ventisette

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James

Come sempre ero stato soddisfatto dal nostro rapporto. Marty era l'unico al di fuori di Harry che sapeva fare, a parer mio, il sesso perfetto. Anche se notai che quella volta ci era andato più pesante del solito. Dopo aver finito ci addormentammo per poi svegliarci l'indomani mattina.
Quando aprii gli occhi vidi che il letto accanto a me era vuoto, ma c'era un bigliettino sopra il cuscino, lo presi:

" Dormiglione, purtroppo devo scappare in aereoporto, non ho potuto dirtelo ma starò via per due mesi, purtroppo.. il lavoro chiama! È stato bello, chiarisci con quel tipo e fammi sapere! "

Mi stranii. Di che tipo parlava? Io non avevo nessun tipo e non parlavamo mai di relazioni mentre uscivamo insieme. Apparte quello, non lo avrei più visto per due mesi... Beh, forse potevo cavarmela.. forse appunto. Mi rivestii e uscii da quel locale, era quasi vuoto ma lui mi aveva assicurato con una chiave di scorta ovviamente, sennò sarei rimasto chiuso dentro. Mentre tornavo in taxi mi ricordai della cena, non mi ero presentato da presidente del club e non avevo neanche dato una motivazione. Sbuffai, pronto a sentirmi le mille domande e lamentele.
Entrai a scuola per dirigermi subito in mensa, avevo una fame assurda. Presi un bel po' di roba e mi sedetti da solo. Ero in pace, almeno ... Lo ero stato.
Davanti a me si sedette Miles, l'ultima persona che mi aspettavo di trovare.

- Miles? Da quanto non ti fai vivo? - scherzai, ma lui era serio e preoccupato.
- simpatico, comunque devo parlarti - disse.
- okay, va bene - addentai il panino.
- senti.. non sono più incazzato per quello scherzo alla cena, so che è stato Hugo e ci ho parlato, solo che... Lo vedo strano -
- che intendi? -

Sorrisi ricordandomi che Hugo aveva iniziato a giocare con lui. Era divertente.

- mi assilla, vuole qualcosa da me che non capisco. Tu sei il presidente ... Lo conoscerai -
- si, lo conosco bene. Ma ti ricordo che questi non sono affari del club, perciò non posso interferire. Gli affari personali sono al di fuori- spiegai.
- si beh, però ... - provò a dire ma lo bloccai.
- però niente, fa lo stronzo, forse gli interessi e vuole avvicinarsi a te. È con lui che devi parlare-
Ed era vero.

Boccheggiò non sapendo più che dire. Il suo viso era come quello di un bambino spaventato. Sorrisi sinistro capendo che Hugo era già andato all'attacco.

- io sto con Kate, insomma ... Mi piacciono le donne! Non vincerà mai-
- Hugo non ha mai perso - dissi serio, lui spalancò gli occhi.
- che vuoi dire? - quasi tremò di voce.
- lo sai che intendo, ci si vede Richards! -

Mi alzai e andai via, lasciandolo da solo. Non potevo impedire a Hugo di divertirsi, non ora che mi stavo interessando anche io alla loro storia.
A proposito di storie, che fine aveva fatto Harry? Dopo il nostro addio era scomparso, non era da lui.
Ero stato io ad incoraggiarlo ad andare con altri, non potevo rimangiarmi tutto. E poi anche io andavo con altra gente, perciò eravamo pari, giusto?








Harry

La cena era stata noiosa, noiosa perché non ero me stesso come una volta, non più quel menefreghista di merda come ero nato, non più io. E questa cosa mi mandava in bestia, perché quel coglione di James non si era fatto i cazzi suoi quella sera al pub. Adesso sarei diventato un avvocato oppure avrei preso davvero quell'università per poi diventare un uomo importante. Sarebbe stato tutto così facile se lui non avesse quel visetto così angelico e attraente, se quella notte fosse stata una semplice nottata e via, chi si è visto si è visto. Magari, pensai.
Da una mattina all'altra mi ritrovai a soddisfare i miei bisogni e frustrazioni con lui, soltanto con lui, avere la mente occupata soltanto da quel figlio di puttana. Mi ritrovai non solo a fare parte del club più famoso del paese, ma ad essere il braccio destro del presidente che non era niente di scontato. Ed ecco come rovinarsi la vita.
Ripensai alla nostra ultima conversazione, mi aveva chiaramente detto di trovarmi qualcun altro e io sapevo bene dove andare. Al quarto anno c'era Samuel, un ragazzo che aveva da sempre avuto una cotta per me, e che purtroppo io per ovvi motivi non ho mai considerato.
Sapevo i suoi orari perciò lo attesi fuori dalla classe di chimica. Quando uscì subito gli andai incontro, fortunatamente era solo.

- ehy ciao Samuel - dissi. Lui si spiazzò.
- Harry? Che ci fai qui? - era incredulo
- mi andava di vederti, scusa se non l'ho fatto prima- sorrisi e facemmo un po' di strada insieme.
- no.. figurati non è un problema - disse.
- ti va di pranzare assieme? - chiesi, e lui accettò più che volentieri.

Prendemmo del cibo e ci sedemmo in un piccolo tavolino doppio attaccato al muro. Era un bel ragazzo, aveva i capelli biondi/rossicci, lentiggini appena visibili, occhi chiari e labbra grandi. Non lo avevo mai rivalutato.

- come mai hai cambiato idea? Sai, sul vedermi- chiese, giustamente.
Probabilmente attendeva quel giorno dal suo primo anno.
- ti ho visto qualche giorno fa per i corridoi e mi sono ricreduto, spero solo di non essere stato preceduto da altri-
- no, certamente no. Insomma, in quattro anni che mi hai ignorato ho avuto una relazione di un anno, però solo quello - sorrise in imbarazzo.
- capisco, è normale. Ero un coglione che andava dietro alla persona sbagliata - la mia bocca si fece amara.

Mi guardò comprensivo e in silenzio, annuendo subito dopo.

- deve averti spezzato il cuore ... - sussurrò quasi.
- si beh, una cosa del genere. Non siamo mai stati una coppia -

Ed eccomi di nuovo a parlare di lui. Mi odiavo da solo.
Non lo feci parlare che subito volevo troncare la conversazione.

- comunque stavo pensando che potremmo uscire uno di queste sere, da soli- proposi.
- davvero? Sarebbe bello - sorrise. Aveva un bel sorriso carino e dolce, tutto il contrario di qualcun altro.

Mi presi la libertà di prendere il suo telefono sotto il suo sguardo incognito e gli segnai il mio numero, così almeno avrebbe potuto scrivermi. Dovevo assolutamente voltare pagina dopo un anno di qualsiasi cosa fosse stato il rapporto con James, dovevo finirla, a malincuore.

- ti scrivo questa sera, va bene? Ora ho lezione, ci si vede - mi sorrise a trentadue denti e andò via.

Mi dispiaceva per lui, sembrava preso da me mentre io... Perché ci provavo? Per dimenticare altra gente, ero patetico.














*Autrice*

Miles è in confusione e questo non è ancora niente!
Harry invece sta "stranamente" seguendo il consiglio di James e sta provando ad uscire con un'altro ragazzo, innamorato di lui da sempre. Vedremo come si evolverà il tutto!
James ha trovato il momento sbagliato per tutto, il suo passatempo preferito va via nello stesso momento in cui anche Harry si è allontanato, che farà?

<3

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