cinquanta quattro

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Harry

Ero sfinito emotivamente. Il mondo sembrava essere concentrato a rendermi la vita un fottuto inferno. Da James che aveva assistito ad un pompino di Samuel a sempre lui che voleva fare imbucare Martineau a capodanno. L'anno stava andando sempre peggio come se le mia cattiva stella stesse sfogando tutta la sua ira soltanto adesso.
Con Samuel sembrava farai sempre più seria la storia, messaggiavamo, facevamo sesso e studiavamo insieme. Sospirai al pensiero che durante la vacanza avevo pensato di chiudere con lui perché credevo che James fosse cambiato. Un cazzo di illuso, io ero quello. A lui non toccavano esami importanti quest'anno, perciò studiavo più io che lui, non era neanche il suo programma di studi ma mi aiutava comunque. Come avevo fatto a rifiutarlo per tutto quel tempo?
Era l'ennesima prova che James ti isolava da tutti gli altri.

- sai, quando mi avevi rifiutato l'ultima volta mi ero promesso che non ti avrei più cercato - disse lui ricordando
- ah, si? Non avevi tutti i torti - ammisi.
- beh, capisco due rifiuti, ma tre era un chiarissimo segno di lasciarti stare - rise.

Eravamo in casa sua, lui era steso sul suo letto mentre fumava, mentre io ero sulla scrivania a studiare.

- mi dispiace, James mi opprimeva molto - mi scusai.
- tranquillo, non possiamo piacere a tutti -
- no, è diverso. James non vuole condividere i suoi giocattoli, e per farlo li isola -

Lui mi guardò interessato.

- mi spieghi che rapporto avete? - chiese.
- avevamo ... Facevamo sesso spesso ed è stato lui a farmi entrare nel club, io non ne volevo sapere. Si era interessato a me ma ... Quando gli ho rivelato di essermi innamorato di lui si è staccato totalmente - ero incazzato.
- che bastardo - disse.
- già, eppure ogni volta ci ricascavo. Però non voglio parlare di lui, mi gela il sangue -
- va bene - disse soltanto

Tornai a studiare. Era sempre lui ad invadere la mia mente, la mia esistenza dipendeva da ciò che lui faceva o meno. Era triste come cosa, sembravo un fallito senza di lui.

- dai Harry basta studiare, andiamo a mangiare fuori - disse alzandosi
- che? Ma ho ancora tre argomenti! - imprecai.
- lasciali per domani, forza! -

Mi prese la mano tirandola, cercando di farmi alzare. Risi, mi alzai e subito andammo fuori. Si gelava, aveva anche iniziato a piovere. Sapeva già dove portarmi, credevo infatti che quell'uscita la stesse già pensando da un po'. Il posto era carino, era un ristorante piccolino e tranquillo ma pieno di gente. Giustamente durante il periodo di feste andavano tutti a pranzo fuori. Prendemmo posto e ci sedemmo.

- inutile che mi guardi così, Harry - disse divertito.
- perché, come ti sto guardando? - chiesi.
- come se non capissi che sta succedendo - rise.
- oh ... - mi imbarazzai.
- comunque, ci ho pensato da ieri a questo pranzetto, dovevamo avere per forza una sorta di appuntamento - sorrise.

Giusto, uscivamo insieme senza aver mai avuto un appuntamento. Quindi le cose sono serie? Per un attimo fui dubbioso. Non avevo mai avuto un vero primo appuntamento.

- avanti, scegli. Oggi pago io - disse.
- grazie Sam, sei fantastico - rivelai.







Hugo

I baci continuavano, lasciavo dei segni rossi su tutto il suo petto pallido e poco allenato mentre lui godeva da sotto di me. Eravamo fatti di erba ma allo stesso tempo eccitati e io stavo realizzando il mio sogno. Nel mentre avevo preso un'altra canna e in poco tempo ci ritrovammo spogli. Il corpo di Miles era pazzesco, poco allenato ma robusto e forte, un po' come il mio. Ci baciammo focosamente e poi presi del lubrificante dato che non lo aveva mai fatto. Io sopra di lui.

- fa piano - disse sotto voce
- tranquillo - sorrisi.

Misi del lubrificante sulle dita e iniziai a massaggiare la sua apertura, lui si contorse leggermente dal piacere e gemette. Prima era soltanto un sogno per me, mentre ora ... Davvero lui era sotto di me e gemeva.

- Hugo .... - disse

Aumentai il movimento facendolo sempre più veloce e aggiunsi il secondo dito, lui alzò il volume dei suoi gemiti. La mia erezione era pulsante e quasi dolorosa, perciò tolsi le dita da lì e mi preparai a penetrarlo.

- Hugo ... P-piano - disse di nuovo.

Lo penetrai. Fu un attimo in cui vidi la strada verso il paradiso con i miei stessi occhi. Miles gemette dal dolore e si tenne sulle mie spalle, io mi abbassai verso di lui e lo baciai iniziando a muovermi. In poco tempo il dolore divenne piacere e lui gemeva insieme a me creando una splendida melodia, mi mossi velocemente sopraffatto dal piacere e Miles mi lasciava baci un po' sulla spalla un po' sul petto.
Vederlo sudato, arrossato che gemeva sotto di me e per merito mio era la cosa più eccitante che avessi visto.

- non f-fermarti - disse
- non ho intenzione di farlo - gli risposi ridacchiando.

Anche lui rise leggermente ma poi si concentrò più sul piacere che stava provando. Aumentai le mie spinte fino a quando Miles non mi fece cenno che stava per venire.

- resisti Miles - gli dissi sussurrando nel suo orecchio.
- non p-posso farlo - ammise

Mi posizionai bene e spinsi più forte fino a quando non fece neanche in tempo a parlare che venne nei nostri petti. Io dovetti spingere un'altro paio di volte prima di raggiungere il massimo del nostro piacere. Gemetti rumorosamente e poi uscii da lui. Avevo il fiato pesante e gli lasciai più spazio nel divano.

- cazzo - disse
- ti ho fatto male? - lo guardai, ma lui fissava il soffitto immobile.
- un po' - ammise.
- è normale - alzai le spalle e mi accesi una sigaretta.
- lo so, o meglio ... Lo immaginavo -
- quindi è stata la tua prima volta? - preferivo sentirmelo dire di nuovo.
- la prima volta con un ragazzo, sia chiaro - mi guardò un secondo.
- si, intendevo quello - risi.

Era sconvolto e potevo capirlo perfettamente. Aveva vissuto vent'anni e più della sua vita stando solo con donne, capivo che quello poteva essere destabilizzante.

- Kate mi ha lasciato - disse dopo del silenzio
- lo so, lo avevo capito - rivelai.
Lui sbuffò - non me lo merito -
- nessuno merita di essere lasciato - ed era vero, io ne sapevo qualcosa.
Lui mi guardò - che ne sai? Credevo che nessuno avrebbe mai lasciato il mitico Hugo Fraser - disse a mo di ironia per prendermi per culo.

Risi.

- e invece ... Siamo umani tutti e viviamo tutti le stesse cose -
- già - concordò.

Avrei voluto che quel momento non finisse mai.















*Autrice*

Mentre Harry cerca in tutti i modi di passare oltre James, finalmente Hugo e Miles hanno avuto quel rapporto ...
Non vedevo l'ora ❤️‍🩹

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