- sei felice?- mi chiede gentilmente la riccia ferma al mio fianco.
Annuisco leggermente con il capo, incrociando le braccia al petto, mentre i miei occhi non si staccano neanche per un secondo dalla figura della ragazza che oggi ho sposato.
- lo sono..- dico con un filo di voce, sorridendo ampiamente davanti alla scena della ragazza che sorride timidamente davanti alle parole che una signora le sta dicendo.
- sono molto felice Tsireya- dico girando leggermente il capo verso di lei, guardandola dall'alto mentre lei mi sorride e mi guarda con tenerezza e felicità.
- vi meritate a vicenda..- dice la riccia continuando a sorridere.. è bello sapere che lei è realmente così felice per noi, la sua felicità mi scalda il cuore.
- questo è successo anche grazie a te- dico dandole tutti i meriti che le spettano.
- oh è ovvio!- esclama all'improvviso -se non fosse stato per me adesso non vi parlereste neanche!- esclama con tono scherzoso, facendo la finta sostenuta davanti ai miei occhi.
Rido leggermente davanti alle sue parole e scuoto leggermente il capo, divertito dalle sue parole.
- grazie.. davvero- sussurro girandomi completamente verso di lei, ringraziandola sinceramente con tutto il mio cuore.
I suoi occhi si illuminano e con un piccolo scatto si catapulta su di me, avvolgendo le sue braccia intorno al mio gusto, stringendosi contro il mio petto.
Ricambio subito l'abbraccio, avvolgendole le spalle con le mie braccia, sospirando con fare sollevato per poi lasciarle un piccolo bacio sulla testa.
- adesso però vai da lei!- esclama allontanandosi di scatto da me, cogliendomi del tutto alla sprovvista -ora è tua moglie.. quindi vai!- esclama spingendomi via, invitandomi ad andare da lei.
- già non mi sopporti più?- chiedo ridendo leggermente mentre lei si posiziona dietro le mie spalle e mi spinge, allontanandomi da se mentre io pianto i piedi per terra, opponendo resistenza contro la sua spinta.
- oh è già da un bel pò che non ti sopporto più!- esclama scherzando a sua volta, facendo aumentare ancora di più la mia risata.
Mi allontano da lei, continuando a ridere da solo come uno skxawng, intenzionato ad avvicinarmi alla ragazza che adesso dovrò abituarmi a definire moglie..
Mi avvicino a lei, che continua a parlare con suo fratello, dandomi le spalle e la sento sbuffare sonoramente mentre le sue braccia crollano a peso morto lungo i suoi fianchi.
- sei uno stronzo..- sussurra con tono triste, mentre suo fratello sorride davanti all'offesa di sua sorella nei suoi confronti.
Allungo lentamente le mia mani verso di lei, posandole sulle sue spalle per poi farle scorrere lentamente sulla sua pelle fino ad avvolgerle completamente con le mie braccia.
La tiro verso di me, facendo scontrare la sua schiena contro il mio petto, pretendendo un minimo di contatto fisico tra di noi.
- se fai arrabbiare tua sorella, poi lei si arrabbia anche con me- esclamo puntando il mio sguardo sul ragazzo, mentre Nay si rilassa completamente sotto il mio tocco.
- non sono arrabbiata.. sono semplicemente offesa- dice rivolgendo velocemente uno sguardo assassino a suo fratello, che continua a ridere di gusto.
- sei sempre la solita esagerata!- esclama Aonung dando poco peso alle sue parole.
La ragazza con fare offeso gli risponde con una linguaccia, ed Aonung ricambia scherzosamente per poi girare su se stesso ed allontanarsi lentamente da noi, concludendo così la loro conversazione.
La ragazza dagli occhi color miele si ristringe tra le mie braccia, facendosi sempre più piccola tra di esse, e sospira silenziosamente mentre si lascia andare, posando la sua testa contro il mio petto.
Chino leggermente il capo verso di lei lasciandole dei piccoli baci a fior di belle sulla guancia, scendendo lentamente verso la sua mandibola, che subito si contrae sotto il tocco delle mie labbra.
- che hai?- chiedo posandole un piccolo bacio vicino l'orecchio mentre lei si rilassa completamente contro di me.
- ho un mal di testa..- dice con voce bassa e tono cupo -che mi sta uccidendo..- continua sospirando leggermente frustrata.
Le mie labbra viaggiano sulla sua pelle, arrivando a toccare punti sensibili sul suo collo che la fanno rabbrividire all'istante sotto il mio tocco.
- te lo faccio passare io..- sussurro consapevole che ciò che adesso le serve è staccare la spina.
Il suo corpo si elettrizza velocemente, facendo accapponare la sua pelle.
-come?- mi chiede con voce bassa, curiosa di sapere come farò a farle passare questo mal di testa che la perseguita.
- appena se ne andranno via tutti te lo mostro..- sussurro per poi posare di nuovo le mie labbra sulla sua pelle.
La sento mugugnare leggermente mentre le mie labbra scendono sempre di più, seguendo il perfetto perimetro della sua spalla.
Stringo ancora di più la presa che ho su di lei, cercando di azzerare la distanza tra i nostri corpi, al momento già inesistente.
Sento le sue dita stringersi attorno al mio braccio, aggrappandosi ad esso mentre le sue gambe iniziano a tremare leggermente.. questo potere che ho su di te mi fa sentire tremendamente importante.
Inclina leggermente la testa di lato, posando una tempia contro il mio bicipite, dandomi libero accesso alla sua pelle, permettendomi di fare tutto ciò che voglio, nonostante il fatto che al momento ci troviamo in pubblico.
Non è il caso amore mio.. appena tutte queste persone se ne andranno farò quel che tu desideri, ma adesso non è né il luogo e ne il momento adatto. Nonostante io faccia molta fatica a fermarmi e allontanarmi da te, ma mi costringerò da solo a farlo.
Mi allontano lentamente da lei, raddrizzandomi sulle mie stesse spalle, tornando ad assumere una giusta postura.
- ti amo..- sussurro vicino al suo orecchio, per poi lasciarle un piccolo bacio tra i capelli.
Sospiro silenziosamente, sentendomi finalmente felice e spensierato con lei tra le mie braccia, e mi appoggio a lei, posando la mia guancia contro la sua testa.
Sospira leggermente per poi alzare leggermente il capo verso di me, puntando il suo sguardo nel mio, posando la sua nuca contro la mia spalla.
- ti amo..- sussurra di rimando, facendomi sorridere come un perfetto idiota, per poi girare leggermente la testa e lasciare un piccolo bacio sul mio braccio.
Distolgo lo sguardo dal suo mentre le mie gote vanno completamente a fuoco davanti a queste sue parole.. credo che lei mi farà sempre questo effetto.
All'improvviso la ragazza si mette sugli attenti e si allontana leggermente da me, liberandosi dalla mia presa.
Leggermente confuso la osservo con attenzione, e non capisco il motivo del suo allontanamento fino a quando non si china leggermente per il pavimento e mia sorella le salta tra le braccia.
La bambina si stringe subito a lei mentre Nay si rimette in piedi, tenendola ben salda tra le sue braccia.
- quindi adesso non ci vedremo più?- chiede Tuk con tono leggermente triste mentre si sporge leggermente all'indietro per guardare negli occhi la ragazza, spostando poi il suo sguardo su di me.. oh Tuk.
- viviamo comunque nello stesso villaggio Tuk.. puoi venire a trovarci quando vuoi, ed io verrò sicuramente da voi- dico con tono gentile e premuroso, accarezzandole dolcemente la testa con una mano.
- che ne dici se domani andiamo a fare un bel giretto?- chiede la ragazza sorridendo leggermente alla bambina -ti porto in un posto bellissimo che sicuramente mia sorella non ti ha ancora mostrato.. va bene?- chiede cercando conferma ed entusiasmo da parte della bambina, che subito annuisce energicamente davanti alla sua proposta.
I miei occhi si posano su Nay, così estremamente dolce e gentile bei confronti di mia sorella, approcciandosi con lei come se fosse la sua sorellina.. è così dolce con lei che stento a credere che abbia paura di diventare madre, lei sarebbe perfetta anche in questo ruolo.
Le dita della ragazza si muovono lentamente lungo la schiena di Tuk, tranquillizzandola velocemente senza che lei neanche se ne renda conto.
- ehi!- esclamo posando un dito sul naso di mia sorella, richiamando la sua attenzione su di me, che ormai stava quasi per addormentarsi tra le braccia di Nay.
- cerchi di rubarmi mia moglie?- chiedo con tono scherzoso e giocoso e la bambina subito scoppia a ridere, facendo sorridere anche me.
All'improvviso il corpo della ragazza si irrigidisce, diventando un blocco di pietra, e la sua pelle si accappona in pochi istanti.
Le mie sopracciglia si corrugano e la mia risata si spegne, sentendo che qualcosa non va.. e questa non è tra le mie sensazioni preferite.
- che c'è?- le chiedo velocemente con tono preoccupato.. la cosa mi puzza.
Non ricevo alcun tipo di risposta da lei, che rimane ferma ed immobile, completamente paralizzata, e ciò le leva anche la facoltà di parola.
I suoi occhi sono fermi su un punto ben preciso, che credo essere la causa di questo suo cambio così radicale. Lentamente seguo la direzione dei suoi occhi, ed il bersaglio su cui sono puntati mi leva il respiro per qualche secondo.
No Lo'ak.. non rovinerai anche questa giornata, non te lo permetterò.
Poso velocemente una mano sulla schiena della ragazza e con un piccolo scatto la sorpasso, dirigendomi con ampie e scattanti falcate verso il teppista.
I suoi occhi si posano finalmente su di me e questo fa scattare dentro di me un interruttore che ormai non ci accendeva da molto tempo.. quello della rabbia.
Mi fermo ad un passo dal suo corpo, guardandolo dall'alto con fare minaccioso, catturando completamente la sua attenzione su di me.
- cosa ci fai qui?- chiedo con tono duro e freddo, evidentemente contrariato dalla sua presenza.
- ti do fastidio?- mi chiede guardandomi con fare saccente e menefreghista, non gli interessa ciò che penso o voglio, e questo me lo ha dimostrato fin troppe volte.
- si.. molto- sussurro quasi digrignando i denti per la rabbia -se solo potessi andartene mi faresti un enorme favore- dico con un finto tono gentile, chiedendogli con le buone di andarsene, non voglio che mi rovini anche il giorno del mio matrimonio.
- da quando ti faccio favori?- mi chiede guardandomi dall'alto al basso con fare da superiore.
- perché sei qui?- chiedo mantenendo la calma il più possibile, non voglio saltargli al collo.. o almeno non davanti a tutti.
- sei mio fratello.. ed oggi ti sei sposato- dice sorridendo beffardamente, prendendomi evidentemente in giro.
- non ti è mai interessato di me Lo'ak.. smettila di fingere- esclamo mantenendo un tono di voce moderato, non voglio che enti esterni ascoltino la nostra conversazione.
- ieri hai detto che non saresti mai venuto, per nessun motivo al mondo.. quindi vedi di andartene- dico ribadendo le parole che ieri mi ha detto -adesso, Lo'ak..- dico restando fermo sulla mia idea, non lo voglio qui, ancora non sono riuscito a perdonarlo.
Una mano si posa delicatamente sulla mia spalla, riconosco immediatamente il suo tocco, e subito mi tranquillizzo leggermente sapendo che lei adesso è al mio fianco.
Giro leggermente il capo verso di lei, guardandola dall'alto mentre i suoi occhi esprimono paura e dispiacere per me.
- tutto bene?- chiede con tono evidentemente preoccupato, cercando di mostrarsi il meno fragile possibile.
Gli occhi di mio fratello si posano su di lei, guardandola in modo strano.. in un modo che non mi piace.
La ragazza, evidentemente a disagio, si stringe a me, avvolgendo le sue mani intorno al mio braccio, aggrappandosi ad esso.
Gli occhi di Lo'ak analizzano attentamente le nostre braccia, dipinte e decorate da linee perfettamente combacianti e sospira rumorosamente.
- si.. il mio fratellino è solo passato per congratularsi- dico velocemente, rispondendo io prima che potesse farlo lui, inventando un evidente scusa che persino Tuk riuscirebbe a percepire.
Con un piccolo scatto libero il mio braccio dalla presa di Nay e lo avvolgo intorno alla sua vita, tirandola velocemente verso di me.
-vero Lo'ak?- chiedo con tono quasi minaccioso guardando attentamente mio fratello, sperando per lui che non faccia un altro passo falso stasera.
- certo..- dice rivolgendomi un piccolo e forzato sorriso, reggendomi subito il gioco -congratulazioni..- dice con un finto tono felice, smettendo subito dopo di sorridere.
- ad entrambi..- dice con tono distaccato e freddo, posando il suo sguardo indifferente sulla ragazza, per poi spostarlo su di me, squadrandomi velocemente dalla testa ai piedi.
- buona continuazione..- dice in un sussurro distogliendo il suo sguardo da noi, per poi allontanarsi velocemente con ampie falcate e scomparire tra la folla.
Un verso di rabbia abbandona velocemente le mie labbra, ed abbasso velocemente il capo per evitare di farmi vedere in queste condizioni da tutti i presenti.
Delle braccia avvolgono velocemente il mio busto, e la ragazza si stringe subito a me, intrappolandomi in un abbraccio caloroso.
Avvolgo le mie braccia intorno alle sue spalle e mi chino leggermente verso di lei, posando la mia fronte contro la sua spalla, nascondendomi da occhi indiscreti che continuano a fissarmi in attesa di un mio qualsiasi passo falso.
Avevo bisogno di questo.. di questo è di nient'altro. Volevo una persona che mi capisse e che stesse al mio fianco in qualsiasi momento, che nel torto e nella ragione mi avrebbe sempre difeso, che mi avrebbe messo sempre al primo posto, che mi considerasse come l'oggetto più prezioso che possiede.. ed Eywa mi ha mandato lei, che sembra essere il mio unico fascio di luce in tutta questa oscurità.
- posso provare a parlarci io?- mi chiede la ragazza con un filo di voce dopo diversi minuti di silenzio.
- pensi che le cose si sistemeranno?- chiedo sospirando silenziosamente mentre mi raddrizzo lentamente, allontanandomi dalla sua spalla.
- tentar non nuoce.. può essere che riesco a migliorare le cose- dice cercando di essere il più ottimista possibile.
- come può essere che peggiorino..- dico pensando subito al peggio.. atteggiamento che non è per niente da me.
- fammi provare..- dice quasi supplicandomi di darle l'opportunità di provarci, che fino ad ora le ho sempre negato per evitare di farla entrare in questo circolo vizioso di problemi.
La guardo convinto di dirle per l'ennesima volta di "no", ma se lei vuole provarci così intensamente allora la lascerò tentare.
Sospiro con fare sfinito ed annuisco leggermente, dandole il permesso, anche se un po' controvoglia, di andare a parlare con Lo'ak.
Un piccolo sorriso le distende le labbra mentre avvicina una mano al mio viso, accarezzandomi dolcemente la guancia.
Mi lascio completamente andare sotto il suo tocco, appoggiandomi contro la sua mano, chiudendo gli occhi e respirando profondamente, nel vago tentativo di tranquillizzare il mio cuore, che batte intensamente nel mio petto con tutta la forza che possiede.
- ti fidi di me?- mi chiede all'improvviso con tono basso, cercando di riportare i miei occhi su di se.
- ciecamente..- sussurro con tono sincero puntando il mio sguardo nel suo, rispondendo senza darle alcun cenno di esitazione.
Mi sorride leggermente, sollevata dalla mia risposta, ed io ricambio con un po' di sforzo.
Mi allontano dalla sua mano e le lascio un piccolo e tenero bacio sul palmo di essa.
Con un piccolo cenno del capo le faccio segno di andare, di raggiungere Lo'ak e provare a farlo ragionare.
Fa qualche piccolo passo all'indietro, allontanandosi dal mio corpo con un po' di titubanza, come se ci stesse ripensando, ma poi si rigira su se stessa ed inizia a camminare, scomparendo lentamente dalla mia vista tra l'enorme e folta folla che mi circonda.
Mi pento di ciò che ho fatto, le ho dato il mio permesso per andare da lui, dando un'altra occasione a mio fratello di restare da solo con lei.
Sono io lo stupido, lo skxawng della situazione.. continuo ad oppormi davanti agli evidenti sentimenti che Lo'ak prova per lei ed eppure io continuo a spingerla tra le sue braccia, continuo a concedergli occasioni o scusanti per fare un qualcosa che probabilmente potrebbe solo ferirmi.
Ogni volta me ne pento ed ogni santissima volta continuo a spingerla tra le sue braccia.. ogni cazzo di volta.
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𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-
FanfictionLe responsabilità ricadono sempre su qualcuno, devono sempre ricadere su qualcuno. Ma una cosa è il dovere ed un'altra cosa è il piacere.. Cos'è veramente il piacere? E se fosse solo un illusione? Alla fine come può sapere cos'è il "piacere" un rag...