Luglio era arrivato, portando con sé una devastante ondata di calore. Il ticchettio sordo dell'orologio scandiva gli ultimi minuti di quella mattinata lavorativa, pronto a segnare la pausa pranzo. Il ventilatore, che sembrava anche lui stanco, faceva del suo meglio per portare refrigerio alla stanza, con però scarsi risultati. Una penna si muove veloce su una pagina d'agenda, fino a che non viene interrotta da una vibrazione. Mina dà una rapida occhiata allo schermo del cellulare e sorride. "La richiamo dopo", pensa.
Dopo qualche squillo una voce risuona dall'altoparlante del cellulare. "Ma buongiorno amica mia! Ti ho beccata a lavoro?". "Buongiorno a te Giulia", esclama sorridendo. "Esatto. In realtà stavo completando la stesura di un resoconto, perciò ti ho richiamata appena ho finito. Sono ancora allo studio". "A proposito dello 'studio' che ti hanno fornito, il climatizzatore è ancora guasto?". Mina sospira, mentre il ventilatore le sposta un ciuffo di capelli da davanti agli occhi. "Purtroppo, si. Ma ti prego, non apriamo l'argomento. Non ho forze per arrabbiarmi in questo momento", termina sorseggiando gli integratori che aveva precedentemente sciolto nella borraccia termica. La ragazza dall'altro capo del telefono sbuffa. "Ad ogni modo, volevi dirmi qualcosa in particolare?" chiede Mina cercando di sviare il discorso 'disorganizzazione e mala sanità'. "In realtà si, ho delle novità di cui vorrei parlarti da vicino però. Stasera sei libera per cenare insieme?". Mina temporeggia un po', emettendo un verso dubbioso. "Tranquilla, vengo io da te con cena da asporto. Non devi muovere quel culo che ti pesa tanto e nemmeno ti chiedo di cucinare", dice prontamente Giulia. L'altra ride di gusto. "Ora sì che si ragiona", si affretta a rispondere. "Però almeno una cosa te la devo chiedere: all'alcol ci pensi tu, giusto?". "Che domande. I genitori di Nicole mi hanno consegnato giusto qualche giorno fa quattro casse di prosecco e sai che non lo condivido con nessuno, se non con la mia cara amica". "Mamma mia, io davvero non so come descriverti", ride Giulia. "Sei una delle persone più generose che conosca, ma sei una tirchia quando si parla di alcol...". "Attenzione, non con l'alcol in generale. Lo sai che sul prosecco di produzione familiare che mi arriva direttamente dal Veneto io non transigo. Non è facilmente reperibile e dunque...", ma viene prontamente interrotta dall'amica, stanca di sorbirsi sempre i soliti discorsi. Si danno dunque appuntamento per quella sera. Alle 21:40 circa Mina sente il cellulare squillare e si affretta ad affacciarsi al balcone. Giulia dal marciapiede sorride, alzando il braccio che regge la busta con la loro cena. "Ti apro subito!" le dice l'amica facendo cenno con la mano.
Dopo i saluti calorosi, tra risate e qualche battuta, Giulia sistema sul tavolo le due pokè mentre Mina procede a stappare il prosecco, servendolo rigorosamente nei calici. "Dunque", asserisce dopo aver divorato già buona parte della cena, "quali sono queste novità di cui volevi parlarmi da vicino?" termina con fare indagatorio. Giulia ride. "Ma nulla di che...", lascia in sospeso. Mina alza un sopracciglio. "Ah, volevi solo offrirmi la cena quindi!". "Hei, chi hai mai detto che offrivo io stasera?" dice con tono fintamente offeso l'amica. "Se non ti decidi a sputare il rospo, non ti rimborso la mia quota". Dopo poco Giulia posa le bacchette, prende un generoso sorso di prosecco e si raddrizza sulla sedia, tirandosi le gambe al petto. "Sono due. Le novità intendo", dice con il sorriso nascosto dietro le ginocchia e gli occhi luminosi leggermente ombrati dalla frangetta. "Finalmente ho ricevuto i pass per la stampa... Mina non so se comprendi la gravità della cosa. Tra tre settimane sarò al GP d'Ungheria, nel paddock, come giornalista!" esclama d'un fiato puntando nuovamente i piedi a terra, sporgendosi sul tavolo verso di lei.
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Angolo dello scrittore.
Ciao a te. Se sei capitat* su questa storia significa che abbiamo qualcosa in comune: un debole per Daniel Ricciardo. Voglio precisare che la trama è abbastanza definita nella mia mente, ma ho buttato giù solo qualche capitolo. Ero indecisa se iniziare a pubblicare già o meno, ma penso che possa aiutarmi a mantenere la costanza nella stesura. Dunque, eccomi qua! Non a caso oggi è il 3 agosto, quindi quale migliore giorno per pubblicare una fanfiction sul nostro caro DR3?
Con la speranza di effettuare almeno due aggiornamenti settimanali, ti lascio con questo primo capitolo. Fammi sapere cosa ne pensi. Un abbraccio.
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Cliché // Daniel Ricciardo
FanfictionQuesta storia nasce dal desiderio di leggerezza. A volte ciò di cui si ha bisogno è la spensieratezza. La capacità di lasciarsi andare e sperare che prima o poi tutto andrà per il verso giusto. "Cliché" si propone di regalare ciò, senza cadere nella...