Miles
Non avevo intenzione di vederli ma era stato più forte di me. Erano lì, davanti a me mentre lo facevano come se non si vedessero da mesi. Avevo notato qualcosa tra di loro, sapevo che almeno uno dei due avesse un debole per l'altro, ma non credevo fosse ricambiato. James ed Harry avevano una relazione? Da quando? Così, me ne andai cercando di non farmi sentire e passai da una sauna ad una semplice piscina idromassaggio interna. Almeno sarei stato un po' da solo.
Presi un drink da un frigo bar che veniva riempito per bene da un cameriere che ogni tanto entrava silenziosamente in stanza. Era buonissimo e l'alcol non era troppo forte. Mi rilassai sul bordo della piscina e chiusi gli occhi. Sospirai.
Quella sensazione di sollievo durò poco, dato che il mio telefono iniziò a squillare. Rimasi sorpreso quando vidi che era Kate.- pronto? Come stai, Kate? - dissi subito
- sto bene, come te la passi li? -
- qui è fantastico -Il mio tono era speranzoso, avrei tanto voluto chiarire con lei ...
- comunque ti ho chiamato per dirti una cosa - disse lei.
Avevo già paura - dimmi -
- non possiamo più stare insieme. So che non è bello dillo per telefono, ma ... Se vuoi quando torni ne riparleremo -
- perché? Che succede? - mi spaventai
- non lo so, miles. Non c'è più quella passione che c'era una volta -
- solo perché abbiamo litigato un paio di volte? Si può sempre risolvere - tentai.
- no, ci ho pensato a lungo. Non mi sento felice -Sapevo che sarebbe finita così.
- non puoi affrettare tutto così, se vuoi posso prendere il primo aereo e torno - osai. Non lo pensavo veramente ma avevo parlato troppo infretta.
- non lo faresti - rise amara.
- mi sfidi? -
- senti, non mi servono queste scenate. Ci vedremo quando torni -
- aspett.. -Non finii a parlare che richiuse subito. Quella lontananza le aveva fatto male. Sospirai e feci sbattere il telefono per terra. Non poteva finire così.
Uscii dalla piscina, mi avvolsi il corpo nel mio amato accappatoio grigio e andai verso l'uscita, ma mi fermai quando vidi che Hugo, molto probabilmente aveva sentito la conversazione.- immagino che hai sentito tutto - dissi sfinito
- dici bene, ma giuro che non volevo - si mise una mano in petto.
- come ti pare, non mi importa più oramai -
- tranquillo Miles, se ti ama veramente vedrai che ti perdonerà -
Il suo tono non era né sicuro né altro, lo stava dicendo apposta, non era un buon attore.
- non dire cazzate, tu non vedi l'ora che mi lasci-Lui rise di gusto.
- forse è vero, ma non lo auguro mai a nessuno. Preferisco aspettare che accada per caso piuttosto che averlo forzato io -Probabilmente era stata la frase più sensata che gli avevo sentito dire. Comunque, lo solpassai camminando verso la nostra stanza. Mi aveva rovinato la giornata Kate, credevo di non averlo mai dovuto dire ma era così, ero nervoso.
Hugo
Sinceramente ero contento e non perché Miles mi piacesse, ma perché la loro storia era stata affrettata e prematura. Odiavo quelle cose, si erano appena conosciuti e dopo un paio di giorni già erano fidanzati. Non si conoscevano per niente e se ne erano finalmente accorti. Il loro rapporto era sicuramente basato molto sul sesso e smancerie del cazzo, senza però tenere conto di altri fattori, come i lunghi discorsi a tarda notte di qualsiasi cosa, i familiari, sentirsi come fratelli quando erano assieme ... In loro non c'era niente di tutto questo, io li avevo osservati.
Quella volta fu il mio turno di andare in piscina, perciò lasciai sfogare Miles da solo in stanza e io mi fiondai su quell'acqua bollente. Era fantastico.
Stavo per addormentarmi o forse lo avevo già fatto, quando sentii qualcuno toccarmi la spalla. Aprii gli occhi, era Toby.
In quel viaggio io e lui diventammo molto più confidenti e amici.- ehy, mi unisco - disse tranquillo
Si buttò in acqua e poi si mise accanto a me sul bordo.
- come te la passi? - mi chiese.
- ti ricordi quando ti ho parlato di quello a cui vado dietro? Beh, è Miles - risi.
- davvero? Cavolo non si direbbe - era sgomento
- si beh lui mi evita e io lo lascio fare, perciò ... Comunque non lo sa nessuno se non tu e lui -
- porca puttana, deve essere stressante -
- lo è, ma io amo le cose difficili. Lui sta con Kate ma prima l'ho visto nervoso, pare che si stiano lasciando -
- immagino tu sia contentissimo! - rise.
- puoi dirlo! Quando torneremo sicuro se la prenderà con me con una scusa banale -
Funzionava sempre così.Ridemmo. Era vero. Anche lui aveva avuto molte storie tormentate.
- questo fottuto paradiso ci mancherà, tornare in quella scuola non mi esalta per niente - parlò lui.
- già ... I nostri problemi sono tutti lí -
Toby sbuffò rumorosamente.Restammo li a parlare per non so neanche quanto tempo e poi uscimmo, ci andammo ad asciugare e poi ci preparammo per la cena. Niente di troppo elegante, ma era un abitudine oramai.
Per quella sera chiamammo lo chef privato che ci fece un antipasto, un primo, un secondo con contorno, un dolce e una listi di vini da scegliere. Era gentile e premuroso, non uno di quelli che si atteggiava per i suoi studi o troppo impostato e serio.- per i vini ne parleremo dopo, intanto possiamo iniziare - disse James da bravo presidente.
L'antipasto era del fegato di oca con una copertura ben evidente di pepe. Mi veniva mal di stomaco soltanto a vedere quell'organo, ma sembrava fatto così bene che lo assaggiai. Tutti sembravano gradirlo abbastanza.
- è buonissimo! - disse Harry con una strana aura positiva addosso.
- un po' crudo - rispose Ed un po' schifato
- è così che deve essere - parlai io con il mio solito tono elegante.
- mah, tu dovevi nascere nel 1800 - mi criticò
- mangia e zitto - risposi[...]
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Posh
AdventureUn gruppo di ragazzi londinesi che fanno parte dell'università di Oxford, mettono in atto tutta la loro follia per passare alla storia inglese. Sono affascinanti, ricchi, edonisti e terribilmente rumorosi. Il loro pezzo importante oltre ai loro imm...