Dimitrij
Non potevo di certo farmi scappare il fratello del mitico Matt Ryle! Ero stato uno dei suoi più grandi seguaci nei primi mesi nel club, era come se fosse un maestro assoluto. Sapeva il fatto suo e aveva sempre una soluzione a tutto, il Riot Non sarebbe mai arrivato poi così lontano se non fosse stato anche per merito suo. Quando ci disse che avrebbe lasciato tutto mi crollò il mondo addosso, da lì in po' avrei dovuto pedalare senza rotelle... Da solo. Promise che si sarebbe fatto vivo, ma ancora nulla, io però ci speravo fino alla fine. Allistair era tremendamente identico al fratello, stessa altezza e colore degli occhi. Forse Allistair aveva il viso più magrolino, ma per il resto erano uguali, persino la voce era simile. Quella notte decisi di portarlo a casa di Toby. Sicuramente avrei trovato quasi tutti lì.
Bussai e fu proprio lui ad aprirmi.- eilà! Lui chi è?- chiese subito.
- ma dai, guardalo bene! Sono certo che capiresti- dissi fiero, mi venne anche da ridere vedere Allistair confuso e divertito allo stesso tempo.
- assomiglia molto a Matt ... -
- si dia il caso che io sono il fratello - ribatté lui subito.
- sei serio spero! Lui è il famoso fratellino minore di cui ha sempre parlato?!-Era andato... La sua euforia lo aveva annebbiato.
- sono Allistair - porse la mano che Toby strinse subito alla sua.
- forza, entrate! Avremo molte cose di cui parlare- rise a trentadue denti.Ci facemmo spazio nella grande casa, c'erano anche Ed e Hugo.
- ragazzi, lui è il fratello di Matt! -
- cazzo, siete uguali! - esclamò Ed.Ed era così. Restai a fissare il volto leggero e chiaro del ragazzo. Sotto quell'aspetto era totalmente differente da Matt. Era una differenza che mi piaceva dopotutto... Ci sedemmo e presimo un bicchiere di scotch ciascuno.
- che hai fatto all'occhio? - chiese Ed.
- mi hanno derubato, ma niente di che- rispose tranquillo.
- ah sì, qui è pieno di ladri. La prima settimana qui mi hanno rubato cose per tre volte- Toby rabbrividì al pensiero.
- sei tu che dormivi in piedi - rincalai la dose.
- tu sta zitto -Toby era fisso su Allistair adesso, sapevo già lo avrebbe riempito di domande.
- hai più sentito tuo fratello?-
- si, quando sono arrivato lui era con me, ma dopo aver messo piede qui non ha resistito più di venti minuti-
- immagino bene - rispose Ed. Noi sapevamo ciò che aveva passato ... Che tutti noi avevamo passato.
- e cosa fa adesso? -
- vuole aprirsi un'attività con un suo amico, qualcosa di tecnologico-Annuii comprensivo.
Matt era stato il primo nostro presidente e aveva sempre avuto gli occhi puntati addosso dalle altre persone. Era molto bello e serio, perciò la gente lo riteneva sospetto delle cose che accadevano. Non aveva mai perso la pazienza per quei tre anni che ci ha guidati, ma sapevamo che stava impazzendo. L'ultimo anno lo passò malissimo, era stato vittima di un imboscata da sette ragazzi che ce l'avevano a morte con lui, per chissà che motivo. Tra lavoro del club e altro lui abbandonò gli studi e andò via ...
Meglio non ricordare la nostra ultima uscita, ci divertimmo così tanto che ci bandirono da tre pub della città. Avevamo letteralmente distrutto tutto. Voleva sicuramente lasciarci un segno indelebile ... A me lo aveva lasciato anche prima. Avevo una pesante cotta per lui. Rivedere quel ragazzo, Allistair, mi aveva portato a ricordare tutto.- beh, ora spero che tu vorrai unirti a noi! Sono certo che James accetterebbe-
- per me va bene - aveva ceduto, avrei avuto un'altro Ryle tra i piedi, pensai.Hugo
Vedere di nuovo un Ryle nel gruppo mi fece felice. Sarebbe stato un ultimo anno davvero pazzo. Se davvero lui era fratello di Matt, sangue del suo sangue, beh dovevamo prepararci a tremare tutti. Avremmo passato quell'anno a goderci la vita nella maniera più posh e squilibrata che potesse esistere.
Poco dopo chiamarono James che subito venne in casa. Parlarono molto e non ci mettemmo nulla a farlo entrare nel club. Era stato divertente, vedere la classica ansia iniziale nella faccia di Allistair ... L'avevamo avuti tutti prima di lui. Comunque, mancava un membro.- ce ne manca uno - disse James.
Mi venne in mente il suo viso. Bevvi un lungo sorso di brendy e ci ragionai un attimo. Non mi interessava un cazzo che quello avesse una ragazza, lo avrei portato a me a costo di starci dietro per mesi.
- ho già adocchiato chi, lasciatemi qualche giorno e Ve lo porterò - dissi sicuro. Avevo l'attenzione di tutti su di me.
- ci hai già parlato? - Toby parlò per tutti -si, non era molto sicuro di questo ma fidatevi, si vede che è un tipo sveglio-Beh in realtà non lo era, sembrava più il classico ragazzino lontano dai guai che pensa che la sua vita sia un romanzo rosa. Dovevo coprirlo per far si che tutti non avessero dubbi. Quella sera me ne andai per primo, dovevo cercare il suo dormitorio e fargli una visita. Cercai la custode delle stanze e con un bel po' di pazienza mi feci dire il suo nome e la stanza. Palazzo uno, stanza sei.
Bene, non persi tempo e camminai verso la stanza. Sentivo una leggera ansia sullo stomaco, ma oramai avevo già bussato. Attesi qualche istante e ad aprirmi non fu lui, ma una ragazza. Doveva essere la sua ragazza. Le sorrisi.- ciao, scusa c'è Miles? - chiesi
- si, è dentro. Te lo chiamo-Si assentò e io ebbi già un principio di nausea. Non era tra i piani fare il finto amico con lei. Comunque, poco dopo tornò e lei andò via lasciandoci soli. Lui mi si mise davanti e mi guardava con un'aria ansiosa, forse sapeva già.
- ciao... Posso aiutarti? -
- si, ho una proposta da farti, anche se già avrai capito-
- oh no ... Se riguarda il club io..-
- fammi spiegare come funziona, per favore- insistetti.Lui sospirò e poi mi fece accomodare. Bene, ora l'ansia era più debole. Ero abbastanza sicuro che avrebbe accettato. Mi sedetti sul divano e lui difronte a me, a dividerci era un solo tavolino in vetro.
- avanti, dimmi pure -
- vorrei che tu entrassi nel club. Ti ho notato e studiato, sembri un tipo sveglio che non va subito nell'occhio. Saresti perfetto! Poi hai studiato al Cambridge, vero? Avrai una mente brillante!-
- beh ecco ... - era paonazzo.
- ne sono certo! Il club è come una seconda famiglia, c'è fiducia e protezione reciproca, e poi ci si diverte un sacco. Andiamo a fare festini nei pub fino a tardi e ci facciamo sempre riconoscere- risi.
- si, sembra interessante - vidi nei suoi occhi più tranquillità.
Tutti erano affascinati dal club, era scontato.- ti lascio il mio numero nel caso vorresti accettare. Qui c'è un indirizzo, se accetterai dovrai presentarti lì alle nove di sera di sabato, senza farti vedere-
Gli lasciai il foglietto sul tavolino, che lui fissò attentamente.- non so se sono poi così adatto -
- fidati che lo sei ... -Poco dopo me ne andai di lì. Avrebbe accettato? Dal me di mezz'ora prima ad ora c'era differenza. Adesso ero più dubbioso. Comunque speravo vivamente di si.
*Autrice*
In foto, Ed (Edward) Montgomery
<3

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Posh
AbenteuerUn gruppo di ragazzi londinesi che fanno parte dell'università di Oxford, mettono in atto tutta la loro follia per passare alla storia inglese. Sono affascinanti, ricchi, edonisti e terribilmente rumorosi. Il loro pezzo importante oltre ai loro imm...