Capitolo 23

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Guardo la ragazza dagli occhi color miele  scomparire tra i fitti ed intrinsechi corridoi del villaggio, mentre cala di nuovo il silenzio più totale su tutti noi, lasciandoci in un ambiente di stupore ed imbarazzo.
Mi si stringe il cuore a sapere che è scappata via con il cuore in mille pezzi e gli occhi pieni di lacrime, vorrei correrle dietro e starle vicino, ascoltare le sue lamentele, sapere come si sente, tutte le sue emozioni, la sue sensazioni, e vorrei prendermi il dolore che lei sta sopportando adesso solo per darle un po' di sollievo.
Sospiro silenziosamente mentre poso il mio sguardo sulla riccia, anche lei distrutta da ciò che ha scoperto poco fa. Sua sorella, la sua ancora di salvezza, la sua unica certezza.. scoprire che non è sangue del suo sangue non deve essere proprio una bella sensazione.
I suoi occhi sono pieni di lacrime, che minacciano di uscire da un momento all'altro, ma cerca in tutti i modi, con tutte le sue forze, di trattenerle e non mostrare il suo dolore, la sua fragilità.
- avresti dovuto dircelo..- sento la voce di mio fratello parlare piano, con tono basso e stranamente pacato.
Giro velocemente il capo verso di lui, ritrovandomi davanti la figura di nostro padre, fermo ad un passo da noi.
- no che non avrei dovuto, questa questione non vi riguarda- dice velocemente guardando con fare duro e severo suo figlio.
- non è giusto..- sussurro con un filo di voce, perché questa è la verità.. niente di tutto questo è giusto, non è giusto mantenere segreta una cosa del genere per così tanti anni e non è stato giusto dirglielo in questo modo.
Papà punta il mio sguardo su di me, e nei suoi occhi vedo molta sofferenza, come se lui ne avesse sofferto in prima persona, come se lui fosse il soggetto principale di questa storia.
- voi..- esclama quasi urlando contro me e mio fratello, innervosito a causa delle nostre pretese nei suoi confronti -voi non potete capire..- sussurra digrignando i denti, puntandoci un dito contro.
Sigilla velocemente le palpebre e sospira rumorosamente con fare frustrato, cercando di tranquillizzarsi e tornare in se.
Con uno scatto si allontana da noi e torna ad evitarci, dirigendosi con passo veloce verso i genitori della ragazza, al momento assente.
Sbuffo sonoramente, stufo del fatto che ci veda ancora come dei bambini, incapaci di intendere e di volere, e quindi ancora troppo piccolo per essere coinvolti in certe questioni.
- potete..- un voce bassa e balbettante richiama la mia attenzione su di se, vedendo la riccia avvicinarsi a noi. Trema come una foglia ed ha lo sguardo completamente perso e assente, come se adesso non sapesse più distinguere cose è vero e cosa non lo è.
- dovete aiutarmi..- continua a balbettare mentre inizia a guardarsi freneticamente intorno, cercando con lo sguardo sua sorella, che è l'unica persona con cui vorrebbe stare adesso.
Poso delicatamente le mani sulle sue spalle, fermandola velocemente, ed insieme al suo corpo fermo anche i suoi pensieri, costringendola a guardarmi negli occhi.
- andremo a cercarla.. tutti insieme- dico con tono dolce e comprensivo, cercando di essere per lei un buon sostituto momentaneo al posto di sua sorella.
- va bene?- chiedo guardando lei, che annuisce leggermente, per poi posare lo sguardo su mio fratello, fermo al mio fianco, e mia sorella posta dietro le spalle della riccia, dandomi subito un cenno affermativo con la testa.
- andiamo..- dico mentre poso una mano sulla schiena della riccia, spingendola leggermente, invitandola ad avviarci ed allontanarci da questo posto.
Usciamo dalla sala lasciando i nostri genitori da soli, sicuramente avranno tanto di cui parlare adesso, ed io per il momento non voglio assistere, non voglio sentire la voce di mio padre neanche per un secondo di più.
- dividiamoci, faremo prima- esclama mia sorella dandoci un input da cui partire con le ricerche.
- voi cercate qui nel villaggio, io e Neteyam andremo a cercarla lungo la riva- dice Lo'ak concordando con l'idea di Kiri di dividerci, dando indicazioni ben precise a tutti noi.
Rivolgo un piccolo e dolce sorriso alla riccia, per poi allontanandomi velocemente da lei, voglio trovarla e constatare con i miei stessi occhi che sta bene.. anche se dubito che sia veramente così.
Ci separiamo, prendendo ognuno la propria strada, con lo sguardo attento e vigile e le orecchie rizzate.
I miei piedi camminano con passo svelto sulla sabbia, presi dalla frenesia ed il desiderio di vederla, mentre mio fratello quasi si trascina, e sembra essere scocciato, anche se si nota perfettamente che anche lui è preoccupato per Nay.
- sensi di colpa?- chiedo velocemente riferendomi al fatto che lui abbia scatenato tutto questo putiferio, e questo solo perché non vedeva l'ora di accusare papà, metterlo in ridicolo davanti a tutti e scoprire la verità, in modo tale da risultare come l'eroe della situazione.
Muove leggermente la testa in segno di negazione mentre gli angoli delle sue labbra si piegano all'ingiù, creando sul suo viso un espressione menefreghista.
- sei incredibile..- esclamo velocemente, ridacchiando istericamente, quanto mi da fastidio quando si comporta così..
- devi fare sempre così..- dico con tono basso per poi sbuffare sonoramente, evidentemente infastidito dai lui ed i suoi atteggiamenti.
- così come? che ho fatto sta volta?- chiede velocemente per poi alzare gli occhi al cielo -quale delle mie azioni ha infastidito il tuo ego?- chiede con supponenza, come se adesso fossi io il problema qui.
- non ci credo.. neanche te ne rendi conto- esclamo sbattendomi le mani sulle cosce, alzando la testa al cielo.
Un verso di frustrazione abbandona le mie labbra, consapevole che adesso inizierà una delle nostre solite litigate.
- lascia stare, non capiresti- esclamo cercando di far finire al più presto questa conversazione, volendo evitare l'imminente discussione.
Mio fratello si blocca all'istante, fermandosi sul posto, piantando pesantemente i piedi nella sabbia.
- bro aspetta un attimo..- dice fermandosi per qualche secondo, perdendosi nei suoi stessi pensieri.
- ah ecco.. ora si spiega tutto!- esclama guardandomi con fare indifferente -ti da fastidio che abbiano messo anche me nella lista dei possibili compagni di Nay, non è così?- chiede con un ghigno divertito e soddisfatto stampato sul viso. Vuole istigarmi mettendo in mezzo Nay? Ma davvero..?
- il tuo primo pensiero è questo Lo'ak? la tua mente folle non ha pensato a ciò che hai fatto poco fa?- chiedo evidentemente stupito mentre i mie occhi si spalancano leggermente, non riuscendo a credere alle sue parole.
- hai accusato papà davanti a tutti!- esclamo alzando il tono di voce, puntando un dito verso il villaggio -a te è sembrata una mossa intelligente ed astuta da parte tua?- chiedo nella speranza di farlo ragionare e pentire di ciò che ha fatto. Ma lui mi guarda con fare del tutto indifferente, come se le mie parole gli scovolassero addosso.
-hai combinato un casino enorme e tu pensi alla scelta di Nay?- chiedo mentre il mio tono cala lentamente, ridacchiando istericamente, non ci credo che veramente ha pensato a Nay e alla sua scelta piuttosto che a nostro padre e alla figura di merda che gli ha fatto fare.
-ed io che pensavo ti avesse dato fastidio la mia candidatura per il posto di "uomo della sua vita"..- sussurra Lo'ak tornando di nuovo a pensare alla scelta della ragazza che stiamo cercando, come se non avesse minimamente sentito le mie parole.
Quella strana morsa alla bocca dello stomaco torna ad infastidirmi, ma non lo do a vedere.. non gli darò questa soddisfazione.
- perché dovrebbe infastidirmi?- chiedo sorridendo falsamente nella sua direzione, fingendo spudoratamente, sperando di sembrare convincente ai suoi occhi.
- non lo so..- dice con tono calmo e tranquillo, incrociando lentamente le braccia al petto.
- ma se neanche ti interessa!- esclamo con fare divertito -perché dovrebbe infastidirmi?- chiedo ridacchiando di gusto, continuando a fingere, fingere spudoratamente.. cazzo si che mi ha dato fastidio.
- chi ti dice che sia così?- chiede subito con un'espressione seria in volto, sfidandomi apertamente.
- è uno scherzo vero?- chiedo con una piccola risatina isterica, dettata dall'agitazione del momento, mi auguro che non sia veramente serio e che mi stia facendo solo uno stupido scherzo di cattivo gusto.
- non é divertente fratellino- dico con voce leggermente incrinata dall'agitazione, e lui continua a non rispondermi, lasciandomi trasportare via dai miei brutti pensieri e continue paranoie, dettati dal suo essere così estremamente vago.
- Lo'ak.. dimmi che scherzi- dico continuando a ridere leggermente.
Mi avvicino a lui e poso le mani sulle sue spalle, puntando il mio sguardo nel suo, supplicandolo con gli occhi di smentire tutto e farmi tornare ad essere tranquillo.
- ti prego dimmi che è uno scherzo- dico con un filo di voce, supplicandolo di dirmi che è tutto un suo stupido giochetto.
Il mio cuore continua a battere sempre più velocemente ad ogni secondo di silenzio da parte sua che passa, e purtroppo questi secondi non sembrano terminare mai.
Non sopporto l'attesa, voglio che mi dica la verità, voglio la verità e nient'altro se non la verità.. ma la voglio adesso.
- Lo'ak!- urlo all'improvviso richiamandolo bruscamente, non riesco più a sostenere la pressione che ho sul petto in questo momento.
Sussulta leggermente abbastanza sorpreso da questo mio piccolo scatto di "ira", non ho mai alzato così tanto la voce come adesso, mai in vita mia e soprattutto mai contro di lui.
- cosa vuoi?- chiede con tono irritato, cedendo finalmente davanti alla mia richiesta, scostandosi velocemente dal mio tocco, liberandosi dalla mia presa.
-cosa ti aspetti che ti dica?- chiede alzando anche lui il tono di voce, senza smentire niente, lasciandomi annegare nei dubbi.
Le mie labbra si schiudono leggermente,
pronte per parlare ma delle urla bloccano le parole che ho in gola.
- non ti devi azzardare!- urla una voce, evidentemente arrabbiata ed infastidita.
Mi guardo velocemente intorno, seguito da mio fratello, incuriosito da queste voci.
I miei occhi si puntano su un piccolo gruppetto di persone poco più distanti da noi, che sembrano discutere animatamente.
Poso il mio sguardo su mio fratello, che ha notato anche lui la presenza di queste persone, e ci rivolgiamo un piccolo sguardo di intesa, decisi ad andare a controllare al più presto cosa stia succedendo.
L'ha salvato questa discussione in atto, ma se crede che questa storia finirà qui allora non ha capito proprio niente, voglio sapere tutto e lo voglio sapere al più presto.. questa volta non mi sfugge.
Con un piccolo scatto ci avviamo in contemporanea verso questo gruppetto, raggiungendolo velocemente con pochi e lungi passi, svelti e scattanti.
Man mano che ci avviciniamo intuisco di chi si tratta, ma appena intravedo nel gruppo sia mia sorella che la riccia una piccola campanella di allarme nella mia testa mi mette in allerta, facendomi mettere subito sugli attenti.
- sei veramente una persona disgustosa Aonung!- esclama con tono indignato la voce di mia sorella.
- sta zitta, mostro!- esclama Roxto, il migliore amico del ragazzo, che ridacchia leggermente per le parole che ha appena detto.
- ehi!- esclama Lo'ak riprendendo il ragazzo che ha definito "mostro" nostra sorella, richiamando l'attenzione di tutti su di noi, che velocemente affianchiamo le due ragazze, pronti a difenderle se sarà necessario.
- un "mostro" non male però..- esclama un'altro ragazzo con loro, facendo un evidente apprezzamento, poco pacato su mia sorella.
Punto il mio sguardo fulminante su di lui, sentendo la rabbia iniziare a crescere lentamente dentro di me.
- pervertito!- esclama Kiri con tono irritato, guardandolo con fare schifato, mentre il suo corpo viene leggermente smosso da dei piccoli brividi, causati dal disgusto.
- oh Kiri.. è un semplice apprezzamento- esclama Roxto cercando di non fargliela prendere a male, facendo passare questa cosa come un qualcosa di buono, come un gesto carino e gentile.
- oh grande madre è incredibile quanto voi quattro siate così stupidi!- esclama Kiri sbuffando sonoramente mentre si allontana da Roxto, arrendendosi davanti alla certezza che queste quattro teste davanti a noi siano vuote.
- la devi smettere Aonung!- urla Tsireya contro suo fratello, distraendomi dal guardare male questi tre skxawng, facendomi tornare alla realtà e quindi alla loro discussione in atto.
- che succede?- sussurro vicino l'orecchio di mia sorella, sperando che sappia dirmi cosa diavolo stia succedendo qui.
- Aonung sa che Nay non è biologicamente loro sorella.. e vuole prendersi il suo posto nella scala di successione al potere- aussurra avvicinandosi al mio orecchio, mettendo una mano davanti le sue labbra, per nascondere ciò che ha mi appena detto dalla loro acuta capacità di saper leggere il labiale.

𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞   -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora