ventinove

5 1 0
                                    

Harry

Ci eravamo scritti quella sera, io ero a fare la doccia quando sentii il dong del telefono. Uscii dalla doccia, misi un accappatoio e presi il telefono.

" Ciao Harry, sono Samuel. Che ne dici di fare colazione domattina? "

Un semplice messaggio che però mi fece sorridere. Ovviamente risposi di sì e poco dopo mi misi a studiare. Ultimamente stavo trascurando molto le lezioni e non volevo perdermi troppo studio. Probabilmente James sarebbe tornato da dov'era stato tutto quel tempo e si sarebbe unito agli altri per la colazione. Sarei stato veramente contento se lui ci vedesse insieme. Sarebbe stata una grande vittoria per me.

L'indomani mattina mi svegliai puntuale e dopo essermi vestito mi diressi al bar della scuola per la colazione. Aspettai qualche minuto vicino all'entrata fino a quando non mi sentii toccare la spalla.
Mi voltai, era lui. Gli sorrisi.

- buongiorno Harry - mi disse.
- buongiorno Samuel, ci sediamo? -
- certo, ho una fame -

Ordinammo. Lui prese una colazione dolce, ovvero dei waffle con zucchero a velo, caffè e della marmellata con un toast. Io invece presi delle uova semplici con caffè. Mangiammo, mentre io mi guardavo intorno attendendo l'arrivo di qualcuno. Bastava una semplice persona che ci vedesse per poi riferirlo agli altri.
A quanto pare fui accontentato, Hugo entrò in stanza insieme a Dimitrij, Allistair e Toby. Ovviamente e probabilmente Ed non si era svegliato come suo solito. Feci finta di non vederli e intanto sorridevo e parlavo con Samuel. Notai che non era così noioso come avevo sempre pensato. Era carino e simpatico, soprattutto un tipo tranquillo.

- ancora non ci credo che stiamo uscendo assieme, sai Harry? Fino a poco fa me lo sognavo soltanto- rise.
- i sogni possono realizzarsi - risposi.
- beh, ora ne ho la prova - mi guardò. Era davvero un bel tipo.

Sorrisi, non solo per quello che mi aveva detto, ma anche perché notai che gli altri ci avevano visti e stavano parlando tra di loro. Era fatta. Parlavano fitti fitti tra di loro e a volte ci indicavano. Chissà che assurde teorie stavano tirando fuori.

- James! - sentii dim urlare il suo nome.

Alzai subito lo sguardo e lo vidi. Beh, io vidi lui ma lui non notò me. Fortunatamente loro gli avrebbero fatto notare cosa stessi facendo ed era questo l'importante.








James

Entrai a fare colazione e subito vidi i ragazzi seduti al tavolo. Notai che stranamente Harry non era con loro, solitamente non salterebbe mai la colazione.

- James, ma che cazzo di fine avevi fatto? - chiese Dim.
- mi sono visto fuori città con Marty - sorrisi ammiccante.
- ahh lo sapevo che avevate qualcosa da nascondere!- lo indicò Toby.
- non pensate male, ieri era il suo ultimo giorno qui, perciò gli ho fatto visita - spiegai
- si certo, hai fatto visita al suo cazzo - disse Alli ridendo.
- come volete - mossi la mano in aria come per troncare la conversazione.

Poco dopo mi bastò sollevare gli occhi davanti a me per vederlo. Quello era Harry e stava parlando con uno dalla testa bionda di spalle a me. Notai che rideva, non mi degnava di uno sguardo e sembrava sereno.. davvero Harry?

- oh sì, lo hai notato! Li abbiamo incontrati sta mattina insieme, neanche ci ha visti - disse Dim divertito e guardandomi.
Io ero serio. - lui chi è? - chiesi.
- si chiama Samuel, non so il cognome ma so che è del quarto anno - rispose.

Che cazzo ci fai con uno del quarto anno? Mi chiesi.

- e ora sono amici? - domandai di nuovo, non staccando gli occhi da loro.
- si, li ho visti parlare dopo le lezioni ieri perciò hanno un'amicizia lunga, penso -
- mh ... Beh, contento lui -

Poco dopo il ragazzo dalla testa bionda si alzò, salutò Harry con un bacio sulla guancia che mi fece accaporrare la pelle e stringere il petto, poi si voltò e finalmente potei vederlo in viso. Era un bel ragazzo alto, snello e con lentiggini. Lo seguii con lo sguardo fino a quando non uscì dal bar cercando di capire se lo conoscessi o meno. Durante le nostre prime volte, Harry mi parlò di un ragazzino più piccolo che aveva una fissa particolare per lui, lo seguiva e faceva di tutto per mischiarsi nella sua cerchia di amici. Non me lo descrisse, mi disse solo che aveva gli occhi chiari ed era alto. Non poteva essere, non poteva davvero essere disperato tale da dargli corda.

- senti James. Noi abbiamo parlato di Miles ieri sera - spiegò Alli
- cioè? - chiesi. Da presidente dovevo ascoltare.
- cioè che non è mai con noi, si isola, pensa solo a Kate e spesso se esce con noi e come se non ci fosse-
- dubitate del suo ruolo qui? - chiesi.
- io no - parlò Hugo. Era ovvio ...
- beh noi si - rispose Dimitrij.
- parlerò con lui, ci penso io, va bene? -

Tutti acconsentirono, non lo avrei fatto certamente quel giorno, dopo aver visto quella scena avevo l'umore cattivo.
Poco dopo Harry ci raggiunse. La principessa ci aveva notati!

- ragazzi! Non vi avevo visti - disse sorridente.
- noi si! Ma non ti volevamo disturbare - sorrise sinistro Toby.
- non pensate male, siamo solo amici - rise ancora.

Io lo fissavo dal basso con serietà, continuava a non guardarmi e mi stavo innervosendo. Prima mi dava la colpa di andare con altra gente e poi era il primo che ci si mostrava in luogo pubblico.

- vado a ripassare storia, ci si vede dopo? - disse.

Fece dei passi indietro prima di uscire e solo in quel caso mi guardò. Lo aveva fatto apposta il bastardo.
Uscì da lì e le mie gambe presero vita propria, mi alzai e lo seguii senza dire niente.
Corsi e lo fermai prendendolo per il braccio. Per un attimo lo vidi sussultare ma poi si voltò.

- che c'è James? Lasciami il braccio - disse serio.
- che cazzo credevi di fare? - lasciai la presa ma mi avvicinai a lui.
- niente. Ti ricordo che mi hai detto che saresti stato felice di vedermi con altri, giusto? Mi sto rifacendo una vita fuori da te-
- si, ma perché lui? Non ti assillava? - cercai di trovare una motivazione.
- vado con chi mi pare! E poi lui è un bel ragazzo, simpatico e tranquillo... Tutto il tuo contrario -

Mi spinse leggermente.
A quelle parole mi venne la nausea. Quel tipo non era affatto migliore di me.

- tanto che parli, tu dove sei stato ieri? Sei sparito- incrociò le braccia.
- fuori città, a ballare ... Perché? -
- si certo, da solo - rise amaro.
- era l'ultima sera per Martineau qui, volevo farvi un ultima bevuta - mi giustificai.
- e un'ultima scopata - disse sotto voce.
- che cazzo ti frega? Non ti è mai andato a genio lui ma è mio amico, cazzo -
- sei tu che mi stai parlando, non mi sono interessato a chiedertelo prima infatti. James, lasciami stare -

Lasciami stare ...
Si, certo che ti lascio stare, Harry. Non me ne importa un cazzo di te.















*Autrice*

La tensione tra i due e così presente ...
Comunque, un foto il carinissimo Samuel <3

Capisco bene i gusti di Harry, davvero complimenti :)

Posh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora