Capitolo 57

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- dove credi di andare?- chiedo alzando il tono della voce mentre osservo il teppista prendere tutte le sue cose.
Si blocca all'istante davanti al suono della mia voce, voltandosi verso di me, per poi alzare subito gli occhi al cielo non appena scorge la mia figura.
- tu non te ne vai da qui fratellino..- continuo con tono duro e fermo, non gli permetterò di andare via.
Mi avvicino alla sua figura, restando comunque a qualche passo da lui, mantenendo le distanze di sicurezza tra di noi.. non voglio che vada a finire male.
Mi ignora completamente, riprendendo ad insellare il suo ilu, fermo oltre il confine del portico, pronto a partire con lui.
- Lo'ak- lo richiamo cercando di fermarlo, ma non mi ascolta, fa finta di non sentirmi.
- possiamo..- esclamo urlando ma mi fermo subito, cercando di tranquillizzarmi da solo, non voglio urlargli contro -possiamo parlare?- chiedo abbassando notevolmente il tono di voce, cercando di sembrare gentile.
Si blocca di nuovo, restando fermo mentre continua a darmi le spalle.
-ti prego- dico con un filo di voce, pregandolo, supplicandolo di parlare con me.. voglio solo risolvere questa situazione, non voglio peggiorarla.
- ho altro da fare Neteyam- mi risponde senza guardarmi negli occhi, continuando a darmi le spalle.
- voglio solo chiarire.. non mi piace questa distanza tra di noi- dico cercando di convincerlo, voglio fargli capire che sono qui per lui, che voglio tornare alla nostra solita vita, ad avere di nuovo quello strano ma bellissimo rapporto che avevamo.
Si volta lentamente verso di me, puntando il suo sguardo nel mio, facendomi ritrovare davanti due occhi spenti e vuoti.. non avevo mai visto i suoi occhi così.
- credi che a me piaccia?- mi chiede con voce leggermente tremolante, guardandomi dal basso mentre i suoi occhi diventano leggermente lucidi.
Abbasso in capo, annuendo leggermente non appena mi rendo conto che ha pienamente ragione, e che alla fine la colpa non è di nessuno.
- Nay mi ha detto tutto..- dico con un filo di voce, rialzando lentamente il mio sguardo su di lui.
La sua espressione cambia totalmente, da rammaricata e sofferente passa ad essere impassibile e distaccata.. che ti è preso adesso?
- cosa ti ha detto?- mi chiede con tono freddo, restando rigido davanti ai miei occhi che continuano a chiedergli pietà.
- mi ha raccontato cosa vi siete detti.. cosa le hai detto- dico guardandolo con fare stranito e confuso mentre lo sento sbuffare sonoramente -la tua versione della storia insomma..- concludo sentendomi tremendamente a disagio, non avrei mai pensato di potermi sentire così fuori posto e sbagliato davanti agli occhi di mio fratello.
- non avrebbe dovuto dirti niente- esclama ringhiando rabbiosamente, prendendosela con la ragazza dagli occhi color miele, che in realtà mi ha detto tutto credendo di poterci aiutare a riavvicinarci.
- no Lo'ak.. non lo ha fatto con cattive intenzioni- esclamo subito cercando di proteggere la ragazza, nonché mia moglie -voleva solo aiutarci- continuo cercando di far placare la sua rabbia e modificare il suo pensiero su Nay.
- non avrebbe dovuto dirtelo Neteyam, non cercare di proteggerla anche con me- esclama alzando il tono di voce, perché si sta arrabbiando così tanto? Ormai non è più un segreto che lui sia innamorato di lei, ma questo lo è ormai da tempo.
- Lo'ak ormai lo sanno tutti che sei innamorato di lei!- esclamo velocemente cercando di farlo ragionare -l'unico stupido a non crederci ero io.. questo perché mi rifiutavo di pensare e credere che mio fratello fosse innamorato di mia moglie!- esclamo evidentemente infastidito mentre la mia voce si alza automaticamente senza il mio pieno consenso.
- credi davvero che io l'abbia fatto apposta ad innamorarmi di lei?!- sbraita velocemente contro di me, zittendomi del tutto all'istante.
Si passa nervosamente le mani sul viso, iniziando a respirare a fatica, mentre io continuo a guardarlo con fare incredulo.
- non avrei mai voluto innamorarmi di lei.. mai- dice con un filo di voce, sembra essersi calmato.. o forse ha solo capito che io non sono qui per litigare per l'ennesima volta con lui.
- ma è successo Neteyam..- sussurra puntando il suo sguardo su di me, scusandosi silenziosamente con me tramite il suo sguardo sofferente e dispiaciuto.
- appena ho capito di provare qualcosa per lei mi sono allontanato.. ho cercato in tutti i modi di starle lontano, di non mettermi tra di voi e di farvi vivere in santa pace la vostra favola- dice aprendosi finalmente con me, cosa che non faceva ormai da mesi -ma non c'è la faccio più Neteyam.. sembra essere più forte di me, ed io non riesco a capirne il motivo- esclama ridendo istericamente, come se si stesse prendendo in giro da solo per questo.
- che significa Lo'ak?- chiedo leggermente spaventato e confuso da queste sue parole.. cosa sta cercando di dirmi?
- non posso più stare qui..- sussurra dopo diversi secondi di silenzio, passati a pensare e trovare le parole giuste per dirmelo.
- cosa?- chiedo con un filo di voce, sentendo la terra sgretolarsi sotto i miei piedi in pochi istanti.
- andrò via.. con Payakan- dice confermando che ho sentito fin troppo bene le sue parole.
- no.. non puoi Lo'ak- esclamo mentre sento il mio cuore restringersi e contorcersi dentro il petto -non puoi lasciarmi Lo'ak.. non puoi- esclamo mentre il mio tono di voce si alza involontariamente.
Sorride leggermente, abbassando il capo con l'intento di nascondersi dal mio sguardo che lo supplica di non lasciarmi.
- non posso Neteyam..- continua insistendo che non può restare qui.. ma io non ci credo, non credo che lui non "possa" più stare qui.
- il popolo mi odia, i nostri genitori sono i primi a non accettarmi..ed in più ci siete tu e Nay, ed io non posso starle vicino, io non riesco a guardarvi mentre siete felici e spensierati insieme- esclama rivelando tutte le motivazioni per cui vuole andarsene da qui e abbandonarmi.
- ma cosa dici?.. no Lo'ak, ti aiuterò io- esclamo velocemente sentendo il mio cuore iniziare a battere più forte del previsto -troveremo una soluzione e tutto tornerà come prima- esclamo sorridendo verso di lui, cercando un qualsiasi gesto o cenno di approvazione da parte sua, ma lui continua a guardarmi con fare dispiaciuto e leggermente intenerito dalla mia voglia di aiutarlo e stargli vicino.
- tornerò..- sussurra posando una mano sulla mia spalla, sorridendomi leggermente.
- no..- sussurro scuotendo velocemente il capo -tornerò e tutto sarà come prima- continua cercando di convincermi che sia la scelta migliore per entrambi
-no..- continuo a negare non volendo cedere davanti alle sue insulse ed insignificanti rassicurazioni -Neteyam..- sussurra richiamandomi con tono intenerito
- no Lo'ak.. mamma e papà non ti permetteranno mai di andare via- sussurro scuotendo nuovamente il capo, rifiutandomi di credere che mio fratello voglia realmente lasciarmi così.
- a loro non interessa di me- esclama velocemente il teppista distogliendo il suo sguardo dal mio.
- non è vero Lo'ak, e lo sai anche tu..- dico con tono premuroso, cercando di levargli dalla mente la convinzione che lui non sia mai stato accettato e voluto da loro.
- Neteyam io non sono te!- esclama quasi urlandomi contro, preso all'improvviso da uno scatto di ira che gli ha oscurato il lume della ragione.
- io non sono il figlio perfetto come te!- mi urla contro guardandomi con occhi estremamente sofferenti.
- non so stare alle regole, non so eseguire i comandi diretti, non sono gentile e socievole, non so conquistare le persone con un sorriso, non so stare in compagnia, non so creare nuove amicizie..- esclama elencandomi tutti i difetti che è riuscito a trovare in se stesso
- io non sono te!- urla con voce leggermente incrinata, colpendomi in pieno con una pugnalata al cuore.
- vengo sempre paragonato a te, il figlio perfetto che tutti vorrebbero.. mi sono sempre sentito inferiore, un incapace che non verrà mai accettato o compreso..- urla aprendosi nuovamente con me, rivelandomi pensieri che mai prima d'ora avevo sentito, e che lui ha custodito dentro di se per così tanto tempo.
- non vengo mai considerato, in nessun caso.. non sono mai stato preso in considerazione neanche da Nay- esclama tornando al discorso da cui tutto è partito -Nay ha guardato sempre e solo te, dal momento del nostro primo incontro per lei esisti solo tu!- esclama per poi chiudere gli occhi e respirare profondamente, cercando di combattere contro se stesso per tornare in se.
- sono sempre stato oscurato dalla tua ombra, in ogni situazione io sono sempre due gradini sotto di te.. sempre Neteyam- esclama in un sussurro, continuando a tenere il suo sguardo basso, non trovando il coraggio di guardarmi negli occhi.
Non ho mai pensato di essere il figlio perfetto, non mi sono mai considerato "perfetto" in niente.. non sono perfetto e mai lo sono stato, anzi, in tutta la mia vita non mi sono mai sentito così tanto sbagliato come in questo momento, davanti ai suoi occhi.
- non voglio più vivere così..- dice con un filo di voce, alzando lentamente i suoi occhi su di me, che continuo a guardarlo con fare incredulo.
- e credi che scappare da qui, da me.. sia la soluzione giusta?- chiedo con voce spezzata dal dolore che le sue parole mi hanno causato.
- forse non lo è.. ma è l'unica soluzione che sono riuscito a trovare- continua con tono convinto ma io lo blocco subito -non puoi andartene Lo'ak!- esclamo sperando di riuscire a trattenerlo, o con le buone o con le cattive.. ma lui non può andarsene così.
- non voglio restare qui Neteyam..- esclama con tono sofferente, supplicandomi di lasciarlo andare -perchè?!- esclamo preso all'improvviso da un colpo di rabbia.. non può lasciarmi così, lui non può lasciarmi.
- andare vai con Payakan non ti aiuterà ad uscire da questa situazione.. lui non può aiutarti Lo'ak!- esclamo cercando di fargli capire che io posso aiutarlo, siamo sempre riusciti ad uscire da brutte situazioni.. insieme, sempre insieme.
- è mio fratello..- esclama urlandomi contro, accecato completamente dalla rabbia, pietrificandomi completamente davanti a queste sue parole, che mi hanno fatto un male atroce -io vado..- sussurra per poi fare qualche passo all'indietro e voltarsi, incamminandosi verso il confine del portico.
- ah.. lui è tuo fratello?!- esclamo sbraitando mentre lo inseguo, raggiungendolo velocemente per poi prenderlo per un braccio e bloccarlo, facendolo voltare bruscamente verso di me.
- no Lo'ak, io sono tuo fratello!- esclamo indicandomi con una mano mentre quasi gli ringhio contro, accecato dalla rabbia che ha suscitato in me con queste sue parole.
Sono suo fratello, abbiamo lo stesso sangue, siamo cresciuti insieme, non ci siamo mai separati.. mai. E mi spezza il cuore sapere che mio fratello si senta continuamente in competizione con me, che lotta contro di me, a mia insaputa, per cercare di uscire dalla mia ombra.. non sono mai stato il figlio perfetto, anche io ho combinato i miei casini, nonostante il fatto che io abbia sempre rispettato tutte le regola. Non sono il figlio perfetto perché non riesco mai a superare le aspettative di mio padre e riuscire a renderlo orgoglioso di me, ho tante responsabilità essendo il più grande, ho troppe aspettative irraggiungibili sulle mie spalle ma nonostante ciò non mi sono mai tirato indietro dallo stargli accanto, dal proteggerlo e seguirlo nelle sue numerose cazzate. Non posso capire come si senta, ma non può incolparmi della sua infelicita, io non ho mai contribuito a renderlo infelice o farlo sentire inferiore, non ho mai voluto farlo soffrire.. e non mi merito questo, non mi merito i suoi risentimenti nei mie confronti, non mi merito di essere abbandonato per un'infelicita che non ho causato io.
- non posso..- sussurra guardandomi con fare distaccato e freddo. I suoi occhi si spostano leggermente dietro la mia figura e con un veloce scatto si libera dalla mia presa, strattonandosi da solo, per poi tuffarsi in acqua e scomparire sotto la superficie di essa.
-Lo'ak!- urlo con tutto il fiato che ho in corpo, illudendomi da solo di poterlo far tornare indietro. Il mio respiro si fa sempre più corto ed i miei battiti aumentano sempre di più ad ogni metro che lui acquista per allontanarsi da me.
La figura di Aonung si avvicina a me, affiancandomi velocemente, intento a guardare il teppista allontanarsi in groppa al suo ilu.
- sta andando da Payakan! forza!- esclamo velocemente dandogli una pacca sulla spalla per richiamare la sua attenzione su di me.
Mi allontano da lui battendo velocemente le mani richiamando rumorosamente il mio ilu, che in pochi secondi mi raggiunge.
Tsireya compare all'improvviso al mio fianco e segue il mio esempio, tuffandosi in acqua con me, non volendo lasciarmi da solo nell'impresa di fermare mio fratello dal fare la cazzata più grande della sua vita.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora