sedici

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James

La serata stava trascorrendo bene, avevamo iniziato a bere tutti e la situazione si stava scaldando sempre di più. Avevo avuto per una manciata di minuti lo sguardo infuocato di Harry dopo che noninammo l'escort e Amanda. Lo ignorai, non potevo fare molto, lo avevo avvisato di non fare scenate eppure non mi dava retta.

- ora che siamo tutti brilli, vai James! - Toby era curioso di sapere l'accaduto con Amanda.
- come volete. Amanda frequenta tre dei miei corsi, ma ammetto che non l'avevo per niente considerata- ridemmo. - stavo per cazzi miei nel giardino del campus quando lei mi si piazza davanti con nonchalance come se parlassimo da inizio anno-
Cercavo di evitare il suo sguardo. -si è seduta accanto a me con la scusa di avvicinarsi e parlare, quando ad una certa non capisco neanche come, mi sono ritrovato le sue mani a sbottonarmi i pantaloni- ridemmo di nuovo con alcuni che urlavano anche.

- ah sì? E poi? - chiese hugo.
- il bello viene qui ... Non mi si è alzato - ammisi che forse c'era dell'imbarazzo.
- non ci credo! Cazzo! - urlò Ed scoppiando a ridere.
- che vi aspettavate? Per prima cosa non potevamo scopare in mezzo al giardino, poi non mi piacciono le ragazze- spiegai ovvio.

Per la prima volta da quando avevo iniziato a raccontare, mi voltai verso Harry che era seduto difronte a me. Aveva alzato gli occhi al cielo e con un solo sorso finì tutto il bicchiere di vino rosso. Era teso e incazzato, come sempre.

- Amanda è bella! - disse Ed.
- si, peccato che ha tentato di farlo alzare al ragazzo sbagliato- si intromise Miles.

Arrivò un contorno in stanza e subito dopo Dimitrij tirò fuori il nostro bottino. La cocaina. La preparò per bene in un vassoio e a turni tiravamo su una striscetta, non troppo lunga giusto per tenerci un po' di contegno. Era una sensazione paradisiaca, mi faceva girare la testa leggermente e adoravo quel piacere. Qualsiasi piacere della vita lo era anche per me.
Quando finimmo il giro, apparte Miles che stava per sentirsi male dato che non era per niente abituato, tutti eravamo più estasiati di prima, sembravamo dei tori impazziti.

- Hugo, l'escort? - domandò Ed.
- oh sì, non mi ha fatto sapere l'orario, se volete lo chiamo- prese il telefono. Tutti lo fissavamo.
- ma... È un uomo - disse Miles.

Dimenticavo che era l'unico etero del gruppo.

- tranquillo Richards, quando toccherà a te gli faremo mettere una parrucca da donna- dissi facendo ridere tutti.
Faceva ancora più ridere la sua faccia perplessa.
- bene, lo chiamo - Hugo si allontanò dalla stanza.

- scusate, come funziona l'escort? - parlò dopo tanto tempo Allistair.
Dimitrij gli rispose - pagheremo generosamente questo ragazzo che conosciamo da molto tempo. Noi resteremo seduti e lui si farà il giro di tutti noi da sotto il tavolo ... Insomma, un pompino ciascuno-
- merda, è sadica come cosa - disse.
- è eccitante! Avvertitelo che già sto tirando fuori l'uccello!- disse Ed ironico.

Risi. Ci saremmo divertiti ancora di più.



Harry

Odiavo quel momento, anzi, pregavo quasi che non sarebbe mai sopraggiunto. James mi stava ignorando da tutta la serata, e guarda caso mi guardò solo quando raccontò la storia con Amanda. Non era affatto una coincidenza. Ero ubriaco, la cocaina era troppo leggera per me ed era come se non l'avessi presa per niente. Cercavo di essere il più noncurante possibile ma era sempre più difficile. Quando bevevo andavo di matto e soprattutto James lo sapeva. Forse era per quello che a volte mi guardava teso. Aveva paura di una mia possibile scenata. Lo avrei accontentato? No, ovviamente. Dopo un ora circa, eravamo tutti sazi e non avevamo ancora finito. Più volte ci vennero a richiamare per il troppo casino ma a noi non importava nulla della gente fuori.
Portando i miei occhi a fissare uno ad uno di quel tavolo, notai Hugo sempre più attaccato a Miles nonostante fosse fidanzato con una ragazza, risi amaro. Era così disperato?

- ragazzi, zitti un attimo - disse James alzando i toni. Mi risvegliò dai miei pensieri.
- escort arrivata! Facciamolo sentire a suo agio, forza, prendetegli una sedia-

Sentii una fitta allo stomaco. Avrei saltato il giro e sarei anche stato preso a parole, ma non me ne importava un cazzo.
Poco dopo entrò un ragazzo. Era alto, fisico abbronzato e muscoloso ma non troppo, occhi azzurri e capelli castani lunghi, legati con uno chignon disordinato. Nonostante il freddo portava solo un giacchetto di pelle nera e sotto una canotta bianca. Di sotto invece, aveva degli skinny jeans Blue scuro.

- vieni, siediti qui -
James lo invitò a sedersi in mezzo tra lui e Dimitrij e questo mi fece salire quasi un conato di vomito. Mi trattenni per poco.

- per voi che non lo conoscete, si chiama Martineau, ha venticinque anni e fa l'escort da ... Da quanto lo fai amico?- chiese.
- soltanto tre anni, ma fidatevi sembra di più - sorrise. Ovviamente sorriso perfetto e smagliante.
- beh, lo scopriremo solo vivendo- sorrise Toby.

- bevi Marty - Dimitrij gli passò un bicchiere di whisky e lui lo bevve tutto d'un sorso.

Come si sarebbe evoluta la situazione? Dovevo dire di no assolutamente. E poi, ero certo che non mi si sarebbe mai alzato davanti ad un essere del genere, troppo stretto a James e con chissà quanti vecchi trascorsi.

- come vi conoscete? - chiese Allistair come se mi avesse letto la mente.
- Martineau? Racconti tu? - James sorrise.
- si. Io sono francese di origine e ci incontrammo in un locale molto costoso e frequentato, due anni fa. Ero stato il primo a notarlo e insomma ... Passammo una notte fantastica! Dopo, mi chiese di raccontargli del mio lavoro e ci siamo sempre tenuti in contatto-

Feci una smorfia schifata. Il nostro primo incontro non era stato poi così lontanamente diverso.

- ma non fate più niente, giusto? - chiese Ed.
- no, ci basta essere amici - rispose James, lanciandomi un leggero sguardo.

No, non avrei abboccato quella volta, mi dispiace.
Stava cercando di fare cosa esattamente? Corrompermi? Non lo avrei accettato. Mi ero stancato di vederlo sempre fare così, farsi i cazzi suoi e poi tornare da me per tenermi buono. Basta, mi dissi.

- miraccomando, che non diventi un orgia - disse Hugo con calma, come sempre.
- non ho mai fatto un orgia - rispose Ed.
- non fate venire in mente cose strane ad Ed che poi le fa davvero- disse un po' scocciato James.















*Autrice*

Harry e James sempre più alle strette.
Come finirà questa cena?
:') 

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