Capitolo 32

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"Le mie ragazze!" gridò Sinu mentre apriva la porta e usciva sulla veranda. Lauren sorrise mentre pagava il tassista e scendeva con Athena. Prese la borsa da Maggie e seguirono Sofi sui gradini del portico per salutare Sinu.

"Ciao tesoro" Sinu sorrise a Lauren, avvolgendola in un abbraccio e accarezzandole la schiena.

"Ciao Sinu, come stai?" chiese Lauren, ricambiando l'abbraccio mentre sorrideva.

"Sto bene! Sono così felice che tu sia venuta!" disse Sinu, fermandosi ad accarezzare Atena prima di far introdurre le tre ragazze all'interno insieme al cane.

Dopo aver appeso il cappotto e tolto le scarpe, Lauren ha seguito Sofi al piano di sopra con le loro borse lasciando la sua nella stanza di Camila. Rimase sulla soglia per un momento, sorridendo tristemente mentre si guardava intorno. Lauren poteva quasi immaginare che Camila sarebbe entrata nella sua stanza e sarebbe crollata sul letto.

Sofi passò davanti a lei mentre tornava al piano di sotto, e si fermò quando vide Lauren ancora in piedi nella stanza di Camila. "Stai bene?" chiese, e Lauren si voltò sorridendole.

"Sì, sto bene" le disse Lauren, uscendo nel corridoio e chiudendo la porta di Camila dietro di sé. Seguì Sofi al piano di sotto in silenzio, pensando a Camila. Era notte in Afghanistan, ormai avrebbe dormito profondamente. Avevano parlato un attimo sul treno, ma il segnale era stato così terribile che avevano dovuto interrompere bruscamente la conversazione, con grande disappunto di entrambe.

Le due entrarono nel soggiorno e Sinu alzò lo sguardo dalla sua conversazione con Maggie per sorridere loro "Ho appena preparato un caffè" gli disse prima di tornare alla sua conversazione.

"Lo prendo io" mormorò Lauren a Sofi, andando in cucina per tirare fuori due tazze e riempirle. Tornò un minuto dopo e si sedette accanto a Sofi porgendole una delle tazze.

"Allora, sai già cosa farai?" chiese Sinu a Maggie.

"Hm, beh non lo so ancora. Probabilmente qualcosa di piccolo" rispose Maggie.

Lauren si accigliò leggermente confusa "Di che parlate?"

"Del compleanno di Maggie" le disse Sofi.

"Oh, non me ne hai mai parlato. Quando sarà?" disse Lauren, sbattendo le palpebre per la sorpresa. Ovviamente avrebbe dovuto fare qualcosa di carino per lei, comprarle un regalo e tutto il resto. Non aveva mai avuto amici per cui farlo prima, e si stava chiedendo cosa avrebbe potuto regalarle.

"Tra 2 lunedì" rispose Maggie.

"Ah" disse Lauren, stringendo gli occhi mentre la guardava. Cosa piaceva a Maggie? Pistole? Scotch? Non erano regali quelli. A meno che Lauren non inventasse una pistola particolare per lei, ma non aveva abbastanza tempo per farlo con così poco preavviso.

"Che c'è?" chiese Maggie, stringendo a sua volta gli occhi.

Lauren alzò le spalle con noncuranza, prendendo un sorso di caffè. "Niente...sto solo pensando a cosa posso regalarti" disse Lena.

Maggie rise piano "Non devi comprarmi niente."

"Certo che sì, è il tuo compleanno" insistette Lauren. "Cosa vuoi? Un'altra giacca di pelle da aggiungere alla tua collezione? Un coltello balisong? Qualche altro strumento di tortura?"

Sofi rise, spalancando gli occhi mentre scuoteva la testa. "Assolutamente no, non ha bisogno di altre armi."

"Va bene" sbuffò Maggie "ma non si hanno mai troppe giacche di pelle."

"Se potessi comprarle tutte penso che lo avresti già fatto" rise Lauren. Aveva in mente un altro dono però, qualcosa che le era venuto in mente mentre parlavano. Sorridendo tra sé, Lauren bevve con aria compiaciuta il suo caffè.

Wait For Me To Come Home || Camren || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora