abbia trovati nello stesso punto in cui ci aveva lasciati.
- ti ho detto che è una persecuzione..- sussurra Nay verso di me mentre si allontana dal mio corpo e si gira verso sua madre, posizionandosi al mio fianco mentre le rivolte un ampio sorriso.
Cerco di trattenere una risatina, e mi porto velocemente una mano verso il viso, premendo il dorso di essa contro le mie labbra, cercando di trattenermi dallo scoppiare a ridere in faccia a sua madre.
Delle dita sfiorano il dorso della mia mano, quasi interamente ricoperta di linee bianche, e come per istinto la afferro con fermezza, facendo intrecciare velocemente le nostre dita.
Giro il capo verso di lei, guardandola dall'alto con fare felice e leggermente incredulo.. sta succedendo veramente.
Le rivolgo un piccolo sorriso, che lei ricambia subito, e le faccio cenno con un piccolo movimento del capo di seguirmi ed avviarci verso l'uscita, convincendola ad affrontare un'intera giornata all'insegna dei festeggiamenti in nostro onore.
Sospira silenziosamente ed annuisce leggermente, dandomi la conferma che mi seguirà e non farà troppe storie, arrendendosi all'idea di restare costantemente sotto i riflettori per un intera giornata, circondata da occhi che ci guarderanno insistentemente per tutto il tempo.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora