Capitolo 69

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Camila era a casa da un mese, eppure ogni giorno Lauren sentiva che non sembrava ancora reale. Nel cuore della notte si svegliava da un incubo in cui Camila non c'era, per poi abbassare lo sguardo e trovarla addormentata sul suo petto o rannicchiata accanto a lei, e solo allora sarebbe riuscita a riaddormentarsi, finché Camila non la svegliava con le sue urla. Alcune mattine, se Sinu era a casa, entrava e mandava Lauren nella sua stanza a dormire un po', e lei restava con Camila in modo da poter tenere in braccio la sua bambina. Lauren era grata per quei momenti in cui poteva rubare un po' di sonno: dormiva pochissimo, e la cosa iniziava a farsi sentire.

Sarebbero tornate a casa oggi. Lauren aveva suggerito di restare ancora un po' perché Camila sembrava a suo agio lì, per la maggior parte del tempo, e Lauren pensava che i rumori forti e la folla frenetica della città potessero essere troppo per lei. Camila però aveva protestato, insistendo affinché tutto tornasse alla normalità, e così Lauren cedette e rimasero fedeli al loro piano originale. Il loro treno partiva dopo pranzo, così rimasero in giro per casa tutta la mattina facendo una bella colazione con Sinu, finché non fu chiamata in ospedale. Erano sedute sulla veranda sul retro, guardando l'Athena correre tra le onde basse, e un piccolo sorriso aleggiava sulle labbra di Camila. Lauren ripensava a quando aveva adottato Atena per combattere la sua solitudine, ma sembrava che non fosse l'unica a beneficiare di quella decisione.

"Ehi" disse Camila, voltandosi a guardare Lauren. Scuotendosi dai suoi pensieri, Lauren sorrise a Camila alzando le sopracciglia in attesa. "Ho bisogno che tu mi porti da qualche parte"

"OH!" esclamò piano Lauren. Camila non metteva piede fuori dal portico da quando era arrivata a Palm Bay, e Lauren era sorpresa che mostrasse un certo interesse ad andare da qualche parte. "Certamente. Ovunque"

Camila fece una piccola risata "Te lo assicuro, non vorrai portarmi lì. Voglio vederla. La mia tomba."

"La tua tomb- Camila, non penso che sia una buona idea" protestò Lauren, facendo una smorfia a Camila.

"Te l'avevo detto" disse Camila, sembrando divertita "Penso che sarà...bello. Per entrambe. Potrebbe aiutarci a lasciarci tutta questa cosa alle spalle. Se andiamo insieme allora potremo avere una conclusione. Non lo so, è solo che...devo farlo, Lauren."

"Devi?" chiese Lauren, inarcando un sopracciglio.

"Sì, ne ho bisogno" disse Camila, sorridendo leggermente.

Lauren le sorrise, prendendole il mento a coppa e chinandosi per darle un bacio veloce sulle labbra "Vado a prenderti le scarpe"

Camila insisteva perché andassero a piedi, o piuttosto, che Lauren camminasse mentre lei veniva spinta sulla sedia a rotelle e teneva al guinzaglio Athena. Il tempo si stava riscaldando, con l'estate non troppo lontana, e presero il sole mentre si dirigevano verso il cimitero. Camila aveva la sua macchina fotografica in mano, Lauren l'aveva restituita al legittimo proprietario, e scattò molte foto lungo la strada. Una parte di Lauren era sollevata dal fatto che potesse ancora trovare la bellezza nelle cose intorno a lei, nonostante gli orrori della guerra a cui aveva assistito in prima persona. Era ancora la Camila di Lauren.

Fecero una deviazione lungo la strada per comprare fiori per la tomba di Alejandro, ma non ci volle molto, e ben presto poterono vedere l'inizio delle lapidi e la chiesa che si ergeva alta al centro di esse. Rimasero in silenzio mentre camminavano nel cimitero, e Lauren spinse Camila verso il luogo in cui aveva avuto luogo il funerale. I ricordi di quel giorno sembravano un sogno lontano, o addirittura un incubo, e Lauren non era più tornata lì da allora. Forse Camila aveva ragione, e questo avrebbe dato ad entrambe una conclusione, anche se fosse stato solo l'inizio della guarigione di Camila.

"Oh" mormorò Camila mentre si fermavano davanti alla lapide. L'erba aveva cominciato a crescere sul cumulo di terra dopo il funerale, e i fiori, ormai morti, erano stati gettati via senza che altri prendessero il loro posto, perché Camila era viva adesso.

Wait For Me To Come Home || Camren || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora