Buio.. buio più totale, immerso in un silenzio senza inizio e ne fine. Un abisso di estrema agonia e solitudine, in cui perdersi senza più ritrovare la via d'uscita.
Aria.. un piccolo spiffero d'aria seguito da un flebile battito di cuore.
Uno, due, tre, quattro, cinque battiti, seguiti da tanti altri deboli e quasi impercettibili.
I polmoni pian piano si riempiono di nuovo, facendomi vedere davanti a me un piccolo spiraglio di luce.
- torna da me..- una voce ovattata, fin troppo familiare, impossibile per me da confondere.. Lo'ak?
Uno, due, tre battiti, leggermente più forti e vigorosi dentro al mio petto, ma non abbastanza dal darmi una scossa di adrenalina.
Diverse dita sfiorano delicatamente la mia pelle, facendomi rabbrividire leggermente ed in un modo del tutto involontario.
- Neteyam..- la voce, la stessa voce mi richiama.. è questo ciò che mi aspetta dall'altra parte? è questo ciò che la grande madre ha riservato per me? Una lunga ed estenuante tortura? Farmi vivere la mia morte nei sogni e desideri che non sono riuscito a realizzare e che mai potrò compiere?
La pelle brucia, arde prepotentemente nel punto in cui il bastardo mi ha colpito, togliendomi nuovamente il respiro per il dolore.
Il battito accelera, il respiro si fa più prepotente ed impetuoso, la mente si offusca mentre i suoni diventano più chiari e limpidi.
Di colpo un colpo al petto mi fa prendere di scatto una boccata d'aria. I miei occhi si spalancano di scatto mentre inizio ad arrancare più aria possibile, boccheggiando rumorosamente.
Il mio corpo trema sotto una strana sensazione, come se ogni cellula del mio corpo si stesse riattivando, tornando a compiere il loro dovere di tenermi in vita.
Delle braccia si stringono velocemente attorno al mio collo mentre la mia vista inizia a sbiadirsi lentamente.
Il contatto di queste mani contro la mia pelle mi fa sussultare all'istante, spaventandomi leggermente.. un "sogno" può essere così realistico?
- scusami.. scusami ti prego- sussurra il teppista vicino al mio orecchio, nascondendosi nell'incavo del mio collo mentre singhiozza silenziosamente contro la mia pelle.
I miei occhi si muovono velocemente alla ricerca di un appiglio a cui aggrapparmi nel tentativo di arrendermi all'idea che tutto questo sia solo un sogno.
- perdonami.. ti prego- sussurra implorandomi di perdonarlo.. perdonarti? Non ti ho mai dato colpe fratellino..
Un piccolo sorriso amareggiato compare sul mio volto mentre con timore poso una mano sulla sua schiena. Le mie dita si muovono lentamente mentre sento la sua pelle liscia e calda sotto i polpastrelli.. sembra così reale.
- mi soffochi..- sussurro lentamente, sforzandomi tremendamente nel cercare di parlare -scusa.. scusa- esclama subito il teppista allontanandosi di poco dal mio corpo.
Si asciuga velocemente le guance, inondate di lacrime mentre sorride leggermente, facendomi ridacchiare per il suo modo di fare così goffo e maldestro.
Poso delicatamente le mani contro la roccia, cercando di tirarmi su, e di mettermi seduto, ma una fitta di dolore alla spalla mi fa sussultare dal dolore. Lo'ak si catapulta subito su di me, aiutandomi a tirarmi su.. non credevo di avere così poche forze.
Un piccolo sbuffo di frustrazione abbandona le mie labbra, interrompendo per qualche secondo il mio respiro ancora leggermente corto e affannoso.
- stai bene?- mi chiede con un filo di voce mio fratello, guardandomi con la paura che possa accadermi qualcosa radicata nei suoi occhi.
Lo guardo per qualche secondo, rendendomi conto di quanto mi sia mancato, di quanto io non possa fare a meno di lui.. di quanto lo amo.
Con un velocemente scatto poso una mano sulla sua schiena e lo tiro verso di me, facendolo scontrare contro il mio petto.
Lo sento rannicchiarsi contro la mia pelle, facendosi sempre più piccolo tra le mie braccia, stringendomi il più forte possibile.
- sono stato uno stronzo.. perdonami ti prego- sussurra mentre nasconde il viso tra i miei capelli -ho sbagliato tutto con te.. e me ne sono reso conto solo grazie alla tremenda paura che ho avuto di perderti per sempre- un piccolo singhiozzo abbandona le sue labbra, facendomi sorridere leggermente davanti alle sue parole. Una strana sensazione di calore si irradia nel mio petto, facendomi sospirare con fare sollevato.. non ti lascerò mai più, lo giuro.
- non scusarti, adesso siamo insieme.. e questo mi basta- sussurro chinandomi leggermente verso il suo orecchio, per poi voltarmi non appena sento le dita di mia madre sfiorarmi delicatamente il volto.
- sono qui mamma..- le sussurro sorridendole leggermente, vedendo la felícita più pura illuminarle chi occhi.
- oh grande madre..- il tono sorpreso di mia sorella mi fa voltare subito verso di lei, seduta dietro le mie spalle, allarmato da ciò che potrebbe averla spaventata.
Lo'ak si allontana da me mentre i miei occhi vengono catturati dalla superficie della roccia, ricoperta da uno strato di alghe fosforescenti, che sembrano seguire perfettamente la sagoma di un corpo. La loro luce accecante mi porta a socchiudere gli occhi mentre esse si ritirano lentamente, scomparendo completamente dalla mia vista.
- questo.. questo è veramente un miracolo- sussurra Kiri con tono incredulo, facendomi rabbrividire all'istante. I miei occhi si spostano leggermente, fermandosi sulla mia spalla, dove la sagoma di una chiazza di sangue mi fa spalancare leggermente le palpebre.
Con la punta delle dita la contorno lentamente.. è secco, e sotto non vi è alcuna ferita.
Un piccolo sorriso compare lentamente sul mio viso mentre mi volto nuovamente verso mio fratello, sentendo i miei occhi brillare di luce propria.
Una serie di brividi mi fa venire la pelle d'oca mentre i miei occhi si soffermano velocemente su tutti i presenti attorno a me, stentando a credere che ciò sia vero.. sono vivo, sono tornato.
- ben tornato ragazzo..- la voce di mio padre mi fa alzare di scatto lo sguardo su di lui, vedendo uno strano sorriso sulle sue labbra, uno di quelli che non ho mai visto.. un sorriso di felicità.
- grazie signore..- sussurro con fare quasi intimorito, non ho mai visto un'espressione del genere sul suo viso.. è quasi surreale per me credere che lui sia quasi morto di preoccupazione a causa mia.
Una figura minuta, ferma qualche passo dietro le sue spalle, che cattura subito la mia attenzione.
Un salto al cuore mi fa trattenere il respiro per qualche secondo mentre i suoi occhi non smettono di fissarmi con stupore.
Le guance ricoperte di lacrime, i capelli scompigliati ed in disordine e la postura scomposta accompagnata da un espressione stravolta e distrutta.
Il suo labbro inizia a tremare leggermente mentre i suoi occhi sembrano riempirsi di nuovo di lacrime.. guarda cosa ti ho fatto, come ti ho ridotta. Ma sei ancora qui, sei rimasta qui per me..
Con molta cautela mi tiro in piedi, cercando di non cadere o inciampare nei miei stessi piedi, pronto a correre da lei, stringerla al mio petto e sentire che è reale, che lei è reale.
Un piccolo sospiro di sollievo abbandona le sue labbra non appena mi vede muovere i primi passi, come se fino a questo momento avesse creduto che fosse un sogno, ed ora ha la prova che non è così.
Mi avvicino cautamente a lei, con piccoli e felpati passi, fermandomi davanti alla sua figura. Lentamente mi abbasso verso il basso, sedendomi con cautela sulle mie stesse ginocchia, cercando di riacquisire l'equilibrio e le forze.
La osservo attentamente, soffermandomi sui suoi occhi, avvicino lentamente una mano al suo viso, tracciandone delicatamente i contorni con la punta delle dita. Sussulta leggermente sotto il mio tocco, facendomi saltare il cuore di gioia dentro al petto.
- pensavi di liberarti così facilmente di me?- chiedo con fare scherzoso, prendendola in giro, mentre la osservo attentamente inclinando leggermente la testa di lato.
Mi guarda insistentemente, stentando a credere che io sia realmente qui davanti a lei, in carne ed ossa, sano e salvo.
Si tira su e con una velocità impressionante si avventa su di me, catapultandosi tra le mie braccia.
La stringo immediatamente a me, avvolgendole le spalle con le mie braccia, sentendo la sua testa posarsi sul mio petto.
Un piccolo soffio al cuore mi schiarisce le idee, facendomi realizzare di essere realmente tornato da lei, che questo non è un sogno.
Si aggrappa saldamente a me, stringendosi il più possibile contro di me, facendosi piccola piccola tra le mie braccia.
- grazie.. grazie- sussurra con la voce spezzata dal pianto che sta cercando di trattenere, facendo venire il magone anche a me.
Con un piccolo scatto si allontana da me, prendendo velocemente il mio viso tra le sue mani, e con altrettanta velocità fa scontrare le sue labbra con le mie.
Un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra mentre lei inizia a lasciare tanti piccoli baci su tutto il mio viso, non lasciando neanche un millimetro scoperto.
Il mio cuore si riempie di gioia nel vederla così felice, e nel sentire la sua felicità attraversare la sua pelle e penetrare nella mia -che felicità nel..- mi zittisce subito baciandomi nuovamente, impedendomi di parlare.
Accetto la sua volontà di restare in silenzio, mentre le mie mani scendono lungo la sua schiena, stringendosi attorno alla sua vita.
La tiro verso di me, stringendo la presa su di lei, azzerando le distanze tra di noi.
La faccio sedere sulle mie gambe, approfondendo leggermente il bacio mentre continuo a stringerla, non volendola lasciare neanche per un istante.
Si allontana da me, riprendendo velocemente fiato, posando delicatamente la sua fronte sulla mia, facendo sfiorare la punta dei nostri nasi.
- sono stata uno schifo.. per colpa tua- sussurra mentre punzecchia un dito contro il mio petto.
Una piccola risatina divertita abbandona le mie labbra.. se fosse dipeso da me non avrei mai voluto che capitasse tutto questo, amore mio.
- non sarei mai stato capace di lasciarti da sola..- sussurro lentamente mentre struscio delicatamente il mio naso contro il suo -di lasciarvi da soli..- sussurra correggendo da solo le mie parole mentre avvicino una mano al suo viso, facendo intrecciare le mie dita tra le sue numerose treccine.
- non me lo sarei mai perdonato..- esclamo con un filo di voce, consapevole del fatto che avrei vissuto tutta la vita dopo la morte con i sensi di colpa e numerosi rimpianti.
- non lasciarmi mai più..- sussurra con voce tremendamente graffiata, facendo sfiorare delicatamente le sue labbra contro le mie.
-non è mai stata neanche un opzione..- sussurro di rimando, sorridendole leggermente, per poi avventarmi di nuovo su di lei, baciandola con tutto me stesso.
- che sta succedendo?- la voce della mia sorellina più piccola arriva alle mie orecchie come un suono ovattato, a cui non ho intenzione di dedicare la mia attenzione.
- ok basta così!- la voce di mio padre rimbomba nell'aria con il suo forte timbro baritono, facendo poi battere velocemente le sue mani l'una contro l'altra, richiamando su di se l'attenzione di tutti.
Mi allontano da mia moglie, voltando leggermente il capo verso mio padre, che mi guarda insistentemente, urlando con lo sguardo di smetterla, ed un piccolo sorriso imbarazzato compare sulle mie labbra.
Poso il mio sguardo sulla ragazza dagli occhi color miele, ancora intenta a guardare mio padre. Mi rivolge un piccolo sguardo di sfuggita per poi tirarsi su con cautela, facendo attenzione a non cadere per terra.
Mi tiro lentamente su, spostando tutto il peso sulle mie ginocchia, alzandomi poco a poco per evitare di cadere.
I miei occhi cadono sul busto della ragazza ferma davanti a me, che contemplo per qualche secondo, per poi prenderla velocemente per i fianchi e avvicinarla a me.
Le mie labbra si posano sul suo ventre, lasciando su di esso dei piccoli baci a fior di pelle.
Le mie braccia avvolgono le sue gambe mentre alzo lentamente il mio sguardo su di lei, posando delicatamente il mento sulla sua pancia, inclinando leggermente la testa all'indietro.
- se è maschio il nome lo scelgo io!- esclamo velocemente per poi tirarmi su con un piccolo slancio.
La prendo di peso, portandola con me in questa salita, tenendola ben salda tra le mie braccia, con la paura che possa cadermi di mano.
- non ci pensare proprio- esclama velocemente guardandomi dall'alto mentre lega le sue gambe attorno al mio busto -te lo puoi sognare!- conclude con tono autoritario, ma ciò non mi farà demordere tanto facilmente.
- credici..- esclamo con tono convinto mentre la metto delicatamente per terra, per poi voltarmi ed incamminarmi, allontanandomi da lei.
- non lo sceglierai tu Neteyam- esclama velocemente con tono autoritario mentre mi raggiunge velocemente, affiancandomi a stento, per poi afferrarmi la mano, facendo intrecciare velocemente le nostre dita.
Un ampio sorriso spunta velocemente sulle mie labbra, felice di essere tornato da lei, per poterla prendere in giro, per poterle tenere la mano e baciarla tutte le volte che vorrò farlo.
Con un piccolo scatto alzo il braccio in aria, posandolo poi attorno alle sue spalle, senza far mai dividere le nostre dita dalla loro salda presa.
- tanto lo sceglierò io..- sussurro con fare divertito mentre mi chino verso di lei, tirandola ancor di più verso di me.
Alza il capo verso di me, rivolgendomi subito uno sguardo fulminante, che fa nascere spontaneamente in me una piccola risata.
Mi chino velocemente verso di lei, lasciandole un piccolo e tenero bacio sulla fronte in segno di tregua e pace.
Mi eri mancata amore mio.. mi eri mancata da morire.
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𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-
Hayran KurguLe responsabilità ricadono sempre su qualcuno, devono sempre ricadere su qualcuno. Ma una cosa è il dovere ed un'altra cosa è il piacere.. Cos'è veramente il piacere? E se fosse solo un illusione? Alla fine come può sapere cos'è il "piacere" un rag...