- sono così emozionata!- esclama mia sorella quasi saltando sul posto per la felicità.
Alzo lo sguardo verso di lei, guardandola dal basso mentre sono ancora seduto sulla mia rete.
- ed il matrimonio è il mio..- dico con un filo di voce, ridacchiando leggermente per la sua reazione così esuberante.
Si pietrifica all'istante davanti a queste mie parole e subito punta il suo sguardo agghiacciante su di me.
- che vorresti dire?- mi chiede con tono sospettoso, ed anche un po' minaccioso, come se avessi appena detto qualcosa che l'abbia potuta infastidire.
- intendo dire che il matrimonio è il mio e tu sembri essere quasi più felice di me- esclamo senza paura, rivelando la verità gelata dietro le mie parole, spiegandole cosa volessi intendere con ciò che ho detto.
- infatti, il matrimonio è il tuo..- dice avvicinandosi con passi lenti e felpati verso di me, per poi chinarsi verso il pavimento e sedersi sulle sue stesse ginocchia -perché non sembri essere felice?- mi chiede inclinando leggermente la testa di lato, guardandomi attentamente.
- è ciò che stavi sognando da una vita!- esclama sorpresa dal fatto di non vedermi saltare di gioia -lei è ciò che stavi cercando da sempre..- dice con un filo di voce, sorridendo da sola davanti alle sue stesse parole.
Abbasso leggermente lo sguardo, chinando la testa in avanti, sorridendo come un perfetto skxawng davanti a tutta questa verità.
- è così..- esclamo con un filo di voce per poi sospirare lentamente -e ne sono felicissimo..- continuo iniziando a giocherellare da solo con le mie stesse dita.
- sento che c'è un "ma"..- dice con tono leggermente spaventato, la conosco fin troppo bene e sono sicuro che lei abbia pensato subito ad un qualche mio ripensamento o dubbio.
-sono molto teso..- dico ammettendo la verità, non riesco ad essere felice al pensiero che mio fratello non si faccia vivo dal giorno della mia cerimonia di iniziazione.
- ho paura che Lo'ak non si presenti domani..-dico ammettendo la mia paura dopo diversi secondi di silenzio da parte di entrambi.
- Neteyam..- sussurra richiamandomi, cercando di riportare su di se la mia completa attenzione.
Raddrizzo lentamente le spalle mentre riporto il mio sguardo nel suo, vedendo solo compassione e pena nei miei confronti, lì nel riflesso dei suoi occhi.
- non puoi farti rovinare un giorno cosi importante..- dice posando delicatamente una mano sulla mia spalla, cercando di darmi conforto.
Dei passi pesanti e trascinati ci fanno mettere subito sugli attenti, ed entrambi ci giriamo verso l'ingresso, convinti di veder spuntare da dietro la parete Aonung e Tsireya, che dovrebbero venire a prendermi a minuti.
Ma i nostri occhi si fermano sulla figura del teppista, che con molto menefreghismo entra e mette a posto le sue cose, facendo quasi finta di non averci visti.
- Lo'ak.. dove sei stato?- chiede Kiri evidentemente preoccupata per lui, sono giorni che ci sfugge e nessuno di noi due ha avuto l'opportunità di parlarci.. anche se io sono l'ultima persona su Pandora che vorrebbe parlare con lui.
Sono ancora arrabbiato con lui, per le parole che mi ha urlato contro e di certo l'ultima cosa che vorrei fare è parlarci.. ma non capisco per quale motivo il mio cuore continui a sperare che lui venga da me con l'intenzione di fare pace, e che soprattutto domani si presenti per stare al mio fianco in un giorno cosi estremamente importante per me.
- non ti deve interessare sorellina- dice con tono freddo e distaccato, evidentemente infastidito dalla domanda che gli ha posto nostra sorella.
- non ti vedo da giorni.. ero solo preoccupata per te, stronzo- esclama evidentemente infastidita dalla reazione così pungente che il teppista ha avuto nei suoi confronti.
- sto bene.. non devi preoccuparti per me- dice girandosi leggermente con il busto verso di noi, posando i suoi occhi solo su di lei.. si comporta proprio come se io non esistessi.
- sei pronto?!- esclama quasi urlando la voce della riccia, e appena giro leggermente lo sguardo vedo lei e suo fratello, fermi sull'uscio dell'ingresso.
Gli occhi di Tsireya cadono velocemente sulla figura trasandata del teppista ed il sorriso scompare velocemente dalle sue labbra.
Mi tiro velocemente in piedi, deciso a far finire questo stupido teatrino e mi incammino verso l'ingresso.. ma una pazza idea mi passa per la mente e mi fermo a qualche passo da loro, fermandomi al fianco di mio fratello. Giro il capo verso di lui, posando i miei occhi nei suoi, intenti ad osservarmi attentamente, totalmente privi di emozioni di qualsiasi tipo.
- verrai domani?- chiedo con tono fermo e distaccato, facendogli capire che non mi interessa della sua presenza, e che la mia è una semplice domanda di rito.. anche se in realtà mi interessa, ed anche fin troppo.
- non verrei mai..- risponde velocemente, uccidendo completamente le mie speranze -per nessun motivo al mondo..- e le sue parole mi colpiscono come una forte pugnalata al cuore.
Annuisco leggermente davanti alle sue parole, abbassando leggermente lo sguardo che si perde nel vuoto, fissando un punto indefinito nell'aria.
Rimango immobile per qualche secondo, per poi girare di nuovo il capo verso i due fratelli e raggiungerli con un paio di ampie e veloci falcate.
- andiamo..- dico facendo segno ad entrambi, con un cenno del capo, di andarcene via di qui ed allontanarci il prima possibile da questo essere che neanche riconosco più.
Li sorpasso velocemente e nel mio passaggio Aonung mi da una piccola pacca sulla spalla, in segno di conforto e forza, come se stesse cercando di tirarmi su il morale.
- perché non hai reagito?- mi chiede la voce della riccia, che quasi corre per raggiungermi e mantenere il mio passo, così rapido ed impaziente di prendere le distanze.
-questa è la mia prima notte di nozze Tsireya..- esclamo fermandomi all'improvviso sul posto, girando il capo verso di lei -e non ho intenzione di farmela rovinare da uno stronzo come mio fratello- esclamo evidente irritato dalle poche parole che mio fratello mi ha rivolto con così tanta rabbia.
Mi guarda evidentemente dispiaciuta ed appena vedo le sue labbra schiudersi, pronte a dirmi qualcosa, riprendo a camminare, superandola velocemente.
- dai Neteyam.. guarda il lato positivo- esclama la voce di Aonung, che velocemente si avvicina a me e mi avvolge le spalle con un braccio.
- mia sorella questa notte ti farà dimenticare tutti i tuoi problemi!- esclama scuotendomi leggermente con fare amichevole, facendomi sorridere ampiamente anche se contro la mia volontà.. è stato spontaneo.
- Aonung!- urlano in contemporanea Kiri e Tsireya, riprendendolo per le parole che ha appena detto.
- che c'è?- chiede girandosi velocemente verso di loro, liberandomi dalla sua presa, iniziando a camminare all'indietro.
- smettila di fare lo skxawng!- esclama Kiri rimproverandolo come farebbe con me o con Lo'ak, facendomi sorridere davanti a questa sua reazione.
- come vuole lei..- sussurra per poi inchinarsi davanti a lei, facendo una piccola riverenza
- non fare il casca morto- dice Tsireya rimproverandolo nuovamente
- non faccio il casca morto..- esclama proteggendosi dalle accuse di sua sorella -farei qualsiasi cosa per lei.. serve solo che me lo chieda- dice posando il suo sguardo languido e ammiccante su Kiri, che abbassa leggermente il capo, sorridendo evidentemente imbarazzata.
Un espressione schifata si fa spazio sul viso di Tsireya, mentre sul mio ne compare una evidentemente irritata.
- amico..- dico richiamandolo dandogli una pacca sulla spalla, e lui subito dedica la sua attenzione a me -non farlo mai più davanti a me- esclamo minacciandolo amichevolmente, smettendo improvvisamente di ridere, non era neanche una minaccia, ma più un avvertimento ecco.
Alza subito gli occhi al cielo per poi ridacchiare, evidentemente divertito.. credi che stia scherzando Aonung? Non sono mai stato più serio di così in vita mia.
- chiamatemi rubacuori- dice correggendo il termine con cui lo aveva definito sua sorella, rivolgendo un piccolo occhiolino alla riccia, che subito sbuffa infastidita.
Si gira su se stesso, ridacchiando con fare soddisfatto per la reazione che è riuscito ad ottenere, e torna ad intraprendere il suo cammino.
- siamo arrivati!- esclama il ragazzo al mio fianco, tirandomi nuovamente a se dopo aver legato di nuovo il suo traccio intorno alle mie spalla. Mi trascina con se e si ferma sul confine dell'ingresso di questa capanna, che a quanto pare sarà nostra per una sera.
-eccoci qua!- esclama quasi urlando, richiamando su di noi l'attenzione della ragazza dagli occhi color miele e sua madre, che l'ha accompagnata fino a qui.
I suoi occhi si fermano su di me ed un piccolo brivido mi attraversa la spina dorsale, smuovendomi leggermente.. che effetto mi fai.
- ti piace?- chiede con tono entusiasta il ragazzo al mio fianco, lasciando la sua presa su di me per poi addentrarsi nella capanna e dirigersi verso sua sorella, che dedica la sua completa attenzione su di lui.
- mamma ha voluto seguire le tue direttive- esclama Tsireya, ferma al mio fianco, evidentemente entusiasta anche lei.
Aonung si ferma al fianco di sua sorella ed incrocia le braccia al petto, guardandola dall'alto con felicità ed un pizzico di nostalgia.
- è fin troppo sobria per dire che è stata opera di mamma- esclama la ragazza puntando i suoi occhi su suo fratello, con cui si scambia uno sguardo complice, e lui le rivolge un veloce e fugace occhiolino, accompagnato da un sorrisetto divertito.
- come siete simpatici..- dice Ronal evidentemente infastidita ed offesa da queste amichevoli prese in giro che i suoi figli hanno riservato per lei stasera.
- ragazzi andiamo dai.. questi due hanno di meglio da fare- esclama la Tsahìk, facendo segno ad i suoi figli di seguirla e lasciarci da soli.
La ragazza spalanca subito gli occhi, presa alla sprovvista da un colpo inaspettato di imbarazzo, guardando con fare incredulo suo fratello che intanto se la ride.
- buonanotte..- sussurra Tsireya allungandosi verso il mio orecchio, alzandosi sulle punte, per poi allontanarsi da me con un dolce sorriso che le distende le labbra.
- fa il bravo fratellone- esclama con tono basso Kiri, dandomi una pacca sulla spalla, dandomi le sue solite raccomandazioni che ormai conosco a memoria.
Le sorrido ampiamente per poi rivolgerle un piccolo e fugace occhiolino, davanti al quale lei alza gli occhi al cielo e sorride divertita.
I miei occhi vengono richiamati da una figura che si avvicina lentamente a me, ed appena scorgo il volto di Aonung torno ad essere serio.
Si ferma al mio fianco, girando il capo verso di me, alimentando il suo mento con la spalla, ed io faccio la stessa cosa, mantenendo vivo il contatto visivo.
Mi guarda restando in silenzio per qualche secondo per poi rivolgermi un piccolo sorriso, che ricambio leggermente.
- buona serata..- dice rivolgendo un veloce sguardo ad entrambi, mentre mi sorpassa, passando dietro le mie spalle -e vedete di dormire almeno un po', che domani si festeggia..- sussurra con fare ammiccante e provocante, dandomi un ultima pacca sulla spalla, riprendendo poi a camminare ed allontanarsi da noi.
Stringo le mie labbra l'una contro l'altra, cercando di trattenere una risatina divertita, e poso i miei occhi sulla ragazza, che si copre il viso con le mani per la vergogna.
Sorrido ampiamente davanti a questa visuale, per me molto divertente, e la ragazza, dopo aver sospirato rumorosamente, sposta le mani sui fianchi e posa i suoi occhi su di me, cogliendomi con le mani nel sacco mentre rido di lei.
- non commentare.. per favore- dice con tono supplichevole, sapendo che avrei molto da commentare su ciò che è appena successo, ed io alzo subito le mani al cielo in segno di innocenza.
- non dirò niente..- esclamo avvicinandomi lentamente a lei, addentrandomi nella capanna, che inizio ad osservare con attenzione.
- che ne pensi?- mi chiede mentre alza lo sguardo sul soffitto, completamente ricoperto di fiori bianchi, ed io imito il suo gesto mentre mi posiziono al suo fianco.
- è bella..- dico con un filo di voce, perdendomi nel guardare tutti questi petali così bianchi.
- si è trattenuta- esclama riferendosi a sua madre e alla sua esuberante vena creativa.
- verremo qui?- chiedo mentre mi allontano da lei, guardando ogni centimetro di questa capanna con molta curiosità.
- si.. è la nostra- dice sorprendendomi leggermente, credevo fosse solo per questa sera..
- giusto il tempo di prendere tutte le nostre cose e spostarle qui.. e potremo iniziare a viverci- continua mentre prendo tra le mie mani un piccolo vaso tutto colorato, esaminandolo attentamente.
Lo rimetto al suo posto, troppo distratto da questa sensazione di bruciore che sento sulla mia pelle, che mi avverte che i suoi occhi si sono fermati su di me. Giro leggermente il capo, guardandola con la coda dell'occhio da dietro le mie spalle.
Sorrido leggermente, felice di aver appurato la mia tesi ed abbasso leggermente il capo mentre mi giro completamente verso di lei, avvicinandomi al suo corpo con piccoli passi.
- quindi sta succedendo davvero?- chiedo inclinando leggermente la testa di lato, sentendo i miei occhi brillare davanti alla conferma che i miei sogni si stanno realmente per realizzare.
Allungo lentamente le mie mani verso di lei, facendo scorrere le mie dita lungo la pelle dei suoi fianchi mentre lei annuisce leggermente in risposta alla mia domanda.
Sospira silenziosamente mentre lega le sue braccia intorno al mio collo, tirandomi verso di se, facendomi abbassare leggermente per raggiungere la sua altezza.
- non potrai più liberarti di me, lo sai vero?- mi chiede sorridendo leggermente.
- ah lo so.. ma ormai il danno l'ho fatto, e adesso devo assumermi le mie responsabilità- esclamo con tono scherzoso alzando leggermente le spalle.
- sei uno stronzo..- dice sorridendo evidentemente divertita, reggendomi il gioco.
Mi avvicino lentamente a lei e le lascio un piccolo bacio sulle labbra mentre lei non smette di sorridere.
- ti devo confessare una cosa..- sussurra lentamente sulle mie labbra, allontanandosi di poco da esse.
Il mio cuore si ferma per qualche istante, mozzandomi leggermente il fiato mentre diverse idee si fanno spazio nella mia mente.. cosa vuoi dirmi?
- mi sei sempre stato antipatico..- sussurra con tono serio, prendendomi in giro anche lei a sua volta.
- anche tu..- sussurro di rimando reggendole a mia volta il gioco.
Sorride ampiamente davanti alla mia risposta ed io approfitto del suo momento di distrazione per rubarle un altro piccolo bacio.
- e allora perché stai con me?- mi chiede inclinando leggermente la testa di lato, osservandomi attentamente in attesa della mia risposta.
- per convenienza- esclamo dicendo la prima scusa valida che mi passa per la mente.
Le sue labbra si spalancano ed un piccolo verso di sorpresa fuoriesce da esse.
Sorrido ampiamente davanti a questa sua reazione e con un piccolo scatto mi abbasso verso il pavimento e avvolgo le mie braccia intorno alle sue gambe. Con un po' di forza la spingo, facendola saltare in aria, e la riprendo al volo, tenendola il più stretta possibile a me.
Mi catapulto sulle sue labbra mentre le sue gambe si stringono intorno al mio bacino, utilizzandolo come punto d'appoggio.
- ma sei un bastardo!- esclama allontanandosi di scatto dalle mie labbra, continuando a portare avanti questo assurdo teatrino che abbiamo tirato su insieme.
- e tu perché stai con me?- chiedo ponendogli la stessa ed identica domanda che lei ha appena posto a me.
- per convenienza- esclama ripetendo le mie stesse parole, davanti alla quale sorrido con fare divertito.
Mi incammino lentamente verso la rete posta su un fianco della capanna, continuando a tenere i miei occhi fissi su di lei.
- ma senti un po' chi fa la predica!- esclamo sorridendo divertito per poi prenderla per i fianchi e lanciarla letteralmente in aria, facendola atterrare rovinosamente sulla rete.
Con un piccolo salto salgo anche io su di essa, dirigendomi direttamente verso di lei, posizionandomi sopra il suo corpo.
Mi avvicino velocemente a lei, facendo scontrare le nostre labbra mentre mi sistemo nel miglior modo possibile tra le sue gambe.
Un bacio pieno di desiderio, passione, mancanze ed anche tanta felicità.. finalmente abbiamo raggiungo un traguardo che entrambi sognavamo, per cui abbiamo lottato, e lo abbiamo fatto insieme.
Posa velocemente una mano sul mio petto e mi allontana leggermente dalle sue labbra, interrompendo momentaneamente il bacio.
- ma io non ti stavo antipatica?- chiede continuando tutta questa farsa, aggrottando leggermente le sopracciglia.
- ed io? non ti stavo antipatico?- chiedo di rimando inclinando leggermente la testa di lato, intento ad osservarla nell'attesa della sua reazione.
Le sue labbra si increspano velocemente, nel vano e nullo tentativo di trattenere un sorriso, e con un piccolo scatto mi afferra per le spalle, spingendomi via dal suo corpo.
Cado sulla rete e nel giro di pochi millesimi di secondo me la ritrovo seduta a carponi sul mio bacino, con le sue labbra incollate sulle mie.
Le avvolgo i fianchi con le mia braccia, tirandola verso di me, facendole inarcare la schiena in modo tale da azzerare le distanze tra di noi. Le mie dita formicolano al contatto con la sua pelle, facendo elettrizzare ogni singola cellula del mio corpo.
Si allontana dalle mie labbra, iniziando a tracciare una scia invisibile di baci umidi, che percorrono il perimetro della mia mandibola, scendendo lentamente verso la pelle sensibile del mio collo.
Il mio cuore inizia a battaere violentemente sotto il contatto idilliaco delle sue labbra e come per riflesso le mia dita si stringono attorno alla pelle dei suoi fianchi, facendola sussultare leggermente contro il mio corpo.
Una mia mano risale lungo la sua schiena, seguendo i suoi perfetti contorni, e con una rapida mossa afferro la sua treccia, stringendola tra le mie dita, facendola ricadere lungo la sua spalla.
Con un piccolo scatto mi tiro su con la schiena, afferrando anche la mia, che faccio ricadere sul mio petto.
Impazientemente le poso una mano sul retro del collo e la spingo verso di me, facendo scontrare nuovamente le nostre labbra.
Con la mano libera afferro l'estremità della mia treccia e l'avvicino velocemente alla sua, facendo sfiorare e poi attorcigliare tutte le nostre estremità nervose tra di loro.
Dal punto di unione delle nostre trecce parte una piccola e strana scarica elettrica, che risale velocemente lungo di esse e attraversa la spina dorsale di entrambi, divagandosi poi in tutto il resto del corpo. Un piccolo tuffo al cuore interrompe i miei battiti per un paio di secondi, per poi ricominciare a battere ancora più intensamente dentro il mio petto.
Ogni emozione e sensazione si amplifica, ad ogni unione il mio amore per lei sembra crescere sempre di più, stordendomi talmente tanto da farmi perdere la cognizione del tempo e della realtà che mi circonda.
Raggiungo un livello di totalità che azzera completamente ogni mio altro bisogno.. dal momento dell'unione per i miei occhi, il mio cuore e la mia mente esiste solo lei e nient'altro. Niente ha più importanza, perfino mangiare, bere e dormire diventa superfluo.. se c'è lei ogni cosa perde la propria importanza.
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𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 -𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦-
FanfictionLe responsabilità ricadono sempre su qualcuno, devono sempre ricadere su qualcuno. Ma una cosa è il dovere ed un'altra cosa è il piacere.. Cos'è veramente il piacere? E se fosse solo un illusione? Alla fine come può sapere cos'è il "piacere" un rag...