Capitolo 38

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Siamo ufficialmente a metà di questa storia! Grazie per tutte le letture, i commenti e i voti <3

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Lauren venne strappata dal sonno da un grido. Immediatamente sveglia si rivolse a Camila, il cui petto si alzava e si abbassava rapidamente mentre sedeva con la testa tra le mani. Esitante, Lauren mise la mano sulla spalla di Camila, e Camila la coprì con la sua dandole una pacca rassicurante.

"Sto bene" mormorò Camila, lasciando andare la mano di Lauren e facendo dondolare le gambe oltre il lato del letto. Rimase seduta dando le spalle a Lauren per qualche istante.

"Camila-" sussurrò Lauren.

"Torna a dormire, Lauren" disse Camila, alzandosi con un movimento fluido e attraversando la stanza dirigendosi verso la porta. Se ne andò silenziosamente, lasciando Lauren a fissare la porta con un'espressione impotente sul viso. Dopo che Lauren si fu scongelata, scese velocemente dal letto e la seguì.

Camila se n'era andata quando Lauren scese le scale, e anche Athena non c'era, lasciando che Lauren presumesse che l'avesse portata fuori. Afferrando il cappotto e infilandosi il primo paio di scarpe che trovò, Lauren aprì la porta d'ingresso e scivolò fuori. Era ancora buio e il cielo stava appena iniziando a schiarirsi all'orizzonte mentre si guardava intorno. Lauren strizzò gli occhi mentre cercava di distinguere Camila nella scarsa luce, ma riuscì a distinguere solo ombre ancora scure.

Lauren non riuscì a trovarla, così si sedette sul dondolo del portico, stringendosi forte il cappotto mentre il suo respiro usciva tra le nuvole davanti a lei. Rimase lì seduta tremando mentre aspettava che Camila tornasse, la sua testardaggine prendeva il sopravvento mentre si rifiutava di aspettare dentro al caldo. Rimase seduta fuori per quasi un'ora prima che Camila tornasse, guardando il cielo schiarirsi mentre sedeva rannicchiata sull'altalena, ma alla fine Camila apparve, con Atena che le camminava accanto con un bastone in bocca.

"Oh! Cosa ci fai qui?" chiese Camila salendo stancamente i gradini e accigliandosi quando vide Lauren.

"Stavo aspettando che tornassi a casa" balbettò Lauren mentre batteva i denti. Camila si avvicinò e si sedette accanto a lei, prendendo le mani di Lauren tra le sue e facendo una smorfia per quanto fossero fredde.

"Stai congelando" mormorò Camila, portando le mani di Lauren alla bocca soffiandoci e strofinandole per scaldarle. "Avresti dovuto aspettare dentro."

"Dove sei andata?" chiese Lauren, osservando le guance leggermente arrossate di Camila e le ciocche di capelli inzuppati di sudore attaccate alle sue guance.

Camila alzò le spalle senza troppa convinzione "Sono solo andata a fare jogging per schiarirmi le idee"

Rimasero entrambe in silenzio per un momento, e Lauren abbassò lo sguardo sulle loro mani, osservando Camila che le massaggiava delicatamente "Camila...volevo solo...dimmi come posso aiutarti, per favore" sussurrò Lauren.

"Non puoi" sospirò Camila, lasciando andare le mani di Lauren per poterle prendere la guancia. Chinandosi, diede a Lauren un bacio veloce "Sto bene, te lo prometto."

"Questa è la seconda volta che ti svegli urlando" disse Lauren, accigliandosi preoccupata. "Non posso sapere cosa significhi e non voglio spingerti, ma-"

"È così ogni volta che torno a casa. È come se tutto mi raggiungesse, come se avessi tempo per pensare a tutto quello che è successo laggiù" sussurrò Camila, sorprendendo Lauren con la sua risposta. "Lì non penso: sono sempre troppo occupata a fare il mio lavoro, e poi quando finisco ti parlo, poi vado a letto e sono così stanca che non ricordo nemmeno cosa sogno. Poi torno a casa, e non ho niente da fare, non sono esausta quando vado a letto quindi sogno. E sogno le cose brutte,  vedo le facce dei soldati che ho visto morire e posso sentire le esplosioni"

Wait For Me To Come Home || Camren || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora