Harry
Non avevo per niente scritto a Samuel per tutto il tempo del soggiorno. James sembrava diverso con me, era più attento a come mi sentissi ed era come ... Interessato? Solitamente quando lo facevamo lui preferiva addormentarsi dopo, mentre in quei giorni era disposto ad aprire profondi dialoghi strani e a volte seri. Voleva parlarmi, avere contatto fisico con me come ad esempio la sua mano era sempre poggiata sulla mia gamba ogni volta che capitavamo vicini. Durante il film che vedemmo lui mi accarezzò la coscia tutto il tempo e la stringeva quando la scena era più piccante. Quello era un sogno per me, non lo avevo mai visto così attento con me da quasi due anni. Era una bella sensazione e vorrei non finisse mai.
Mi sentivo un po' incolpa per Samuel, infatti mi feci sentire dopo giorni.
< Ehy sam! Come te la passi? >
< Bene! E tu? Com'è l'Italia? >
< Stupenda per quello che riusciamo a vedere. Scusami se sono sparito >
< Tranquillo, capisco >Non capivo se se l'avesse presa sul serio oppure no, comunque provai a mettermi l'anima in pace e c'era una sola persona che era in grado di farlo. Mi alzai dal divano e mi diressi nella stanza mia e di James, feci per aprire la porta ma mi bloccai quando lo sentii ridacchiare. Stava parlando con qualcuno al telefono.
- tranquillo ... Si, possiamo vederci quando torno... Certo che mi manchi, lo sai -
Mi si accaporrò la pelle. Con chi parlava? Sentivo un inspiegabile calore pervadere tutto il mio corpo. Comunque, decisi di investigare in silenzio, entrai in stanza sorridendo e lui mise subito il telefono in tasca.
- ehy, hai da fare? Volevo fare un bagno in piscina- dissi.
- va bene, vengo. Metto il costume - mi sorrise e andò in bagno a cambiarsiDovevo cercare di stare calmo, avrei trovato il modo di vedere il suo telefono e capire.
Non lo aspettai ma mi diressi direttamente nella piscina interna e bagnai solo i piedi. Avevo un forte peso al petto ed ero certo fosse paura. Paura di perderlo di nuovo, paura che si allontanasse da me definitivamente, e paura che in realtà stesse facendo tutto solo per togliersi qualche sfizio.
Il mio terrore era quello di essere usato da lui, non lo avrei mai perdonato se fossi venuto a conoscenza di ciò. Mi veniva da piangere e aggredirlo allo stesso modo.
Poco dopo lui venne in piscina, calmo come sempre, si sedette accanto a me e bagnò anche lui i piedi.- tutto ok? - mi domandò
Annuii senza parlare.
- avanti, cosa ti ha fatto incazzare? - disse con tono già stanco.
- niente, sono pensieroso - alzai le spalle
- lo sei sempre, eppure non ti esprimi mai. Questa cosa ti distruggerà, lo sai? -
- lo so benissimo - lo guardai serio.
- Harry, ti conosco. C'è qualcosa che non va. C'entra per caso ... Noi? -
Mi guardò più serio.
- anche se fosse? - risposi ansioso.Lui tolse gli occhi da me e si buttò in acqua, lo seguii, oramai il discorso era aperto.
- James, smettila di scappare, cazzo! - mi lamentai.
- non sto scappando - si difese.
- ah, no? Pare che tu lo abbia sempre fatto invece-
- perché mi accusi adesso? - non capiva.Sospirai.
Ero sull'orlo di un pianto isterico.- non capisco le tue intenzioni con me - finalmente lo dissi.
- in che senso? - chiese.
- lo sai che intendo, non fare il cretino! Porca puttana devi fare il ragazzo maturo che sei! -
- senti, Harry. Noi due ci siamo riavvicinati perché evidentemente abbiamo capito che stare separati senza risolvere non è da noi -No, non era quello.
Lui lo sapeva.- hai frainteso qualcosa - disse.
- e certo, come sempre. Tu sai dei miei sentimenti per te e te ne approfitti! Bravo coglione! -
- non lo farei mai, non sono così cattivo -
- e allora perché mi hai chiesto pace? - chiesi, senza rendermene conto avevo abbassato il tono di voce.Lui nuotò fino a raggiungermi, da sotto l'acqua mi toccò le gambe e poi mi baciò lentamente.
- perché amo farlo con te ... - mi disse ad un soffio dalle mie labbra.
- mi ferisci, James. Per me è tutto bello se ci sei tu accanto a me, ma ... Per te non è lo stesso e non posso condividerlo. Sto rovinando la mia s-sanità mentale per starti a-accanto, per appoggiarti ... -
Avevo iniziato a piangere.Lui attaccò le nostre fronti e chiuse gli occhi.
James
Ammisi che mi si era stretto il cuore a vederlo piangere davanti a me, per colpa mia ...
Attaccai le nostre fronti e unii il mio calore con il suo. Mi piaceva Harry, tenevo a lui e non volevo che stesse male.- Harry ... Non ho mai voluto questo per te, lo sai che mi interessi -
- non dire cazzate, posso picchiarti adesso - disse ancora piangendo.
- probabilmente me lo meriterei anche, ma ... Forse avevi ragione tu, dovremmo smetterla - ammisi un po' a malincuore.Lui si allontanò di colpo e mi fissò.
- quindi non hai veramente un cuore ... Buon dio James! - sembrava deluso.
- te l'ho detto sin dall'inizio - ribadii
- me ne fotto di quei tempi! James, tu hai sempre giocato con me -Sospirai, non voleva capirmi. Era convinto delle sue idee e non sentiva voci esterne. Non volevo davvero che si riducesse così, io tenevo a lui, mi piaceva ...
- come vuoi, questa volta non ci cascherò di nuovo, ti avverto - mi avvisò
Uscì dalla piscina senza parlare più.
- Harry, non abbiamo finito - dissi serio.Lui in cambio non rispose. Era la seconda volta che lo vedevo andare via dopo che avevamo chiuso. Per quanto riguardava la prima volta ero abbastanza sicuro che saremmo tornati a farlo, ma adesso ...
Diedi un pugno all'acqua come se fosse la cosa più utile del mondo e uscii anche io. Avevo combinato un cazzo di casino come sempre. Ed ero incazzato, perché lui forse aveva ragione ed io non capivo che cazzo volessi dalla mia vita. Non mi conoscevo, non capivo cosa davvero mi faceva piacere e cosa no. Mi aveva destabilizzato tutto, ero stato così sereno con lui ...
Sapevo che qualcosa tra noi c'era, un legame invisibile che ci avrebbe portati ad essere un tutt'uno per il resto della nostra vita, almeno per una piccola parte. Magari anche se davvero avessimo chiuso, quando avremmo avuto ottant'anni e avevamo rimosso tutto, il solo sentire il nome dell'altro per casualità ci avrebbe fatto perdere un battito cardiaco in petto. Era così, ci eravamo marchiati a vicenda.*Autrice*
Questi due si stanno rovinando

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Posh
PrzygodoweUn gruppo di ragazzi londinesi che fanno parte dell'università di Oxford, mettono in atto tutta la loro follia per passare alla storia inglese. Sono affascinanti, ricchi, edonisti e terribilmente rumorosi. Il loro pezzo importante oltre ai loro imm...