otto

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Miles

Mi decisi. Sarei andato a quell'incontro. Avevo una certa paura di cosa potessero farmi, ma dovevo andare. Lessi bene le indicazioni sul foglietto e c'era scritto di portarmi un cambio ... Un cambio? Bene, avevo paura. Preparai il cambio solo della giacca e attesi il momento. Era primo pomeriggio e c'era tanto tempo prima di andare, Kate mi stava vicino come sempre e a lezione non ero in me, avevo la testa altrove. Come dicevano molti, una delle regole da rispettare era che, nel periodo di prova la gavetta non poteva rivelare assolutamente niente, solo se sarebbe stato ammesso si sarebbe potuto fare conoscere ma indirettamente. Era la gente che doveva capirlo e non dovevi essere tu a dirlo a tutti. A sera, arrivai puntuale nel luogo prestabilito, era molto buio fatta eccezione per varie piccole lanterne messe attorno alla strada, in cerchio. Subito dopo sbucò dal nulla Hugo. Mi fissava divertito.

- ehi.. - dissi cercando di restare calmo.
- Miles, finalmente! Sapevo avresti accettato -
Sorrisi debolmente.
Mi passò un bicchiere di non so che bevanda e la buttai subito giù, sentendo la gola bruciare tremendamente. Ci aveva messo qualcosa di strano dato subito iniziò a girarmi la testa.
- cazzo - dissi.

Sentii Hugo tenermi per non farmi cadere e poi mi bendò.

- e ora si inizia Richards - mi sussurrò nell'orecchio.
- che mi farai? -

Non mi rispose, sentii tutti gli altri iniziare a fare confusione talmente erano elettrizzati dal momento. Li sentii mettersi attorno a me, poi qualcuno mi prese la mano e mi diede qualcosa di gommoso riempito con del liquido.

- è bucato Richards! Bevi!- disse uno.

Capii. Mi avrebbero fatto testare la mia cultura generale facendomi bere e stordire. Iniziai a bere da quello che capii fosse un palloncino riempito di scotch e mi fecero le domande di rito.

- cosa accadde il venticinque dicembre del 1935? Dividi trenta per ½ e aggiungi dieci, quanto fa?-

Tutti mi incitavano a bere facendo un grande casino, a malapena sentivo il ragazzo che mi diceva le domande. Il mio viso era tutto bagnato, compresa ovviamente la benda. Anche la mia camicia era zuppa. Adesso capii il perché del cambio.

- quanti animali portò Mosè nell'arca? Chi è l'autore del "mercante di Venezia"? E l'autore del "romanzo della rosa"?-

L'alcool mi aveva annebbiato tutto. Avevo sentito le domande ma non riuscivo a connettere niente. Mi tolsero la benda, così che io potessi vedere tutti quei ragazzi che ridevano e facevano casino. Qualcuno mi prese e mi costrinse a fare diversi giri a ruota, caddi a terra una volta ma mi rialzai velocemente, poi un'altro cronometrò tutto. Avevo un tempo limitato per rispondere.
Boccheggiai qualche istante.

- allora si... Il venticinque dicembre... Era un semplice giorno di natale! Poi mmh -

Quasi non ricordavo le domande.

- non era Mosè a fare l'arca ma Noè! Minchia i calcoli.. beh trenta uhm.. fa settanta! -

Ad ogni risposta tutti urlavano in coro esultando, a quanto pare stavo rispondendo correttamente.

- il mercante di Venezia ... William Shakespeare, ovviamente! Guillaume de Lorris, l'ultimo!-

Tutti mi saltarono addosso entusiasti per i risultati. Sorrisi anche se non stavo capendo un cazzo della situazione.
Mi diedero il tempo di cambiarmi la giacca e mi portarono in un pub, facendomi bere tutta la sera. Non era quello il mio abituale weekend, ma mi stavo divertendo parecchio e i ragazzi erano più solari di quanto immaginassi.

- che fine ha fatto il palloncino?- chiesi.
- palloncino? Era un cazzo di preservativo che ho rubato in camera di Ed!- disse Toby.
- ehy! Cazzo Toby ne ho già pochi!- si offese.
- ma se non scopi! -

Inizialmente mi imbarazzai, ma l'alcool me lo fece eliminare subito dopo.

- io non la sapevo la domanda del mercante di Venezia! Bravo Miles!- disse Ed.
- perché, le altre le sapevi?- chiese quello che apparentemente sembrava il presidente.
- assolutamente! - si atteggiò Ed.
- smettila e bevi -

Esattamente non ricordavo nemmeno come fossi tornato in camera mia, ma il mattino seguente mi ritrovai a petto nudo, in mutande e con Kate che dormiva con me.
Appena aprii gli occhi cercai di fare ammenda della sera precedente, ma venni interrotto da un forte mal di testa.
Gemetti per l'impatto doloroso facendo svegliare anche lei.

- buongiorno Miles - disse lentamente
- ehy ... Ma come ci sono arrivato qui? - chiesi.
- io ti aspettavo in camera e uno dei ragazzi ti ha riportato qui. Fidati eri conciato di merda- rise divertita.
- quei ragazzi sono matti, mi hanno fatto bere fino allo sfinimento, porca puttana-

Lei si alzò e mi passò un antidolorifico in pastiglie, che presi senza obiettare. Mi serviva urgentemente.

- ti hanno preso? - chiese accarezzandomi tutto il petto e le braccia.
- credo di sì, ma hanno detto che me ne accorgerò bene se sarà così, forse mi manderanno un messaggio-








Ed

Ero riuscito ad riaccompagnare il mio amico in stanza senza sapere con quali poteri magici lo avessi fatto. Reggevo l'alcool, ma quella sera festeggiamo dopo tanto visto che finalmente il Riot Club era al completo. Bevemmo molto, infatti quella mattina non ne volli sentire di alzarmi dal letto. Il mio coinquilino mi stava sbraitando addosso da un ora e non avevo sentito mezza parola.

- finiscila di urlare cazzo! È domenica!- dissi.
- no! Russi come un maiale, non ho dormito per niente! Sai a che ora mi hai svegliato perché non riuscivi ad aprire la porta? Alle cinque!-

Risi. Ero davvero conciato di merda. Infatti non mi ero neanche cambiato di vestiti.

- e da me che vuoi? Almeno io mi diverto! E poi il club mi occupa tempo-
- certo, come no... Io esco, tu per favore fatti una cazzo di doccia-
- certo mamma! - alzai il braccio per salutarlo e lui andò via senza rispondermi.

Però lo ascoltai, infatti feci un forte sospiro e mi diressi sotto la doccia calda, mi avrebbe aiutato a ricordare tutto di ieri. Mi lavai e andai nel campus per pranzo dato che erano le due del pomeriggio. Li vidi quasi tutti intenti a parlare nello stesso tavolo e c'erano due posti liberi ancora. Presi del cibo e mi sedetti accanto a James.

- buongiorno ragazzi - dissi.
- quanto cazzo hai dormito? - mi chiese Toby divertito.
- zitto, sono ancora offeso per colpa tua - lo indicai. Lui alzò gli occhi al cielo.
- beato lui, io ho vomitato tutto il tempo - si intromise Harry.

Avevo una fame da lupi, perciò non solo mangiai il mio cibo ma mi finii pure le cose che agli altri non andava.

- i due novellini? Sono spariti. Devono ancora abituarsi al tutto- James parve divertito.
- e questo non era niente ... -

Era vero.
Quello era stato solo il ballo d'apertura.












*Autrice*

In foto, Miles Richards <3

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