Capitolo 54

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- ho saputo ciò che è successo ieri..- esclama mia madre con tono vago mentre sistema al meglio la sella sul dorso del suo Ikran.
Giro il capo verso di lei e la guardo con fare interrogativo non sapendo a cosa si stia riferendo.
- tuo padre si è finalmente ricongiunto con Nay.. sbaglio?- mi chiede volendone sapere di più da me, anche se io in realtà so poco e niente di ciò che è successo, purtroppo sono arrivato solo alla fine della loro discussione e non ho ancora capito bene cosa sia realmente successo tra di loro.
- sembra di sì..- dico girandomi lentamente verso di lei -ma non so per quanto durerà questa tregua- esclamo consapevole del fatto che quei due sono destinati di più a litigare piuttosto che ad andare d'accordo.
Ci pensa per qualche secondo per poi darmi ragione con un cenno della testa, confermando la mia idea sul loro rapporto così tormentato.
- tuo padre non la lascerà mai andare adesso che l'ha ritrovata- dice mia madre dopo diversi secondi di silenzio mentre sale sulla groppa della sua bestia.
- ha sofferto tanto per lei..- dice con voce dispiaciuta mentre anche io mi arrampico sulla bestia ferma al mio fianco, sedendomi sulla sua groppa.
- certo..- sussurro consolidando velocemente il legame tra di noi -alla fine è come una figlia per lui, no?- chiedo posando il mio sguardo su di lei, che si pietrifica all'istante davanti a queste mie parole.
- considera di più lei che non i suoi veri figli..- sussurro sentendo la gola seccarsi all'istante.
- ma ha sofferto tanto per lei.. quindi è giusto così- dico vedendo gli occhi di mia madre riempirsi di dolore, sa quanto io e mio fratello ci sentiamo poco accettati ed apprezzati da papà, e lei ha sempre sofferto per questa cosa.. ma che ci possiamo fare? Mio padre pensa di più ai figli che non sono suoi.. lui è fatto così.
- andiamo..- dico con un filo di voce per poi abbassare la visiera sulla mia fronte e spiccare velocemente il volo.
Chiudo gli occhi per qualche secondo, respirando a pieni polmoni l'aria calda di questa giornata.. sperando che riesca a calmarmi in qualche modo.
Mia madre mi raggiunge, affiancandomi velocemente, rimanendo in silenzio mentre continua a guardarmi con fare dispiaciuto.. non mi serve la sua compassione, mi servirebbe un padre orgoglioso di me.
Sorvoliamo le infinite acque che ci circondano il lungo e in largo, allontanandoci di poche miglia dall'isola su cui adesso viviamo, ma all'improvviso il suono di un corno in lontananza attira tutta la nostra attenzione.
Mi volto velocemente verso mia madre, guardandola con fare interrogativo, evidentemente spaesata anche lei da ciò che abbiamo appena sentito.
- sarà successo qualcosa?- chiedo quasi urlando per permetterle di sentirmi.
Mi risponde con una semplice alzata di spalle, non sapendo come rispondermi, per poi farmi segno di seguirla con un piccolo cenno della testa.
Facciamo velocemente inversione di rotta, pronti a tornare verso il villaggio, e a più o meno un miglio dall'isola vediamo sotto di noi uno spettacolo mozzafiato.
Una vasta schiera di Tulkun che si dirige verso l'isola, intenti a saltare in aria per la felicità, compiendo varie acrobazie, fuoriuscendo dalla superficie, su cui poi sbattono violentemente le loro pinne, alzando in aria alte colonne d'acqua.
Tutti gli abitanti del villaggio accorrono velocemente, pronti ad abbandonare il confine del reef e correre incontro ai loro amici, impazienti di rincontrarli e ritrovarsi finalmente con loro.
I Tulkun sono finalmente tornati dal loro ciclo di migrazione e si respira finalmente un'aria di felicità e spensieratezza che contagia anche me, facendomi dimenticare all'istante di mio padre.
Ognuno si ricongiunge pian piano con il proprio amico, che loro definiscono come fratelli e sorelle nello spirito.. il loro legame è così profondo e viscerale che solo il pensiero di essere legato così intensamente ad un'altra anima mi leva il fiato.
Mia madre avvista velocemente mio padre in tutto questo baccano e velocemente si dirige verso di lui, pronta a raggiungerlo e passare questo momento di festa con lui.
Giro sopra i grandi festeggiamenti alla ricerca quasi disperata della ragazza dagli occhi color miele, che risulta abbastanza difficile da individuare in tutto questo casino.
I miei occhi si fermano sulla figura dì Aonung che si dirige velocemente in groppa al suo ilu verso un Tulkun. Lo seguo con lo sguardo, curioso di vedere quale tra questi sia il suo fratello nello spirito ma appena si tuffa in acqua lo vedo riemergere vicino alla pinna del tulkun in questione, sulla quale vi è seduta un'altra persona.
Riconosco con un po' di fatica il profilo della ragazza dagli occhi color miele, che dopo diverse parole scambiate con suo fratello lui l'abbraccia calorosamente.
Mi dirigo verso di loro, felice di averla finalmente trovata, e richiamo la loro attenzione facendo uscire dalle mie labbra un'urlo abbastanza acuto, un verso che mai mi era uscito così forte.
Inizio a scendere di quota, girando intorno al punto in cui mi butterò, e appena sono a pochi metri dalla superficie dell'acqua sciolgo il legame con la bestia e con un piccolo salto mi tuffo in mare.
Il freddo mi invade completamente, entrando fin dentro le mie ossa, facendomi rabbrividire all'istante per questo scontro così brusco e violento.
Mi guardo un attimo intorno, cercando di capire più o meno dove mi trovo. Riconosco il tulkun su cui si trovano i due ragazzi e subito inizio a nuotare verso di lui, risalendo in superficie per riprendere un po' d'aria.
Giro su me stesso, riaprendo velocemente gli occhi, ritrovandomi davanti i due ragazzi seduti sulla pinna di questo essere di dimensioni abnormi, credo di non aver mai visto una creatura così tremendamente maestosa ed imponente.
Mi passo velocemente una mano sul viso, levando l'acqua in eccesso mentre scuoto leggermente il capo. Punto il mio sguardo sulla ragazza, rivolgendole subito un ampio sorriso.. alla fine non siamo stati lontani neanche per mezz'ora oggi. Ricambia subito un sorriso spontaneo a trentasei denti, abbagliandomi con la bellezza che esso emana.
Mi avvicino a loro, o meglio, a lei, avvolgendole le braccia intorno al busto mentre mi sistemo con il busto tra le sue gambe, ritrovandomi più o meno all'altezza del suo busto.
La ragazza si china verso di me, incurvando la sua schiena in avanti, rubandomi un piccolo bacio a fior di labbra.
- Ilyn, lui è Neteyam.. mio marito- dice la ragazza tirandosi su, traducendo al tulkun con il loro linguaggio delle dita.
Mi giro subito verso di lei, rivolgendole un ampio sorriso per poi salutarla con un piccolo inchino del capo.
- da dove sei sbucato fuori?- mi chiede Aonung ridendo leggermente per la mia apparizione così improvvisa ed inaspettata.
- stavo facendo una ronda di controllo con mia madre ma appena abbiamo sentito i corni suonare siamo subito tornati indietro- dico spiegandogli brevemente ciò che è successo poco fa -non volevamo perderci questo spettacolo- dico guardandomi velocemente intorno mentre il resto del branco continua a festeggiare con i propri fratelli, ritrovati dopo molto, troppo tempo.
- ritorno inaspettato?- chiedo guardando entrambi dal basso, curioso di sapere come l'hanno presa.
- non troppo.. era ormai questione di giorni- mi risponde Aonung sorridendo ampiamente.
Sposto il mio sguardo sulla ragazza, stranamente silenziosa, intenta a guardare la sua sorella nello spirito.
Mi chino leggermente, posando la mia guancia contro la sua coscia mentre continuo a guardarla dal basso, completamente estasiato dalla sua figura.
Posa il suo sguardo su di me ed i suoi occhi si spalancano leggermente, come se si fosse spaventata, e si butta leggermente all'indietro, posando le mani dietro la sua schiena, allontanandosi con il busto da me, come se volesse prendere le distanze da me.
Con lo sguardo le chiedo silenziosamente se va tutto bene per poi alzare leggermente il capo e lasciarle un piccolo bacio a fior di pelle sulla coscia, davanti al quale lei rabbrividisce all'istante.
Ridacchio leggermente davanti a questa sua reazione e lei alza gli occhi al cielo per poi rispondere alla mia "domanda" con un piccolo, quasi impercettibile, cenno affermativo del capo.
Forse ha ancora questo mal di testa che la perseguita e non me lo vuole dire? Dio mio.. la dovrò trascinare da sua madre un giorno di questi, almeno per un controllo. Non voglio esasperare la situazione, ma se fosse qualcosa di grave e lo stessimo trascurando troppo?
Il tulkun emette strani versi, dicendo evidentemente qualcosa che io non comprendo, e lo intuisco dalle orecchie di Nay e di Aonung che si rizzano all'istante, ascoltandola con molta attenzione.
- Nay, ha ragione..- dice Aonung girandosi subito verso sua sorella, che immediatamente alza gli occhi al cielo.
- va bene..- sussurra traducendo nello stesso momento al tulkun, che sembra apprezzare.. forse dovrei imparare qualcosa di questa "lingua", dovrei iniziare ad ambientarmi un po' di più e spingermi su qualcosa che vada oltre la caccia.
- andiamo dai- dice Aonung per poi buttarsi in acqua e riemergere subito dopo, spuntando al mio fianco.
- di già?- chiedo spostando il mio sguardo da lui a sua sorella, che però sembra non ascoltarmi.
- mi chiami Tsireya?- chiede la ragazza avvicinandosi al tulkun, che socchiude leggermente le palpebre per poi emettere degli strani suoni, credo che abbia accettato la richiesta.
- andiamo via?- chiedo di nuovo catturando di nuovo su di me l'attenzione della ragazza che ho sposato -i tulkun sono arrivati poco fa- esclamo con fare confuso, non riuscendo a capire il perché stiamo andando via così presto.. mi piace questa atmosfera.
- non mi sento molto bene..- dice Nay dopo diversi secondi di silenzio, ammettendo finalmente che un mal di testa dopo un po' può farti stare veramente male.
Annuisco subito, e mi allontano da lei senza farmelo dire una seconda volta, dandole tutto lo spazio di cui ha bisogno per scendere.
La ragazza saluta velocemente la sua sorella nello spirito per poi allontanarsi velocemente da lei, richiamando a se il suo ilu.
- vado con lei- esclama Aonung, raggiungendo velocemente sua sorella, sedendosi dietro le sue spalle, volendola accompagnare per la troppa preoccupazione che ha nei suoi confronti.
Rimango per qualche secondo da solo con Ilyn, che saluto timidamente con un piccolo inchino per poi richiamare il mio ilu e seguire i due ragazzi, che si sono avviati verso il confine senza neanche aspettarmi.
Superato il confine ci avviciniamo alla riva, e appena il livello dell'acqua inizia ad abbassarsi lasciamo i nostri ilu e continuiamo il tragitto a nuoto.
Poso i piedi sulle sabbia e mi tiro velocemente su, prendendo finalmente aria mentre mi scotolo velocemente di dosso tutta l'acqua in eccesso.
Davanti ai miei occhi vedo i due fratelli, distanti pochi metri da me, che ormai sono completamente usciti dall'acqua.
Sulla riva, in lontananza, scorgo le figure di Tsireya e di Kiri, che subito si avvicinano a Nay.
Aonung si volta leggermente per constatare che io li abbia seguiti, e appena incrocia il suo sguardo con il mio rallenta il passo, aspettando il mio arrivo per potermi affiancare.
Appena mi ritrovo ad un paio di passi da lui allunga un braccio verso di me, avvolgendolo attorno alle mie spalle, tirandomi verso di se.
I miei occhi restano fermi sulla figura di mia moglie, che lentamente e con delicatezza si siede sulla sabbia, incrociando le gambe sotto di se, mentre viene affiancata e circondata dalle due ragazze.
- sorridi amico mio..- esclama con voce bassa il ragazzo al mio fianco -la vita è bella..- dice scuotendomi leggermente, facendo nascere sulle mie labbra un piccolo sorriso spontaneo.
Ci avviciniamo alle ragazze ed Aonung molla la presa che aveva su di me, andandosi a sedere al fianco della riccia, facendomi subito dopo segno con la mano di sedermi al suo fianco.
Seguo le sue indicazioni senza oppormi, rimanendo in silenzio mentre ascolto con poco attenzione l'infinità di domande che mia sorella sta ponendo ai tre fratelli, molto curiosa di sapere più cose possibili sui Tulkun, le loro abitudini e tradizioni, e così via.
- è una sorta di benedizione essere scelti da un tulkun, giusto?- chiede mia sorella guardando tutti e tre, aspettando che uno di loro le dia una risposta concreta.
- è un regalo che ti viene fatto dalla vita, da Eywa- risponde Tsireya sorridendo ampiamente, evidentemente ammaliata anche lei da questo legame così forte e potente che la grande madre dona ad ogni abitante del popolo del reef.
- è una cosa molto bella..- sussurro per poi abbassare lo sguardo abbastanza in imbarazzo.. non so per quale motivo, ma io sento di avere un legame del genere, così forte e puro, solo con Nay, solo con lei.
- che dice Nukur?- chiede Tsireya guardando Aonung, curiosa di sapere cosa gli abbia raccontato il suo fratello nello spirito.
Alzo i miei occhi sulla ragazza, notando piacevolmente che lei mi stava già guardando, ed un piccolo sorriso imbarazzato compare sulle mie labbra.
Ricambia leggermente il sorriso, con fare un po' sforzato.. forse sta male e non vuole dirlo davanti ai suoi fratelli?
Mi tiro lentamente su, tornando a stare in piedi, e mi allontano dal posto che fino ad ora avevo occupato, avvicinandomi alla ragazza dagli occhi color miele.
Mi siedo lentamente dietro le sue spalle, allargando le gambe, posando i piedi ai lati de suo corpo. Con delicatezza avvolgo le sue spalle con le mie braccia, tirandola verso di me, in modo tale da farla stendere ed appoggiare contro il mio petto.. ho paura che stia male e per orgoglio non voglia dirmelo.
Si sistema leggermente contro la mia pelle, cercando la posizione per lei più comoda, ed un piccolo sorriso compare sulle mie labbra mentre incrocio le mie dita tra di loro e poso i gomiti sulle mie ginocchia, intrappolandola in questa piccola gabbia composta dal mio corpo.
Mi chino leggermente verso di lei, lasciandole un piccolo e delicato bacio tra i capelli, illudendomi che questo possa aiutarla in qualche modo a stare meglio.
- siete proprio uguali!- esclama con tono scherzoso la ragazza stretta tra le mie braccia prendendo in giro suo fratello, che le risponde subito con un fugace occhiolino ed un sorrisetto divertito. Credo che stessero parlando di quanto lui e il suo fratello nello spirito siano simili, quasi uguali, ma estremamente compatibili.. ma purtroppo non ho ascoltato neanche una parola di ciò che hanno detto.
- quindi i tulkun scelgono un Na'vi solo se è simile a loro?- chiede Kiri appena sente le parole della ragazza.
- scelgono seguendo l'istinto, non seguendo l'apparenza.. e molto spesso l'istinto fa scegliere soggetti simili a se stessi- risponde Nay cercando di placare la sua enorme fame di conoscenza.
- ovviamente ci sono dei casi eccezionali- esclama Aonung puntando subito il suo sguardo su sua sorella, che alza subito gli occhi al cielo e si tira le ginocchia verso il petto, rannicchiandosi su se stessa.
- che significa?- chiedo abbastanza curioso, esistono casi eccezionali anche in fatto di legami?
- Ilyn e Nay non si assomigliano per niente, anzi sono completamente una l'opposto dell'altra!- esclama Aonung spiegandomi velocemente il vero motivo che si cela dietro la sua battutina.
- non ci dormi la notte per caso?- chiede Nay punzecchiandolo amaramente mentre inclina leggermente la testa di lato.
- come fate se siete l'una l'opposta dell'altra?- chiede subito Kiri ancora più incuriosita di prima.
- ci completiamo- risponde subito la ragazza -e diversamente da come fa intendere mio fratello, questa cosa non è rarissima.. succede poche volte, ma succede- esclama punzecchiando di nuovo suo fratello mentre gli occhi di mia sorella si illuminano improvvisamente di felicità.
- quanti casi ci sono in questo villaggio?- chiede velocemente, volendo, anzi, pretendendo subito una risposta.
- solo loro- risponde Tsireya, svelando l'arcano mistero, davanti alla quale Nay sospira silenziosamente.
- sei conosciuta per molte cose!- esclama mia sorella riferendosi ai vari motivi per cui Nay è conosciuta, o più che altro, per la quale viene subito riconosciuta.
Poso velocemente i miei occhi su Kiri, fulminandola con lo sguardo, maledicendola per ciò che ha appena detto, preoccupato che la ragazza possa provare di nuovo angoscia e disprezzo verso se stessa per quei suoi particolari che la rendono tremendamente unica e perfetta.
Mia sorella si scusa subito con me con lo sguardo, ma appena sentiamo una piccola risatina divertita uscire dalle labbra di Nay entrambi ci guardiamo con fare sorpreso.. l'ha presa sul ridere, segno della sua consapevolezza verso l'ingenuità con cui mia sorella ha detto queste parole.
Mi chino lentamente verso di lei, volendomi assicurare che stia bene e che non stia solo fingendo per non far sentire Kiri in colpa.
- come stai?- chiedo con tono gentile, cercando di nascondere dietro il mio tono di voce tutta la preoccupazione che sto provando.
- è passato il mal di testa?- chiedo voglioso di sapere se finalmente questo tormento le abbia lasciato un minuto di pace.
La ragazza si irrigidisce all'istante contro la mia pelle, diventando completamente un blocco di pietra.
Subito alzo il mio sguardo su Aonung, che mi fa un gesto con la mano, facendomi segno di stare tranquillo e che lei sta bene.. dovrei fidarmi?
- è passato..- mi risponde la ragazza con un filo di voce, spostando il capo di lato, in modo tale da potersi girare e puntare il suo sguardo nel mio, sorridendomi leggermente con fare sincero.
Ricambio il sorriso, facendo un po' di fatica.. non credo che lei stia bene, non mi dice la verità, e questo solo perché non vuole farmi preoccupare, in questi casi odio profondamente questo suo senso di protettivita nei miei confronti.
All'improvviso, con la coda dell'occhio, vedo i tre ragazzi irrigidirsi all'istante, puntando i loro sguardi in un punto preciso nel vuoto dietro le mie spalle.
Li osservo attentamente, sembrano essere stupiti e spaventati allo stesso momento.. cosa hanno visto?
La ragazza si tira su, allontanandosi dal mio petto e ruota il busto verso di me, curiosa di sapere cosa stia succedendo alle nostre spalle.
Giro leggermente il capo, curioso anche io di vedere cosa stanno guardando di così abbagliante e dietro le mie spalle scorgo una figura talmente alta e imponente da coprirmi interamente con la sua ombra.
Un piccolo nodo mi si crea subito in gola non appena riconosco il volto di Tonowari, intento a guardarci dall'alto.
Ruoto anche il busto, evitando in tutti i modi di dargli le spalle e noto sul viso del capo clan un espressione che non esprime per niente serenità e spensieratezza.. e questo non è un buon segno, per niente.
- voi due..- esclama con tono fermo riferendosi a me e a sua figlia, ancora stretta tra le mie braccia -seguitemi- dice con tono severo e deciso, non accettando alcun tipo di rifiuto o esitazione da parte nostra, divulgando così il suo ordine diretto per noi.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora