"Buongiorno" mormorò Lauren non appena sentì Camila muoversi. Non ricevette risposta, quindi Lauren restò sdraiata cullando Camila contro il suo petto mentre le sue dita tracciavano pigri cerchi sulla sua schiena. Potrebbe rimanere così per sempre se fosse necessario, purché Camila stia tra le braccia. Passarono quasi dieci minuti prima che Camila si muovesse di nuovo cercando di rialzarsi, ma lottando con le ossa rotte. Lauren si spostò dimenandosi in modo da poter stare seduta in posizione eretta, spostando con cautela Camila insieme a lei.
"Vado a vedere se tua madre è sveglia così può aiutarmi a portarti di sotto" le disse Lauren, abbassando la testa per cercare di incontrare lo sguardo di Camila senza successo. Chiudendo gli occhi e sospirando leggermente, Lauren prese a coppa la guancia di Camila e fece scorrere il pollice sul suo zigomo prima di alzarsi dal letto. Lei non la guardò per tutto il tempo.
Lauren scese rapidamente le scale entrando in cucina e trovò Sinu, Sofi e Maggie che preparavano la colazione e bevevano caffè. Sinu le rivolse un sorriso comprensivo da vicino alla stufa mentre Lauren entrava, e le sopracciglia di Maggie si alzarono mentre sorrideva leggermente "Che diavolo ti è successo alla faccia? Sei caduta di nuovo dal letto?"
"Chiudi quella cazzo di bocca, Maggie" sbottò Lauren, non dell'umore giusto per le solite prese in giro dell'altra ragazza. Gli occhi di Maggie si spalancarono, il suo sorriso svanì al tono aspro di Lauren e rivolse a Sofi uno sguardo confuso. Lauren non aveva mai preso sul serio le sue battute prima.
"EHI!" Sinu avvertì Lauren, aggrottando leggermente la fronte "Niente di tutto questo, grazie."
Lauren emise un sospiro frustrato strofinandosi una mano sul viso stanco "Mi dispiace Sinu, e mi dispiace Maggie" mormorò Lauren. "Io...ho bisogno di aiuto per portarla di sotto."
Sofi si alzò senza dire una parola e seguì Lauren al piano di sopra. Camila era ancora seduta nella stessa identica posizione in cui Lauren l'aveva lasciata, fissandosi in grembo. Non alzò lo sguardo quando le due ragazze entrarono nella stanza, e non parlò finché Sofi non iniziò a parlarle.
"Buongiorno, come hai dormito?" chiese Sofi cercando di essere ottimista, aveva sentito le urla ovviamente. Lauren sussultò alla domanda, e così fece Camila, che non rispose. Sofi non se ne accorse e continuò a balbettare mentre passava un braccio di Camila attorno alle sue spalle e Lauren la sorreggeva dall'altra parte. "Okay beh, io ho dormito bene. È sempre bello venire a stare con la mamma, vero? Stavo pensando che ti farebbe piacere sederti sulla veranda sul retro e guardare il mare oggi. So quanto ti piace."
L'hanno aiutata a scendere e l'hanno messa sulla sedia a rotelle. Sofi rivolse a Lauren un sorriso rassicurante, prima di tornare in cucina e lasciare che Lauren portasse dentro Camila. "Ehi, sei abbastanza al caldo?" le chiese Lauren a bassa voce, accucciandosi davanti a Camila mentre lei si prendeva le dita tra le mani. Erano fredde e Lauren le massaggiò delicatamente con un po' di calore mentre aspettava la risposta di Camila.
"Camila" mormorò Lauren, accigliandosi leggermente.
"Dovresti andare a casa" sussurrò Camila con voce rauca, fissando le sue mani intrappolate tra quelle di Lauren.
"Non vuoi più restare qui? Pensavo che saremmo rimaste almeno qualche settimana" disse Lauren, accigliandosi sempre più.
"Sì" concordò Camila "ma tu dovresti andartene."
Lauren emise un sospiro tranquillo, sentendo un nodo salirle in gola "Camila, non ti lascerò"
"Dovresti andare dove non posso farti del male" disse Camila, con la voce incrinata mentre parlava.
"Guardami" le ordinò Lauren, alzando una mano per sollevare il mento di Camila. Aveva gli occhi chiusi e Lauren sfiorava con le dita un lato del viso di Camila "Guardami, Camila."
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Wait For Me To Come Home || Camren || Traduzione ITA
FanfictionUn pomeriggio, per un incontro casuale, Lauren incontra Camila in un bar, un soldato a casa in congedo mentre aspetta il suo prossimo incarico. Quando iniziano a parlare Lauren si sente attratta da Camila: c'è qualcosa nel suo calore e nella sua ape...