James
L'Operazione era semplice. Dovevamo prendere le gavette mentre non facevano assolutamente niente, così che potessero spaventarsi per un attimo e poi seguirci. Il primo sarebbe stato proprio Allistair. Era in biblioteca quel pomeriggio, non ci eravamo fatti sentire per tre giorni e nel mentre avevamo organizzato tutto. Stava tranquillo al computer e indossava un paio di cuffie grandi che gli appiattivano i bei capelli castani chiaro e mossi che aveva. Con uno scatto fugace gli mettemmo una busta in testa e altri due lo presero in braccio, portandolo via. Si dimenava come una furia non credendo minimamente che fossimo noi. Lo portammo nella stanza in comune che avevo con Hugo e lo facemmo sedere. Era bendato e si era calmato dopo aver sentito le nostre voci.
Mettemmo la musica alta e noi cantavamo ed urlavamo come se fossimo soli a scuola. Ed e Toby facevano girare la sedia di Alli così che si rimbabisse di più, mentre io, Harry, Dimitrij e Hugo preparavamo il nostro drink speciale.
Comprendeva una base di rum, con immersa una cicca di sigaretta di Dimitrij, polvere di cocaina leggerissima e della panna montata sopra. Doveva berla tutta d'un fiato.- cazzo! Bevilo veloce!- disse Dimitrij urlando e mettendosi davanti a lui.
Tutti noi urlavamo per incoraggiarlo e lui bevve tutto con una velocità impressionante. Esultammo facendo il doppio del casino e gli togliemmo la benda. Allistair rise di gusto anche se poco dopo stava per vomitare tutto. Non avevo neanche idea di come avesse fatto ad ingerire la sigaretta, ma comunque la prova era passata.
Ridemmo e bevemmo tutta la sera, oramai dovevamo festeggiate il ritorno di un Ryle in squadra.- cosa faremo all'altra gavetta? - chiese Ed.
- la prova di intelligenza- dissi io. Hugo prese subito parola - sabato sera verrà al posto ...-Oh sì, quel posto. Non era niente di segreto, si trattava di un vecchio piazzale che c'era dietro l'università, era sempre vuoto e spesso ci andava la gente o per fumare di nascosto o per stare semplicemente da sola. Comunque ogni anno era sempre più deserto.
- ditemi che anche quest'anno faremo il preservativo pieno d'acqua! - disse Toby, facendo ridere tutti.
- ovvio! È quello il bello poi - dissi io.Allistair sembrava però non comprendere. Infondo era ufficialmente membro solo da mezz'ora, c'erano tante cose che non sapeva ancora. Infatti mi guardò un po' sgomento.
- il gioco consiste nel fargli bere da dentro un preservativo bucato una grande quantità di alcool mentre gli facciamo cinque domande di logica, poi deve fare tre giri della piazza e tornare da noi per risponderle- spiegai.
- cazzo! E perché sono stato escluso da ciò?- chiese basito.
- perché il primo dei due che becchiamo è più avvantaggiato- gli spiego Dimitrij.Mi accomodai meglio nella poltrona di pelle mentre mi divertivo a prendere in giro gli altri presenti. Sorridevo ammiccante, mi piaceva quell'atmosfera, adoravo vedere le loro menti annebbiate per colpa dell'alcool. Ebbi un lieve fastidio quando invece i miei occhi si puntarono su Harry. Aveva fatto amicizia infretta con Ryle, ma mi stava ignorando. Perché lo fai?
Prima mi diceva che ero tutto per lui, poi mi insultava per telefono e poi mi ignorava. A che gioco stava giocando? Sarebbe stato un livello pericoloso, pensai.Miles
Stavo fissando il foglietto da più di un ora mentre lo ruotavo nella mia mano. Non potevo mentire a me stesso, gli affari del club non mi dispiacevano e avevano un certo fascino. Ne avevo sentito parlare diversi anni prima, sapevo molte cose di loro. Ma io cosa c'entravo? Perché Hugo mi aveva fatto tale proposta?
Io non ero come loro, abituato al casino e alla bella vita da ricco. A me piaceva crogiolarmi nella lettura, lo studio e amore. Erano tutti gay lì, forse in un certo senso mi sarei davvero potuto sentire fuori posto. Probabilmente mi aveva notato per altro, non di certo perché sembravo un ragazzo casinista ed edonista. Forse, avevo suscitato qualcosa in lui che aveva oscurato tutto il resto.
Sospirai per l'ennesima volta. C'era una sola persona che avrebbe potuto tranquillizzarmi.. Kate.
Andai nella sua stanza, sapevo i suoi orari e tra venti minuti si sarebbe recata in mensa. Quando mi aprì infatti, era già in fase di preparazione.- come siamo belle oggi! - le dissi.
- non esagerare, Richards - arrossí di colpo e mi fece spazio per entrare. La voce si era sparsa subito e c'era già gente che ci adorava.
La avvicinai a me per posarle un lieve bacio sulle labbra.
- che ci fai qui? - chiese poi.
- ero nervoso... Agitato, volevo vederti -
- che è successo? -Mi invitò a sedersi accanto a lei sul letto. Aveva un viso seriamente preoccupato. Aspettai qualche secondo prima di decidere se parlargliene oppure no.
- Poco fa mi è stato fatto un invito importante. Ricordi il ragazzo che è venuto in camera? Beh, lui si chiama Hugo e mi ha proposto di entrare nel Riot Club-
- oh ... È uno di loro? - chiese. Io annuii soltanto.
- non so che fare - ammisi.
- so che sono ragazzi per bene, cioè ecco ... Sanno divertirsi e difendersi bene. Sono certa che non correresti rischi-La guardai sgomento. Mi stava incoraggiando. Ero arrivato lì convinto che mi avrebbe detto di rifiutare, invece era a favore di tutto. Deglutii ansioso.
- mi ha detto di presentarmi in un posto sabato sera...- continuai
- beh, vai pure, al massimo ti tirerai indietro- mi accarezzò la schiena lentamente.
- e se mi prendessero? Non avremo abbastanza tempo da passare insieme-Mi stavo lasciando andare alle mie paure, come sempre. Sembravo un bambino patetico quella sera, ma non potevo farci nulla. Quella gente mi incuriosiva e spaventava allo stesso tempo.
- non ti preoccupare per me, ci possiamo vedere sempre a lezione, e poi non starete ogni giorno insieme, no? Tutti hanno una vita al difuori-
- forse hai ragione ... -
- bene, allora adesso mangiamo e poi sabato andrai lì - sorrise.La amavo.
Le bastava un solo sorriso sincero per convincermi su tutto. Eravamo solo alla seconda settimana e io ero già perso di lei. Poteva mai essere possibile? Forse si, ma ancora dovevo trovare la fregatura nascosta.*Autrice*
In foto, Harry villers <3

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Posh
PertualanganUn gruppo di ragazzi londinesi che fanno parte dell'università di Oxford, mettono in atto tutta la loro follia per passare alla storia inglese. Sono affascinanti, ricchi, edonisti e terribilmente rumorosi. Il loro pezzo importante oltre ai loro imm...