Dimitrij
James era uscito di corsa dalla stanza, probabilmente per seguire Harry. Cosa avevano quei due? Era ovvio che c'era stato qualcosa di importante in passato, ma ora? Non si erano mai comportati così e sembrava quasi che Harry lo stesse facendo per prenderlo in giro. Comunque, noi finimmo la colazione e andammo a lezione, io avevo fisica con Alli perciò andammo insieme. Nessuno dei due parlò fin quando non entrammo. Ci sedemmo vicini e prendemmo il computer.
Lo guardavo fugacemente ma lui mi ignorava, o meglio ci stava provando. Sembrava teso.- mi dici che hai Alli? - gli dissi sotto voce.
- nulla, sto bene - mi rispose.
- smettila di fingere, ti ho fatto qualcosa? -
Finalmente mi guardò, quei occhi glaciali...- tu non mi hai fatto niente, sono confuso, devo pensare - spiegò.
- se intendi per noi due io.. - dissi, ma lui mi bloccò - no, lascia stare -Sinceramente? Non avevo capito. Insomma, sapevo che c'entravo io e che lui era chiuso su queste cose, ma appunto perché eravamo noi i protagonisti io dovevo sapere.
Quando uscimmo dalla classe infatti camminammo fino ad arrivare in biblioteca, lo presi per il braccio con la forza e lo spinsi dentro la stanza, chiudendo a chiave la porta subito dopo.- che cazzo ti prende dim? - sbottò Alli.
- che mi prende? Sei tu che devi spiegarmi! Non mi bevo niente di quello che mi hai detto prima- dissi.
- senti, sono incazzato per conto mio, va bene?- camminò nervoso per la stanza.
- so che è per noi due, non sono stupido - cercai di placare la voce, non volevo litigare con lui.Lui sospirò e si fermò dal camminare per la stanza come un pazzo.
Mi poggiai al muro con la schiena e lo fissavo, ci tenevo che lui si aprisse con me e che iniziasse a farlo anche per se stesso, per essere meno chiuso difronte ai suoi problemi.- beh, sto cercando di capire cosa ci sia tra di noi, dim. Può sembrare solo del divertimento, ma so che non è così. Sei il secondo ragazzo con cui io sia mai stato e con cui mi trovo bene, ma.. -
- ma? - dissi con voce bassa.
- ma non sono pronto, non ho fatto coming out con nessuno e da poco l'ho fatto con me stesso, io non ho la tua stessa sicurezza -
Mi guardò.Per un attimo ci fissammo in silenzio. A me lui piacque sin da subito, quel viso piccolo e ben marcato, occhi chiari e capelli chiari, mi avevano in qualche modo rapito. Mi ricordavo i tempi in cui avevo paura che la gente sapesse, era normale.
Mi venne d'istinto, camminai verso di lui e lo abbracciai forte. Lui ricambiò subito.- dovevo capirlo prima Alli, mi dispiace se ho insistito - dissi, poi gli diedi un bacio sui capelli.
- non fa niente, prima o poi avrei dovuto dirtelo- lo sentii ridere.Ci staccammo dall'abbraccio e lo baciai fievolmente sulle labbra. Lo vidi leggermente arrossire ma feci finta di non vederlo, poi aprii la porta, controllai che fosse libero il corridoio e uscimmo. Oramai avevamo perso una lezione.
Miles
Mi trovavo in stanza di Hugo, ero a petto nudo e sudato leggermente. Lui mi stava baciando tutto il petto facendomi annaspare il respiro, scendeva sempre di più fino a raggiungere i miei pantaloni. Li tolse subito e lui era già in boxer, passò una mano sul mio membro, faceva su e giù con una lentezza che mi avrebbe ucciso da un momento all'altro, alzai la testa e chiusi gli occhi, beandomi di quel piacere paradisiaco. Stava per abbassare l'intimo, ma tutto finì.
Mi svegliai si colpo, era un sogno.
Ero sudato e con un erezione ben formata. Non ci potevo credere.
Mi sedetti nel letto e misi le mani tra i capelli, sospirando. Ci mancava solo questa, pensai. Scesi e mi diressi subito in doccia cercando di fare calmare la mia erezione e togliermi dalla mente quel sogno, anche se sapevo già sarebbe stato inutile.
Attesi Kate per andare a fare lezione visto che eravamo in ritardo e poi ci dividemmo.- ei Richards! - mi sentii chiamare
Mi voltai, non lo conoscevo.
- ciao..? Ci conosciamo? - dissi
- no in realtà. Io sono Josh, un amico di un componente del club. So che ne fai parte -
Mi salì l'ansia. Non potevo dire certe cose.
- beh ecco.. - dissi titubante.
- tranquillo non lo sa nessuno, Hugo non ha voluto aprire bocca ma noi siamo bravi a trovare le cose- mi fece un occhiolino inquietante.
- non sono ritenuto a dire certe cose, mi dispiace per voi- dissi cercando di troncare subito la conversazione, ma fu inutile.- vogliamo solo dirti una cosa visto che Hugo non si è fatto vedere oggi, gli porterai un messaggio da parte mia. Digli di rammentare Charlie, di dargli una possibilità -
- siamo al compl- - cercai di dire ma mi bloccò
- non me ne frega un cazzo se siete al completo, voi lo prendete, punto-Il suo tono era spaventoso. Feci l'unica cosa che mi venne da fare, cioè annuire ripetutamente. Lui sorrise anche se di gioioso e tranquillo non c'era niente, e poi andò via, lasciandomi da solo nel corridoio. Bene, dovevo per forza parlare con quel coglione di Hugo, non volevo stare in mezzo ai suoi problemi.
Se non si era fatto vivo in giro doveva trovarsi in stanza, perciò cambiai strada e mi diressi verso la camera, lui era al terzo piano. Bussai con il cuore in gola per diverso tempo ma lui non apriva.- e che cazzo! - sbottai, dando un pugno alla porta.
Quando si trattava di lui c'era sempre qualche problema.
Uscii fuori, lo avrei cercato tutto il giorno se era necessario. C'era una vecchia rimessa poco distante dal campus, così vecchia che una sola persona in più e sarebbe crollata a terra. Mi affacciai alla finestra e vidi un ragazzo seduto di spalle che fumava quella che dall'odore era senz'altro erba, i capelli erano gli stessi ed era uno dei pochi che a scuola li portava così. Camminai fino a mettermi davanti a lui, nell'entrata.
Mi guardò stupito di vedermi lì, aveva gli occhi rossissimi e a malapena riusciva a tenerli aperti.- che cazzo hai fatto Hugo ... - dissi scioccato.
- ciao Richards, che piacere vederti - la voce ballava, non era in se.
- alzati Hugo, ti riporto in camera - volevo prenderlo per il braccio ma si scansò.
- che fai? - chiesi subito.
- non voglio tornare in questa scuola di merda. Scommetto che non sei qui per me, dico bene?- mi guardò.
- io ecco... Mi è venuto a parlare un tuo amico, mi ha detto di un certo Charlie. Sa che sono parte del club -
- dannazione... Era prevedibile -
- cosa vuole, Hugo? -
- siediti, è ora che ti racconti un po' di cose -Lo feci, mi sedetti accanto a lui ripensando ad una frazione di secondo al sogno di quella notte.
*Autrice*
Salve a tutti! Dim e Alli litigio particolare, poi capirete perché, comunque il povero Alli sta capendo delle cose che un po' lo spaventano. Dim vuole andargli incontro ma viene costantemente respinto.
Hugo avrà una bella storia da raccontare a Miles, ma non è tutto ...
Ci sarà una bella scenetta <3
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Posh
AdventureUn gruppo di ragazzi londinesi che fanno parte dell'università di Oxford, mettono in atto tutta la loro follia per passare alla storia inglese. Sono affascinanti, ricchi, edonisti e terribilmente rumorosi. Il loro pezzo importante oltre ai loro imm...