Capitolo 14

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- la mente pazza e spericolata di mio figlio è servita a qualcosa- esclama papà mentre parla tranquillamente con Tonowari, discutendo amichevolmente della fantastica impresa che oggi ha compiuto mio fratello.
Giro lo sguardo verso di lui, seduto al mio fianco intorno a questo enorme falò e gli rivolgo una veloce occhiatina ammiccante.
- ammettilo.. te la sei fatta sotto- sussurro cercando di stuzzicarlo un po', è troppo silenzioso stasera, e non ne capisco il perché.
Alza velocemente gli occhi al cielo ed un piccolo sorriso divertito fa inclinare un angolo delle sue labbra.
- un grande guerriero come me non se la fa sotto- esclama rispondendomi a tono, rivolgendomi un veloce sguardo di sfuggita.
- hai avuto fortuna oggi..- sussurro avvicinandomi lentamente al suo viso -grande guerriero- dico con voce bassa prendendolo evidentemente in giro. Mi spinge velocemente via, ridendo divertito dalle mie parole, ed io lo seguo senza esitare, contento di vedere finalmente un sorriso sulle sue labbra.
Cala di nuovo il silenzio su di noi, ed il suo sguardo si posa su un punto ben preciso, facendo tornare un espressione seria sul suo volto.
- che guardi?- chiedo velocemente, curioso di sapere cosa l'abbia fatto ammutolire, potrei utilizzare questa cosa come arma a mio favore contro di lui, per farlo stare zitto quando spara cazzate o quando gli parte la parlantina.
Seguo il suo sguardo e punto il mio sguardo sulla ragazza dagli occhi color miele, intenta a rigirarsi una foglia tra le dita, facendo finta di ascoltare i discorsi di sua sorella, seduta al suo fianco, che non sembra accorgersi dell'assenza di sua sorella e continua a parlare tranquillamente.
- che c'è? sei passato dall'odiarla ad avere una cotta per lei?- chiedo sorridendo divertito, prendendolo evidentemente in giro, mentre nella mia mente spero che neghi con sincerità ciò di cui l'ho appena accusato.
Le sue sopracciglia si corrugano leggermente e si schiarisce velocemente la voce con un piccolo colpo di tosse, come se le mie parole lo avessero colto di sorpresa e stupito.
- non sto guardando loro- dice velocemente, riferendosi sia alla riccia che a sua sorella, depositandomi del tutto, ed il mio cuore tira un sospiro di sollievo.
Posa velocemente il suo sguardo su di me e nota subito i miei occhi pieni di curiosità, volendo saperne di più.
Con un piccolo cenno della testa mi indica un punto dietro le loro spalle. Punto il mio sguardo in quella direzione e vedo due ragazze, che sembrano avere l'età di Tsireya più o meno, molto carine.. ma niente di che.
Parlano tra di loro, ed ogni tanto rivolgo i loro sguardi nella nostra direzione, però non sono del tutto sicuro che stiano guardando proprio noi.
- è tutta la sera che ci guardano e parlano tra di loro..- dice rivelandomi il vero motivo per cui le sta osservando -riesco a sentire la loro risatina isterica da qui- dice con tono infastidito, quasi disgustato solo al pensiero di quelle risate.
- chi ti dice che guardano qui.. e proprio noi?- chiedo ingenuamente e lui mi rivolge subito uno sguardo come per dire "ma sei serio?".
Alzo gli occhi al cielo e scuoto leggermente la testa, per poi portarmi una mano dietro il collo, grattandomi leggermente.
- vuoi una prova?- chiede cercando di dimostrare e verificare che la sua ipotesi sia giusta.
- vai grande guerriero..- sussurro istigandolo, ma lui mi evita, pensando solo a prendersi la ragione che gli spetta.
Posa i suoi occhi sulle due ragazze, ed assume una postura rigida, il suo sguardo cambia, diventando provocante, e sul suo viso compare una espressione ammiccante, e rivolge loro un veloce e fugace occhiolino. Una delle due inizia a sorridere con fare imbarazzato, per poi girarsi verso l'altra per comunicargli cosa è appena successo.
- che ti avevo detto?- chiede tornando in se, perdendo l'aria da rubacuori ed accalappiatore di donne.
Mi giro verso di lui, con un espressione incredula sul viso, e lui sorride subito con fare vittorioso, prendendosi le ragione che si merita.
- hai fatto conquiste- dico ridendo divertito, realizzando lentamente che il mio fratellino sta facendo adulto pian piano.
- abbiamo.. l'altra è interessata a te- dice indicando l'altra ragazza con un veloce movimento degli occhi.
Poso velocemente il mio sguardo sull'altra ragazza, che era già intenta a guardarmi, e mi rivolge un piccolo sorriso ammiccante. Dio mio.. quanto è sicura di se, quasi sfacciata ed impertinente.
Il mio sguardo si sposta di poco, quasi richiamato da una forza superiore, fermandosi su Nay, seduta poco più avanti della ragazza.
I miei occhi si perdono nel guardarla, sembra così tremendamente persa nei suoi pensieri, concentrata più su quella maledetta foglia che su tutto il resto del mondo che la circonda.
- allora?- chiede velocemente mio fratello, facendomi tornare alla realtà e al nostro discorso.
- cosa?- chiedo ancora un po' imbambolato, mi sono dimenticato di cosa stavamo parlando.
- quella ragazza..- dice notando questa perdita di memoria temporanea che è ancora in atto nella mia mente.
Mi ricordo velocemente di cosa stavamo parlando e un piccolo verso di sorpresa abbandona le mie labbra.
- ah no.. non mi interessa- rispondo velocemente, cercando di chiudere subito il discorso, irrigidendomi all'istante, sentendomi tremendamente in soggezione sotto lo sguardo attento di mio fratello.
- non ti interessa?- chiede mentre le sue orecchie si rizzano all'instante al suono delle mie parole ed i suoi occhi si spalancano leggermente per la sorpresa.
Scuoto leggermente il capo, in segno di negazione, sentendo la gola seccarsi all'improvviso.
- ah vero.. ormai il tuo cuore appartiene a lei- sussurra spintonandomi leggermente con una spalla, prendendomi evidentemente in giro.
- chi?- chiedo velocemente, abbastanza confuso, scostandomi dal suo tocco, tremendamente irritante.
- Nay..- sussurra avvicinandosi al mio orecchio, per non farsi sentire da nessun'altro, neanche da nostra sorella, seduta al nostro fianco.
Sento il mio corpo irrigidirsi di colpo, diventando un blocco di pietra, ed il mio cuore perdere istantaneamente qualche battito.
- allora è vero.. ti piace- sussurra continuando a punzecchiarmi mentre un piccolo sorrisetto divertito compare sulle sue labbra
- smettila..- sussurro quasi minacciandolo di tenere chiusa della boccaccia, nessuno lo deve sentire.
- sono tuo fratello.. perché mentirmi?- mi chiede cercando di strapparmi di bocca una confessione chiara e concisa, che non riceverà mai da me.
Gli rivolgo subito uno sguardo scocciato, pregandolo di smetterla, e lui inizia a ridere, fortemente divertito dal fatto di essere riuscito a mettermi in imbarazzo.
- e comunque..- riprendo la parola dopo diversi minuti di silenzio, cercando un modo per ripagarlo con la stessa moneta, e metterlo in imbarazzo.
- è molto più bella Tsireya- dico riferendomi alla ragazza a cui ha rivolto un occhiolino, paragonandola a Tsireya.. anche se il paragone è evidentemente inutile, tra le due è evidente chi vince. Non che la ragazza sia brutta, ma Tsireya è bella da morire.. deve essere una caratteristica della famiglia.
- dai bro..- sussurra Lo'ak con fare sfinito, sbuffando leggermente, evidentemente infastidito dalle mie parole.
- che c'è? è la verità- dico alzando, metaforicamente, le mani in segno di innocenza.
- lo sappiamo tutti che è interessata a te, Lo'ak..- sussurro sapendo che sto raggiungendo pian piano il mio obbiettivo.
Dalle sue labbra esce un piccolo sospiro, pieno di frustrazione e consapevolezza.
- non sono interessato..- sussurra per poi distendersi leggermente all'indietro, posando gli avambracci sul tronco alle nostre spalle, rilassandosi contro di esso.
- sei strano.. che hai?- chiedo notando il suo cattivo umore, piombato su di lui così all'improvviso.
Alza lentamente il suo sguardo, puntandolo verso la riccia e sua sorella, e sospira amaramente.
- niente..- dice con un filo di voce, facendo crescere dentro di me il presentimento che questo "niente" sia di una falsità disumana, ma decido di non insistere e lasciar stare per stasera, non vorrei infastidirlo fino al punto di farci litigare.. non è dell'umore adatto per reggere la mia insistenza.
Annuisco leggermente, facendogli capire che per stasera lo lascerò stare, e mi giro verso mio padre, tornando ad ascoltare la sua conversazione con Tonowari.
All'improvviso sento una strana sensazione sulla mia pelle, sentendola pizzicare leggermente, distraendomi dalle parole di mio padre. Giro leggermente lo sguardo, iniziandomi a guardare intorno, ed i miei occhi si fermano spontaneamente sulla ragazza e sui suoi occhi, fermi su di me.
Un piccolo sorriso spunta involontariamente sulle mie labbra, cogliendomi di sorpresa.
Abbasso leggermente la testa, mantenendo il mio sguardo fisso su di lei, che mi guarda in un modo strano, come se fosse persa nei suoi pensieri, e mi passo velocemente la lingua fra le labbra, bagnandole leggermente.
Il suo corpo viene smosso leggermente davanti a questa mia azione, ed i suoi occhi si spalancano leggermente per la sorpresa di questa reazione spontanea. Con uno scatto si gira verso sua sorella, quasi spaventata dal sentire la sua voce richiamarla, anche Tsireya si è resa conto di quello che le è appena successo.
La vedo parlare con sua sorella, ancora avvolta in quella coperta di imbarazzo, che la fa risultare leggermente buffa e goffa, ma anche tremendamente tenera. Il sorriso sulle mie labbra si allarga ancora di più, ed inclino leggermente la testa di lato mentre la osservo attentamente, in tutti i suoi strani, particolari, ed estremamente ammalianti, modi di fare.
Alza lentamente il suo sguardo su di me, mentre Tsireya continua a parlarle, ma a lei non sembra interessare.
La mia testa si muove leggermente, facendole segno di lasciare la "festa", indicandole la spiaggia dietro di me, chiedendole di venir via con me. I suoi denti afferrano saldamente il suo labbro inferiore, mordendolo con avidità e forza, cercando di trattenersi, ed annuisce leggermente, acconsentendo davanti alla mia proposta.
Dice qualcosa a sua sorella, che cambia subito espressione, diventando evidentemente confusa. Iniziano a parlare e la ragazza dagli occhi di miele mi indica con un veloce cenno della testa. Tsireya posa il suo sguardo sorpreso su di me, ed ammicca maliziosamente nella mia direzione appena capisce che sono io il motivo per cui sua sorella stia scappando da lei. Le due ragazze si scambiano le ultime due parole per poi alzarsi da terra in contemporaneamente. Le guardo attentamente mentre rivolgo un piccolo e veloce inchino ai loro genitori, e le seguo con lo sguardo mentre iniziano ad allontanarsi. All'improvviso una piccola pressione sulle mie gambe mi distrae, ed abbassando lo sguardo vedo la piccola Tuk seduta su di esse, mentre appoggia delicatamente la sua testa contro il mio petto.
Mi abbasso leggermente verso di lei, quasi automaticamente davanti al suo gesto, e le lascio un piccolo bacio tra i capelli.
Rialzo lo sguardo e mi rendo conto di aver perso di vista le due ragazze, e mi giro velocemente su me steso, guardandomi attentamente intorno, cercandole con lo sguardo.
Ruoto completamente il busto e vedo le loro figure dirigersi verso il villaggio, dietro le mie spalle.
La ragazza dagli occhi color miele gira leggermente il busto, puntando il suo sguardo su di me, come se i miei occhi avessero richiamato la sua attenzione, ed un piccolo sorriso spunta sulle mie labbra, e quasi senza accorgermene le rivolgo un piccolo e fugace occhiolino, per poi tornare a guardare davanti a me.
- e poi hai il coraggio di dire che non ti piace..- dice mio fratello, commentando apertamente ciò a cui ha appena assistito.
Lo zittisco velocemente, non volendo dargli risposte troppo affrettate o sbagliate, cercando di liberarmi dalla conversazione in cui mi vuole intrappolare.
- ho sonno..- sussurra la piccola Tuk sul mio petto, mentre si porta una mano sul viso, stringendola in un pugno, sfregandolo leggermente contro il suo occhio.
- hai ragione..- sussurro di conseguenza avvicinandola ancora di più a me, rendendomi conto che a quest'ora doveva essere già a letto da un bel pò.
- papà..- dico richiamando l'attenzione dell'uomo su di me, che subito ferma la sua conversazione per puntare il suo sguardo su di me.
- Tuk ha sonno.. la porto a letto- dico velocemente aspettando un suo segno di consenso, che arriva subito, dandomi il permesso di andare via.
- la porti a letto ah?- chiede Lo'ak sottovoce prendendomi in giro per la scusa che ho velocemente trovato per andare via e raggiungere Nay.
- ha sonno..- sussurro di conseguenza rispondendogli a tono, seguendo il suo stupido giochetto mentre sistemo al meglio la mia sorellina tra le mie braccia.
Rivolgo al teppista un piccolo sorriso vittorioso per poi tirarmi su, ed allontanarmi cautamente dal falò, senza correre o andare di fretta, per evitare di dettare sospetti.
Entro nel villaggio, aggirandomi velocemente tra i corridoi, intendo a voler mettere subito a letto Tuk, che già dorme tra le mie braccia, e scappare velocemente via.
Entro nella nostra capanna e mi avvicino alla rete di Tuk, posandola delicatamente su di essa, cercando di non svegliarla, e la copro velocemente con una coperta.
Le lascio un piccolo bacio sulla fronte per poi fare qualche passo indietro, molto lentamente, ed appena sono abbastanza distante da lei, mi giro su me stesso ed inizio a correre verso la spiaggia.
Rallento lentamente la corsa appena i miei piedi entrano in contatto con la sabbia, sentendo il mio cuore chiedere pietà per la troppa velocità dei suoi battiti.
Il mio sguardo si fa attento, cercando la figura della ragazza ovunque, sperando di trovarla il prima possibile. All'improvviso i miei occhi si posano su una figura, seduta sulla sabbia, con la schiena appoggiata contro il tronco di un albero, sul confine della foresta.
I muscoli del suo viso sono completamente rilassati e le palpebre sono ben serrate, sembra così rilassata e tranquilla che quasi mi dispiace avvicinarmi e disturbarla.
Mi avvicino lentamente a lei, sperando di non svegliarla nel caso stia dormendo, ma appena sono a qualche metro da lei vedo i suoi occhi schiudersi leggermente. Un piccolo sorriso imbarazzato compare sulle mie labbra, increspandole leggermente. I suoi occhi si chiudono di nuovo e contorce leggermente le labbra nel tentativo di nascondere un evidente sorriso.
Continuo ad avvicinarmi a lei, fermandomi ad un passo dal suo corpo, ha gli occhi ancora chiusi.. perché sprecare questa occasione.
Mi chino lentamente su me stesso, sedendomi sui miei talloni, ritrovandomi davanti il suo viso, fermo ad un palmo dal mio. I miei occhi cadono velocemente sulle sue labbra, che sembrano richiamarmi, facendo salire in me questo strano desiderio di sfiorarla, accarezzarla.. di far combaciare le nostre labbra, l'una contro l'altra.
Le sue palpebre si aprono lentamente, rivelando davanti a me questo infinito mare di miele, in cui vorrei affogare ogni santissima volta, ed i suoi occhi si fermano subito su di me.
- fai finta di dormire per liberarti di me?- chiedo ridacchiando leggermente, sperando di non averla messa troppo in soggezione.
Sento il suo respiro mozzarsi all'istante nel sentire il suono della mia voce, realizzando velocemente l'estrema vicinanza tra di noi, cadendo in uno stato di totale apnea.
I suoi occhi iniziano ad ispezionare ogni centimetro del mio viso, con un attenzione disarmante.
- Nay..- la richiamo in un sussurro, non sentendo il suo respiro ripartire.
- si?- chiede cercando di sembrare il più normale possibile, anche se so che non è così, sento i suoi battiti tremendamente accelerati fin da qui..
- respira..- sussurro cercando di farle notare la cosa, e di convincerla a riprendere finalmente fiato.
All'improvviso una sua mano si posa sul mio petto e mi spinge via con forza, allontanandomi da se, facendomi cadere velocemente sulla sabbia.
-skxawng...- sussurra prendendosela con me, per averla messa in imbarazzo, ed una piccola risatina divertita abbandona le mie labbra.
- che scusa hai inventato?- chiede cercando di cambiare velocemente discorso, cercando di levarsi si dosso tutto questo imbarazzo.
- Tuk aveva sonno e mi sono proposto di accompagnarla in capanna- dico velocemente
mentre mi metto il più comodo possibile. Distendo una gamba davanti a me e piego l'altra, portandola vicino al mio petto, e poso su di essa un braccio.
Poso il mio sguardo su di lei, inclinando leggermente la testa di lato, e la analizzo lentamente, mentre si stringe la ginocchia al petto, come se stesse cercando di proteggersi da me e dal mio sguardo. Sento il respiro venir meno, ma cerco di riprendermi veloce e sospiro leggermente tirando fuori tutta l'aria.
Mi bagno velocemente le labbra per poi costringermi da solo ad alzare lo sguardo sul cielo e smetterla di guardarla con così tanta insistenza.
Con un piccolo scatto mi giro velocemente su me steso, per poi stendermi completamente  contro la sabbia, facendo aderire perfettamente la mia schiena contro di essa.
- chissà com'è il pianeta della gente del cielo..- sussurra la ragazza cercando aprire un discorso e far finire questo imbarazzante silenzio.
- una volta era come il nostro pianeta, solo che gli umani con il passare del tempo lo hanno distrutto.. o almeno così mi ha detto mio padre- rispondo velocemente, confessando quel che so sul pianeta dei demoni.
Tiro leggermente su la testa e porto le mie braccia dietro di essa, utilizzandole come cuscino, cercando una posizione più comoda.
I miei occhi vengono catturati da una figura che si muove lentamente al mio fianco, ed appena giro lo sguardo vedo la ragazza trascinarsi lentamente sulla sabbia.
Abbastanza incuriosito mi tiro leggermente su con la schiena, rimanendo disteso, spostando tutto il peso sugli avambracci che poso sulla sabbia.
Si gira lentamente su se stessa, posizionandosi in perpendicolare rispetto al mio corpo, e con ancora più lentezza si stende sulla sabbia. Sento le sue treccine solleticarmi leggermente la pancia mentre con estrema delicatezza posa la testa su di essa.
I miei battiti iniziano ad accelerare velocemente davanti a questa sua strana dimostrazione di fiducia ed un piccolo sorriso compare sulle mie labbra.
Posa per qualche secondo il suo sguardo su di me per qualche secondo, sentendosi evidentemente osservata, per poi tornare a guardare le stelle sopra di noi, mentre un piccolo sorriso increspa anche le sue labbra.
- finalmente ti inizi a fidare di me..- sussurro prendendola evidentemente in giro, punzecchiandola a dovere.
- non ti montare la testa.. sbruffone- dice con tono scherzoso, rispondendo a tono alla mia evidente provocazione, facendomi sorridere come un deficiente davanti a queste sue parole.. maledetta.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora