Capitolo 20

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L'auto di Lauren si fermò davanti all'abitazione di Sofi alle undici e mezza e, dicendo al suo autista di aspettare, scese ed entrò nell'edificio. Fuori dall'appartamento di Sofi Lauren bussò due volte, ascoltando il suono attutito delle chiacchiere. Un attimo dopo Sofi aprì la porta e la fece entrare.

"CIAO!" Camila le sorrise raggiante, saltando verso Lauren per baciarla sulla guancia.

"Ciao, siete tutte pronte?" chiese Lauren, guardando ciascuna di loro.

"Sì, devo solo trovare le mie chiavi" disse Sofi, correndo per la stanza mentre cercava di trovarle.

"Sul mobile della TV" le disse Camila mentre prendeva la borsa e la appoggiava accanto alla porta. Sofi prese le chiavi e camminò lungo il corridoio per prendere la borsa.

"Sei sicura di avere tutto ciò di cui hai bisogno?" chiese Lauren. "Macchina fotografica? Spazzolino da denti? Calzini?"

"Sì, sì e sì" sorrise Camila, dando un colpetto a Lauren sul fianco, facendola rifuggire dal tocco delicato di Camila. Maggie uscì dal corridoio con la borsa al seguito. La posò accanto a quella di Camila e i suoi occhi si spalancarono mentre guardava Lauren, che si era appena scostata i capelli dal viso, esponendo il suo collo pallido e un segno viola che il trucco non riusciva a nascondere del tutto.

"Oh, merda, assolutamente no" rise Maggie, con un'espressione gioiosa sul viso mentre allungava la mano e toccava delicatamente il succhiotto. Lauren spostò rapidamente la mano di Maggie da parte, sistemandosi i capelli in modo che coprissero nuovamente il segno.

"Ehi, Sofi! Non indovinerai mai" gridò Maggie, scoppiando in una risata. "La tua dolce sorellina ha fatto un succhiotto alla sua ragazza."

"Vaffanculo, Sawyer" imprecò Lauren, alzando gli occhi al cielo verso Maggie. Camila rimase in disparte, arrossendo furiosamente mentre Sofi attraversava il corridoio ridendo mentre portava la borsa dietro di sé.

"Siete state impegnate" sorrise Sofi, voltandosi verso Camila e alzando le sopracciglia.

"Mi chiedo cosa dirà tua madre" rise Maggie, dando una leggera gomitata a Camila nelle costole.

"Giuro su Dio che se lo dici a sua madre assumerò personalmente un sicario per farti fuori" promise Lauren.

"Uhm, stai minacciando la vita di un detective di Miami?" Maggie sussultò, alzando le sopracciglia mentre guardava Lauren con un'espressione divertita sul viso.

"No, sto minacciando la vita delle mie...cosa hai detto che eravamo? Amiche? La vita della mia amica che vorrebbe un viaggio in Italia con il mio jet privato" disse Lauren con aria compiaciuta.

"Ti ha fregato, tesoro" sorrise Sofi, osservando lo scambio di battute divertita.

"Bene. Sei una donna d'affari in tutto e per tutto, Jauregui" sospirò Maggie, guardando Lauren con approvazione.

"Ti trattengo per quel viaggio in Italia, anche se dovessi dirottare il tuo aereo" promise Maggie, puntando il dito contro Lauren in segno di avvertimento.

"Va bene, basta minacce" disse Camila alzando gli occhi al cielo "andiamocene prima di perdere il treno."

Ben presto tutte e quattro furono al piano di sotto, scivolando nel retro dell'auto mentre l'autista di Lauren sistemava le loro borse nel bagagliaio. Uscendo nel traffico, si diressero verso la stazione ferroviaria e Camila riuscì a malapena a stare ferma per l'eccitazione all'idea di andare a trovare sua madre.

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Erano trascorse tre ore dal viaggio in treno e tutte e quattro erano stipate in quattro posti uno di fronte all'altro con un tavolino incastrato in mezzo. Maggie aveva preparato un mazzo di carte e stavano giocando a poker per passare il tempo. Camila abbassò la mano, sospirando mentre piegava di nuovo. Il volto di Lauren era una maschera di indifferenza mentre guardava i volti di Sofi e Maggie. Gli occhi di Sofi si strinsero leggermente mentre lei ricambiava lo sguardo intensamente.

Wait For Me To Come Home || Camren || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora