Capitolo 4

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Era metà settimana e Lauren era irascibile dopo una lunga mattinata di riunioni interminabili. Era seduta dietro la scrivania, godendosi la pace e la tranquillità della pausa pranzo mentre apriva l'insalata e rifletteva se sarebbe stato accettabile per lei bere un bicchiere di vino mentre era al lavoro.

Bussarono alla sua porta e lei emise un sospiro frustrato; non poteva nemmeno mangiare senza essere disturbata.

"SÌ?" abbaiò, posando la forchetta e massaggiandosi le tempie. Sentiva che le stava arrivando un mal di testa, il che era in parte colpa sua per essere rimasta alzata fino a tardi per finire le scartoffie del giorno prima. A giudicare dalle cose che aveva rimasto in sospeso, avrebbe fatto la stessa cosa anche stasera.

La sua segretaria, Ally, aprì leggermente la porta con un'espressione di scusa sul viso mentre faceva capolino. Lauren la guardò accigliata, aspettando la sua scusa per interrompere il suo pranzo, che sarebbe stato meglio fosse buona.

"Mi dispiace signorina Jauregui, ma ha una visita" le disse Ally.

"Beh, digli di fissare un appuntamento come tutti gli altri" sbottò Lauren, sospirando mentre frugava nella borsa per prendere un'aspirina e si alzava per prendere un bicchiere d'acqua.

"Mi dispiace signorina Jauregui, mi ha detto di dirle che è Camila, uh, Camila Cabello" disse Ally, tendendo le mani in segno di scusa.

La brocca d'acqua tibrò rumorosamente sul vassoio mentre Lauren la lasciò cadere sorpresa, facendo schizzare un po' d'acqua sui lati. La riprese di nuovo con delicatezza, versando un bicchiere d'acqua e mandandolo giù le pillole.

"Falla entrare" disse Lauren ad Ally, sedendosi di nuovo dietro la scrivania sistemandosi la gonna e cercando di non giocherellare con le mani.

Un attimo dopo la porta si aprì ed entrò Camila, tutta sorridente come al solito. Aveva in mano un mazzo di gigli gialli e nell'altra mano un sacchetto di carta. I contorni taglienti del viso di Lauren si addolcirono mentre guardava Camila, alzandosi e rivolgendole un leggero sorriso.

"Ciao! Spero di non interromperti" sorrise Camila, avvicinandosi alla scrivania di Lauren.

"Niente affatto, sei una gradita distrazione" disse Lauren, facendo cenno a Camila di sedersi mentre lei si appoggiava allo schienale del suo posto.

"Quindi, cosa posso fare per te?" chiese Lauren, premendo le dita l'una contro l'altra mentre fissava Camila da sopra la scrivania.

"Oh, beh niente in realtà, ho solo pensato di passare a trovarti, ora che so dove lavori e tutto il resto" Camila sorrise, arricciando il naso. Le sopracciglia di Lauren si sollevarono leggermente per la sorpresa: nessuno si fermava mai per visite sociali. Non che Lauren avesse qualche amico che potesse fermarsi.

"Questi sono per te" le disse Camila, porgendo il mazzo di gigli a Lauren "un grazie per l'altra sera, mi sono divertita"

Un vero sorriso illuminò il volto di Lauren mentre prendeva i fiori. "Grazie, non dovevi" mormorò Lauren, un leggero rossore aggiungeva un po' di colore alle sue guance pallide.

"Era il minimo che potessi fare" Camila sorrise "e ho portato anche le ciambelle, per favore dimmi che hai provato una ciambella."

Lauren alzò gli occhi al cielo, alzandosi e mettendo i fiori nella brocca d'acqua.

"Non sono una snob totale, ovviamente. Ho già mangiato una ciambella" sbuffò Lauren, rivolgendo a Camila un mezzo sorriso mentre si sedeva di nuovo. "Questa è la prima volta che qualcuno mi regala dei fiori" ammise Lauren, ammirandoli dalla sua scrivania.

Camila rise "tante prime volte per te."

Lauren le rivolse uno sguardo esasperato mentre accettava una delle ciambelle che Camila le porgeva "Gestire un'impresa non mi lascia molto tempo libero per fare cose normali" le disse Lauren, alzando leggermente le spalle.

Wait For Me To Come Home || Camren || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora