trentuno

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Hugo

Ero pronto a raccontare tante cose a Miles, mi sentivo in debito di farlo, dopotutto nel club non dovevano esserci segreti.

- tutto è partito al primo anno, il ragazzo che ti ha parlato, Josh, era un aspirante componente del club. Voleva diventarlo a tutti i costi perché la sua reputazione non era abbastanza alta per lui, voleva eccedere, farsi vedere da tutti ... Al suo posto però entrò Matt, il fratello di Allistair. In lui vedemmo subito una cazzo di guida. Io Ed e Toby siamo nel club dal secondo anno mentre tutti gli altri, quindi Dimitrij, James e Harry entrarono un anno o due dopo. Non gli era andato giù il fatto che fosse stato scartato, e decise di attendere fin quando la squadra non fosse al completo. Non so perché ma prese di mira me, forse perché sono stato uno dei primi a mettermi alla luce. Comunque, mi ha rotto il cazzo per tutto il quarto anno e quest'anno che tutti sapevano che si sarebbe riunito il gruppo, è andato all'attacco. -

Mi fermai un attimo e sbuffai. Quella situazione c'era da troppo tempo.

- quindi ... C'era il fratello di Allistair nel gruppo- cercò di capire lui.
- esatto, Matt. È stato il nostro presidente per tre anni - sorrisi al ricordo. - e poi in quarta venne nominato da lui stesso James come suo successore-
- capisco - rispose.
- beh, ora hai capito - lo guardai, lui mi stava già fissando.
Annuì soltanto.

Restammo in silenzio, avevo la testa che girava per via dell'erba che avevo appena finito e il mal di stomaco. Quelli erano bei tempi.

- ora sembra che il club si sia un po' ... - provò a dire.
- si, oramai è in decadenza. Per questo dobbiamo fare qualcosa che vada alla storia, non so se capisci che intendo -
- si, capisco -

Lo guardai di nuovo, lui stava fissando la natura davanti a noi, deglutii fissando il suo profilo bellissimo e pallido.
Presi il suo mento con le dita delicatamente, lo feci voltare verso di me e lo baciai. Era un bacio lento e delicato che lui stranamente ricambiò. Era stato il nostro primo bacio. Mi venne da sorridere e il mio cuore batteva più forte.

- grazie per avermi ascoltato, Miles - sorrisi.
- non c'è problema - sorrise timidamente.

Era sconvolto.
Lo vidi andarsene subito senza salutare, era arrossito e mi venne da sorridere. Era carino quando arrossiva, non avrei mai avuto coraggio di farlo da sobrio, in un giardinetto in cui avrebbero potuto vederci tutti. Eppure lo avevo fatto, perché lui mi ispirava quello.






Miles

Mi aveva baciato ed io avevo ricambiato. Ero accaldato, me ne come scappai di lì e sicuramente Hugo aveva riso di ciò. Lo avevo visto in pessime condizioni, occhi rossi per via dell'erba e una bottiglia di liquore finita. Inizialmente potevo pensare che fosse esagerato per una semplice litigata, ma dopo aver ascoltato la conversazione mi ricredetti. Aveva qualche problema, forse? Con l'alcool, con la solitudine ... Dovevo capirlo.
Sentivo ancora le sue labbra incollate alle mie, erano piccole ma molto morbide e saporite. Mentre camminavo verso il campus istintivamente passai la lingua sulle labbra, c'era ancora il suo sapore. Era un misto tra vaniglia e fragole, un po' contrastante ma piacevole. Arrossii, non avrei mai pensato di riflettere su certe cose.
Feci soltanto due lezioni e tornai subito in stanza, non avevo aspettato neanche Kate che uscisse.
Mi sedetti sul letto e misi le mani tra i capelli.
Sbuffai.

- Miles? - sentii chiamarmi da fuori la porta, era Kate.

Con fatica le aprii ma non la feci entrare. Mi bastava guardarla per sentirmi in colpa. Era stato solo un bacio infondo, ma per me no, non lo era.

- tutto bene? Sei scomparso - mi chiese.
- io.. si, sto bene - sorrisi, ma dalla sua espressione dovevo averlo fatto male.
- Miles, dimmi la verità lo sai che odio i segreti, ne abbiamo già parlato -
- che vuoi sentirti dire? È vero, non ho fatto niente! Voglio solo stare per conto mio, posso?-

Senza accorgermene alzai il tono della voce. Ero stressato e confuso.

- non alzare la voce con me, Miles - era offesa.
- scusa ma non sono in me. Davvero -
- e quando mai lo sei? Io ti ho già perdonato una volta per le tue cazzate, non posso starti sempre dietro! -
- non sono un cazzo di bambino, so badare a me stesso, voglio dello spazio -
- spazio? Ti ho dato spazio per quasi una settimana l'ultima volta. cos'è, non ti basta? La vuoi più lunga? -
- che cazzo, Kate! Non ti sto chiedendo molto!-

Non capivo la sua ira verso di me.

- Richards, stai rischiando ... -
- mi minacci anche? Mi tratti come un bambino di merda! -
- lo faccio perché ti amo! -

Era la classica frase che dicevano le coppiette per pararsi il culo, lo sapevo bene.

- devi dirmi qualcosa, Kate? Ti senti in colpa per qualcosa? - assottigliai gli occhi.
- che? Non stiamo parlando di me adesso - era confusa.
- rispondimi - ribadii serio.
- no, niente ... Sei tu che sei strano e io non riesco a capirti -
- beh, non ho niente -
- al diavolo! - perse la pazienza e andò via subito, senza farmi parlare.

Sbuffai. Ennesima litigata.
Se solo lei potesse capire non mi avrebbe mai parlato in quel modo. Era una bravissima ragazza carina e studiosa, ma troppo appiccicosa a volte. Chiusi la porta e mi stesi sul letto. Dovevo recuperare delle lezioni prima degli esami ma fissavo i libri senza alzarmi di lì... Non lo avrei fatto, neanche quella volta. Avevo faticato per entrare lì e ora la stavo trascurando. Avrei recuperato.














*Autrice*

Primo bacioooo <3
Questa volta lo aveva fatto puramente d'istinto, sono contenta :)
Intanto Kate è sempre più incerta sul suo ragazzo..

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